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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

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Tutto postato da pianoexpert

  1. Simone ti ha ben risposto. Comunque, lo studio a mani separate deve solo servire a chiarire alcuni passaggi. E' giusto non abbandonare "la composizione" e bisogna cercare di metterla su musicalmente il prima possibile. Si ritornerà a perfezionarla in seguito, sempre, ogni tanto, richiamando "l'insieme" del pezzo.
  2. l'incastrarsi di un tasto può dipendere da tante cose. Bisogna isolare le parti della meccanica e vedere quando si verifica l'impedimento.
  3. Sicuramente, o quasi, dipende dallo smorzatore. A volte sembra che smorzi....e invece non smorza!!!!!
  4. Saluti e Auguri a Felicia e ad Arturo, nuovo arrivato nella Famiglia di Pianoconcerto. Benvenuto
  5. Tutto giusto quello che dice Pianotuning. Vorrei aggiungere alcune precisazioni. Bisogna verificare la tenuta delle caviglie. Verificare se sono troppo lente,causa l'allargamento o l'ovalizzazione dei fori del somiere. Se fossere troppo lente, l'accordatura non può tenere. Bisogna però, prima di rinunciare, se è possibile batterle. La caviglia alla quale è avvolta la corda è "conficcata" nel foro fino ad una certa profondità. Il foro realizzato è sicuramente più lungo della parte della caviglia conficcata. Provando a batterle, ammesso che ci sia margine per farlo, si va a spingere la caviglia nella profondità del foro non ancora allargato e la tenuta potrebbe essere in parte recuperata. Lavoro, comunque, che richiede esperienza. Altra verifica è vedere la carica della tavola armonica. Le corde che insistono sul ponticello devono avere un certo angolo sia nella parte del retrocorda, che dalla parte del capotasto. Bisogna misurare questa carica, che non deve essere eccessiva, specialmente nei pianoforti datati, ma neanche zero. Altrimenti la trasmissione sonora delle corde sui ponticelli sarebbe nulla, con nulla eccitazione della tavola armonica, e molte corde si romperebbero durante l'accordatura e/o successivmente. Altra verifica è lo stato delle corde. La ruggine contribuisce ad indebolire la corda nella sua uniformità e robustezza. Attenzione anche a rimuoverla!! Rimuovere eccessiva ruggine equivale ad affinare le corde, diminuendo il loro calibro!!!!! Poi, verificato il buono stato delle corde, va bene tentare di riportare a 440 l'accordatura. Qualche corda si può rompere ugualmente. Conviene salire di un po' rispetto al diapason e lasciare stabilizzare la struttura. Si crea così una nuova "piega di livellamento" delle corde. Poi accordatura di stabilizzazione. Terza accordatura a distanza di tempo. Un bel lavoro. Prendere in considerazione il cambio delle corde e caviglie , rinnova comunque il suono dello strumento, sempre che i martelli, altra parte della meccanica fortemente responsabile del suono prodotto, siano ancora efficienti. Buona decisione
  6. La colla animale in perline a caldo è sicuramente la migliore. Non tanto per la forza quanto perché assorbe e cede umidità come il legno. Ecco perché era usato molto dagli ebanisti. Abbiamo dei mobili d'Epoca ancora con giunti intatti!!!!!! Inoltre si puo scollare a vapore e resiste con una buona elasticità alle sollecitazioni. Naturalmente le colle alifatiche a freddo hanno ben sostituito le calde con procedure più pratiche...ma secondo me non sono la stessa cosa. La colla a caldo bisogna però saperla usare. Esiste una procedura di preparazione che ora sarebbe lungo spiegare. Una cosa importante nella preparazione è non superare i 60-70 di temperatura dell'acqua di bagnomaria. Se la colla a caldo comincia a bollire perde la sua "forza". Per il mobile, bisogna vedere se la lucidatura è a poliestere, a nitro o a gommalacca. Poco da fare per la gommalacca. Per la nitrobasta usare il polish. Il poliestere è simile al vetro. Comunque , restituire la lucentezza della gommalacca "a tampone" sta divenendo quasi impossibile.....chi lo fa più!!!??? Comunque non ho approfondito queste tecniche che spettano al restauratore di mobili.Ciao
  7. Benvenuto tra noi. Speriamo tu tragga utilità e interesse a confrontarti con noi. Non esitare ad arricchirci con i tuoi contributi artistici. Complimenti. A presto Paolo
