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Piano Concerto - Forum pianoforte

Bianca

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Tutto postato da Bianca

  1. Esistono solo 3 accordi di settima diminuita La Do Mib Solb La# Do# Mi Sol Sol# Si Re Fa coi rivolti ciascuno si può interpretare in 4 modi diversi e quindi (4x3 =12 ) questi risolvono su tutte le 12 tonalità della scala.
  2. Invece di Del, prova a dare Ctrl+x (ovviamente dopo aver selezionato tutti i righi e l'intera battuta).
  3. ok, allora appena posso ti contatto così ci mettiamo d'accordo. Solo un po' di tempo, perché in questo periodo sono davvero impegnatissima.
  4. non credo poi così tanto Red. Dopo tutto si tratta di un laboratorio e quindi mi sembra il luogo migliore dove parlare di queste cose.
  5. in questo senso naturalmente l'invito è aperto a tutti
  6. beh, di tempo non è che ne ho un granché purtroppo e quindi il dedicarmi alla musica comporta dei notevoli sacrifici, ma lo faccio non come passatempo, ma perché è un modo d'essere della mia persona, e anche se non posso farlo come vorrei, non ci posso rinunciare. Certo, ed è per questo, come ho spesso ripetuto, che continuo a scrivere su questo forum Non ho mai avuto paura di mettermi in gioco, con tutti i rischi che questo comporta. Son ben consapevole del fatto che la relazione umana diretta è tutt'altra cosa, ma richiede anche risorse che in questo momento non ho. Anche perché come dice Piccinesco, non è che basta presentarsi da qualcuno dell' "ambiente" e dire, toh guarda arrivo io, prova un po' a suonare 'sto pezzo... Anche se arrivassi con un pezzo sconosciuto del suo compositore preferito, la prima cosa da fare non sarebbe convincerlo di quant'è bello, ma vincere le sue diffidenze. E questo è una cosa normale e naturale, ovviamente, che però compromette le conseguenze. Il mondo ha sempre funzionato in un certo modo ed è giusto che sia così: ci sono i maestri e ci sono gli allievi che diventeranno a loro volta maestri, e interrompere la catena è un'eccezione.
  7. uno che cambia i registri, potrebbe aiutare?
  8. Grazie ancora Frank per le precisazioni. Devo dire, anche in relazione al discorso di Piccinesco, che in realtà dei miei pezzi in genere non ci sono molti aspetti che sono intenzionata a lasciare alla libera interpretazione di chi dovrà eseguire. Il motivo, come sai, è molto semplice: non mi aspetto che qualcuno eseguirà mai un mio pezzo. Questo presupposto credo che abbia condizionato un po’ tutta la mia musica finora, nel bene e nel male. Nel male perché ovviamente i miei scritti non sono quasi mai curati. Ho un mucchio di musica che è quasi indecifrabile persino per me e l’unico che ci capisce qualcosa purtroppo è … il benedetto sequencer . Nel bene perché in realtà, come dicevo, io cerco di immaginarmi il risultato fin nei minimi particolari e questo perché, di solito, faccio sempre eseguire il brano ad uno strumento virtuale. Solo che i segni non sono quelli che poi interessano ad un occhio umano, ma quelli che interessano allo specifico strumento virtuale utilizzato. Per esempio, non so se ricordi, ma tempo fa pubblicai uno spartito su cui mi erano sfuggiti degli strani simboletti che qualcuno mi chiese cosa indicassero e io risposi che si trattava dell’agogica del sequencer. O ancora, ieri ho ripreso delle partiture per fiati e l'ho trovate piene di indicazioni che a distanza di un anno non so più neppure io interpretare per il semplice fatto che quando l’avevo indicate me le ero dovute inventare lì per lì, non conoscendo la prassi comune (che so, se volevo un up-bend di una tromba mi andavo ad associare la relativa articolazione ad una certa nota fuori dal range della tromba; poi, visto che ci sono decine di articolazioni a distanza di tempo e facile perdersi…). Meno male per me che esistono (non sempre purtroppo) i playback che mi ricordano che cosa intendevo fare in