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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Su questo concordo, infatti, mi ripeto, al suo posto mi sarei rifiutato di suonare, magari anche in modo sarcastico piuttosto di fare una figura del genere. Resta il fatto che per me Rattalino è una persona veramente molto preparata nel campo di suo interesse (che non è il concertismo). Tolto questo avvenimento comunque continuo ad avere stima di lui e dei suoi trattati che ritengo sempre molto interessanti ed approfonditi.
  2. Ciao Massimo, anche io ho provato il pianoforte Borgato, sono rimasto molto impressionato. Luigi si dedica con molta passione a tenere il pianoforte adibito ai concerti sempre in ottimo stato di funzionamento sia della meccanica che dell'accordatura ed intonazione. Una tastiera facilissima, che aiuta ed anzi stimola l'uguaglianza ritmica anche nei passaggi più difficili. Sempre ottimamente intonato ed accordato. Un bellissimo timbro, grande sonorità che non fatica affatto a riempire la sala, molto bilanciato, bei bassi corposi e registro medio acuto sempre pieno, insomma veramente un bel pianoforte e lui una splendida persona.
  3. Non ho capito bene il tuo intervento Marta, potresti essere un po' più esplicita ?
  4. Ok ma non dimentichiamoci anche che Rattalino non è stato reso famoso dal concertismo e dal suo modo di suonare, anzi di concerti non credo ne abbia fatti tanti, è molto conosciuto per i libri sugli autori e sull'interpretazione. Alla fine ad ognuno il suo compito. Che poi abbia fatto una figura di m.... questo mi sembra palese. Al suo posto non avrei accettato di suonare e avrei semplicemente detto che erano anni che non toccavo il pianoforte essendomi dedicato ad altro in campo musicale e che avrei lasciato il compito di suonare a chi merita quel posto, magari anche in modo scherzoso. Non ci sarebbe stato nulla di male... Sarebbe stata senz'altro cosa più degna di stima.
  5. Va bè dai, ha una certa età, non la suona da 50 anni che pretendevano ? L'esecuzione perfetta ? Già è tanto che l'ha accennata. Mi fanno ridere questi che criticano, vorrei vedere loro studiarla, e ripresentarla ad occhi chiusi dopo solo un anno e vedere che cosa combinano. Certi brani di una certa difficoltà se non si tengono sempre sotto fanno questa fine, a rimetterli in piedi però non ci vuole nulla. Basta rimettersi lì una mesata e tornano come nuovi anche migliori, perché nel tempo li abbiamo digeriti. Prendete gli studi di Chopin, studiatene uno lasciatelo per un mese e poi suonatelo di nuovo. Sono certo che blocchi e note steccate non mancheranno...
  6. https://soundcloud.com/thesimon82/simone-renzi-plays-chopin-3
  7. thesimon

    Tunelab

    In realtà esiste una funzione tipo quella che vorrei fare io sulle librerie Garritan Authorized Steinway, ma non è proprio la stessa cosa. Nella garritan c'è la possibilità di scegliere "l'amount" di Sympathetic Resonance, quindi si presume che abbiano campionato gli armonici fondamentali di alcune corde e che si possano alzare ed abbassare in volume. Il problema è che lo sviluppo degli armonici quando si suonano più note insieme è frutto della collaborazioni di più armonici e fondamentali di un coro di corde che stimolano le altre a vibrare per simpatia quindi la questione è ben più complessa ed andrebbe analizzata caso per caso. Se si riuscisse a fare una cosa del genere le librerie si avvicinerebbero ancora di un passo al suono reale del pianoforte anche se, lo ripeto, non ci si arriverà mai... Per fare un parallelo filosofico: "La conoscenza umana è come un poligono inscritto in una circonferenza, per quanti lati possiamo aggiungere al poligono questo non sarà mai una circonferenza", qui è un po' la stessa cosa. Per quanto si potrà progredire uno strumento software non supererà mai il pianoforte che è stato campionato, è un limite che dobbiamo saper accettare... Con filosofia
  8. Una parola: ORRIBILE !! Chiedo scusa a tutti ma non potevo usare un carattere più grande di questo... Detto alla romana: "Manco ce pia co le note !" Ma avete sentito "Alla turca" ? Ma i video sono messi dal "migliore" al peggiore ? Ho sentito suonare ai saggi di pianoforte bambini di 11 anni molto meglio di questo scempio di pianista e dagli applausi questo riempie pure le sale ! Secondo me è uno scherzo. Non posso crederci... No anzi, mi rifiuto di crederci !!
  9. @Pestatasti Guardati il tutorial sull'anatomia di spalla, braccio, avambraccio e mano. Come regola generale tutto ciò che porta eccessiva tensione ai muscoli ed ai tendini è innaturale e va evitato.
  10. Oggi come oggi mi sembra che 4 accordi messi in fila bastino per fare una canzone, poi a farla diventare il disco più venduto del secolo ci pensano i media e le etichette discografiche. Questa è la perfetta immagine e dimostrazione di come oggi non si capisca più un ca..o di musica !
  11. thesimon

