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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Grazie, fin troppo gentili nei complimenti... E' bello per me avere queste registrazioni perché oltre a rivivere dei momenti belli della mia vita posso vedere come è maturato il mio pensiero musicale nel corso degli anni. Specialmente nella Ballata, al di là dei passaggi tecnici che oggi posso affrontare con maggior sicurezza vista la maturazione tecnica, il giudizio cade soprattutto sull'interpretazione dal momento che, è un dato di fatto, a 16 anni non si è abbastanza maturi per affrontare lo Chopin più maturo, scusate il gioco di parole. Però è bello rompere la faccia sin da piccoli, questo è stato il mio primo concerto, ma avevo già rotto la faccia diverse volte con concorsi e saggi. Suonare in pubblico non può che far bene, sia a livello pianistico che caratteriale; ti mette in condizione di affrontare la vita in modo diverso, non nascondendoti ma spesso tirandoti fuori da situazioni a volte imbarazzanti o pesanti dal momento che si riesce ad essere più sé stessi. Per quello che riguarda i brani come la ballata, quando si è piccoli si può suonare in due modi, il primo è imitando altri esecutori (ne risulta una buona esecuzione) il secondo è con la tua interpretazione che spesso produce un risultato sbagliato. In ogni caso preferisco il secondo al primo. E' vero, con il primo produci un grande risultato ma oltre a non essere farina del tuo sacco non vivi la musica perché il tuo pensiero non è rivolto alla musica che suoni ma all'imitazione di ciò che hai sentito su un disco. Il secondo anche se sbagliato o, se vogliamo usare un termine più adeguato ed elegante, immaturo, fa comunque parte di te e della tua età. Secondo me questa è la motivazione per la quale tanti bambini prodigio fanno parlare di sé da piccoli ma spariscono in età matura. Se ho la voce e canto come Elvis Presley io sarò sempre la sua copia e non sarò mai un cantante sulla cresta dell'onda. Per questo devo ringraziare anche il mio maestro, che si chiama Fabio Salustri e non dovrebbe tardare ad iscriversi qui sul forum, perché nonostante mi abbia guidato (e continua a guidarmi per il diploma) e mi abbia dato dei consigli interpretativi, mi ha comunque sempre lasciato libero, specialmente in Chopin, di scegliere la mia strada. In tanti anni di studio le divergenze di pensiero ci sono state ma nulla mi è stato mai imposto, semmai se ne è parlato e si è scelto ciò che era musicalmente più adeguato all'interno di un particolare passaggio. Chissà che questo post non sia il pretesto per far iscrivere la Zì Marina qui sul forum e sentire anche la sua opinione ? Tu che dici Paolo ? (Alla lettura di questa frase già mi vedo la telefonata inquisitoria della Zì Marina ! eheheheh ) Un saluto a tutti
  2. Ecco qui il mio primo concerto (tutto chopin), avevo 15 o 16 anni non ricordo con esattezza. Scusate l'audio pietoso e purtroppo non è stato registrato tutto perchè la cassetta durava si e no 45 minuti, ma all'epoca questo passava casa... Chopin - Notturno Op. 9 n. 2 http://www.youtube.com/watch?v=HmbaUnZ6XLs Chopin - Mazurka Op. 7 n. 1 http://www.youtube.com/watch?v=NPcxCJzaz9U Chopin - Valzer Op. 34 n. 2 http://www.youtube.com/watch?v=PrN506iF7oE Chopin - Ballata n. 4 in Fa minore http://www.youtube.com/watch?v=UnBKX9a7TfI
  3. Grazie per il complimento. La ballata che sta qui è solo un pezzettino, intera dura una 15ina di minuti circa. Per la registrazione ci sono due metodi, uno parecchio complesso, l'altro semplice ma noi analizzeremo l'uno e l'altro in alcuni video dedicati proprio alla registrazione del pianoforte. Il primo, quello semplice consiste nell'illusione. Mi spiego meglio... Si registra tramite una tastiera midi (ormai tutti i pianoforti digitali 88 tasti pesati hanno un'uscita MIDI). Praticamente si collega un'interfaccia MIDI tra tastiera e computer e si registra la performance in Logic o altri software equivalenti. Su logic viene creata una traccia MIDI, quella su cui andiamo a registrare, e su questa traccia MIDI si montano dei virtual instrument (nel nostro caso un pianoforte campionato). Il risultato è quello che senti in questa ballata, ovvero un pianoforte registrato in studio con le migliori attrezzature. Il secondo metodo, quello complesso, oserei dire professionistico, comporta la registrazione in studio dello strumento acustico. E' molto difficile per una serie di motivi. Il primo è il fatto che richiede la conoscenza di particolari componenti hardware con i quali effettuare la registrazione, la conoscenza del loro assemblaggio e del loro settaggio ottimale per il