Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

Super Moderatore
  • Posts

    3838
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    216

Tutto postato da Frank

  1. Per la questione arrangiamento proseguire qui http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3527-arrangiamento-al-pianoforte/
  2. Scusa Raffaele, me l'ero perso...mi ero concentrato sugli allegati Io non sarei categorico sulla scelta di chi suona lo standard e chi l'armonia, hai un quartetto più strumenti polifonici (seppur limitatamente la chitarra); se ho capito bene volevi spingerti anche verso il contrappunto. Puoi anche concepire l'organico come un doppio duetto...in funzione di questo sceglierei come gestire gli assoli. Ossatura a parte (il siglato), il contesto armonico si può sempre arricchire ... ma anche impoverire.
  3. Lidevosvuotare27, sei riuscito ha scaricare il documento? Le 3 teorie che ho citato e comparate nel documento (teoria del basso numerato, teoria dei gradi fondamentali e teoria funzionale dell’armonia) sono 3 rispettabili teorie diverse, come ci ricorda Thallo, complementari, ma ognuna nata ed utilizzata per un preciso scopo.
  4. Nulla da ri dire, io mi riferivo solo all'indicazione del basso cifrato e non tanto alla sua realizzazione Qualsiasi organista (ci sono tonnellate di pagine di repertorio che vengono eseguite grazie a continuisti) o jazzista, questi ultimi praticamente suonano solo su delle sigle, concetto non molto distante da un basso cifrato, per cui la questione è molto attuale. Probabilmente Rosy è alla prima lezione di armonia complementare e gli fanno segnare III e non I6, discutibile si, ma in base ad una teoria di riferimento. Considerato che non siamo in sede d'analisi ma realizzativa, volendo ci sta pure (alle prime lezioni)...tutta qui la questione.
  5. A parte quotare i saggi interventi di Geppino, fatico a cogliere l'oggetto del contendere. Non c'è mai una sola soluzione, basta avere le idee chiare sul da farsi. Giusto per capirsi, qual'è l'organico COMPLETO della band?
  6. Certo che c'è Trovare qualcosa di veramente nuovo è sempre più difficoltoso ai giorni d'oggi http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2303-js-bach-passacaglia-and-fugue-in-c-minor-bwv-582 Se ti serve la partitura, fai un fischio
  7. Tu sai che sto per arrivare (e non so se ne sarai felice ), sono già entrato nel dettaglio ma a livello di eseguibilità, al tempo del play back (poi parleremo della partitura) è fattibile (ci soo però dei ma! Ma ne parleremo, adesso sono incasinatissimo), si può migliorare ma tolti alcuni punti il resto non presenta abissali difficoltà.
  8. Questa è una sezione dedicata agli esercici di armonia, evidentemente se uno posta un'esercizio svolto implicitamente lo fa per chiedere un parere o dei suggerimenti. E' lo scopo di questa sezione. Nello specifico, se ricordo bene, Rosy è ai primissimi esercizi. Qualcuno ricorda i suoi primi 6 mesi del proprio corso di armonia complementare?
  9. Guarda Lidevosvuotare27 (a proposito, cosa devi svuotare? ), a tal proposito qui trovi una disquisizione sulle diverse metodologie per cifrare il basso. Mi incuriosisce il "teoricamente" sbagliato, rispetto a quale teoria? http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3330-la-cifratura-ideale-degli-accordi/
  10. Chicca! Vasa Prihoda in una registrazione del 1935 ripulita e masterizzata. Waltzes from *Der Rosenkavaier* - Opus 59 (1911), arranged by Váša Příhoda VÁŠA PŘÍHODA, violin; Otto Graef, piano Recorded in 1935; first released on the Italian Cetra label, catalogue # OL.6003 Waltzes from *Der Rosenkavaier* - Opus 59 (1911), arranged by Váša Příhoda VÁŠA PŘÍHODA, violin; Otto Graef, piano Vasa Prihoda - Richard Strauss Rosenkavalier-Walzer (arr.V.Prihoda) http://www.youtube.com/watch?v=zgaEGeeCVYU#t=51
  11. Visto l'ultimo intervento di Tiger, dico che Morricone ha 2 anime Da un lato è un compositore molto raffinato (che emerge nella musica da film, le sue musiche più volte sono state riprese da altri artisti), dall'altro (composizioni e arrangiamenti di musica leggera ) non sempre all'altezza della situazione. Questa però è solo la mia impressione. Sicuramente le immagini lo stimolano parecchio e penso facciano la loro parte...infatti spesso, tolte le immagini, la musica da film (questo in generale) "perde" parecchi riferimenti.
