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Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

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  1. Ci sono 2 modi Scala. Se sei in 6/8, scegli un indicazione di tempo (nascosta) di 6 pulsazioni di durata da un ottavo ciascuno, al posto di al posto di 2 pulsazioni da un quarto puntato. Oppure dallo strumento di Ins. Rapido (icona allegata), selezioni le note che vuoi staccare e premi "/" dal tastierino numerico
  2. Mi è appena arrivata privatamente una domanda sul significato di "miglior". Penso che sia stato troppo implicitamento, per cui integro dicendo che di fatto non c'è una giuria da concorso (a parte l'iniziativa di fine anno); ogni ascoltatore ha il diritto di scegliere il brano che più gli interessa (e per i più svariati motivi); per cui si tratta di una giuria "popolare" composta dai compositori che hanno partecipato al laboratorio e gli utenti del forum interessati all'iniziativa. Grazie all'amico per il suggerimento.
  3. Segnalo ------------------------------------------- CUT HERE--------------------------------------------------------------------------- The peer-reviewed online journal Analytical Approaches to World Music seeks a volunteer associate editor with a talent for detail to assist in formatting and copy editing. Those interested in the position should submit a brief statement of interest and a CV to aawmjournal at gmail.com. Graduate students are welcome to apply.
  4. Ecco http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/4247-novit%C3%A0-laboratori-di-composizione-scegli-il-brano/ Mi sto muovendo per la prima scadenza
  5. Dall'anno prossimo (2015) Pianoconcerto.it regalerà la realizzazione a livello professionale di un brano scelto fra quelli presentati in ogni laboratorio di composizione. Una delle tante finalità di questa iniziativa è quella di creare nel tempo una raccolta di brani inediti da trasmettere sulla web radio che Pianoconcerto.it sta valutando di creare. La natura dei laboratori per ora muterà di poco, saranno tematici, scadenzati e strutturati; le realizzazioni offerte saranno quattro all'anno e non terranno conto del laboratorio dedicato alla musica corale. Gli ambiti saranno i seguenti: - Pezzo per pianoforte (indicativamente febbraio) - Fuga (indicativamente aprile) - Orchestrazione (indicativamente giugno) - Coro (indicativamente settembre) Nel caso del brano per pianoforte sarà prevista la registrazione da uno strumento acustico (*), per altri organici la realizzazione sarà creata utilizzando ottime librerie (in questo caso non sarà possibile utilizzare effetti). Il mix e il mastering avverrà in studio di registrazione con ascolti e ambienti tarati. Per lasciar pieno sfogo alla fantasia una delle quattro realizzazioni sarà il premio di un concorso online; seguirà il bando (indicativamente, scadenza fine anno) La scelta del miglior (**) brano sarà esclusività degli iscritti al forum, anticipo che i partecipanti al laboratorio avranno a livello di votazione un peso molto alto rispetto agli altri utenti (seguirà il regolamento della votazione). I compositori che parteciperanno al laboratorio avranno l'obbligo di votazione e il brano scelto dovrà essere inviato tramite mail (file MIDI e partitura) assieme ad un modulo precompilato nel quale inserire nome e firma per i diritti di pubblicazione e diffusione su web radio di Pianoconcerto.it. (*) Nel caso lo studio di registrazione non fosse disponibile, in alternativa la realizzazione verrà creata tramite l'utilizzo di librerie East West QL o Garritan; registrazione processata con outboard analogico. (**) Di fatto non ci sarà una giuria da concorso (a parte l'iniziativa di fine anno); ogni ascoltatore ha il diritto di scegliere il brano che più gli interessa (e per i più svariati motivi); per cui si tratterà di una giuria "popolare" composta dai compositori che hanno partecipato al laboratorio e gli utenti del forum interessati all'iniziativa. Indice laboratori
  6. Sto formalizzando la proposta, poi invierò anche una mail di promemoria a tutti i compositori in lista.
  7. La mia affermazione è un invito alla riflessione, in generale non penso che si possa o meno concordare su un invito; al massimo si può decidere o meno di riflettere. Ma in altri termini (posso immaginare di essere stato poco chiaro) posso dire che io non ho potuto seguire quella regia per cui non posso pronunciarmi sul colpo di pistola ma per chi ha visto e sentito l' invito era di relazionare i commenti a eventuali colpi di scena, di bello o cattivo gusto. A tal proposito, una regia deve o non deve tenere conto del tempo in cui un opera viene rappresentata? E nel caso specifico, oggi siamo nel tempo del bello o cattivo gusto? Questa domanda è molto legata alla contemporaneità di un interpretazione ma si adatta anche al mondo della composizione. ... una scelta può essere anche l'interpretazione filologica. Insomma tutti elementi di riflessione.