    Tunelab

    Ciao Mica, esistono diverse linee di pensiero sui metodi di cattura per la realizzazione di una libreria di campioni di pianoforte. Ovviamente le aziende dovendo produrre prodotti che ben si adattino ai vari stili musicali optano per il posizionamento simultaneo di un gran numero di microfoni che poi mixano e miscelano opportunamente per la realizzazione dei diversi tipi di prospettiva. La scelta è anche, ovviamente, influenzata dalla necessità di massimizzare le vendite. Tecniche di microfonazione con microfoni vicini alle corde in configurazione AB o XY vengono utilizzate per il Jazz, alcune grandi marche hanno addirittura realizzato modelli di microfoni che vanno inseriti direttamente all'interno del pianoforte pinzati sul telaio oppure aventi un archetto che poggia sui lati delle fasce in legno. Ovviamente nonostante questi microfoni siano stati tarati per non avere un suono eccessivamente picchiettato non si adattano benissimo alla musica classica (vedi i DPA 4099 ad esempio). Un altro dato di fatto è che aumentare il numero dei microfoni è vero che aumenta le possibilità di mix per ottenere un suono pieno ma è altrettanto vero che ciò che aumenta è anche il rumore di fondo. Questo fenomeno è abbastanza chiaro soprattutto nella libreria East West Pianos dove suonando forte un accordo mantenendo il pedale tonale si verifica un crescente rumore di fondo che, una volta rilasciato il pedale cessa improvvisamente, rovinando la naturalezza del suono. Questo infatti non accadrebbe mai ascoltando un pianoforte dal vivo. Inoltre si è molto vincolati dal numero di livelli. Basti pensare infatti che la libreria avente maggior numero di Layer ne riporta "solo" 18. L'esigenza di non aumentare in modo spropositato il numero di Layer campionati è data dal fatto che ogni volta che aumentiamo una libreria di un Layer carichiamo di molto la RAM è sfruttiamo maggiormente le risorse di sistema (carico della CPU). Dovendo commercializzare un prodotto che sia compatibile anche con i computer che non siano della NASA si sceglie un numero di Layer non esasperato. C'è poi da aggiungere che spesso le librerie professionali (quelle più quotate) hanno la possibilità di miscelare le varie prospettive per permettere di ottenere il suono che più ci piace. Ci sono due problemi di fondo: il primo è che la maggior parte delle persone procede alla cieca perché non ha la più pallida idea di come mixare a dovere le prospettive, il secondo problema è che ogni prospettiva ha i suoi campioni, quindi aggiungendo ogni prospettiva si raddoppiano il numero di campioni: ad esempio una prospettiva 1000 campioni, due prospettive 2000 ecc. Aggiungendo campioni andiamo sempre più a caricare CPU e RAM ed è dunque sempre molto più semplice incappare in fenomeni di latenza disumana (libreria insuonabile dal vivo) o addirittura nella desincronizzazione MIDI, ovvero la latenza è talmente grande che il pc non riesce a riprodurre tanti campioni quanti sono i dati MIDI ad esso inviati. Superato un certo limite di latenza il sistema va in blocco con la solita schermata di errore. Per questo c'è la necessità di Hardware sempre più potenti. Come se non bastasse nelle librerie moderne è sempre possibile scegliere un riverbero di convoluzione (molto pesante per la CPU dal momento che per ogni ciclo deve calcolare un prodotto di convoluzione che non è un prodotto normale ma è un particolare prodotto integrale) e questo va a gravare ulteriormente la CPU. Senza considerare che nella gerarchia qualitativa dei riverberi vengono per ultimi i Convolution Reverb Software, poi gli Hardware (tipo il t.c. electronics) e per ultimo il riverbero naturale dell'ambiente (senza ombra di dubbio migliore di tutti dal momento che con i macchinari ed i plugins si cerca di emulare proprio questo tipo di riverbero. Tenuti presenti i punti e le difficoltà ho pensato questo: - Non devo realizzare una libreria con l'unico scopo di venderla, quindi non è necessario che cerchi di realizzare una libreria che si adatti ai vari stili, credo sia meglio specializzarla ed indirizzarla all'ambito classico. - Se devo specializzarla all'ambito classico non mi servono 2000 prospettive, mi basta quella classica con tecnica AB fuori dal pianoforte - Non mi serve un riverbero, posso decidere di prendere quello naturale e dosarlo semplicemente allontanando o avvicinando i microfoni al pianoforte, tenendomi comunque con livelli di riverbero non eccessivamente spinti ma vicini al giusto (quelli che si sentono nelle vecchie registrazioni dei grandi pianisti, il più bello secondo me) semmai poi è sempre possibile aggiungere un plugin esterno sul Channel Strip o su di un Bus per