tipo di registrazione che andiamo a fare, la conoscenza approfondita dei sequencer software con i quali si effettua la cattura e per ultimo il prezzo dal momento che sono componenti che costano parecchio. I componenti hardware richiesti sono i seguenti: - Un ottimo preamplificatore microfonico almeno a 2 canali per il pianoforte (Dai 700 ai 4500 euro, dipende dalla qualità). - Un ottimo convertitore AD/DA (Dai 500 ai 3500 euro dipende dalla qualità). - Due microfoni da studio a condensatore (I migliori per pianoforte sono gli Shoeps - intorno ai 1000 euro l'uno, ne servono 2. Ci sono anche microfoni di costo inferiore con i quali si riesce comunque ad ottenere un ottimo risultato). - Un mixer analogico o digitale. - Una buona scheda audio (Se lavori con mixer analogico, in quello digitale solitamente è compresa con interfaccia Firewire 400 o 800). - Un computer abbastanza recente (Importantissimo è l'hard disk che deve avere una velocità di rotazione di almeno 7200 RPM). - Un software per il sequencing. Ce ne sono molti, dipende poi da come una persona si trova meglio (Logic, Nuendo, Cubase ecc.). - Aste per i microfoni - Cavi XLR schermati di quelli buoni con cablaggi placcati in oro. Si può optare per microfoni leggermente meno costosi e su computer meno performanti ma ciò su cui non si può risparmiare sono il convertitore ed i preamplificatori (Sono questi due componenti che costruiscono il suono digitale). Una volta che uno ha deciso di spendere, alla buona, tenendosi bassi questi 2000/3000 euro arriva la teoria. C'è da sapere come posizionare i microfoni, per il pianoforte e generalmente salvo eccezioni per tutti gli strumenti acustici, occorre utilizzare delle tecniche di registrazione stereo (Stereo Imaging). Faremo un tutorial sulle varie tecniche di microfonaggio per i vari strumenti acustici. Ce ne sono molte di queste tecniche per la registrazione del pianoforte e si ricorre ad una piuttosto che ad un'altra in relazione all'acustica della sala, allo spazio a disposizione, al numero dei canali disponibili sul preamplificatore ed a tante altre variabili che poi vedremo sui video. Una volta sistemato tutto, si procede con il check audio ovvero si effettuano delle piccole modifiche alla posizione dei microfoni, al volume di ingresso del segnale ecc. Tali accorgimenti sono tanto più piccoli quanto più è qualitativamente alta l'attrezzatura che abbiamo a disposizione. Con un preamplificatore HR-3V ed un buon convertitore AD/DA spesso non c'è bisogno di toccare nulla o comunque bisogna toccare veramente poco. Il pianoforte essendo uno strumento che ha un ampissimo range dinamico è molto difficile da microfonare, in quanto con i microfoni troppo vicino alle corde dentro alla cassa armonica per far sentire bene i "pianissimo", si rischia di andare in clipping quando il pianista esegue uno sforzato. Pertanto si cerca di aggiustare utilizzando dei pad a 10 o 20 dB oppure allontanando leggermente i microfoni dalla cassa armonica o addirittura cambiando la tecnica di microfonaggio. Si parte dunque con la registrazione. Il pianista eseguirà i suoi brani dopodiché non finisce qui... Si procede con la post-produzione. Con il computer si equalizza il suono eliminando tutte quelle eventuali impurità sonore (Suono troppo cupo o troppo squillante, suono troppo secco oppure troppo bagnato, amiente, riverbero, compressione -> poco sul piano). Effettuata la post produzione avremo finalmente il file finale che si chiama Mastering della produzione. Col mastering si procederà poi alla normalizzazione del file su picco massimo di -1.0dB ed alla scrittura su disco o la pubblicazione in internet. Come vedi registrare un pianoforte acustico è veramente molto difficile e richiede un orecchio molto allenato ma soprattutto uno studio maniacale su una serie di argomenti non del tutto semplici come ad esempio l'acustica (matematica). Allora in te nascerà spontanea una domanda, ma allora utilizziamo tutti il primo metodo ed il risultato è garantito ! Ma purtroppo non è così semplice. Utilizzando il primo metodo il risultato è sicuramente buono ma non come registrare un pianoforte acustico dal vivo... Perchè ? Ecco le motivazioni: 1. La maggior parte delle librerie sonore di pianoforte in circolazione hanno massimo 16 livelli dinamici, fa eccezione se non ricordo male la garritan Steinway che è riconosciuta da Steinway (l'unica libreria che ha 127 livelli sonori per un totale di circa 320Gb di campioni, ma non prendere troppo sul serio le cifre perché non ricordo benissimo, dovrei andare a ricontrollare le specifiche). In sostanza dunque i livelli dinamici di tali librerie sono di 16 livelli che arrivano a 127 in modo software aumentando e abbassando il volume a partire dai 16 campioni registrati per farne 127. Capisci bene che registrare un pianissimo ed alzarlo di volume per farlo sembrare un mezzo piano non è timbricamente la stessa cosa che registrare direttamente un mezzo piano, quindi si perdono molte sfumature dinamiche che nel pianoforte acustico sono pressoché infinite mentre nel digitale arrivano ad un massimo di 127. 