  8. Segnalo Mathematics and Computation in Music; se ho capito bene alla conferenza si può partecipare in qualità di relatore o uditore The Fifth Biennial International Conference on Mathematics and Computation in Music (MCM2015) will be held 22-25 June 2015 at Queen Mary University of London in the United Kingdom. MCM is the flagship conference of the Society for Mathematics and Computation in Music, whose official publication is the Journal of Mathematics and Music. Important dates: Submission deadline: Friday 9 January 2015. Author notification on acceptance: 6 March 2015 Submission of camera-ready versions: 22 March 2015. Conference: 22-25 June 2015 There will be no extension to the paper submission deadline on January 9th. However, authors of registered papers on January 9th will be allowed to upload new versions of their pdf-papers until January 16th. No other changes will be possible (i.e. no change of title, abstract, authors, keywords/topics, or other metadata). No submission of new papers will be possible after January 9th. We welcome submissions on any topic relating to mathematics and/or computation and music, including (but not limited to): * Mathematical and computational models of and/or approaches to - musicology, music theory and analysis, composition - musical performance and improvisation - the perception and cognition of any aspect of musical structure - music and emotion - musical learning and education - musical interaction and gestures * Logical, philosophical and methodological aspects of mathematics and computation in music * The history of mathematics and computation in music * Applications of mathematical music theory and computational tools for musicians, musicologists and others who work with music We invite submissions of the following types: * Long papers (10-12 pages in the Springer LNCS style) to be presented orally * Short papers (4-6 pages in the Springer LNCS style) to be presented as posters * Panel discussions * Workshops and tutorials For detailed guidelines on all submission types please go to http://mcm2015.qmul.ac.uk/ We look forward to seeing you in London! MCM 2015 General Chairs: Oscar Bandtlow, Queen Mary University of London Elaine Chew, Queen Mary University of London MCM 2015 Programme Chairs: David Meredith, Aalborg University Anja Volk, Utrecht University
  9. In generale un link a questa discussione non guasta http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/4243-fidelio-caratterizzazione-dei-personaggi-come/
  10. Leggendo la domanda di Luca avrei voluto suggerire un approfondimento sullo sviluppo dell'opera seria e comica nel primo settecento e come si sono evolute dopo la metà del '700 con riferimento alla Francia; in effetti leggendo l'intervento di Daniele, non mancano espliciti riferimenti: La questione però è un po' articolata e come sempre serve molto spazio e sarò purtroppo prolisso; importante è conoscere il sistema produttivo dell’opera nel primo settecento e come nello stesso si inquadra il ruolo del cantante e del compositore. Fondamentale è conoscere la struttura del libretto e masticare le opere precedenti al Fidelio. Non so se Zeno, Metastasio e Hasse suggericono qualcosa; anche in relazione alla forma si possono fare diversi ragionamenti. Queste potrebbero essere le premesse per capire lo sviluppo teatrale a Parma e Vienna, e ci siamo quasi Ovviamente si parla di Ranieri de Calzabigi e C.W. Gluck e di una riforma che ha più il saprore di "trasformazione". Si può capire cosa succede nell'ambito dell'opera Seria e perchè nasce, come si sviluppa, e che impatti ha l'opera comica. Considera che nonostante si parli di due generi, gli interpreti sono gli stessi. Cambia la destinazione: - Opera seria à destinata ad un pubblico aristocratico - Opera comica à destinata ad un pubblico borghese o popolare Ecco che bisgona fare cenno alla commedia musicale, che è di dimensioni ampie e si basa su personaggi e ruoli definiti, dove venivano rappresentate scene di vita quotidiana di carattere giocoso. Considera anche il fatto che il successo di tutto ciò deriva anche dal fatto che i costi