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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Dimenticavo: ricordati di stringere bene i giri delle corde e alla fine verifica la tenuta della caviglia. Eventualmente dai alla caviglia una battuta. E' controversa l'opinione se bisogna solo girare o solo battere le caviglie. Secondo me ( e anche secondo la scuola americana) sono necessarie tutte e due. E' pur vero che svitando( a mano) e riavviando non si viene a modificare minimamente la micro impanatura della sede del foro. Una battuta complementare però provoca positivamente una frizione che beneficia sulla tenuta della caviglia. Inoltre, la battuta, permette alla caviglia di andare, anche se minimamente, a trovare la parte del foro ancora stretto perché inutilizzato. Buon lavoro
  2. Mi sembra che tu abbia già la risposta. Verifica con uno spago se i giri corrispondono a 9cm...anche se mi sembrano un po' tanti ( in genere non più di 4 dita= 7,5-8,0 cm) Mettila almeno mezzo tono sopra e attendi una notte prima di accordare. Girala in fondo di un giro in senso orario. Ciao
  3. Caro Amico, quella "pesantezza " che avverti può essere eliminata sostituendo i perni della meccanica. Non è un lavoro da poco...ma poi hai uno Schimmel. A volte lo Schimmel "resiste" anche a livello di meccanica degli smorzatoi. Bisogna esaminare tecnicamente.A proposito degli Steinway: verticali?Andrebbero visti!!!! Sono interessantissimi.Insomma vedi tu. Io credo che allora, per il tempo che devi dedicare allo studio puoi acquistare proprio un bel digitale ( anche se concordiamo con te che l'acustico è un'altra cosa!) in attesa però di tempi migliori e di occasioni migliori. Lo strumento non è mai definitivo e quando si acquista si deve simulare di riuscire a rivenderlo il giorno dopo. Certo queste grandi marche vanno esaminate e magari vedere le condizioni della tavola di risonanza , delle corde dei martelli. Soprattutto se ci sono spaccature o rigonfiamenti sulla tavola e se ci sono danni irreversibili. In un mio video tutorial consiglio come esaminare un pianoforte usato da acquistare. Acquistare uno Steinway a 5.000 euro potrebbe essere interessante e interessante potrebbe essere riportarlo allo splendore. Naturalmente tutte mie idee. Il digitale, comunque è sempre comodo per studiare proprio in ore particolari del giorno e della sera senza disturbare. Quello rimane. Con poco più di 1000 euro si può acquistare un discreto digitale. Io ho un Roland Fp 7 e ci preparo anche concerti.
  4. Si sa, io personalmente non amo il sistema SIlent. Comunque leggo che hai fatto una indagine molto accurata. Mi colpisce il fatto che tu abbia provato pianoforti di grande marca tipo Steinway e Schimmel e poi ti sia diretto ad un Offmann. Per carità, dovrebbe essere un ottimo strumento anche grazie alla misura, ma mi avrebbe incuriosito approfondire e prendere in considerazione anche gli altri. Anche Kaway fa ottimi modelli Silent e anche Yamaha. Io constato che diversi amici che lo posseggono, si trovano un po' in difficoltà con l'assistenza se qualcosa non funziona del Silent. Qualche tecnico mi scrive in privato chiedendomi "dritte" che io non saprei fornire a proposito di "disturbetti" del sistema. Credo che un secondo discreto "digitale" per studiare in cuffia sia più opportuno. La cifra da stanziare è circa la stessa e non si possiede un sistema "ibrido". Questo è il mio pensiero, senza togliere all'ingegnoso brevetto.
  5. I Materiali Steinway sono molto particolari. Peraltro un reparto che è chiuso alle visite è proprio quello che riguarda la tavola di risonanza. Sui siti americani tipo Pianotek o Shaff credo tu possa trovare chi riproduce ciò che stai cercando. Io personalmente non consiglio di sostituire i ponticelli. Casomai ripararli con colla ipossidica( Epoxy glue). Smontare e sostituire i ponticelli è una bella impresa! Potrebbe danneggiarsi la tavola di risonanza. Attenzione.Comunque forse ne avrei constatato l'estrema necessità.
  6. Benvenuto riccoricco "dentro". Grazie di questa tua presentazione. Il "sentire" la Musica e L'Arte in genere è proprio una ricchezza e una fortuna. Conservala gelosamente dentro di te ed esternala parlando con noi! Grazie di aver scelto questo Forum. A presto
  7. Simpatico l'intervento di Luca...e giusto e misurato quello di Stefanus. Sono D'accordo. Mi è tornato alla mente un episodio simpatico di quando facevo Teatro. Veniva sempre in camerino un certo Maggi, anziano attore consumato che aveva conosciuto i Grandi. Lui voleva stare dietro le quinte e nei camerini, dove aveva vissuto.A volte si sedeva e leggeva un giornale. Poi guardava,sì, anche lo spettacolo ma amava ricordare episodi che "passava" a noi come messaggi. Una volta raccontò che ebbe l'occasione di recitare col Grande Gasmann (Vittorio). Doveva fare una piccolissima comparizione...oggi si direbbe un "cameo". Doveva portare una lettera e dire una battuta. Non vedeva l'ora di entrare in scena e "sfoggiare" quelle poche sillabe. Dopo la rappresentazione lo chiamò Gasmann e gli disse: "bene Maggi...però che cos'è tutta quell'enfasi e quell'altisonanza?!!"- devi portare una lettera e basta...." Nella Musica, qualche volta si consegna semplicemente una lettera e basta. Inutile trovare enfasi e/o profondo significato dove non vi è. La musica esprime se stessa e, credo, bisogna stare molto attenti e controllare le eccessive "espressioni" che ci invitano a personalizzare troppo l'idea precisa dell'Autore.
  8. Ne faremo un altro il 14 febbraio a Roma...chissà che tu non ci possa essere??!!!
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