Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

pianoexpert

Super Moderatore
  • Posts

    3769
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    168

Tutto postato da pianoexpert

  1. Come ho ripetutamente detto, e' difficile valutare a distanza. Dopo cosi' tanti anni possono essere fatti molti interventi, non ultimo la rasatura della martelliera. Bisogna valutare di persona ( con proprio tecnico di fiducia)oppure ....fidarsi.
  2. Non riesco ben a capire il problema dalla tua terminologia .Quale cucchiaio? forse il rumore è dovuto al ritorno dello spingitore sotto il rullino? magari bisogna allentare la molla della leva di ripetizione o forse il livello del montante è troppo basso rispetto al livello della leva di ripetizione...c'é una proporzione tra i due!
  3. Uno dei miei Maestri, Pietro Righini, scrittore di fondamentali libri di acustica per i musicisti e non solo, mi disse un giorno, dall'alto dei suoi 90 anni, mentre chiedevo a lui un consiglio al telefono: " Un consiglio vale poco, può darsi che dopo un'ora non serva più a niente....." Ognuno di noi , casomai, può dare un suggerimento secondo le proprie esperienze. In questo caso, secondo me, la tenacia e la perseveranza potrebbe portare ad un risultato. Risultato difficile? Obiettivo difficile?...Ma tutti i risultati e tutti gli obiettivi sono difficili. I tempi attuali sono difficili in tutti i campi. Per gli Ingegneri, per gli Insegnanti, per gli Scienziati ecc... per i Musicisti lo sono sempre stati! La cosa opportuna è darsi un tempo, trascorso il quale possiamo tirare una linea.....e analizzare che cosa non è andato ... o che cosa abbiamo raccolto( non solo in termini monetari bensì anche di esperienze)( Si può studiare moltissimo e con grande sacrificio, ma acquisire nozioni. Ci vuole L'Esperienza. Nozione+Esperienza=Conoscenza). Scoraggiarsi annulla gran parte delle energie da impiegare per il percorso. Alcune domande dobbiamo farcele: "Che cosa so fare"? " Quello che so fare è utile? E a chi?" . Questo prima di scegliere, casomai, un altro lavoro. Nella Musica, e non solo, Il talento è alla base. Quindi farsi ascoltare da un bravo pianista, che possa, liberamente, esprimere la sua opinione in merito alla preparazione e, appunto, al talento. E' difficile anche per nomi internazionali procurarsi concerti, perché non esiste o almeno scarseggia il pubblico disposto ad uscire da casa per venire ad ascoltare musica dal vivo. Cioé il pubblico dei concerti. You Tube e i social sono nemici. La pandemia e la guerra hanno falsato ancor più la visione della Bellezza. Oggi possiamo ascoltare gratis un grande pianista e possiamo vederlo suonare e non valutiamo quanto il video e l'audio "filtri" la Bellezza della performance. Ci stiamo chiedendo che cosa ne sarà della Musica e dell'Arte in genere. E' un secolo e mezzo che ci poniamo questa domanda, senza trovare una giusta risposta. Quindi non c'è una precisa risposta neanche alla tua domanda.Seguitare o lasciare. Ti auguro di poterla trovare. Solo tu puoi rispondere...però mi viene in mente, che se c'è passione e talento , qualcosa di positivo succederà. Non succederà molto, invece, trovando un "lavoro qualsiasi", dove sarai costretta ad "operare", ma privata dei "ferri del mestiere" che ben conosci. ....Parlo sempre troppo e non so se le mie opinioni, del tutto personali, ti possano essere state utili e soprattutto...opportune. Saluti Paolo
  4. Procedimento: sollevare la meccanica con un dito a livello del cavalletto e constatare se il rumore proviene dal tasto. Se il tasto è libero, fermare il tasto e muovere il cavalletto-martello. Poi sganciare la bretellina e muovere solo il martello. Poi muovere solo lo smorzatoio
  5. Domanda da un milione di dollari. potrebbe essere tutto. Chiama il tecnico del negozio che te lo ha venduto. sicuramente risolverà. Ipotesi: Il montante di scappamento sbatte su qualcosa di adiacente.Fuoriuscita di un perno del montante o del cavalletto. Rumore di uno smorzatoio. Scollamento della testa del martello.Lentezza del cavalletto e/o del martello (viti). Qualcosa che è finito sotto al tasto o sotto alla meccanica ( matite ecc..) Generali impedimenti al movimento della meccanica e della tastiera