dell’allestimento erano decisamente bassi. I soldi comandano e hanno sempre comandato e in effetti questo nuovo genere avvenne grazie al fatto che poteva essere rappresentato da una compagnia formata da pochi elementi. I teatri nuovi si specializzano nell’allestimento di opere buffe e quelli più importanti allestiscono opere di entrambi i generi. Il compositore assume un ruolo più importante in quanto viene limitato l’intervento del solista virtuoso che non condizionava più le scelte compositive. Il compositore deve impegnarsi a comporre brani di carattere diverso, duetti, arie, pezzi di insieme, strettamente legati all’azione scenica e alle caratteristiche psicologiche dei personaggi. Anche J. J. Rousseau apprezza la naturalezza e la semplicità dell’opera comica italiana e, stimolato da questo nuovo genere, scrive “l’indovino del villaggio” (Parigi, 1752), ritenuta prototipo dell’opéra comique. La prima produzione di questi intermezzi per due personaggi buffi (un uomo e una donna) viene presentato a Venezia all’inizio del ‘700. Dal 1720 al 1730 a Napoli si forma la tradizione comico musicale con struttura più complessa, in 2 o 3 atti, che prelude al dramma giocoso (Hasse, Vinci, Leo e Pergolesi). Ecco che entriamo nel vivo della questione: I libretti non hanno un grande pregio dal punto di vista letterario, dove era importante l’intreccio, il gioco della parti, i travestimenti; i meccanismi erano perfetti per la funzionalità scenica, e gli intrecci sono strettamente legati all’azione verbale mimica. I personaggi sono 2 o al massimo 3, la vicenda si svolge tra bisticci, raggiri, equivoci che si risolvono a lieto fine. Gli argomenti sono tratti dalla commedia dell’arte: - come la prevaricazione del servo scaltro sul padrone babbeo -quello della ragazzetta furba che raggira il marito o l’amante. Vedi anche il tema del marito geloso o della moglie infedele che alla fine si riconciliano Il tema ricorrente è il contrasto fra passione e il pregiudizio di classe, il personaggio emblematico è la servetta che, con l’astuzia e la simpatia, seduce il padrone ricco e lo convince a prenderlo in sposa. Un esempio e “La serva padrona” di Pergolesi è scritta per un basso, un soprano, un terzo personaggio e archi. Va in scena come intermezzo di un’altra opera seria, sempre di Pergolesi, la struttura dell’intermezzo è formato da recitativi, 7 pezzi chiusi, 2 duetti e 5 arie. La commedia per musica nasce a Napoli, parallelamente alla commedia dialettale in prosa. La sua struttura è più complessa e prevede la presenza di diversi personaggi che sviluppano la trama in 2 o 3 atti. Si presenta anche l’elemento sentimentale e malinconico delle vicende in cui agiscono personaggi seri e comici presentando così linguaggi diversi e pluralità di stili; i personaggi seri appartengono alla borghesia, quelli buffi di astrazione plebea. L’opera “lo frate innamorato” (Napoli, 1732) di Pergolesi narra gli intrecci sentimentali e di matrimoni progettati ed impossibili fra alcune candidate spose e un personaggio maschile. Dal 1730 in poi il testo utilizzato sarà in lingua italiana. Nel dramma giocoso si sviluppano i temi del travestimento che si svela solo alla fine dello spettacolo. Nel rispetto della veridicità dei fatti e delle vicende narrate le voci sono reali (non dei castrati). La voce femminile interpreta personaggi con specifiche sfumature; la voce di soprano viene affidata a personaggi di carattere, la voce di contralto a personaggi come la vecchia o la suocera. Il personaggio maschile principale era il basso o il baritono, personaggio buffo con caratteristiche mimiche particolari. Al tenore vengono affidate parti di mezzo carattere: l’innamorato, il nobile, l’alto borghese. L’azione scenica assume una predominanza rispetto al recitativo e all’aria, è importante il dialogo fra i personaggi. I famosi concertati d’azione, che si trovano spesso alla fine dell’atto, servono allo scopo di contrapporre i vari personaggi e rendere dinamica la scena e i finali d’atto spesso coincidevano con i momenti culminanti della vicenda. Ecco che puoi rintracciare la caratterizzaizone dei