  12. Dal mio punto di vista nella musica da film la scena comanda e la musica supporta, per cui il linguaggio musicale non può essere mai una discriminante. Se un fatto si sta svolgendo in un locale ed è richiesto un arrangiamento da piano bar…come si infilerebbe la “contemporanea”? Che poi non è nient’ altro che uno dei generi della musica colta. Per cui partendo con "colta" o "contemporanea" si introduce già un vizio di forma, come dici alcuni si esprimono in questi termini, ma basta parlare di musica colta. E in effetti riporti che nel video si parla di musicisti colti. Visto che accenni alla contemporanea, secondo le alcune ambientazioni sonore si possono sposare con alcuni tipi di scene da film, ma ritorniamo al discorso immagini, che comandano sulla musica per cui non tutto si può mettere da per tutto ed ogni artista deve trovare la quadra fra proprio linguaggio ed esigenze di regia. Un altro punto di è quello accennato da Ludovica, non si può far finta che non esista la musica elettronica, per cui quando usare gli strumenti acustici? Ecco che se scrivi musica per la leggenda del pianista sull’oceano…ti basta un bel pianoforte acustico. Domanda, come avresti inserito in genere “contemporanea” in quel film? In quelle scene? In quell’ambientazione? Ti segnalo questo topic aperto dal buon Thallo http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3240-la-grande-bellezza/ Dal punto di vista colto, le immagini riescono a giustificare anche l’ormai storicizzato minimalismo. Per questo: > “C'era Una Volta Il West costruito sulla disposizione "strategica" dell'intervallo di sesta” Se ci pensi bene tutta la musica tonale è basata sulla disposizione strategica di tonica e dominante. Ognuno può raccontare come vuole le proprie composizioni, resta il fatto che Morricone, uno di quelli che apprezzo, è uno di quelli che se può da priorità all’orecchio del grande pubblico. Il suo punto di forza è che nonostante questo aspetto propone composizioni credibili e moderne. Più tecnicamente, conosce molto bene l'armonia (una delle risorse di un compositore) e riesce a rendere interessanti melodie orecchiaibli. La melodia arriva al grande pubblico e quelli colti si beccano l'armonia Lo so, ma è volutamente semplicistico, ma stringi .. .stringi ...
  13. http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3514-strumentazione-e-righi-musicali/
  14. Come sempre ci sono sia ragioni storiche mischiate a questioni tecniche, di scrittura e intelligibilità della partitura ma nel caso specifico anche organologiche. Da un lato l’organo, e in particolare la pedaliera (la sua estensione e la sua indipendenza), ha avuto nel tempo evoluzioni diverse dall’altro le composizioni ,e di conseguenza la scrittura, hanno cercato nel tempo di meglio valorizzare questa evoluzione. Scrivendo per un organo con un ottava di pedale che generalmente suona con l’unione tastiera, questo rigo non è strettamente necessario. Ci saranno poche note, in una sola ottava, e senza differenza di colore (registri) rispetto alla tastiera. Nel caso invece si avesse a disposizione un organo con pedaliera estesa, molti registri (fra i quali quelli da 4 piedi), a parte la possibilità o meno di usare un’estensione ampia, c’è la possibilità di suggerire i registri più appropriati nell’economia del brano stesso. Questo in modo succinto e generale, ma nel topic facevo riferimento all’orchestra, ma stesso discorso può valere per il coro, la banda e mi viene in mente anche alcune percussioni. A tal proposito il vibrafono generalmente si scrive su un rigo solo, ma se la scrittura è molto complessa è suggerito usarne due. Lo stesso vale per la banda, generalmente ad esempio si usa un rigo solo per la tromba 1 e un altro rigo per tromba 2 e 3. In una scrittura molto spinta contrappuntisticamente potrebbe rendersi difficoltosa la lettura del rigo della tromba 2,3, per cui il compositore può valutare di usare 3 righi separati per le 3 trombe. Può capitare con l’orchestra, con il coro (se hai dei divisi molto corposi, forse conviene in alcuni punti aggiungere più righi per conferire chiarezza.) Non ha caso in questo discorso si può inserire anche la questione solisti , rigo dedicato o no? La risposta è sempre dipende. Con queste premesse, tornando all’organo, si potrebbe scrivere un brano dove il pedale