2. I rapporti armonici di un accordo registrato da un piano acustico non producono lo stesso effetto dello stesso accordo creato dalla registrazione di tre o più note registrate separatamente e poi messe insieme. 3. Registrare da un pianoforte acustico ti da modo di ricercare il suono che più ti gratifica nella registrazione, cosa che non puoi fare, o che comunque puoi fare sommariamente con una post produzione su campioni audio che sono stati registrati a gusto di un ingegnere del suono ma che potrebbero non rispettare il tuo gusto del suono. 4. Registrare un piano acustico dal vivo è un'esperienza sonora sempre nuova, utilizzare dei campioni significa sempre la stessa esperienza. 5. Eventuali imperfezioni sonore secondo la mia filosofia del suono arricchiscono la performance pianistica rendendola reale. Ci sono chiaramente anche dei pregi per la registrazione MIDI a discapito di quella acustica, ad esempio la possibilità di tagliare ed incollare con molta più facilità rispetto al taglia incolla di onde sonore. Oppure la possibilità di correggere eventuali "stecche" commesse durante l'esecuzione in post produzione senza dover necessariamente registrare nuovamente la frase in cui si è verificato l'errore. Insomma ogni cosa ha i suoi pro ed i suoi contro ma il mio senso estetico mi impone di dire che le performance acustiche conservano sempre quel carattere personale e reale dell'interpretazione e del suono pianistico. Spero di essere stato esaustivo, per qualsiasi altra domanda, non esitare a chiedere... Un saluto,
  4. Ciao James, grazie a te di esserti unito a noi. Io ho mio padre che è un batterista Jazz, potreste avere argomenti di cui dibattere qui sul forum. Non disturbi nessuno con le domande, anzi ci fanno sempre piacere. Cominciamo dunque a risolvere i tuoi dubbi / problemi con la tua scheda in questo caso non è necessario utilizzare i bus. Prendiamo la foto della tua scheda audio e commentiamola: La tua scheda ha ben 8 entrate unbalanced + 2 balanced con preamplificatori microfonici in Classe A ed 8 uscite sbilanciate + monitor ed uscita cuffie. Il problema è che se pensi di dividere le due tracce tra l'uscita cuffie della scheda e le casse monitor la cosa è impossibile e ti spiego il perché... L'uscita cuffie che hai sulla parte frontale della scheda è una general Out, ovvero un'uscita dove passano tutti i flussi audio della scheda su tutte le uscite, non avrai dunque modo di dividere il segnale su quell'uscita. Bisogna quindi indirizzare il segnale alle uscite sbilanciate dietro alla scheda. Il problema è che le uscite posteriori sono sbilanciate, collegando quindi la cuffia su un'uscita avrai un segnale mono (che sentirai solo su un altoparlante della cuffia). In questo caso subentra il mixer, vedremo poi il caso in cui non disponi di un mixer come ovviare a questo problema. Alleghiamo un'altra immagine e commentiamo. Se hai un mixer -> in logic disponi l'uscita del segnale della traccia 1 che deve andare all'uscita cuffie su un output stereo (ad esempio 3 - 4) come mostrato in figura e queste due uscite della scheda edirol dovranno entrare nell'ingresso mixer 3 - 4 e tramite il mixer potrai indirizzarle tramite i gruppi monitor ad un'uscita bilanciata su cui attaccare le cuffie, in questo modo conservi l'uscita stereo e quindi ascolti in stereo la cuffia. La seconda traccia la imposti in logic sull'uscita 1 - 2 e lo mandi in ingresso sul mixer nei canali 1 - 2 a questo punto indirizzi il segnale ad un altro gruppo che invia il segnale alle casse monitor. Se non hai il mixer -> devi farti un cavo con due jack maschi mono da una parte che finiscono in un jack stereo femmina. Colleghi il cavo all'uscita 3 - 4 e attacchi le cuffie alla femmina. Mentre sui canali 1 e 2 colleghi le casse monitor. Se hai ulteriori problemi non esitare a contattarci.
  5. Paolo, ma Krauss non è anche il mio primo pianoforte verticale ? E' lo stesso Krauss ?
  6. Bello anche quello di Roman Polanski, ma ti consiglio di spendere queste 2 ore e 20 circa per vedere la legenda del pianista sull'oceano. Sono due film che esprimono lo stesso concetto incentrato sulla potenza della musica in ambiti completamente diversi.