personaggi. Cosa succede poi all'opera buffa? -La diffusione dell’opera buffa è favorita dall’incontro fra la musica veneziana e quella napoletana. -Grazie al commediografo e librettista veneziano Carlo Goldoni, autore di 15 intermezzi e 55 drammi giocosi, che vengono musicati da diversi compositori con la struttura definita in 2 o 3 atti La struttura del libretto è varia e presenta situazioni caricaturali, e con l’aumento di personaggi seri. Egli contribuisce allo sviluppo della componente sentimentale del dramma buffo (commedia lacrimosa). Nei libretti di Goldoni sono presenti effetti comici, ironici e storici fondati sul contrasto di stili e il tema constante è il contrasto fra le classi sociali (nobili, contadini e artigiani) e i loro conflitti amorosi. Il libretto “Il filosofo di campagna” viene musicato dal veneziano Baldassarre Galuppi, compositore che musica ben 20 drammi comici di Goldoni. Un esempio interessante è rappresentato dal libretto “Arcadia in Brenta” dove si manifesta il teatro nel teatro ovvero la storia di un gruppo di villeggianti che si preparano ad eseguire una commedia. La tendenza sentimentale dell’opera buffa è presente nel libretto “Cecchina”, ossia la buona figliuola, musica da E. Romualdo Duni e da Nicolò Piccinni (successo dell’opera con diverse repliche in diversi teatri d’opera). Si presenta un nuovo genere denominato semi-serio dove vengono distinti 3 livelli stilistici legati alle diverse estrazioni sociali. -Le parti serie affidate ai nobili -I ruoli di mezzo carattere a personaggi innamorati -Le parti buffe ai personaggi plebei I tre piani stilistici si contrappongono nei pezzi solistici e si sovrappongono nei concertati d’insieme. Alle parti serie vengono affidate le arie con il da capo, di taglio virtuosistico e ricche di espressività. I personaggi comici si esprimono in modo più semplice e con un linguaggio più immediato. I compositori dell’epoca prestano particolare attenzione ai concertati posti alla fine degli atti, vedi ad esempio anche i finali concertati delle opere serie (“Clemenza di Tito” di Mozart, Praga 1791) I pezzi di insieme vengono posti anche in altre parti, ad esempio anche all’inizio del I o II atto Detto questo, bisognerebbe capire anche cosa succede in Francia. Lo ritengo fondamentale perchè l'intervento di Daniele giunge alla conclusione, ma l'opera di Beethoven è frutto di un percorso che penso sia utile esplicitare. Si diceva, l’opera–comique.... L’evoluzione e la trasformazione dell’opera francese avviene grazie alla maturazione dello stile letterario/musicale dell’opera-comique (l’aggettivo comique indica la presenza della recitazione). Il nuovo genere di spettacolo è formato da arie, duetti, etc., e dialoghi parlati senza accompagnamento musicale spesso in alternanza alla musica orchestrale. Prima del 1700 questo era un genere più teatrale che musicale con più dialoghi che musica e con l’uso di melodie semplici popolareggianti denominate “vaudevilles” e con l’inserimento di arie tratte dalla Tragedie Lyrique. Nella seconda metà del settecento aumentano le parti cantate e sotto l’influsso del genere letterario del “dramma lacrimoso” il tono comico e satirico viene superato a favore di argomenti di carattere sentimentale, serio o semiserio. L’opera-comique, nella fase più matura, viene denominato anche “dramma mescolato di arie” e utilizza le seguenti forme: 1. La romanza è un brano vocale solistico a struttura strofica di carattere poetico/sentimentale con semplici armonie, ritmi e giri melodici. 2. Le forme vocali solistiche in forma di rondò con i ritornelli nella stessa tonalità e medesimo testo alternate da strofe in tonalità di diverse. 