un certo punto. Purtroppo, ovviamente, uno strumento virtuale non riesce mai a realizzare quello che mi immagino, ma almeno ci si avvicina (da un po’ uso la funzione di finale che mi dovrebbe interpretare le dinamiche che scrivo, ma il più delle volte è una tortura e non fa mai quello che mi aspetto, non so se per mia o sua mancanza). Venendo alla fuga in questione, quello che hai sottolineato è tutto corretto. Per esempio, le alterazioni bizzarre, io non le avevo nemmeno notate e se ti dico del motivo per cui sono lì ti metti a ridere. Però intanto ho scoperto una cosa nuova, ossia che in finale devo e posso impostare i criteri di spelling delle note. Per il resto, devo dire che era la prima volta che scrivevo per organo, per cui - cosa ho fatto?- mi sono andata a visionare un po’ di partiture e, col poco tempo a disposizione, mi sono fatta una certa idea, probabilmente non adeguata. I timbri li avevo anche scelti e sono pure indicati nello spartito, peròsu un rigo aggiuntivo sotto forma di note (keyswitches) che poi in fase di stampa ho eliminato. I timbri scelti, ovviamente sono quelli che ho desunto dallo strumento che avevo a disposizione in quel momento. Che però purtroppo non sono riuscita a far suonare senza uno strano swing che introduce di testa sua, così alla fine ho poi dirottato tutto su quello proposto da Croma. Per curiosità, se ti interessa ho messo su youtube le due versioni dove il video mostra i cambi dei registri. A proposito i registri desiderati sarebbero: principale, +flauto da battuta 6 su manuale alto +viola gamba da battuta 8 su manuale basso +ottavino battuta 14 su manuale alto +bombarda battuta 14 su manuale basso principale da battuta 15 +flauto da battuta 20 su manuale alto plenum da battuta 31 +ottavino battuta 14 su manuale basso Dal punto di vista strutturale si tratta di un lavoro che non si inventa nulla di nuovo ed era proprio nel gesto ironico e un po’ scanzonato che intendevo incentrare l’intero messaggio, tanto più conoscendo il tema d’origine. La mia intenzione era quella di mostrare come anche in una fuga formalmente standard, si potesse trovare con poco un carattere che di solito pezzi del genere non mostrano. Da cui il titolo, che di per sé è tutto il contesto. La battuta 14, va vista come una sorta di campanella di allarme, ma deve, nel mio disegno stare soltanto lì, perché quella è la sua funzione. Se avesse raggiunto il suo scopo, sarebbe stato un lavoro che avrebbe potuto dire qualcosa a proposito della musica, ma purtroppo ha fallito, e questo mi fa capire l’importanza di quello che dici. Tutto questo lo dico non per giustificarmi, ma solo per far capire che non è che scrivo così solo per fare qualche dispetto a qualcuno, o magari per una sorta di snobismo (questo in effetti era quello che mi era venuto da pensare quando dicevi che la cosa incomincia a stufare), ma semplicemente per la condizione in cui mi trovo e per mia mancanza. E tanto più non vorrei che, detto ciò, allora nessuno mi facesse più notare dove manco: anzi, a maggior ragione mi farà piacere, perché per me siete un aiuto importantissimo anche in questo.
  9. Anch'io subito l'ho intesa così. Poi rileggendo, soprattutto il post di Faria, che dice che "si aspetta la fine" mi è venuto il dubbio. Per cercare di migliorare quello che scrivo, credo che sia importante capire bene dove ci sono margini di miglioramento, e questo io lo cerco di capire anche a costo di diventare pedante. Diciamo, che ci siano delle carenze nella notazione è assodato, non ho dubbi, ma se ci fossero anche dei problemi a livello di "oggetto musicale" (che non sono relative a questioni di gusto), allora la questione sarebbe diversa e la dovrei affrontare in altro modo. Diciamo, per me, sarebbe secondario se non superfuo a quel punto curare la partitura e mi dedicherei in prima istanza ad altri aspetti. E' per questo che mi interessa chiarire la questione .