  8. Quello che dici va tutto bene. Sono piccole cose che vanno via, prestando un poco di cura.
  9. Ben !!!Quindi..."masticazione lenta e progressiva" ....magari a tempo di musica. A tavola si può ben unire la Musica al piacere del palato. Quindi ben vengano i commensali..purché, come diceva Kant..." non meno di tre, non più di nove" ( Non meno delle Grazie, non più delle Muse) Buon appetito P.S.Satie era veramente uno stravagante:si scriveva lettere al proprio indirizzo e portò per 34 anni lo stesso vestito. La sua Musica è infarcita di frasi del "non sense" e tutto per lui era "controcorrente". Debussy, al contrario, era un raffinato e, seppur innovativa, la sua armonia non osservava regole precise. Una volta gli rivolsero proprio una domanda circa le regole che seguiva nella Composizione. Rispose: " seguo il mio piacere".....In effetti cucinava anche benissimo!!!!!!
  10. Quindi, essendo un re, si può scollare un ultimo re degli acuti o dei bassi e sostituirlo a quello danneggiato. Il "donatore viene sostituito con una placchetta nuova, opportunamente sagomata.
  11. Steinway ha soppresso in passato questa molletta. Sembra che la gravità non debba essere aiutata. Schimmel, credo che ancora la adotti. La molletta riduce un po' il peso del cavalletto. Bisogna evidentemente fare i conti con la geometria complessiva della meccanica.
  12. per quelloche posso vedere quel tasto è corroso. Potrebbe anche essere stato fatto qualche "esperimento". Inoltre non ha più lo spessore per poter essere rasato. Quanti tasti sono inqueste condizioni? L'Opera di restauro è difficile. Caso mai si trovassero le placchette di avorio ( da lavorare e sagomare) bisogna vedere il colore e semmai spostare qualche placchetta per non far avvertire il contrasto. Insomma, bisogna vedere se vale la pena farlo.
  13. Credo di non poterti aiutare.
  14. Forse proprio Giulia, con la sua Scienza, ci può rispondere a questa domanda. Io personalmente credo che, antropologicamente, la mano si è sviluppata ed evoluta per sopperire alle varie esigenze dell'uomo( pensiero banale). Se veramente eravamo dei quadrumani, ora abbiamo due arti soli...ma più "raffinati". Forse non saliamo più sugli alberi...e invece.......sappiamo suoniamo il pianoforte. Meglio così! Meglio così? Bho Si racconta che la scimmia scese dagli alberi e divenne Uomo. In Africa si racconta questa storiella: "Sapete perché la sera le scimmie risalgono sugli alberi? Per la paura di ridiventare Uomini" Meditate Gente
  15. Pace!!!!! Mai mi permetterei di cazziare il nostro Musicologo di fiducia!!!!! Volevo solo sottolineare che mi era sembrata un po' esagerata la definizione. Allora che cosa dire di Listz?, allora che cosa dire di Mozart? Di.......ecc. Ogni Grande è stato Grande. Ed è stato Grande anche se confrontato con tantissimi altri super Musicisti che non stavano davvero a dare l'acqua ai fiori!!!!!! Nulla Questio Mendelsonn è stato grande......forse ( me stava un po' antipatico!!!!) Satie andava spesso a casa di Debussy....ma quest'ultimo scopri che gli era amico solo perchè cucinava bene!!!!!!! Del resto il grande Autore di Pèlleas e Malisande, che cosa si poteva aspettare da uno che diceva: " basta con la Musica da ascoltare con la testa tra le mani"? A Gennarino, quindi devo un piatto di pasta con funghi e tartufi, quello sequestrato, mentre legato e imbavagliato alla sua sedia, subiva la tortura visiva dell'immagine dello Staff di Pianoconcerto che si leccave i baffi, per quell'ottimo piatto. Ne guadagna la dieta, ma ne soffre lo...."SPIRITO" ( detto alla "Montezemolo") Ok. Prossima volta...fettuccine alla "pianoconcerto" ( tutti gli iscritti saranno informati della ricetta!!!!!! Quindi affrettatevi a completare l'ISCRIZIONE!!!!!!) P.S. Anche la cucina è arte. Dipingere o suonare con il mestolo è cosa bellissima. La base della ricetta è lo sfondo pittorico dove esce l'elemento di primo piano "di sicuro effetto"( Il sapore dominante), la melodia accompagnata, il canto melodrammatico, ....tutto si assomiglia nel "senso" e nella "natura". Il modo di "fare le cose".