aumentarne l'effetto. In questo modo mi risparmio un sacco di memoria e tante ma tante risorse di sistema perché il motore Kontakt dovrebbe fungere solamente da player e questa cosa mi permette di aggiungere più livelli: da un conto approssimativo potrei arrivare senza problemi a circa 23/25 campionando a 24 bit 96KHz e poi al limite facendo un resampling del sample rate a 44100 con dithering. Per la musica classica sarebbe perfetto per diversi punti: - Suono già bello e pronto senza bisogno di smanettare ore ed ore. - Finalmente un buon set di livelli che penalizzano sempre gli interpreti classici Sto ragionando sulla possibilità di campionare gli armonici per creare una simulazione software della vibrazione simpatica tra corde quando si suona un accordo tenendo il pedale tonale, ma sicuramente non farò in tempo per la tesi perché gli armonici che si sviluppano variano in intensità a seconda della distanza dalla corda che sta in vibrazione e dalla forza con la quale quest'ultima viene percossa. Inoltre andrebbe trovata una legge empirica suonando una nota col pedale abbassato e bloccando la vibrazione di questo unico coro di corde per valutare gli armonici che si sono sviluppati attraverso uno studio dello spettro, insomma non è una cosa che si fa in un mese, quindi rimanderò questa cosa alla seconda versione della libreria.
  12. @Crazypiano Io invece li biasimo perché facendo un discorso di rassegnazione gli eventi favorevoli sono sempre una bassa percentuale e non si raggiungerà mai un picco sufficientemente alto. Questo discorso potrebbe essere facilmente portato in ambito statistico con un semplice esempio. Immaginiamo che la popolazione italiana sia di 10000 persone per una mera convenienza cognitiva. Diciamo che ogni individuo è rappresentabile da un led posizionato su una matrice 100 x 100. Ogni led può essere acceso o spento, se un led acceso si spegne non può più essere acceso (questo evento rappresenta la rassegnazione mentre il led acceso corrisponde alla voglia di cambiare le cose). Ovviamente non tutti i led si accendono insieme e di norma è più il tempo che restano spenti che quello che restano accesi. Perché dico che il singolo è importantissimo ? Perché se un led si accende e tiene duro, un altro led si accende e tiene duro, alla fine gran parte dei led saranno accesi e le cose sono destinate a cambiare. Se si continua su questo passo, si osserveranno sempre led accendersi e poi spegnersi in modo ramdomico e la matrice sarà destinata a rimanere spenta. @LucaCavaliere Anche io dico sempre... Ho fatto spesso concerti GRATUITI al mio vecchio liceo scientifico sul periodo romantico, spiegando la storia e suonando alcuni brani di Chopin e Schumann, sempre per un motivo... Fare la breccia su qualcuno.
  13. Quello che dici è giusto ma lo condivido finché parli di un'analisi della situazione non se è una tua personale rassegnazione. Se ci si rassegna qui le cose non cambieranno mai ed invece nel nostro piccolo dobbiamo, ognuno di noi, dare un contributo credendo in quello che facciamo e facendolo con la massima passione possibile. Il fatto che la scuola sia parte di uno dei tanti ingranaggi arrugginiti non mi sembra affatto una giustificazione. Sembrerà assurdo ma è anche il singolo che cambia le cose, perché il singolo può essere fonte di ispirazione per altri singoli ed è così che si creano i gruppi di persone con un credo comune. Mi viene da fare questo discorso perché sempre più spesso anche su Facebook leggo post di persone indignate dalla situazione politica, dalla crisi, dall'immigrazione e tutte le altre cose che hai giustamente elencato, ma quando si tratta di scendere in piazza, queste persone stanno sempre belle comode sul divano. Allora stessero zitti e non rompessero le palle ! (Perdona il francesismo). Io è un po' che manco dalla piazza per colpa della mia vita frenetica e dei miei impegni; l'ultima volta risale al decreto Gelmini dove siamo stati gonfiati come zampogne per colpa di un gruppo di idioti patentati che hanno dato degli scossoni ad una camionetta dei carabinieri. Non voglio giustificare l'atto di quei ragazzi che ho infatti classificato come idioti ma la reazione della polizia non mi sembra affatto commisurata all'azione, considerando che era comunque una manifestazione pacifica di studenti. Dobbiamo darci da fare se vogliamo che la situazione cambi ed essere positivi, bisogna credere in un obiettivo per poterlo raggiungere e le facoltà umane sono inimmaginabili se veramente ci si impegna con sacrificio ed abnegazione per una causa in cui crediamo... Quindi non perdiamoci d'animo, come diceva Brandon Lee ne "Il Corvo": - Non può piovere per sempre ! -.
  14. thesimon

