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Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

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Tutto postato da Frank

  1. E comunque ha una voce fenomenale e dal punto di vista artistico è veramente un gran talento.
  2. E comunque quant'è bello sto pezzo. I campioni li sentiti anche nelle campane (al limite del concreto), sul rumore dell'aria corrente. C'è anche sintesi in diversi rumori che vengono usati nel corso del brano.
  3. Il testo è la melodia fanno la maggior parte del lavoro
  4. Musica e testi meravigliosi, suoni favolosi (originali e fuori dal mainstream). In alcuni pezzi si fa ricorso agli strumenti microtonali di Harry Partch (una delle figure storiche dell'avanguardia musicale americana) e alcuni arrangiamenti sono firmati da Nico Muhly, uno dei compositori di maggior successo dell'ultima generazione di autori contemporanei statunitensi. Ecco, in Italia è assolutamente impensabile qualcosa di simile in quanto facendo uno zoppicante parallelismo è come se in un contesto tutto italiano si chiamasse Antonioni a scrivere parti di archi e ottoni rendendo omaggio a Berio in un album di canzoni. Non so se è chiaro?
  5. Visto solo una volta nell'uso della polimetria, quando accidentalmente si vuole mterre ordine al caos Se non hai un backup dal quale ripartire, ti conviene creare un nuovo foglio di lavoro e copiare e incollare manualmente dentro tutte le parti
  6. ...che poi in biblioteca bisogna andare lo stesso. Molti testi ormai non sono più acquistabili. Ripensando ai "dizionari, stesso discorso di Thallo per DEUMM (che è in italiano)
  7. Mi sto spulciando un po' il catalogo; anche se è su ibs, poi basta scrivere all'avvocato. Qualche spunto http://www.ibs.it/code/9788883024399/seminara-graziella/alban-berg.html http://www.ibs.it/code/9788883023842/macchia-alessandro/benjamin-britten.html http://www.ibs.it/code/9788883023699/chegai-andrea/maurice-ravel-concerti.html http://www.ibs.it/code/9788883023651/cosso-laura/hector-berlioz.html http://www.ibs.it/code/9788883023217/ramazzotti-marinella/luigi-nono.html http://www.ibs.it/code/9788883022807/della-croce-luigi/ludwig-van-beethoven.html http://www.ibs.it/code/9788883022418/sablich-sergio/luigi-dallapiccola.html http://www.ibs.it/code/9788883022203/fiore-carlo/josquin-des-prez.html http://www.ibs.it/code/9788883021688/hammond-frederick/girolamo-frescobaldi.html http://www.ibs.it/code/9788883020841/giglio-consuelo/franccedilois-couperin.html
  8. Apprendo ora che l'intero catalogo di libri della casa editrice L'Epos, fallita nel 2015, è in svendita con il 70% di sconto entro il 30 giugno. Il catalogo comprende vari preziosi saggi di musicologia. Qui trovate i dettagli: http://fascinointellettuali.larionews.com/libri-della-casa-editrice-lepos-andranno-al-macero-corsa-tempo-salvarli/
  9. L'EDT fa sembre una buona selezione, per cui i testi mediamente sono buoni. Per quelli dedicati alla Storia della musica (curati dalla Società Italiana di Musicologia) bisogna tenere presente l'anno di pubblicazione. Se sono molto datati (nel tempo hanno cambiato aspetto grafico e contenuti) alcuni volumi potrebbero essere superati, per esempio quello di Lorenzo Bianconi che citavo ne ha sostituito un altro dedicato allo stesso periodo. Sicuramente sono testi da conoscere. Il lavoro che chiede Maxiteris è diverso, ma si ottiene mischiando svariate parti di libri selezionati in base al risultato didattico. Non c'è il testo sul barocco, ci sono centinaia di testi che affrontano il barocco da "infiniti" punti di vista diversi. Il sito che ho suggerito è una fonte attendibile che propone una selezione...utile per chi vuole seguire per proprio conto un corso universitario. Io se fossi in Maxiteris parteciperei come uditore ai corsi che gli interessano in modo tale da avere un contatto diretto con qualcuno che può meglio indirizzare le sue curiosità.
  10. Se fossi in te investirei mezza giornata su questa pagina: http://musicologia.unipv.it/dipartimento/corsi.php Scegli la disciplina e all'interno c'è tutta la bibliografia con i testi che ti possono interessare. Come cercavo di spiegarti non esiste l'Allorto della musicologia, servono un'infinità di testi tutti a corredo di un certo argomento. Fra la'ltro molti testi sono stranieri, per cui serve almeno la comprensione del francese e dell'inglese; i tedeschi hanno veramente tanta bella roba, sono precisissimi e scrivono su tutto. Peccato che ci siano poche traduzioni e io ho dei forti limiti nella comprensione.
  11. Per Storia delle forme e delle tecniche compositive (riporto per comodità) Del cantar a libro... o sulla viola. La musica vocale nel Rinascimento. Studi sulla musica vocale profana in Italia nei secoli XV e XVI (F. LUISI) Li due Orfei. Da Poliziano a Monteverdi, con un saggio critico sulla scenografia di Elena Povoledo (N. PIRROTTA) Etc.
  12. Qualche? Per Semiografia musicale rinascimentale e barocca (riporto per comodità) La notazione della musica polifonica dal X al XVII secolo (W. APEL) Mensuration and Proportion Signs. Origin and Evolution (A.M. BUSSE BERGER) La notation à la Renaissance (PH. VENDRIX) Tactus Mensuration, and Rhythm in Renaissance Music (R. DEFORD) Sono indicate anche opere teoriche
  13. C'è uno studio molto bello di Lorenzo Bianconi, il quinto volume della storia della musica EDT. Si tratta di un volume dedicato al Seicento; l'argomento viene trattato dal punto di vista storico. Diversa è la questione sulla forma, argomento tecnico che prevede conoscenze di teoria musicale. Sicuramente potresti contattare qualcuno del Gatm e procurarti materiale tipo http://www.gatm.it/index.php?option=com_content&view=article&id=111:suonar-di-fantasia-imparare-l-improvvisazione-secondo-le-fonti-del-xvii-e-xviii-secolo&catid=31:news&Itemid=121&lang=it Un'altra fonte è JSTOR trovi materiale (articoli, libri) utilissimo. Comunque le indicazioni sono un po' generali, considera che la musicologia è una disciplina "verticale".
  14. http://www.raiscuola.rai.it/articoli/wilhelm-furtw%C3%A4ngler-la-lezione-interpretativa/5074/default.aspx “Ora: egli era sicuramente soggettivo nel far musica in quanto ogni battuta da lui scandita era mediata dalla sua sensibilità, sviluppata fino ad un'altezza straordinaria. Mai però in lui la SOGGETTIVITA' si è messa in mostra per amore di se stessa. Era invece disciplinata sulla rappresentazione dell'oggetto. Si trattava, per lui, di rianimare il momento soggettivo in quei testi nei quali esso si è insinuato e non di far emergere all'ascolto se stesso, la sua fortuita emozione individuale” [T.W. Adorno che parla di Furtwangler] Queste parole dovrebbero far riflettere sulla funzione e il valore degli interpreti.
  15. Frank