  10. ho finale 2011, dal menu non trovavo questa funzione, ma ho scoperto che c'è usando il tasto dx attivando il quadratino che compare quando selezioni un rigo. Grazie
  11. si, cercavo solo di rispegare la domanda a micamahler, forse dovevo quotare prima la tua risposta
  12. effettivamente non sono stata molto chiara. Volevo dire, immagina di avere un organico di 10 strumenti con un pezzo di 200 battute, di cui uno strumento entra per 2 battute soltanto. Nelle partiture tradizionali non compare il rigo di quello strumento per tutto il pezzo con delle pause, ma non compare che quando serve. Come si fa in finale a farlo scomparire quando non serve?
  13. >inoltre nell'esempino di Bianca nessuno sa se canteranno da soli (sti 3 bassi) o dovranno sorreggere altre 9 voci. nel mio esempio dicevo bassi da soli, proprio per semplificare le cose, ma è solo un esempio
  14. in effetti era anche un po' l'idea che mi stavo facendo io.
  15. Come da titolo, è possibile inserire in Finale un rigo per uno strumento che compaia solo su una pagina?
  16. Grazie anche a Dante a Thallo. Quello di distribuire tra le parti mi sembra giusto, ma ci sono dei casi che arrivano un po' al limite. Per esempio, diciamo che ho un tricordo di Fa sul basso, Fa e La li posso dividere ai bassi ma il Do è un po' al limite per i tenori. Qundi immagino che occorra vlutare la situazione specifica. Diciamo di avere un passaggio a solo, senza le parti superiori. Di per sè potrebbero anche cantarlo solo i bassi divisi, anche se sono pochi di numero (almeno 3 devono esserlo ovviamente). La questione per me a questo si complica sul come definire la dinamica relativa al resto del pezzo. Voglio dire se sulla parte del basso scrivo un pp quanto cantano uniti, questo non sarà lo stesso pp di quando cantano divisi e men che meno quando cantano divisi un tricordo (oltretutto un pp non è semplicemente un f con un volume più basso). Non e che posso chiamare un altro coro per far cantare 3 battute ai bassi aggiuntivi, così come non so se sia opportuno sul testo indicare una parte separata cui spettano solo poche battute. E' un qualcosa che va da sè oppure deve essere gestito in qualche modo? Tutto ciò magari è un'esagerazione ma visto che sono continuamente sollecitata sull'intellegibilità del testo sto cercando di darmi da fare
  17. grazie Eagle. Ecco, avrei voluto accennare anche a questo problema. In effetti non è che i tricordi possano essere comunque troppo frequenti , ma comunque anche i bicordi hanno un impatto sulla potenza del suono, che nel caso dei bassi è un problema in più. In generale c'è comunque un criterio per dire quali devono essere le proporzioni per esempio tra Sop. I e Sop. II? Voglio dire, a priori non so di quanti elementi saranno composte le sezioni del coro ma immagino che in un divisi si faccia a metà. Se ritenessi opportuno indicare per esempio che alla nota bassa di un divisi per Sop. voglio assegnare i 2/3 degli elementi (per esempio per dargli una dinamica maggiore rispetto alla nota alta), c'è un criterio per farlo oppure lo devo scrivere esplicitamente?
  18. La questione è semplice: quando in una partitura per voci non conviene più usare, per una singola voce l'indicazione divisi e diventa più opportuno separare le voci su più righi? Per esempio, ho un rigo dei bassi che indica per numerose battue un divisi su bicordi o tricordi. A che punto conviene separare i bassi su più righi di basso? Esiste una prassi o si va a capocchia?
  19. a me no ovviamente E' da tempo che discuto con Frank sul modo con cui curo le mie partiture e non mi stupirei che si possa anche essere stufato di farmelo notare, e a me pare voglia dire questo. Però mi è anche venuto il dubbio che si riferisse al pezzo in sé, che magari giudica noioso...
  20. volevo dire che non ho capito cosa è che stufa, se il fatto che non riesco a curare le mie partiture, o il pezzo in sé.
  21. Frank, vorrei rispondere anche al resto delle osservazioni che hai fatto, ma prima mi piacerebbe capire se a stufare è il fatto che continuo a non curare le partiture o cos'altro....
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