  7. Ciao Maurizio, benvenuto tra noi !
  8. Ciao Daniele, più che episodio sarebbe da commentare tutto il film. L'avrò visto almeno 4 volte e di critiche ne ho sentite di tutti i colori, a partire da quando si accende la sigaretta sulle corde, ma Santo cielo, il film si chiama "La LEGGENDA del pianista sull'oceano" è una leggenda e quindi è ammesso che ci siano delle cose incredibili ed irreali. Piuttosto la critica si dovrebbe soffermare sul significato del film e non sulle scene isolate. Un uomo nato su una nave che rappresenta il suo mondo, che ad 8 anni, quando non era ancora capace di leggere bene, si mette al pianoforte e suona senza sapere cosa siano le note, senza sapere cosa sia un accordo e senza avere la benché minima idea di cosa sia la musica avendola ascoltata una sola volta durante i funerali del suo patrigno. E' un linguaggio di comunicazione, lui si esprime meglio con il pianoforte o, più propriamente, il pianoforte e la musica sono l'unico modo che ha di poter tirar fuori le cose che ha dentro. E' bellissimo quando descrive le persone attribuendo una musica al loro comportamento o alla loro fattezza fisica come se il regista volesse sottolineare quanto la musica riesce ad entrare fin nel profondo delle persone e quanto 10 note possano raccontare molto più che 20 pagine di libro. Dimostra anche come la musica funga da colla nei rapporti sociali, quelli veri, nella terza classe. L'ispirazione che nasce vedendo un volto di ragazza in un'oblò di una nave ed il confronto tra il finito e l'infinito quando paragona i Finiti 88 tasti di un pianoforte all'infinito della musica che può uscire dal pianista (ecco perché la musica avvicina a Dio che è infinito). Per ultimo nell'ultima scena la completa dedizione al suo mondo: la musica, la nave -> niente musica, niente nave -> la morte. Film stupendo se visto in chiave interpretativa, ovvio che i critici che hanno deriso questo film per la scena del duello devono essere persone estremamente superficiali. Queste sono mie opinioni ma attendiamo anche l'opinione di altre persone...
  9. Ciao Michele ciò che hai scritto è bellissimo e commuovente, sei un esempio da seguire ! Sei la prova di ciò che la musica può fare ed apprezzo un termine che hai utilizzato: "qualunquismo". Solo un cieco non può vedere cosa la musica possa fare e solo un sordo non sente la sua potenza. E' colpa di tutti i sordi e ciechi che ci sono (il 99% degli abitanti di questo pianeta) se la musica, vista come arte, sta facendo questa fine. E' colpa dei politici promuovere partite di calcio e seppellire la cultura. Avrei voluto nascere all'epoca di Chopin, avrei senz'altro saputo da subito che strada prendere. Oggi tutti i giovani si ritrovano a dover prendere più strade per potersi "garantire" un futuro. Persone che appartengono al qualunquismo, infilati in discoteche che propinano motivetti assordanti, le stesse persone che si prendono gioco della musica classica deridendo chi coltiva la vera arte ! E' una vergogna ! E' vergognoso vedere folle di persone ai raduni di macchine modificate e teatri vuoti. Questa purtroppo è la società di oggi e chi come noi è affezionato ed incantato dalla vera musica resta sempre nella timida speranza che un giorno le cose possano cambiare e che le persone si tolgano le bende dagli occhi per fare spazio a ciò che costituisce la cultura. La musica ci avvicina a Dio e differenzia l'uomo che è in grado di apprezzarla dall'animale. Sono felicissimo dunque, di darti il benvenuto nel nostro forum. Spero che in questo spazio libero (uno dei pochi spazi liberi e democratici rimasti) tu possa trovare l'accoglienza e gli argomenti che ricerchi. Potrai lanciare tu stesso degli argomenti, invitare persone e recensire il tuo pianoforte digitale, insomma puoi fare e dire tutto quello che vuoi, ovviamente sempre nel rispetto della sensibilità altrui (qui mi tocca fare l'amministratore ). Un saluto da parte di tutto lo staff.
  10. Benvenuto nel nostro forum Kekkob, non potevi scegliere posto migliore per informarti. Il nostro esperto non tarderà a risponderti. Buona permanenza...
  11. Ciao Gennaro, la tua quota massima è stata rimossa in quanto ti ho passato a livello di "Uploader", tuttavia la dimensione massima del singolo file non può essere maggiore di 18 Mbyte dal momento che questo limite viene impostato direttamente dal fornitore dei servizi tramite il pannello della versione PHP: MyPHPadmin. Pertanto a meno di possedere un server di proprietà in housing, tale limite non può essere rimosso. Un saluto
  12. Ciao, comincio col dire che non sono un compositore ma un pianista, tuttavia posso dirvi la mia dal momento che ho frequentato, in preparazione all'esame di armonia complementare biennale (che altro che non è che il biennio del corso di composizione di 10 anni), un maestro di composizione. Ciò che si impara al corso di armonia sono le basi per non commettere errori anche se a volte i compositori commettono degli errori volutamente. Le regole armoniche sono quelle che ci suggeriscono suoni il più possibile piacevoli all'orecchio e soluzione modulanti consonanti tra loro, tuttavia in alcune situazioni le quinte per moto retto possono anche starci bene. Il tutto dipende dunque da una certa estetica del suono. Ovviamente ognuno di noi poi, non può essere un compositore ! Alcuni di noi hanno inclinazioni per la biologia, altri per la letteratura ed altri, perché no, anche per la composizione. Di certo alcune basi si devono avere per poter produrre qualcosa di puramente artistico, questo specialmente nel campo della musica classica. Tuttavia quando arrangio una base di musica pop, leggera o rock in logic faccio spesso ricorso alle soluzioni dell'armonia classica o comunque al "suono" classico che risolvono sempre tutte le problematiche che immancabilmente si vengono a creare. In sostanza è difficile nascere compositori, ed anche i più celebri hanno dovuto studiare prima di ottenere dei risultati. Nulla o quasi è attuabile senza solide basi teoriche, che poi la pratica sia in conclusione l'effetto dell'animo dell'artista questo è scontato.