  6. No. Non so se è disponibile in Pdf.
  7. Il pianoforte ha un problema sui perni della meccanica che devono essere cambiati e maggiorati, naturalmente. Solo così il pianoforte riacquisterà la dovuta scorrevolezza. Niente lubrificanti o fai da te! Un bravo tecnico, usando alesatori non conici e nuovi perni maggiorati di una misura e alesando i fori in cachemire, ripristinerà tutta la meccanica. Anche la meccanica degli smorzatoi va verificata e poi regolata tutta la meccanica. Il pianoforte, negli anni, sicuramente è stato in un ambiente umido. Io non ti incoraggio ad acquisirlo, a meno che tu non abbia un tecnico di fiducia che sia disposto a ricondizionarlo. Inoltre, anche la tavola di risonanza avrà subito rigonfiamenti ( verificare) e le corde potrebbero essere ossidate( verificare).
  8. Ogni pianoforte ha la sua disarmonicità e i bassi possono essere molto disarmonici. I suoi parziali sono crescenti e bisogna farli combinare con altri in altre zone della tastiera. Nello stesso tempo, come tu dici, bisogna trovare un compromesso con le ottave basse.Devono essere fatte molte verifiche sulle decime, ottava più quinta ecc. non si può indicare a distanza. Ti consiglio il libro dell'amico Giovanni Bettin, che ben illustra come fare queste verifiche sia sui bassi che sugli acuti. "Il pianoforte da concerto Steinway & Sons" - ed. Rugginenti è il titolo.Lui si riferisce naturalmente al grancoda Steinway e quindi i procedimenti e i risultati potrebbero essere leggermente diversi, magari, su un vecchio pianoforte verticale.
  9. Rispondo tardi. Forse la risposta spetta a Frank, bravo compositore. Dico solo la mia. L'armonia ci aiuta sicuramente a capire lo sparito e a considerare in tempo reale quello che stiamo leggendo. Noi pianisti facciamo armonia complementare proprio per questo. Senza pretese compositive, mentre si studia una sonata di Beethoven ci si cala nelle modulazioni e si entra e si esce da soluzioni che sarebbe difficile ricordare senza riferimenti. Naturalmente i più agguerriti lettori, i più bravi, leggono con grande velocità e forse scarsa analisi, ma forse poi non è così vero.Con Bruno Canino feci un corso di perfezionamento a Como negli anni 70'. Durante le lezioni si affacciò in sala un flautista che avrebbe suonato con lui un concerto quella sera. Canino gli chiese quale programma volesse suonare. Si accordarono per fare una prova alle 18,30. Il concerto era alle 21,00!!!!! Straordinario lettore. Chissà se analizzava mentre leggeva così rapidamente? Uno dei miei insegnanti sosteneva che chi legge bene a prima vista analizza poco. L'analisi, svolta in modo pratico, serve invece a comprendere quale sia l'idea profonda dell'Autore, quella che aiuta veramente la comprensione all'ascolto. Quindi io credo che convenga entrare subito nella Musica, anche tralasciando la precisione di qualche passaggio difficile, perché la Musica ci suggerisce subito la strada per costruire il pezzo. Ho detto anche più volte che non conviene neanche suonare eccessivamente lento, "snaturando" il pezzo! Passaggi veloci sarebbe opportuno studiarli con fermata sulla unità di tempo o di battuta con e senza ripetizione(vedi altri miei post sull'argomento). Si trarrà il vantaggio di vedere subito quali gesti sono necessari in esecuzione e lavorare tra una fermata e l'altra o per incisi o per frasi, sarà un rapido modo per acquisire il pezzo direttamente alla velocità giusta. Il Maestro sorveglierà il movimento, la chiarezza, il giusto ritmi e i giusti accenti ecc. e suggerirà all'allievo quello che "non deve fare"( non , come spesso succede, quello che deve fare ovvero" fai come faccio io"). Buono studio
  10. Anche Chopin ha un op.1. Niente di inappropriato, secondo me
  11. Non riesco a vedere e sentire il tuo video. Comunque mi sembra di capire che gli smorzatoi in questione partano troppo presto. Riguardo la meccanica: il fatto che sia pesante e/ o dura potrebbe dipendere dai perni della meccanica stessa. Tieni conto che anche gli smorzatoi hanno delle forcole con relativi perni che potrebbero essere pigri e non permettere ad alcuni smorzatoi di cadere bene sulle corde.