    Tunelab

    Ciao Giovanni, ti ho mandato il link in posta privata. Purtroppo il progetto per il software di accordatura non avrà seguito. Per la mia tesi abbiamo optato con i relatori per uno sviluppo di una libreria Kontakt di Pianoforte. Prevedo di realizzarne anche una versione gratuita, con un numero minore di layer, da divulgare on line per fare pubblicità al nostro sito. Non so se terminati gli studi, tempo permettendo mi metterò a sviluppare anche il software di accordatura. Cari saluti, e se ti va fammi avere un feedback dell'elaborato che ti ho mandato.
  15. Caro thepianist, replicare lo stesso post in 6 discussioni diverse puntando allo stesso sito eCommerce esterno è SPAM. Ripetere la cosa non servirebbe a nulla dal momento che il forum è completamente controllato da me e da tutti gli altri moderatori ai quali basta un click per cancellare un post. Ti prego di leggere attentamente le regole che hai accettato in fase di iscrizione onde evitare di ripetere violazioni alla netiquette. Alla prossima dovrò procedere al ban.
  16. Ma infatti io non volevo assolutamente dire che i colpevoli sono gli insegnanti ma alla luce di quello che sto per dire capirai perché gli attribuisco comunque gran parte delle colpe. Ovvio che quando faccio un ragionamento non lo faccio per la serie "di tutta l'erba un fascio". Mi rendo conto però che ognuno nel suo piccolo dovrebbe sviluppare un certo senso di responsabilità. I politici dovrebbero avere la responsabilità di riconoscere il fondamentale ruolo dell'insegnante nello sviluppo intellettuale e culturale dei giovani, gli insegnanti dovrebbero avere la responsabilità di appassionarsi al proprio lavoro facendo quello che dici, ovvero insegnando in 23 modi diversi, uno per alunno, proprio perché ogni persona è un caso a sé. Ognuno ha la propria sensibilità, i suoi tempi e metodi di apprendimento. I genitori devono avere la responsabilità di dare uno scappellotto al figlio che prende 4 al compito di matematica invece di andare a scuola a prendersela con il professore perché secondo loro il figlio è "un bravo ragazzo che studia" e per ultimo anche gli studenti dovrebbero avere la responsabilità ed il senso morale di capire che studiare è qualcosa che servirà per il loro avvenire. Tutto questo è il caso ideale. Purtroppo non è così e, dal momento che questo video parlava di sistema di istruzione mi sono fermato a parlare di quello ma possiamo analizzare caso per caso. Politici... Qui c'è poco da dire. Le problematiche le conosciamo tutti e la mia idea è quella che volutamente abbiano fatto tagli assurdi alla cultura ed alla ricerca perché un popolo di capre è più facile da amministrare. Il sistema politico nazionale dovrebbe completamente cambiare e non cambierà mai se non ci saranno segni molto profondi che siano in grado di modificare gli stati delle cose, ma non è questa la sede dove discuterne e non voglio passare un sabato ad avvelenarmi il sangue, quindi sorvoliamo. Insegnanti... Ci sono categorie di insegnanti che come dicevo vanno in aula solo per arrivare alla fine del mese. In questo caso io non mi sento di giudicare pesantemente queste persone che magari sono anche partite con il piede giusto ma si sono trovati davanti una classe di vandali. Pertanto alcuni sono giunti a questa estrema decisione (il fancazzismo) perché portati dalla maleducazione di una classe di 20 persone, altri perché proprio non credono in quello che fanno, in ambo i casi comunque non vedo giustificazioni. C'è poi la terza classe, quella che ricordavi tu, che a prescindere da tutte le problematiche continua a fare il proprio lavoro e cerca di farlo nel migliore dei modi. Anche io ho insegnato per due anni all'università di Tor Vergata in qualità di Esercitatore associato di un Professore. Sarò senz'altro l'ultima ruota del carro perché 2 anni di insegnamento non possono mettermi in condizione di giudicare l'operato di professori che esercitano la professione