3. Il vaudeville final (Canzone finale) con una serie di strofe eseguite dai singoli personaggi e il ritornello collettivo. Egidio Romualdi Duni (1708-1775), compositore originario di Matera, formatosi a Napoli, opera a Parigi dal 1757 al 1770 e compone 22 operas-comiques attuando una trasformazione con l’inserimento di elementi dell’opera buffa italiana. Altri autori si dedicano all’opera-comique come F.A. Philidor, P.A. Monsigny e N.M. Dalayrac, autore di “Nina ou la folle par amour” (Nina o la pazza per amore - Parigi, 1786). Da segnalare l’inserimento di toni patetico-sentimentali tipici della commedia lacrimosa. Quet’opera avrà successo grazie anche alla partitura di G.B. Pergolesi rappresentata presso la reggia di Caserta nel 1789. Grazie a A.E.M. Getry (1741-1813), l’opera-comique diventa simile all’opera seria con l’inserimento di soggetti patriottici e liberali come Riccardo Cuor di Leone (1784), il Guglielmo Tell (1791); questo compositore ha il merito di aver inserito il timbro orchestrale per introdurre e rendere espressivo e realistico il paesaggio o una situazione particolare. Nel decennio rivoluzionario e nel periodo napoleonico 1790-1815 il linguaggio operistico si arricchisce di temi letterari e viene favorita la produzione di grandi spettacoli eseguiti all’aperto per tenere unita la popolazione con la rappresentazione di temi ispirati al patriottismo. L’opera viene aperta anche al pubblico borghese e artigiano e viene caratterizzata da spettacoli eroici e da scene fantasiose e stravaganti. La novità è data dall’inserimento di soggetti “gotici” o “neri” con vicende lugubri ambientate nel periodo medievale. Questi soggetti, soprattutto dei romanzi di Horace Walpole (1717-1797), vengono trasferiti nell’opera-comique con l’inserimento del piece à souvetage caratterizzato da un intreccio che comporta una liberazione “in extremis” del personaggio protagonista da diverse peripezie (ad esempio la contrapposizione fra tiranno e eroe che si libera da ingiuste torture). In questo conteso molto favore lo incontrò prorpio la storia di “Léonore, ou L’amour conyugal” (Leonora, o l’amore coniugale) messa in musica (1798) da P. Gaveaux e fonte di successive opere di Pear, Mayr e Beethoven (Fidelio, 1805). Come sappiamo bene il soggetto si basa su un fatto realmente avvenuto in un carcere francese nel periodo del “terrore” dove una signora travestita in abiti maschili riesce a entrare in cercere dove è imprigionato ingiustamente il marito e lo difende, pistola alla mano, contro il suo persecutore in attesa dell’arrivo del ministro che libererà poi tutti i carcerati innocenti (qui si introduce il coup de theatre/colpo di scena, avvenimenti imprevisti che mutano il corso degli eventi e che vengono inseriti nei momenti chiave della vicenda). La cosa interessante è che lo sviluppo della teatralità è ampiamente illustrata dalle dettagliate indicazioni sceniche contenute nelle partiture e nei libretti. In un altro topic si discuteva del colpo di pistola...una riflessione andrebbe rivolta anche verso la realizzazione tecnica di un coup de theatre http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/4224-domenica-7-dicembre-la-scala-apre-con-fidelio/
  11. Il primo pomeriggio non è niente male Probabilmente si aggiungerà anche AleGozzo
  12. Per farsi un idea vi passo questa pagina http://dictionary.onmusic.org/terms/3970-xylophone Ho sentito pronunciare in inglese xylophone nei più pittorici modi ...e che dire dell'italiano? http://dictionary.onmusic.org/terms/3963-xilofono
  13. Lo conosco, interessante e utile; c'è anche un CD allegato per la pronuncia. A tal proposito segnalo questo interessante sito http://dictionary.onmusic.org/ si può digitare qualsiasi termine legato al mondo della musica ed ascoltare anche la giusta pronuncia
  14. Speriamo di riuscire a trovare una quadra; come Daniele, anche io per la sera avrei qualche problemucio
  15. Mi sono permesso di contattarlo in quanto anche io non avevo più sue notizie...ma fortunatamente, come molti di noi, ha avuto solo un periodo molto denso di impegni
  16. Ad esempio do minore del secondo libro ha le 4 entrate in sequenza. Interessante il si bequadro al basso
  17. A battuta 9 trovi una variante del soggetto (cambia la testa) che usa come basso di una parte del divertimento e a battuta 13 propone la "vera" risposta nella tonalità della dominante.
  18. Cercherò di esserci anche io il 3, ma sarà fondamentale l'orario
  19. A primo acchito anche io ho "anagrammato" le parole di Simone...
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