  12. ho corretto il mio precedente post perché non ricordavo che si trattava di pianoforte verticale. Confermo le misure standard con le quali il pianoforte dovrebbe funzionare: Distanza martello corda 45-46mm. Punto di scappamento 1-2-3mm dalla corda ( a seconda se c'e' la sordina). Parata circa 12-15mm. Affondo di tasti bianchi 10-10,5 mm.tasti neri tali che, quando vengono regolati i paramartelli, risultino allineati.
  13. tutto da vedere. il montante di scappamento dovrebbe essere indietro di tanto. Non mi sembra una ipotesi praticabile. comunque se rimbalza il martello vuol dire che la corsa del montante di scappamento non è compiuta. . Tuttavia l'affondo potrebbe essere insufficiente.( invia foto di inizio e fine corsa. Oppure video)
  14. Ma come puo' funzionare a 4,4 di affondo del tasto( se ho ben capito)????!!!!!!! Affondo almeno 10mm. distanza martello corda 45mm.Ma devi anche controllare la preregolazione. Parata a 12-15 mm dalla corda. Scappamento bassi 2 mm e caduta 2mm. Medi e acuti 1,5 con caduta 1 mm. Controllare anche le molle di ripetizione che non siano troppo vivaci. I perni devono essere con il giusto attrito e il martello, lasciando la parata deve tornare su con movimento pulito, anche con molle non cariche!
  15. E' un fatto di regolazione: C'è una proporzione tra affondo- distanza martello corda- punto di scappamento. Se poi sono stati toccato i supporti, anche quelli influiscono sulla regolazione generale. Di che pianoforte si tratta? E' stata rasta la martelliera? Fammi sapere Paolo
  16. Sei lontano, altrimenti ti avrei aiutato. Buon lavoro. Può' essere anche che portandoli avanti (regolando cucchiaini e ferri)ancora tu li possa sfruttare quelli esistenti. Se lo smorzatoio parte immediatamente può darsi che si sia consumato talmente il feltro che, in posizione di riposo, non tocchi le corde. Allora devi portare INDIETRO il cucchiaio che è alla fine del cavalletto. Come ripeto, lo smorzatoio deve lasciare la corda a metà corsa del martello.La regolazione deve essere uniforme per tutti i tasti. Puoi chiamare il tecnico per una accordatura e sentire che ne pensa. Fammi sapere
  17. Gli smorzatoi vanno controllati tutti, specie quelli dei bassi. Una prova che puoi fare è suonare forte una nota e smorzare con una mano altre zone delle corde. Individuerai così se qualche zona entra in risonanza. Se poi la risonanza o il prolungamento proviene dal tasto che viene "suonato" , assicurarsi che lo smorzatoio tocchi bene le tre o le due corde o anche la singola e che non parta troppo presto. Nel tuo caso sembrerebbe un caso di risonanza dovuta ai bassi. Tieni conto che i primi armonici sono costituiti dalla fondamentale che si ripresenta ben tre volte. Quindi a volte può sembrare che il suono relativo al tasto che si suona non si smorzi, ma potrebbe essere un armonico della nota fondamentale ( quella che si suona) che si produce pari pari su altra corda che lo contiene e che non è ben smorzata. Ci vuole un bravo tecnico. Una leggera coda generale di suono non è un problema. Spero di esserti stato utile. Fammi sapere P.S. Regolare bene gli smorzatoi è cosa difficile, un minimo discostamento del feltro può provocare un problema. <non ultimo, se i feltri delle testine sono molto vecchi, si potrebbero essere induriti e viziati e non appoggiarsi bene alle corde in posizione di riposo. <andrebbero sostituiti! Naturalmente quelli degli acuti si possono sostituire in laboratorio, ma quelli dei bassi ASSOLUTAMENTE in presenza dello strumento. Le stesse corde faranno da perfetta guida per l'incoraggio sulle testine, anche in presenza di un non perfetto allineamento delle stesse (riferito ai feltri a cuneo per le due corde. quelle a doppio cuneo all'inizio dei medi e a quelli ad una corda) Fammi sapere Paolo