da anni. Che dire ? Sarà l'ambito universitario che è sicuramente diverso dalla scuola dell'obbligo, ma credo che l'approccio che il professore instaura con gli alunni sia una cosa molto importante. Soprattutto negli anni dell'adolescenza gli studenti si sentono più portati a studiare se il professore gli va a genio ma soprattutto se gli va a genio il metodo di insegnamento che questo utilizza. Sempre parlando della mia piccola esperienza, ne parlo con molta umiltà, avevo instaurato un bel rapporto con tutti gli studenti che venivano molto volentieri alle mie lezioni (classe sempre piena, mentre erano in pochi a seguire il professore di ruolo), la lezione era molto soft nonostante venivano trattati una marea di argomenti ogni volta (tempi ristretti e programma molto vasto), gli studenti si divertivano perché non avevo messo i paletti professore - alunno pur cercando di mantenere una certa distanza che deve esserci e tutti, per due anni consecutivi hanno superato brillantemente l'esame. Non ho percepito praticamente nulla per queste lezioni ma la più grande soddisfazione per me è stata quando a fine esame tutti mi hanno ringraziato per il lavoro che avevo svolto e si rammaricavano che quella fosse l'unica materia che insegnavo. Non voglio fare il super uomo, ma forse per far risuonare bene la cassa bisogna solo toccare le giuste corde, al di là poi del fatto che anche per l'insegnamento uno deve essere portato ed io, senza falsa modestia, in questo ruolo mi riconosco delle doti. Personalmente, da studente, ho imparato molto di più da professori "umani" disponibili al dialogo, che sentivo umanamente più vicini a noi studenti, rispetto a quelli che venivano in classe con la classica aria da professore scostante che arriva, fa la sua lezione, interroga e tratta con molto distacco tutti gli studenti. C'è ovviamente anche un limite di intervento del professore. Secondo me essere alla scuola dell'obbligo non significa nulla, se un alunno disturba ed interrompe ripetutamente la lezione, dapprima credo sia il caso di procedere con un approccio umano, la guerra è sempre sbagliata. Io attenderei la fine delle lezioni e gli chiederei di aspettare per farmici una bella chiacchierata ma non per bacchettarlo: per fargli capire che nella figura del professore non c'è la figura del rompi balle ma quella di un amico che vuole trasmettere le sue conoscenze agli altri. Spesso bullismo e atteggiamenti vandalici nascono da un profondo disagio interiore, o da grande insicurezza, ecco perché manifestarsi come un amico e infondere sicurezza in un alunno che soffre di questi comportamenti potrebbe fare la differenza. Il problema è che a volte molti professori non hanno questa sensibilità nel capire le necessità di un alunno e si pongono in un atteggiamento sbagliato (quello del polso duro) che in questi casi non serve a nulla: rispondere alla "violenza" con altra "violenza" serve solo ad avere più "violenza". Molti altri ricorrono al colloquio con i genitori che io ritengo fondamentalmente sbagliato o comunque l'ultima delle armi che deve essere saputa usare con grande cognizione di causa e senso di responsabilità. Personalmente non mi sognerei mai di chiamare un genitore per dirgli: "suo figlio è un vandalo fannullone" o comunque spalargli tonnellate di letame addosso, proprio perché a volte certe componenti comportamentali provengono proprio da problemi in famiglia. Di norma i genitori bacchettano ulteriormente i figli che quando tornano in classe si sentono feriti e traditi dal proprio professore e lì la situazione diventa pressoché irrecuperabile. Il colloquio con i genitori credo dovrebbe avvenire parlando del meglio di questo ragazzo e parlando delle sue doti più che delle sue mancanze: "Vostro figlio è una persona intelligente, potrebbe dare veramente tanto ma purtroppo ha dei problemi con la classe/con la materia/con sé stesso, cerchiamo di risolverli insieme ! Ne va della sua integrità di