  13. Nome file: Beethoven - Piano Sonata n°14 Autore del file: TheSimon File inserito: 18 mag 2011 Categoria del file: Spartiti L. V. Beethoven - Piano Sonata n. 14 Clicca qui per scaricare il file
  14. Lo trovi nella sezione Download - Beethoven - Piano Sonata n. 14, "al chiaro di luna" è il I tempo, l'adagio. Oppure clicca su questo link e ci vai direttamente.
  15. thesimon

    Presentazione

    Salve Gennaro, il piacere di intraprendere lo studio del pianoforte a 60 anni non può che farle onore. Daltronde viviamo in un contesto sociale dove si opera spesso su altre frequenze. I media ne sono l'esempio culminante. I programmi culturalmente stimolanti in questa "melassa" mediatica che ogni giorno ci propinano sono praticamente pari a zero. Pertanto la cultura va fatta sulle proprie spalle. Torno proprio adesso da Roma, oggi pomeriggio ho parlato con il vice-presidente della regione Lazio, l'On. D'Ambrosio il quale si rammaricava della fuga della cultura da questo paese che, anche grazie alle sue radici storiche ed artistiche la dovrebbe esaltare al massimo connubio, ma non voglio entrare nel merito di argomenti politici dal momento che qui si parla di musica. Non mi resta che darle il mio benvenuto e spero che su questo forum potrà essere partecipe attivamente con la sua esperienza musicale, matematica ed informatica. Ad maiora...
  16. Che lo zirlo si senta perchè le caviglie sono nuove mi sembra un'assurdità proprio perchè le caviglie, soprattutto se nuove trovano il loro posto nel somiere in modo fermo, in ogni caso per avere un parere esatto ed attendibile dovremo attendere l'intervento di pianoexpert le mie sono solo deduzioni logiche. Certamente alcuni modelli yamaha hanno un buon suono, anzi direi ottimo ma Steinway è un altro pianeta. Pianoexpert ha un mod B e suona da Dio ! Suono sempre rotondo e cantabile sia nella regione grave che acuta, insomma Steinway è senz'altro una marca senza pari non solo per i coda, da come mi dice Paolo anche i verticali sono bellissimi ma non ho mai avuto modo di provarne uno...
  17. Ciao Francesco, mi fa molto piacere vedere questa tua eccitazione negli argomenti che trattiamo e nel nostro sito. Colgo l'occasione per ringraziarti dei complimenti che ci fai che sono ben graditi specie perchè spendiamo tempo e denaro per offrire materiale e servizi gratuiti al solo scopo di divulgare un po' di cultura che per forza di cose sta per essere messa del dimenticatoio per far spazio il più delle volte a frivolezze (mi riferisco agli standard della società di oggi). Credo che Paolo (pianoexpert) non tarderà a commentare questo tuo messaggio. Per quanto riguarda la possibilità di scaricare le lezioni è una cosa che volevamo fare ma vogliamo prima terminare il corso completo per poi mettere a disposizione i video scaricabili. Quindi resta connesso e chiedi tutto quello che vuoi, apri nuove discussioni sugli argomenti che desideri. Non appena metteremo on line i corsi comunicheremo a tutti l'avvenuto caricamento con un PM di massa. Ad maiora...
  18. Ciao Francesco, benvenuto e grazie per i complimenti. Nessun problema per i tuoi 14 anni, vorrei tornare anche io ad essere spensierato come lo ero alla tua età, quindi "carpe diem" ! Perché non apri una discussione sul Bechstein in un'area dedicata del forum, sono sicuro che il nostro esperto pianoexpert ti darà tutte le informazioni che richiedi su quel pianoforte. Per le email non ti preoccupare, questo è un forum, fatto apposta per discutere con tutti, riceverai le tue risposte qui sulla piattaforma. Per qualsiasi cosa contattaci. Buona permanenza...
