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Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

Super Moderatore
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Tutto postato da Frank

  1. Qualunque cosa tu abbia preparato...dipenderà sempre da come suonerai. Puoi postare un video dove ti si può vedere e sentire?
  2. Frank

    Piacere..

    Benvenuto Massimiliano ?
  3. Ho segnalato all'Admin, penso si farà sentire lui per i dettagli.
  4. Ciao Unreal65, temo non sia una dimenticanza "voluta"; quella sezione del forum è alimentata da forumisti che si offrono di moderare e "promuovere" il proprio compositore favorito. Probabilmente fino ad ora non si era fatto avanti un forte appassionato di Schubert. Questo si può vivere come assenza, certo...io stesso ho pensato più volte di curare da vicino un Grande Compositore https://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/forum/120-gruppi-sui-grandi-compositori/ ma di fatto se dovessi decidere di investire del tempo in questo ... non lo farei per Schubert. Non perchè non sia Grande, ma perchè ognuno ha le sue "corde" e le mie vibrano maggiormente per altri. Sicuramente non rinuncerei molto facilmente ai Lieder di Schubert; forse io stesso ho suggerito più volte testi su Schubert. Facendo una ricerchina veloce ho trovato una decina di pagine di topic di citazioni...voglio essere ottimista. S. non è assente, magari non ancora protagonista del forum... che ovviamente è una goccia del mare. Ma Potresti occuparti tu di divulgare materiale nel forum...magari occupandoti di una sezione dedicata a Schubert. Che ne dici?
  5. Unreal65, ti dirò di più: la musica è un'arte che si svolge nel tempo. Aspetto fondamentale che talvolta i colleghi compositori "si dimenticano". Ben venuta
  6. Topic "surreale" (JamieD domanda e si risponde) anche se interessante. Può essere utile la lettura del libro "Come si suona il pianoforte" di Gregor Sandor Tornando alla domanda iniziale, come sempre la risposta potrebbe stare nel mezzo. I movienti non vanno mai presi in modo "atomico": solo polso o solo avambraccio; il ribattuto invelocità si realizza armonizzando una serie di movimenti che richiedono un buon coordinamento di base fra poloso, avambraccio, etc. Importante è anche l'assetto dinamico, pensa a come cambierebbe un ribattuto nel ppp rispetto allo stesso ribattuto nel fff
  7. E' un po' fuori tema ma forse posso risponderti restando in tema Di fatto non esistono conservatori di serie A e di serie B, in Italia non è mai stato possibile farlo...per cui la differenza la fa il docente. Segui il maestro "più bravo" (con il quale ti trovi meglio e possa garantirti sbocchi professionali); personalmente parlando non garantirei neanche su Milano, sparando nel mucchio. Non so quanti anni hai, ma sicuramente mediterei di entrare parallelamente in accademie come Imola o Pianofriends...così almeno ti trovi avviato alla professione. Cosa comunque preclusa al conservatorio, che può funzionare (poco e a gratis) finchè non resti "studente".
  8. Bel topic, Ti anticipo Amore sola mi fa tremare
  9. Frank