    Saluti

    Benvenuto Marcuz Per le domande, forse è meglio usare le sezioni ad hoc del forum. Per il Jazz http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/forum/41-jazz/
  16. Condivido questo testo recentemente proposto dal Prof. Laureto Rodoni. Si parla di direzione ma può essere utile DIRIGERE A MEMORIA di Herbert von Karajan Esige molto tempo, questa capacità di prendere dei punti neri sulla carta bianca e trasformarli in impressioni ed emozioni nel vostro intimo, nell'anima o nel cuore o quello che è. Poi l'orchestra li esegue ed ecco che salta fuori qualcosa di diverso. Questa è una delle ragioni per cui non uso lo spartito quando dirigo: il continuo spostamento fra il vedere e l'udire è impossibile. Dopo aver imparato a memoria uno spartito, alla fine io cerco di dimenticare quello che ho visto. Perché vedere e udire sono due cose tanto diverse. Io ho delle antenne particolari per la continuità. Quando sono nel bel mezzo di un'opera, io in verità odo tutte le altre parti in anticipo sino alla fine. Per questo io dirigo un'opera soltanto quando è così penetrata nel mio sistema che non ho più bisogno di pensarci. L'individuo medio non pensa mentre canta l'inno nazionale. È automatico. Ecco si potrebbe dire che il mio intero repertorio è un inno nazionale. Possiamo portare la musica quasi a tutti e questo è un grande risultato. È stupefacente come reagisce alla musica le gente più semplice. A volte vado fuori Salisburgo, nella bella campagna dove mi imbatto in un contadino su un trattore. Mi conosce. lo domando: 'Mi ascoltate?' E lui risponde 'Oh sì, quando sentiamo che c'è lei, ci mettiamo li tranquilli ad ascoltare'. È una cosa che colpisce, senza dubbio. Anche in teatro, per la maggior parte si assiste a una ripetizione dell'infelicità e dell'incertezza di cui soffre la razza umana. Il teatro non contribuisce a sollevare l'uomo da queste sofferenze, le ribadisce. I drammi riguardano ubriachi e suicidio. Mentre la musica, conosco solo due pezzi che si concludono in maniera del tutto negativa: la Quarta di Sibelius e la Sesta di Mahler, che termina con la distruzione totale. Herbert von Karajan
  17. ... io Berg di sicuro Comunque poter fischiare una melodia non è un criterio di valutazione. Può pure essere che un brano non contenga una vera melodia, ma questo è insufficiente per qualsiasi tipo di valutazione. ...magari mi preoccuperei della narratività, che può essere realizzata da una meodia (ma non solo). Allora la faccenda sarebbe stata più seria. Qualcuno consoce il coriolano di Beethoven? O la grande fuga di Beethoven?
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