  19. Cari amici ed utenti del forum, stavo pensando di utilizzare un servizio web di videoconferenza a distanza dove poter parlare e discutere in tempo reale di tutti i problemi che avete incontrato nel seguire i nostri corsi oppure per discutere di alcuni cavilli che vi restano ostici nello studio della musica, o nella tecnica pianistica oppure nell'informatica musicale, ed in tutto quello che qui trattiamo, ci metteremo quindi a vostra disposizione, in determinati giorni ed orari che verranno esposti qui sul forum. Mi rendo conto che la maggior parte di voi lavora e quindi, questo spazio potrebbe essere inserito un paio d'ora prima di cena, ad esempio dalle 18:30 alle 19:30 o 20:30 (decideremo se dedicare 1 o 2 ore a seconda dell'affluenza) oppure se svolgere il tutto nel dopo cena ad esempio dalle ore 21:00 alle 22:00 o 23:00. Prima di programmare una piattaforma web con questo scopo ho creduto fosse per il momento più semplice utilizzare un servizio web esterno gratuito, pertanto se la cosa sarà gradita e soprattutto seguita da tutti in futuro potrebbe evolvere proprio come un corso completo di musica dalle basi all'avanzato seguendo quindi dei corsi a distanza dove però avrete la possibilità di interagire con noi in tempo reale tramite l'utilizzo di webcam e audio proprio come se foste a lezione all'università programmando una nostra piattaforma di videoconferenza od utilizzando opportunamente servizi già esistenti per questo scopo. Vi prego dunque di compilare il sondaggio affinché si possa decidere dai numeri se questa idea sia attuabile o meno. Il sondaggio è pubblico pertanto tutti possono votare anche i non iscritti, ai quali comunque raccomando sempre di iscriversi sulla nostra community. RingraziandoVi anticipatamente per l'attenzione colgo l'occasione per porgerVi i miei più cari e cordiali saluti...
  20. Eccoci qui, vediamo di far chiarezza sulla sincope facendo quale esempio illustrato ed allegando il solfeggio di queste sincopi. Dunque, come abbiamo visto nel video corso esistono fondamentalmente due tipi di sincopi: la sincope semplice e quella composta. La sincope semplice include un solo spostamento ritmico, mentre quella composta 2 o più spostamenti ritmici. A loro volta sincope semplice e composta si dividono in ancora due sottotipi ovvero regolare ed irregolare. Si vengono dunque a formare 4 gruppi: il primo è la SINCOPE SEMPLICE REGOLARE, il secondo è la SINCOPE SEMPLICE IRREGOLARE, il terzo è la SINCOPE COMPOSTA REGOLARE e per ultimo il quarto è occupato dalla SINCOPE COMPOSTA IRREGOLARE. Andiamo a vedere cosa sono questi tipi partendo dal primo che è il più semplice. SINCOPE SEMPLICE REGOLARE http://www.pianoconcerto.it/condivisione/sempliceregolare.mp3 Come si può vedere la sincope semplice regolare è costituita da un solo spostamento ritmico che cade sul tempo debole e si prolunga sul tempo forte. I prolungamenti sono segnati in rosso. L'apertura e la chiusura di una sincope devono avere il valore pari a metà della nota (nella sincope semplice) o delle note (nella sincope composta) che costituisce lo spostamento ritmico. In questo caso vediamo che il valore che determina lo spostamento è una minima di conseguenza apertura e chiusura dovranno avere il valore di semiminima. SINCOPE SEMPLICE IRREGOLARE http://www.pianoconcerto.it/condivisione/sempliceirregolare1.mp3 In questo primo esempio vediamo una sincope semplice irregolare con chiusura differenziata dall'apertura. Ovvero contenente un gruppo di note il cui valore è comunque una semiminima. Per gruppo di note si intende qualsiasi combinazione ritmica ivi inclusi i gruppi irregolari purchè tali gruppi abbiamo il valore totale pari al valore di apertura della sincope. http://www.pianoconcerto.it/condivisione/sempliceirregolare2.mp3 In questo secondo esempio vediamo una sincope semplice irregolare con apertura differenziata dalla chiusura. Come vedete infatti l'apertura contiene un gruppo di note pari ad una semiminima. SINCOPE COMPOSTA REGOLARE http://www.pianoconcerto.it/condivisione/compostaregolare.mp3 Nella sincope composta a differenza della sincope semplice abbiamo più di uno spostamento, in questo caso ne abbiamo 3 prima della chiusura. I prolungamenti sul tempo forte sono sempre segnati in rosso. Anche in questo caso come in TUTTI i casi di sincope l'apertura e la chiusura della sincope devono avere un valore pari alla metà del valore del singolo spostamento. In questo caso lo spostamento è sulle semiminime dunque i valori di apertura e chiusura della sincope dovranno essere pari ad una croma. Essendo regolare come vedete l'apertura e la chiusura hanno valori identici. SINCOPE COMPOSTA IRREGOLARE http://www.pianoconcerto.it/condivisione/compostairregolare1.mp3 Osserviamo una sincope composta irregolare avente gruppo di note in chiusura pari al valore di una