persona e del suo avvenire in cui io credo". Io ne parlerei con il ragazzo presente perché deve capire che nessuno ce l'ha con lui, nessuno lo sta tradendo e deve percepire che l'immagine del professore non è quella dello spietato omicida ma dell'amico che si prodiga in tutti i modi per aiutarlo perché ci tiene. Il dato di fatto è che molte volte questo non accade e ci troviamo nuovamente di fronte a due linee. La prima è quella dei genitori attenti che cercano di risolvere i problemi del figlio senza la figura del professore che una volta raccontati i problemi lascia la patata bollente a loro ma perde di stima e di credibilità nei confronti dello studente, la seconda è quella dei genitori che per impegni o per negligenza sfumano completamente i consigli del professore e lasciano le cose come stanno. Ecco perché ritengo questo secondo approccio di colloquio completamente errato. Bisogna infondere negli alunni fiducia nei confronti del professore, è un argomento che per me è di vitale importanza ! Genitori.... I primi responsabili del rendimento di un alunno a scuola sono proprio i genitori... Questa frase è in parte errata. Molti genitori hanno vite talmente tanto frenetiche, dettate anche dai tempi e dalla società in cui viviamo, che: o per negligenza, o per impossibilità, sono profondamente convinti di conoscere un figlio quando in realtà non sanno neanche di che pasta è fatto. Proprio recentemente mi è capitato di vedere in televisione una puntata di lucignolo (se non sbaglio) dove una madre era perfettamente convinta di conoscere suo figlio e lo descriveva con parole piene di stima e rispetto dipingendolo come un'icona. Nel frattempo, grande lavoro dei montatori, ad ogni commento positivo della madre veniva mostrato l'esatto contrario dipinto dal video del figlio in una sua serata tipo... Es. Mio figlio non fuma -> Video del figlio mentre si faceva una canna d'erba. Mio figlio non beve -> Video del figlio al 5° Cocktail, mio figlio ha una fidanzata bellissima che tratta con molto rispetto -> Video del figlio che mandava a fare in culo la fidanzata, Mio figlio è una persona estremamente seria -> Video del figlio completamente ubriaco al centro della pista di una discoteca mentre si dimenava come un matto urlando. Alla fine dell'intervista, il giornalista chiede alla madre: "Quanto pensa di conoscere suo figlio da 1 a 10?", risposta: "Sicuramente 10". Questa è la dimostrazione che nonostante le attenzioni di un genitore, la sfera privata di un figlio è difficile da conoscere proprio perché spesso i figli camuffano sapientemente i propri comportamenti. Non dobbiamo dimenticare che l'età adolescenziale è quella in cui la maggior parte degli individui si sente "forte ed indistruttibile" quando questa scorza o parvenza, chiamatela come volete, serve solo a difendersi da un profondo stato di disagio e di senso di inferiorità proprio perché ancora non si ha la maturità e la capacità di scegliere la propria strada: un adolescente non ha ancora scelto come prendersi la propria vita e chi essere. Ritengo però che questa dualità comportamentale sia difficile da indentificare in qualità di genitore ma non lo è altrettanto in qualità di professore che vive giornalmente la vita degli studenti nel loro contesto sociale e che quindi può facilmente identificare gli atteggiamenti dello studente con i suoi coetanei. Non prendo il discorso dello studente in quanto è stato oggetto centrale del discorso finora. Alla fine del mio ragionamento dunque, credo che il professore rivesta un ruolo di fondamentale e di primaria importanza nella crescita mentale soprattutto, oltre che culturale di un giovane ed è in gran parte sua responsabilità essere attento e svolgere il suo lavoro con grande professionalità e passione.
  17. Grazie a voi per aver speso tempo ad ascoltare e commentare...
  18. Non mi ricordo Enrico, ma a sentirlo suonare, così, ad orecchio, mi sembra il Galaxy Steinway
  19. thesimon