  16. Non c'è da pensare di sostituirli!. Se la tastiera è ancora buona, i tasti non scavati, si può lucidare. C'è un abrasivo speciale chiamati Tripoli. Bisogna usate i dischi di tela. No alcool. No altre ricette. Spianare l'avorio è difficile. La porosità può aumentare se si usano ingradienti corrosivi. Eventualmente, quando si anneriscono, causa il sudore particolare, si deve detergere con un poco di cotone umido e una goccia di sapone per i piatti. Non sarà lucido, ma sarà pulito e ci si potrà suonare bene. Non chiudere la calatoia copri - tastiera. L'avorio deve stare alla luce, pena l'ingiallimento!!!! Ciò ci dice che è un materiale sempre "vivo"
  17. Conosco poco la tecnologia di questo strumento, anche se, ti confesso, mi piacerebbe possederne uno. Perché non mi mandi una foto delle parti meccaniche? Vorrei vederle. Vediamo se riusciamo a trovare qualcosa ...o il sistema di farle. Avrai un progetto dimensionato, no?
  18. Condivido in pieno. In Africa c'è un grande rispetto per il "grande animale". Dobbiamo imparare dalla razza "Ebony". Sono molto più sensibili, sensibiltà, che nel nostro animo abbiamo perso ( per fortuna non tutti). Un saluto anche a tuo marito, che, suno sicuro, appartenga agli esseri sensibili e che credo ami anche lui la Musica. Ciao Paolo
  19. Devi togliere un tasto centrale e vedere sotto il tasto se l'asola(o mortasa) abbia la guarnizione usurata ( dimmi se è in pelle o in Kasimir. Pelle marrone chiara. Kasimir rossa) Anche l'asola di centro tasto è importante, guarda se è lenta intorno al suo perno tondo.
  20. Le 85 note segnano un periodo. Inizio 900. forse fino agli anni '40. Alcuni strumenti furono fatti a 85 note. Non discuto sulla integrità della meccanica, ma per quello che riguarda principalmente i martelli, il loro feltro si fa più rigido negli anni, diviene secco e poco elastico. Forse bisognerebbe prendere in considerazione la loro sostituzione. Vorrei conoscere il tipo di legno delle teste dei martelli, la lunghezza di un martello dei bassi, la lunghezza di un martello degi medi e acuti. Poi misura in centro del foro dove è incollata l'astina ( misura diversa tra bassi e acuti). Poi ti dico ( mandami anche foto dei nasetti della noce del martello e fammi vedere le asole del sotto tastiera. Ciao
  21. Non conescevo questa recensione. Bisogna comprendere che a quel tempo c'era molto antagonismo tra i Musicisti Compositori. Stiamo parlando di "grandi calibri" . Mendelsonn, che ebbe una vita ricca e priva di grandi sofferenze, poteva parlare forse così. Anche la sua musica, lineare, felice, a volte seriosa, lascia ben capire che era un uomo senza molte lotte interiori. Al contrario Chopin ebbe una vita corta, difficile, non felice. E' vero che la conoscenza con la Sand contribuì a stravolgere ancora di più la sua anima. La lontananza dalla sua terra, le notizie della caduta in mano ai Russi ecc. generarono composizioni sofferte e non "ipeboliche stravaganze". I suoi studi, soprattutto, rappresentano una pietra miliare, un manifesto, della "nuova tecnica" pianistica. Suggeriscono tutto quello che l'Autore avrebbe voluto scrivere nel "Metodo dei metodi", che riuscì appena ad iniziare. La sua morte prematura fece scrivere a Schumann: "L'anima della musica è passata sul mondo". La sua Musica è la più eseguita e rappresenta un'aspirazione per ogni giovane pianista. Anche lui, come altri Grandi della musica, ne esprime profondamente l'essenza. C'è nella sua Musica una univoca ispirazione che la rende esistente "da sempre" e "per sempre". Invito e incoraggio tutti i giovani pianisti ad apprifondire Chopin, senza pensare che sia troppo inflazionato. E' vero molti si cimentano nell'Autore, ma pochi trovano quel "pensiero segreto" di cui Lui spesso parlava. Niente è "superato" nella sua Musica e l'invenzione delle sue armonie escono sempre fresche dal pentagramma.
  22. A vederlo, mi pare in buono stato. Non posso dire altro. Tu sicuramente hai saputo valutarne le prestazioni sonore e di funzionamento.
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