Staccato Su Pedale E "velocity".

[CromaDiBrera]

Fino ad oggi credevo che il pedale di risonanza "cancellasse" l'effetto dello staccato sul pianoforte; ma, oggi, il mio insegnante mi ha fatto notare che non è affatto così: non solo sotto il profilo "psicologico" dell'esecuzione, ma anche sotto quello timbrico. Eppure, non riesco a spiegarmi come ciò sia possibile dal punto di vista meccanico: la mia confidenza con gli strumenti virtuali mi aveva sempre indotto a tradurre la velocità del martelletto in termini di solo volume, senza possibilità di altre modulazioni dinamiche... E che quindi lo staccato coincidesse solo con lo "stacco", appunto, della nota.

 

Mi piacerebbe che qualche pianista sapesse chiarirmi l'arcano. Grazie.

[thesimon]

È un fatto di peso. Lo staccato è forza concentrata in un'istante di tempo, non si cerca il fondo del tasto, è velocità di polso e di braccio se si vuole ottenere maggiore dinamica. Il martello colpisce la corda e lo scappamento non fa neanche in tempo a scappare. Viceversa quando si cerca il fondo del tasto il martello colpisce la corda grazie al peso e scappa per poi essere parato. Dinamiche completamente diverse a prescindere dall'uso del sustain. Sembra strano ma diverse entrate producono diversi suoni. Sto facendo un corso di perfezionamento con un concertista italiano che mi sta insegnando la tecnica russa. Si sfrutta solo il peso, niente muscoli, non deve esserci nessuna tensione. Il suono prodotto è molto rotondo e al di là di questo si assume una piena consapevolezza del corpo mentre si suona... Sustain a parte questi martelli hanno infiniti modi di colpire la corda ed infinite sfumature sonore...

[CromaDiBrera]

Grazie, Simon! Mi sembra di aver capito, ma... Non ho capito (che testone...!). Forse, dovrei poter osservare bene il comportamento di un martelletto (magari su un coda, immagino).

Cioè: se immagino la stessa cosa su uno strumento a corde diverso, come la chitarra, la cosa mi sembra evidente; ma non capisco come il meccanismo di leve del piano possa ottenere un effetto analogo. Che il tasto si astenga dalla corda prima o dopo lo scappamento, dopo essere stato percosso con lo stesso percorso, come può essere diverso?

[thesimon]

Una forza puoi ottenerla modificando essenzialmente due variabili che comunque devono essere non nulle. Massa ed accelerazione. Ricordiamoci che l'accelerazione è la derivata della velocità. Percuotere una corda fornendo velocità ad un martello non è la stessa cosa che percuotere una corda fornendo anche una massa al martello (parlo di massa del braccio). Ciò che cambia è la produzione di armonici...

Ricordati che se ben regolato il martello scappa a 2 mm dalla corda.

[CromaDiBrera]

Grazie Simon, comincio a capire; davo per scontato che gli armonici fossero sempre quelli, dato che non varia il punto in cui viene percossa la corda; invece, non ho capito bene come incida la distanza dello scappamento, ma forse dovrei capirne meglio il funzionamento. Vedrò di cercarmi qualcosa sul web (qui non ho un piano).

[thesimon]

Se sei pratico di elettricità. Pensa ad una schicchera a 20000 volts ma pochissime ampére (Il caso del martello veloce). Viceversa pensa alla stessa schicchera a 1000 volts ma con molti ampére (il caso in cui si mette peso).

[CromaDiBrera]

Grazie, Simon; so che nel secondo caso si resta fulminati e nel primo no (se non sbaglio), ma... Non riesco a collegare le cose. In particolare, non capisco come la velocità del martelletto possa non tradursi in volume.

Ipotesi per assurdo: se un martelletto viaggia alla velocità di 300 km orari, mi aspetto che la sua massa venga moltiplicata dalla velocità e scassi tutto. Insomma, la velocità x la massa = peso, o sbaglio? Se così non è perché, allora, nel suono digitale si traducono volumi e dinamica in velocity?