Sono certo che ci siano, io avevo letto qualcosa sui legami tra "talento musicale" (che comunque è un concetto che non mi sento di definire...) e tratti sessuali (definiti in modo molto preciso e scientifico, quindi con valutazioni di tipo ormonale e genetico). Le persone con tratti androgini, ovvero con rilevabili caratteristiche del sesso opposto al proprio (ma non si parla di omosessualità o intersessualità, si parla di caratteristiche anche meno rilevanti, tipo la struttura fisica, i tratti somatici etc), avevano intrapreso più spesso e con più successo studi e carriere musicali.
Magari a prima vista questa non sembrerebbe una ricerca sull'ereditarietà e sulla genetica, ma il problema principale di ricerche simili è distinguere caratteristiche squisitamente genetiche da elementi "esterni". Non ha senso fare una ricerca sulla figlia di Muti, perchè non riuscirei a capire se i risultati sono legati a fattori genetici-fisiologici o al semplice fatto che è stata allevata in un contesto favorevole al talento musicale.
E poi entra in gioco quel tabù che eviterei di superare fino in fondo, ovvero la definizione di talento musicale. Jovanotti probabilmente sarebbe stato cacciato da qualsiasi scuola di canto esistente sul globo terracqueo, ma attualmente ha più successo di me e di voi messi insieme. Come valuto il "talento" mio e di Jovanotti? Chi fa musica "brutta", o comunque non opere d'arte della madonna, ma la fa bene (Allevi, per esempio, o un qualsivoglia neo-melodico napoletano), ha talento o no? Il problema di queste ricerche è che spesso sono direzionate a scoprire caratteristiche di cui non conosciamo niente. Ahimè gli studi genetici non hanno senso se non c'è una base psicologica, analitica. Prima psicanalizzi mezzo mondo per capire COSA E' il talento musicale, e poi cerchi di trovare degli ipotetici "correlati genetici" o comunque fisiologici. E poi ti scervelli per trovare una metodologia di studio che ti permette di distinguere cos'è genetica da cos'è istruzione, società etc. Ci sono molti studi sull'orecchio assoluto, per esempio, e molti sono stati fatti su bambini in fase pre-linguistica, quindi anche con meno di un anno. Ecco, pare che un numero spropositato di bambini abbia dato prova di avere l'orecchio assoluto... ma visto che l'orecchio assoluto è raro per tutti le altre età, allora probabilmente l'evoluzione di questa caratteristica (e probabilmente di altri "talenti") segue criteri che ancora non conosciamo. Se domani scopro che tutti abbiamo l'orecchio assoluto appena nati ma che, non so, lo sviluppo del linguaggio interferisce e solo pochi riescono a mantenere l'orecchio assoluto, allora ho elementi maggiori per indirizzare la mia ricerca, anche genetica. E una delle ragioni per cui queste ricerche vengono affrontate con successo negli USA e non in Italia, è che lì si possono permettere di fare un gruppo di ricerca formato non solo da genetisti ma anche da musicologi, pediatri, psicologi, pedagogisti etc etc Perchè qui il problema non è scoprire qualcosa, ma intuire cosa c'è da scoprire. Non so se mi sono spiegato...