    Scommessa

    Alla fine ci siamo trovati in un punto d'incontro al 100%
  20. thesimon

    Scommessa

    Assolutamente in topic , infatti nel mio primo poema dicevo esattamente questo, ovvero che se la RAI dovesse incominciare a trasmettere programmi culturali in prima serata farebbe il botto perché ormai la popolazione italiana è plasmata a farsi piacere il grande fratello !
  21. thesimon

    Scommessa

    @ Zazza E' appunto quello a cui mi riferivo io. Ormai la società è così deteriorata che è impensabile mettersi lì e improvvisare nuovamente una nuova didattica musicale o culturale che dir si voglia. Anche perché questo deterioramento è avvenuto negli anni, e colpevoli di questo marasma non sono solamente le istituzioni, i media e gli insegnanti ma anche i genitori che, vuoi per esigenze lavorative, vuoi per proprie mancanze non hanno indirizzato i loro figli verso la strada della cultura.
  22. thesimon

    Scommessa

    Si, certo, assolutamente d'accordo, certamente l'introito è dello stato che poi lo gira e gli spot finanziano profumatamente il giro economico, ma comunque la RAI è un ente pubblico quindi stiamo parlando della stessa cosa, non per caso infatti esiste proprio un ufficio (ufficio abbonamenti RAI) che si occupa proprio del canone. Certamente, il nome RAI è una "giustificazione" di dove vanno a finire questi soldi. I giri economici che poi vengono fatti realmente... E chi può saperli ? Io mi baso comunque sui comunicati ufficiali in cui è dichiarato che esclusa IVA e Tassa di Concessione Governativa, il resto va tutto in RAI. Domani comunque lo chiederò a mio zio che lavora in una delle agenzie di statistica che fanno i conti per lo stato, ammesso che ne sappia qualcosa. In caso vi farò sapere. Comunque cerchiamo di ritornare in topic dal momento che ci siamo usciti da un bel pezzo... Faccio il mea culpa
  23. thesimon

    Scommessa

    Ok, adesso hai detto una cosa diversa da quella che hai detto prima, ma comunque il senso non cambia e resta in parte errato. Che il canone sia una tassa sul possesso dell'apparecchio televisivo siamo d'accordo. Se hai il televisore anche spento o rotto la devi pagare, ma gli introiti, ad eccezione di IVA e TCG, vanno alla RAI per spesare gli oltre 13000 dipendenti e su questo ti assicuro che non ci piove. Poi continuo a ribadire che avere una connessione ad internet veloce non implica che tu debba pagare il canone. Il canone va pagato solo ed esclusivamente per apparecchi in grado di ricevere radiofrequenze audio/video. Devi pagare il canone solamente se al tuo pc hai collegato una pennetta DVB-T, e dunque se lo trasformi in una televisione. Non esiste nessuna legge che vincola chi ha una connessione ad internet a dover pagare anche il canone RAI te lo posso assicurare. Ti lascio anche io con un link dove la cosa viene spiegata benissimo riprendendo anche parti di comunicati RAI che chiariscono proprio questa posizione. http://www.webnews.it/2012/02/21/canone-rai-pc-tv/
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