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Piano Concerto - Forum pianoforte

CromaDiBrera

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Tutto postato da CromaDiBrera

  1. Sì, certo; io ho scritto in modo rozzo che "suona peggio", ma intendevo il fatto che il taglio della polifonia si sente; senza saper misurare e spiegare il problema come hai fatto tu, ho regolato le voci a 1024 perché ho constatato a orecchio che questo era il valore minimo per far suonare tutto. Grazie per la spiegazione.
  2. Come velocità, intendi? Va a 7200 (capienza 1 Tb) e il mio Mac è a 64 bit. Ho dimenticato di dire, però, che io non ho mai usato il piano in stand alone, ma dall'interno o di un programma di notazione, o di un sequencer; non so se questo possa cambiare qualcosa (Sibelius e Garageband, per esempio, non supportano i 64 bit; Reaper 4, che ho iniziato ad usare da poco, invece sì). Inoltre, ci sarebbe anche la regolazione del Play (la piattaforma del piano in questione) in termini di "maximum voices" (ora ce l'ho a 1024) e di sfruttamento della memoria; limitando le voci a 256, per esempio, avrebbe senz'altro funzionato meglio (ma suonato anche peggio). E' anche vero che stiamo parlando di un VST da 1268 Mb di Ram...
  3. Giusto, pardon, è stata una svista Per la Ram, a me con 8 Gb il piano della EW non girava bene, ma forse era anche colpa della vecchia piattaforma Play (che non era a 64 bit per il Mac). In ogni caso, tempo fa mi consigliasti di portare tutto a 16 (anche per gestire gli altri suoni) e, in effetti, ho dovuto darti retta e ora gira tutto benone. Del resto, è stata una spesa modica.
  4. Credo che il limite dei campioni sia nella loro dimensione e, soprattutto, nella loro sete di PCU; per usare la microfonazione completa del Bosendorfer della EW, occorre portare la Ram a 16 Gb, anche se il campionamento è "solo" a 44.100 Mhz. Poi c'è un'altra questione da considerare, secondo me: il realismo è necessario se ci si dedica ad un uso più o meno classico, ma in altri generi (come le colonne sonore, per es.) si preferiscono timbri che si discostano dallo strumento acustico.
  5. Io ho scelto questo qui e ne sono ancora molto soddisfatto: http://www.soundsonline-europe.com/Pianos P.S. Simone, cosa intendi per "modelli fisici"? Grazie.
  6. Accipicchia, grazie per la lezione!!!
  7. Scusa l'inglese, Simone, ma che vor dì "due valvolari per il Decca"...?
  8. La sincronizzazione è un po' approssimativa... Con una cosa tipo "flexi time" avrei potuto farla come si deve, ma era solo un gioco...
  9. Ciao, sul Tubo ho scoperto questo talento qua: http://www.youtube.com/watch?v=vKPEjJFOJg0 ...e allora mi è venuto in mente di "manipolare": http://www.youtube.com/watch?v=d3gSmVoQXas Che ne dite...? Non che sia perfetto (non lo è neanche il video), ma mi sono divertito molto...!
  10. Vi ringrazio davvero molto. Mi studierò per bene la cosa.
  11. Sembra interessante, cioè una buona idea, ma non so come funzioni questa cosa delle immagini virtuali. Devo capire meglio; conosci un programma per gestire immagini virtuali? Così, leggendone la descrizione su un qualche suo sito, potrei capire meglio di cosa si tratta. Se ho capito qualcosa, dovrei fare una partizione nel mio mac per ospitare il vecchio sistema (un po' come normalmente si fa quando si vuole usare windows all'interno di mac); giusto?
  12. Questa è una bella domanda... Il fatto è che se con il Mac resti indietro sul sistema operativo, succede che in breve non si trovano più software supportati. Per esempio, io avrei acquistato volentieri Logic 9, ma non è più disponibile. E' un po' come tenersi un'automobile fuori produzione, della quale a un certo punto non trovi più accessori e pezzi di ricambio. D'altra parte è anche vero che è meglio tenersi un sistema consolidato da tutti gli aggiornamenti del caso, piuttosto che dover continuamente attenderne di nuovi tra bugs e problemi vari... Non lo so, sono indeciso e cerco di ragionarci su anche grazie alle vostre considerazioni.
  13. Già, è quello che avevo pensato di fare. Infatti, sto cercando pian piano di capire (anche con i videocorsi del buon Simone) se in Logic posso ottenere le stesse cose che avevo fissato in Sibelius con i messaggi MIDI... Ma certamente sì, forse il mio è solo un timore irrazionale, avendo sempre lavorato in un altro modo. Certo, mi scoccerebbe proprio aver buttato tutti quei soldi per Sibelius appena tre anni fa... Nel frattempo, ho ricevuto una mail dalla Midiware (distributrice italiana per Avid) che mi ha spiegato che Sibelius 6 non verrà comunque reso compatibile con il nuovo sistema operativo di Apple, quindi dovrei fare l'upgrade (120 euri) a Sibelius 7 (sempre che risolvano i problemi di compatibilità, visto che i tecnici di Sibelius sono stati licenziati). Il nuovo Logic costa 180, l'upgrade a Maverick è gratuito... Insomma, mi sa che a breve darò l'addio a Sibelius. Peccato, perché lo conosco come le mie tasche.
  14. Grazie, il discorso è questo: io ho Snow Leopard e Sibelius 6; avrei voluto acquistare Logic (che pare sia una cosa pazzesca), ma occorre l'ultimo sistema operativo: Mavericks, appunto. E qui sorgono i problemi, perché ho letto che Sibelius non funziona bene con Mavericks. Con le precedenti versioni di Logic, invece, Sibelius usava un sistema di sincronizzazione che si chiama Rewire. In realtà, sto anche cercando di capire se valga la pena lasciar perdere Sibelius (e mi scoccia molto, con quello che l'ho pagato pochi anni fa) e usare solo l'editor del nuovo Logic; solo che ho anni di spartiti dentro Sibelius... Come ce li metto, dentro Logic...? Insomma, a volersi aggiornare è un bel casino.