croma. http://www.pianoconcerto.it/condivisione/compostairregolare2.mp3 Analogamente abbiamo una sincope composta irregolare avente un gruppo di note in apertura pari al valore di una croma. ESEMPIO DI UNA SINCOPE COMPOSTA IRREGOLARE CHE SI PROLUNGA PER DUE BATTUTE http://www.pianoconcerto.it/condivisione/esempiosincope.mp3 Vediamo ora, utilizzando anche l'argomento relativo alla legatura di valore come prolunqare una sincope oltre una battuta. Lo spostamento ritmico fa in modo che sulla seconda suddivisione del quarto tempo si debba inserire una semiminima ma inserendo una semiminima commetteremmo un errore poiché all'interno della battuta ci sarebbe una croma in più. Per questo motivo scriviamo due crome a cavallo di battuta legate tramite la legatura di valore in questo modo la sincope può proseguire fin quando vogliamo e viene chiusa conservando lo stesso valore di apertura in questo caso un gruppo di due semicrome che hanno il valore di una croma proprio come l'apertura. IN SOSTANZA Come si riconosce una sincope ? Caso per caso analizzare le immagini qui sopra. - Se troviamo un valore seguito dal suo valore raddoppiato e nuovamente il valore di inizio ci troviamo nel caso di una sincope semplice regolare. - Se troviamo un valore seguito dal suo valore raddoppiato ed un gruppo di note che hanno il valore della prima allora siamo nel caso di una sincope semplice irregolare. Senza ripeterci è vero anche il contrario ovvero il gruppo all'inizio e la nota isolata con lo stesso valore del gruppo alla fine. - Se troviamo un valore seguito da una serie di valori (2 o più) raddoppiati rispetto al primo e nuovamente il valore di inizio allora avremo una sincope composta regolare. - Se troviamo un valore seguito da una serie di valori (2 o più) raddoppiati rispetto al primo ed un gruppo di note che ha il valore di apertura avremo una sincope composta irregolare. Analogamente se troviamo un gruppo di note pari alla metà del valore della serie di note successive ed un valore di chiusura di valore pari al gruppo di apertura avremo sempre una sincope composta irregolare. Spero di aver risolto i tuoi dubbi Saverio, se hai altre domande non esitare a chiederci, cercherò di essere ancora più pratico. Un saluto
  21. Non ti sminuire Davide, tutti abbiamo incominciato da zero, ed il fatto che dimostri questa voglia di imparare ti fa solo onore ! Grazie a te !
  22. Ciao Kitty, perchè non inserisci delle foto almeno chi è interessato può vederle. Basta che clicchi sul tuo messaggio in basso su "Modifica" e poi su "Usa editor completo" ed in fondo alla pagina nella sezione allegati premi il pulsante "Clicca per allegare dei files"... Un saluto
  23. Compilo anche io questo "questionario" con piacere secondo la mia esperienza... Secondo voi la giusta diteggiatura è sempre quella più comoda? Assolutamente no, non è detto che la diteggiatura stampata sul libro (se questo si intende per giusta diteggiatura) sia necessariamente la più comoda, proprio perchè non tiene conto di molte altre variabili che cambiano di mano in mano. Mani grandi o piccole potrebbero optare per diteggiature diverse, la preparazione tecnica del pianista può farlo optare per diteggiature a lui più comode, velocità di esecuzione ecc. ecc. Secondo voi la giusta diteggiatura è quella che "ci viene da usare naturalmente"? Molto spesso ma non sempre, proprio perché nella fase di studio si utilizza la diteggiatura consigliata, ma quando si arriva alla velocità potrebbe preferisi una diteggiatura alternativa oppure al contrario in fase di studio si potrebbe cambiare la diteggiatura consigliata con una personale per poi scoprire in velocità che i passaggi riescono meglio proprio con quella consigliata. Secondo voi la giusta diteggiatura fa i conti con l'accentuazione del brano? A volte si, soprattutto nei salti. Ad esempio entrare sul primo tempo in una parte di brano dove ci troviamo in una sfumatura dinamica forte con il 5° su un salto non è certamente di aiuto, sarebbe più semplice optare per un 3° od un 1° che ci permette un affondo più deciso, ma dipende sempre dalla possibilità che offre il brano di poter eseguire queste modifiche o meno. Secondo voi è opportuno dividere alcuni difficili o scomodi passaggi tra mano destra e mano sinistra? Certamente si ! Purchè tali divisioni che dovevano essere eseguiti con una mano, siano eseguiti senza che l'ascoltatore si accorga del passaggio da una mano all'altra e soprattutto senza rovinare l'effetto visivo pianistico che il compositore voleva dare con quel particolare passaggio. Secondo voi è sempre giusto impegnare le dita più forti, risparmiando le deboli? Assolutamente no, un pianista degno di questo nome deve essere in grado di utilizzare anche le dita più deboli per risolvere un passaggio tecnico, anche se spesso in alcune situazioni particolarmente difficili è