non abbia una parte rilevante per ragioni organologiche (assenza di pedaliera, pedaliera con poche note e non indipendente) o per scelta. Lo stesso Bach (ma anche Mendelssohn e molti altri) scriveva per solo manuale nonostante avesse sotto mano organi che gli potevano permettere di tutto. Per cui potrebbe non essere necessario un rigo, capisci però che se il brano fosse seriale, le uniche 5 note suonate dalla pedaliera sono strutturali e tutte le volte vuoi un colore diverso e diverso dalle parti che dai ai manuali, ecco che il rigo potrebbe comunque rendersi necessario nonostante a livello di lettura note non sarebbe necessaria, ma sarebbe appunto l’orchestrazione organistica a comandare. Insomma, una vera regola non esiste, esiste da un lato il lavoro creativo del compositore e dall’altro l’esigenza di mettere nelle migliori condizioni l’interprete. Un lavoro complesso deve comunque risultare intelligibile. Leggo spesso: l’ho scritto così perché sono comodo. No, No. Scrivere una partitura serve per comunicare il proprio pensiero agli interpreti che devono realizzarla per cui quelli che devono essere “comodi” o meglio, messi in condizione di capire appieno il proprio pensiero sono loro. Per cui non esiste un discorso di propria comodità. Ammenochè la partitura non sia un canovaccio, destinata a se stessi o stare nel cassetto per sempre, il discorso non regge. E giusto per tornare al LAB, già postare la partitura in un forum per me vuol dire essere fuori dal cassetto. Questo è quello che mi è venuto in mente e in modo raffazzonato ho cercato di scrivere, cosa ne dite sulla questione?
  15. Durante un laboratorio sulla fuga è emersa una questione relativa all’utilizzo o meno di un rigo dedicato al pedale dell’organo. Sull’argomento si possono fare diverse considerazioni, il mio punto di vista è il seguente. Scrivevo nel topic del laboratorio: Ad esempio, un rigo dedicato al pedale non è obbligatorio ma consigliabile (anche in orchestra) nel caso lo stesso conferisca chiarezza nella lettura della parte. Inoltre puoi rendere più esplicite anche le indicazioni relative ai registri.
  16. Praticamente la mia partitura risponde alla tua richiesta, chiaramente i raggruppamenti li devi sistemare a mano. Non c'è soluzione diversa con finale per cui anche se ti piacerebbe, devi fare tutto a manina. Ma si puà fare. Comunque potrebbe anche interessare una gestione non convenzionale dei raggruppamenti a favore di aspetti grafici più o meno correlati a quelli strettamente musicali di un determianto passaggio. Ho delle partiture mie senza indicazione di tempo, non aleatorie o quasi. Per cui un programma può muoversi solo tramite regole chaire e per aspetti di business che soddisfino la maggior parte delle richieste. Se vuoi usare una notazione sperimentale...tanto più dovrai fare editing manuale. In fin dei conti i brani di musica che ricorrono alla polimetria sono un atomo della musica che si è scritta e che (ancora) si crea.
  17. La questione era un po' lunga, per questo non l'ho sviluppata e forse merita un topic ad hoc.Adesso valuto cosa fare.
  18. Non ho capito cosa non riesci a fare Bianca, magari una scansione del classico foglietto di carta può aiutare
  19. Allora Bianca, qual'è la quadra metrica del tuo brano? Chiaramente 7/8 ad un certo punto incontreranno i 9/8. Sono certo che non devo spiegarti nulla di matematiac, ma 9x7=63. Per cui sopra avrai 9 battute da 7/8 e sotto 7 battute da 9/8 tutto in una battuta unica da 63/8. Il playback lo gestirai con un unità di ottavo, se vuoi dei leggeri accenti (per evidenziare le caratteristiche dei 2 metri) inserisci "_" in modalità nascosta e il resto, alternanza 7/7, 9/8 e misure...con il menù espressione. Con un po' di lavoro, salvati capra e cavoli Considera che in questo mio brano si alternano su 2 righi 5/4 e 4/4 e sugli altri 2 7/8, per cui basta ingegnarsi e tutto si può. Sempre con molta fatica ...
  20. Scusa Bianca ma io l'ho fatto. E' un frammento di un mio brano che suona anche in playback La procedura è quella correttamente descritta da DiesIrae
  21. Non è scorretto, è un secondo abbassato (presente la scala napoletana?) Dal mio punto di vista basta tenerne conto durante l'armonizzazione. La riflessione però si apre sul senso della risposta in relazione al soggetto.
×
×
  • Crea nuovo...