  18. Sicuramente tutto è un po' consumato. Anche i feltri verdi dei paramartelli saranno induriti, Le noci dei martelli potrebbero far fatica ad "attrapparsi / da attrape termine francese/ nel ribattuto. Andrebbero sostituiti come pure osservate tutte le pelli e feltri della meccanica. Bisogna, dopo tanto tempo, controllare tutti i perni della meccanica e le guarnizioni della tastiera La martelliera, ache se negli anni non fosse stata rasata, sarà certamente indurita e non più capace di colpire le corde con una certa elasticità differenziata per far si che molti armonici vengano favorevolmente generati, . Buona Musica
  19. non ha importanza vedere i video. Poco si può indicare a distanza. Lo smorzatore si deve alzare a metà corsa del martello. Facendo dei campioni, poi si ripeterà sugli altri, a meccanica staccata, agendo sui cucchiaini.
  20. fornitore ok. per i diametri non si può dire a distanza. L'ideale è fare una prova. In genere è opportuno un feltro da mm 1,2-1,3. il caul deve essere un pelino più grande del perno. Capirai in via sperimentale di quanto a seconda del panno e della colla usata. Buon lavoro
  21. Per sostituire le guarnizioni delle mortase della tastiera bisogna misurare micrometricamente i perni( che non devono essere usurati) e usare i cauls calibrati corrispondenti. Ciò per avere quel giusto gioco e non piedi tasti. Anche lo spessore del cachemire è importante nella scelta. E' un lavoro da esperti. Lo scollamento delle vecchie guarnizioni deve avvenire senza danneggiare il legno. Sconsiglio,quindi, di eseguire il lavoro autonomamente. Tuttavia devi sincerarti che il "bravo"tecnico che eseguirà il lavoro valuti tutto questo. A volte si ricorre a semplici mollette o ad un panno di cattiva qualità e di non adeguato spessore. Non va bene. Se i perni sono ossidati devono essere sostituiti, sia quelli ovali anteriori che quelli centrali. Tutti della stessa lunghezza e diametro!!!!! La non sostituzione degli stessi potrebbe comportare la rapida consumazione del nuovo cachemire. I Cauls, meglio se metallici (ottone) . in tal caso di può applicare calore durante l'incollaggio, come avviene in fabbrica. Ciò favorisce il perfetto scorrimento seppur con minimo gioco laterale. Naturalmente ogni tasto, ultimato il lavoro, va verificato e calibrato con precisione con apposita pinza. Vanno controllate anche le perpendicolarità dei tasti dopo la sostituzione dei perni e delle guarnizioni centrali. Se il lavoro e la scelta dei cauls, dei perni e dello spessore del cachemire sono stati eseguiti con competenza, non dovrebbe essere necessario calibrare i tasti app. girare i perni ovali per eliminare l'eccessivo gioco anteriore( procedimento che accorcerebbe la vita del panno). P.S. Tecnicamente parlando dal punto di vista pianistico, il cattivo scorrimento dei tasti può comportare, per un piccolo inconveniente, un grosso problema pianistico. Quando le guarnizioni sono sporche o usurate o i perni ossidati e il pianista sollecita i tasti con una direzione obliqua, avverte sotto le dita un improvviso bloccarsi dei tasti stessi, causa l'improvviso e discontinuo aumento di attrito. I tasti, in questa situazione, potrebbero bloccarsi improvvisamente nella discesa. Evitare, su consiglio di qualche "buontempone" di LUBRIFICARE i perni. Ciò, a breve, comporterà un maggiore problema, sporcando le guarnizioni... che non scorreranno più!!!!!!!! Caso mai usare solo spray al TEFFLON.....senza esagerare.
×
×
  • Crea nuovo...