possibile ricorrere a diverse soluzioni tecniche che facilitano questo compito e non portano disagi fisici alla muscolatura dell'avambraccio, al polso ed alla spalla. In sostanza, perchè complicarsi la vita eseguendo un trillo con 4° e 5° se il brano ci permette di utilizzare 2° e 3° oppure 3° e 4° oppure addirittura la diteggiatura di Tausig: 2° 3° 1° 3° 2° 3° 1° 3° ? Secondo voi è opportuno e quando cambiare diteggiatura ad un brano già assimilato? Solitamente assimilo il brano utilizzando da subito la diteggiatura che sia più comoda e naturale per l'esecuzione dello stesso, ma i brani non si finiscono mai di digerire come disse una volta il mio maestro, dunque è possibile che, anche a distanza di anni, un pianista si renda conto che determinate sfumature tecniche potrebbero essere più fluide utilizzando una diteggiatura diversa e quindi in questi casi specifici potrebbe essere possibile tornare sui propri passi purché la si studi dapprima lentamente (non per molto ma solo per permettere alla mente di memorizzarla) e solo dopo rieseguire in velocità con la nuova diteggiatura. CONCLUSIONI In sostanza è difficile generalizzare su un discorso del genere. La diteggiatura nasce dal brano e come dici tu, Paolo, in questo mi ritrovo perfettamente, è il brano stesso in unione con il nostro orecchio che ci suggeriscono le giuste soluzioni tecniche e di diteggiatura che ci permettano di eseguire i vari passaggi difficili in scioltezza. La parola chiave è dunque la scioltezza, le giuste soluzioni tecniche sono quelle che non ci portano a fine brano con tensioni dell'avambraccio o irrigidimento della spalla e della colonna. Tutto deve susseguirsi con naturalezza e scioltezza. In fin dei conti siamo pianisti non fabbri.
  24. La sincope possiamo descriverla in modo informale, la traslazione di una sequenza ritmica omogenea di cui ogni nota dovrebbe cadere sul tempo forte, in avanti della metà di un singolo spostamento. Per fare un esempio pratico di sincope composta regolare facciamo finta di trovarci nella misura 4/4. Immagina ora di scrivere 3 semiminime che cadono rispettivamente: la prima sul primo tempo, la seconda sul secondo tempo e la terza sul terzo tempo, nel quarto tempo per il momento ci mettiamo una pausa. Quindi nei quattro tempi avrai: nota, nota, nota, pausa. Ora se vogliamo realizzare un andamento sincopato dobbiamo spostare in avanti questo andamento ritmico che cade in battere in avanti della metà di una semiminima. Mettiamo dunque sul primo tempo una croma che, proprio perchè in battere cadrà sul tempo forte. Dopo la croma inseriamo la nostra serie di tre semiminime che avevamo inizialmente sul primo, secondo e terzo tempo ma che ora grazie alla croma sulla prima suddivisione è traslata, dunque la prima semiminima cadrà sulla seconda parte del primo tempo (parte debole del tempo) e si prolunga sulla prima parte del secondo tempo che è forte (da qui la frase "il suo prolungamento sul tempo forte"), la seconda semiminima cade sulla seconda parte del secondo tempo (che è debole) e si prolunga sulla prima parte del terzo tempo (che è forte), la terza sulla seconda parte del terzo tempo (che è debole) e si prolunga sulla prima parte del quarto tempo (che è forte), per chiudere infine si utilizza lo stesso valore che ha determinato la traslazione, abbiamo aperto con una croma e dobbiamo chiudere con un valore o con più valori la cui somma sia comunque una croma. In particolare se l'apertura e la chiusura della sincope sono di figura simmetrica (es si apre con una croma e si chiude con una croma) allora si parla di sincope REGOLARE, se invece apertura e chiusura non sono simmetriche (es apro con una croma e chiudo con due semicrome o viceversa apro con due semicrome e chiudo con una croma) allora sia parla di sincope IRREGOLARE. Abbiamo fatto un esempio dove c'è più di uno spostamento, quindi in questo caso la sincope è COMPOSTA, nel caso in cui ci fosse stato un unico spostamento allora la sincope è SEMPLICE. Osservando le combinazioni possibili si formano dunque i 4 tipi di sincopi: - SEMPLICE REGOLARE --> Un unico spostamento, apertura e chiusura simmetriche - SEMPLICE IRREGOLARE --> Un unico spostamento, apertura e chiusura asimmetriche - COMPOSTA REGOLARE --> Due o più spostamenti, apertura e chiusura simmetriche - COMPOSTA IRREGOLARE --> Due o più spostamenti, apertura e chiusura asimmetriche. Se hai ancora dubbi chiedi pure, vedrò di farti qualche schema su foglio pentagrammato. Un saluto,
  25. Ciao Saverio, ultimamente non abbiamo avuto molto tempo a disposizione. Oltretutto abbiamo disintegrato una videocamera, quella in HD con cui realizzavamo i video. In ogni caso la telecamera è già stata ricomprata quindi non appena avremo un paio di ore libere ci dedicheremo a nuovi contenuti. Ad maiora,
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