  15. Ti ringrazio ma sì, lo avevo letto. Mi interessava sapere se qualcuno ha esperienze dirette per capire bene il grado di incompatibilità.
  16. Ultimo Os Apple con i software di cui sopra, sia ultime versioni che precedenti. Per quanto riguarda Sibelius, ci sarebbero problemi sia con la vers. 7 che con la 6 (mentre la 5 non girava proprio più già dal Os Lion).
  17. Ora sono sorti problemi compatibilità di Sibelius e Pro Tools con Mavericks (il più recente OS di Apple). Qualcuno ha esperienze dirette?
  18. Il costo è di 3 euri a brano, non mi pare ci sia altro. Credo che la tutela, con questo tipo di sistema, non possa essere illimitata nel tempo. Ci sono altri che propongono "l'eternità", diciamo, ma in effetti non mi sembra possibile. Comunque, penso che la marca si possa sempre rinnovare. Basta marcare lo stesso brano dopo nove anni, no?... Tu scrivi di "comune sistema di hashing", mai io non sono pratico di informatica e non avevo trovato qualcosa di simile fino ad ora. Tu ne conosci altri?
  19. Ciao, riprendo il post per segnalarvi quest'altra opportunità che non conoscevo (spero non sia bannata come pubblicità, non è nelle mie intenzioni), della quale mi piacerebbe discutere; la novità di questo sistema di certificazione on line consiste nel fatto che il brano da proteggere non viene inviato, ma resta certificato nel proprio computer. Boh, che ne pensate? Conoscete altri siti che svolgano questi servizi? Qualcuno di voi li ha mai usati? https://www.primoautore.it/site/domande
  20. A me piace molto; lo avrei suonato solo in un modo un po' meno "metronomico" ma, a parte questo (che è una questione di gusti), il brano è molto suggestivo.
  21. La liquidazione dei diritti è morta da un pezzo perché ormai, come è noto, viene effettuata "a campione"; quindi, nella fattispecie cui mi riferivo, la questione potrebbe interessare chi è soprattutto preoccupato di dimostrare la paternità di un brano, non chi spera di ricevere le royalties dalla società di autori. Il brano viene protocollato, catalogato ed è disponibile per la consultazione senza particolari complicazioni. In tale ottica, si può depositare un brano non presso la Siae, ma presso il deposito legale gestito direttamente dal Ministero e organizzato presso le biblioteche di cui sopra. In ogni caso, questa sera ho telefonato e ho scoperto (con grande delusione) che in effetti è proprio così, ma bisogna pagare (udite udite...) ben due marche da bollo da 16 euri l'una per ciascun deposito, il che rende ben poco conveniente questa prospettiva rispetto a quella di restare in Siae. Insomma, l'alternativa c'è ma è la solita cosa all'italiana: non conviene. Inoltre, c'è il fatto che bisogna dimostrare un'avvenuta esecuzione dell'opera depositata; quando ho chiesto "e se la metto sul tubo", l'impiegata mi ha cortesemente risposto che "è una questione controversa" e ne stanno discutendo nella commissione vattelappesca... A questo punto, siccome Siae comunque non detiene più l'esclusiva, resterebbe da sapere se le funzioni di deposito legale siano svolte da un qualche istituto privato, cioè non direttamente connesso alla Siae... E' da notare che ci sono già degli avvocati che si stanno organizzando per proporre sia un servizio di deposito legale che un'eventuale assistenza legale di protezione. A me personalmente viene voglia di informarmi anche in tal senso, ma a questo punto forse è più semplice passare alla BMI o alla Sgae e buonanotte ai suonatori (almeno nel mio caso visto che, siccome non mi chiamo Gino Paoli o Claudio Baglioni, non c'è verso di vedere un euro dall'esecuzione dei miei lavori...).
  22. Infine, vi invito a leggere con attenzione questa pagina qui: http://www.librari.beniculturali.it/opencms/opencms/it/dirgenerale/servizioiii/ Se non ho capito male, ora è il Ministero dei Beni Culturali (attraverso le biblioteche) a farsi carico del deposito legale, mentre alla Siae è rimandata solo (o quasi) la redistribuzione delle royalties tra gli associati. Questo dovrebbe voler dire che non ha più senso iscriversi alla Siae solo per la tutela dei brani. Mi sembra sempre più interessante discuterne.
  23. Ecco l'elenco degli istituti depositari in Italia: http://www.librari.beniculturali.it/opencms/export/sites/dgbid/it/documenti/DepositoLegale/Testo_decreto_firmato28-12-2007.pdf
  24. Avevo letto che alcune società di autori straniere (come la BMI) affidano il deposito dei brani musicali a biblioteche, quindi ho cercato di capire se questo servizio possa essere disponibile anche in Italia. Il risultato mi sembra interessante, perché è da poco entrata in vigore questa legge qui: http://it.wikisource.org/wiki/Legge_15_aprile_2004,_n.106_-_Deposito_legale In pratica, tanto uno spartito quanto il contenuto di un supporto fonografico possono legalmente essere depositati e archiviati presso la nostra Biblioteca Nazionale di Roma, quella centrale di Firenze e altre. Considerate le limitazioni dei siti di archiviazione on line e gli inconvenienti dello spedirsi la famosa raccomandata, mi sembra una questione da approfondire un po'... Che ne pensate?
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