    Mi presento

    Benvenuta Ernesta
  10. Frank

    Esame

    ...domanda da un milione di euro e la risposta dipende da svariati aspetti non quantificabili dai contenuti del tuo post. Programma? Un tuo video mentre esegui qualcosa?
  11. Una tecnica di questo tipo la puoi applicare a tutti i parametri del suono...non escluso il timbro. Per cui la discriminante non è la/una tecnica ma il risultato estetico che si vuole ottenere
  12. @Feldman, come scrive Red ...Donatoni ha sicuramente affinato nel tempo l'uso dei codici. Non solo nella sofisticazione e nell'uso degli emendamenti ma anche nel senso "estetico" che lo stesso poteva rappresentare (come noti, anche attraverso esperimenti più o meno riusciti). Per quanto riguarda i suoi testi (di Donatoni) e le interviste poi bisogna capire il suo livello di "senno"; secondo me sarebe più genuino un "mediatore" che ha vissuto quei periodi e sappia non solo descriverti il senso ma anche l'applicazione pratica. Come dicevo ho avuto la fortuna di lavorare con uno dei suoi allievi più rappresentativi, per cui il discorso che faccio io non tiene solo conto delle "dichiarazioni" di Donatoni ma anche di come venivano vissute le sue intuizioni dai suoi coevi e che hanno lavorato con lui direttamente.
  13. In effetti Dante ho un po' "viziato il discorso"; Donatoni (ma anche Maderna) ha avuto l'intuizione tecnica che è stata poi usata anche dai suoi allievi come Solbiati e dagli allievi degli allievi come me Di fatto ogni generazione ha fatto un uso diverso delle intuizioni di Donatoni e con un senso estetico e senso compositivo diverso; per Donatoni non contava l'esito ma solo il viaggio per arrivare a quel risultato compositivo...spesso si addormentava alle sue prime; una forma di "disinteresse" indotto al risultato compositivo. Ben diversa è come il tutto è stato inteso e usato dai suoi allievi, non si tratta di veri automatismi ma di automatismi governati dagli obiettivi del compositore. Oggi come oggi, per me, questi "automatismi" possono esistere come tecniche finalizzate a processi musicali..che sono la parte più importante della questione
  14. Man Performs Gnossienne No. 1 on Recorder Through a Birdhouse With the Help of an 18th Century Hand https://laughingsquid.com/quentin-smirhes-birdbox-orchestra/ Che ne dite? (... il dito!)
  15. Ciao Rijin20, capisco che sei relativamente giovane ... ma "roba": >dato questa roba qui >questa roba la suono > essenzialmente sta roba che roba è stride un po' con nomi come Bach, Mozart, Debussy, Tchaikovsky, Chopin ...che rappresentano i vertici della storia della musica in un certo determinato tempo. Qui trovi dei riferimenti autori/libri/livello: Buono studio
  16. Gianni7, il vero problema è uscire dal confine dell'esercizio e provare a creare un'opera d'arte. Non è il linguaggio o la tecnica a creare la stessa ma una serie di cose...che è un po' difficile da spiegare. Ti basterebbe paragonare 1' di qualsiasi opera con propri esercizietti, per capire cosa intendo. L'argomento autodidatta mi sembra abbondantemente sviscerato...e se i grandi compositori hanno avuto un maestro, non vedo cosa ci sia di male. Se è una questione economica, ok...ma se fosse per principio, mah...mi sembra un po' limitativo rinunciarvi.
  17. Approfitto per un saluto a tutti gli amici forumisti. Buone feste a tutti
  18. La scuola di Notre Dame nasce nel XII secolo e si sviluppa fino alla metà del XIII secolo; legata alla cattedrale di Notre Dame di Parigi rappresenta la prima sintesi stilistica della Polifonia. Secondo un trattato anonimo del 1300 i maestri di cappella LEONINUS e PEROTINUS, attivi nella seconda metà del XII secolo, sono gli autori del “MAGNUS LIBER ORGANI DE GRADUALI ET CENTIFONARIO” ossia del repertorio polifonico liturgico realizzato dal coro di Notre Dame. La Scuola di No...tre Dame introduce a partire dal XII secolo un sistema pratico di notazione quadrata e dei suoi raggruppamenti da 2 a 5 note chiamate “LIGATURE”. I ritmi vengono ordinati secondo i vari raggruppamenti denominati modi e si basano sulla successione di valori lunghi e brevi, i raggruppamenti si evidenziano sei 6 modi ritmici: I°: TROCHEO II°: JAMBO III°: DATTILO IV°: ANAPESTO V°: MOLOSSO VI°: TRIBACO https://www.repubblica.it/…/incendio_notre_dame_parigi_cat…/ Adieu https://www.youtube.com/watch?v=8e6LZi5ysbY https://www.youtube.com/watch?v=9KGseW60oaA
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