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Piano Concerto - Forum pianoforte

3^ Lezione-l'organizzazione Tonale Ionica E L'organizzazione Tonale Lydia- 2^ Parte -


modale
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Il II-V-I in termini cadenziali nella scala Lydian in effetti esiste come VI-II-V (e cioè Dorian-Mixolydian-Ionian), ma la cadenza non avviene sulla tonica della scala (nell' esempio, scala C Lydian, abbiamo: A-7 / D7 / G maj). La consequenza è che, la stazione tonica finale non è C maj ma G maj ossia la dominante secondaria (D7) risolve sulla triade secondaria e non sulla triade primaria. L'assenza nella scala Lydian di una dominante che risolva sulla triade di tonica inibisce in parte il potere tonale della triade di tonica aprendo l'orizzonte tonale ad altre soluzioni cadenziali non più scontate e banali, come nel rapporto

 

dominante primaria/tonica, ma basate su un concetto più evoluto di tensione e distensione tonale.

 

In questo si identifica la fine del concetto armonico tonale e l'inizio del concetto armonico modale. L'unico approccio possibile al concetto armonico modale consiste nell'inquadrarlo attraverso L'ORGANIZZAZIONE LYDIA CROMATICA DELL'ARMONIA. Il ciclo delle quinte non è interrotto.

SCALA LYDIA DI C: C,D,E,F#,G,A,B

 

scala Lydia di C

 

Infatti se analizziamo gli intervalli : C/D C/E C/Fdiesis C/G C/A C/B

constatiamo che in effetti l'unica tonica è C. Quindi C è il centro unico gravitazionale della scala di C lydian.

A differenza della scala di C ionian ove l'ambiente tonale oscilla fra le due toniche C ed F, nel caso della scala C lydian l'ambiente tonale non è delimitato perchè la tonica è una sola.

 

Se analizziamo per quinte la scala C lydian abbiamo: C-G-D-A-E-B-F diesis e cioè il ciclo di quinte non è interrotto.

 

La scala lydia non è dunque una scala armonicamente e tonalmente chiusa ma aperta perchè rispetta l'intervallo di quinta che è quello più forte dal punto di vista acustico, è una scala che verticalizza l'armonia perchè essa è estratta dalla scala lydia cromatica e quindi contiene allo stato latente le note mancanti che esistono nella scala lydia cromatica e cioè : Cdiesis-Gdiesis-Ddiesis-Adiesis-F.

 

La scala lydia posta al centro della organizzazione tonale produce un ambiente tonale predisposto alle alterazioni cromatiche che non sono semplici note di passaggio ma sono strutturate in SCALE ALTERATE ED ACCORDI ALTERATI.

D'altronde se estendiamo l'accordo ionian abbiamo : C-E-G-B-D-F-A, otteniamo un suono dissonante, non gradevole.

Se invece estendiamo l'accordo lydian: C-E-G-B-D-Fdiesis-A, otteniamo un accordo consonante.

Potrebbe essere sufficiente questo per capire che la strada giusta è quest'ultima.

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  • 2 weeks later...

Scusami, Egidio, non so esattamente cosa intendi per "esperimento guidato", fammi sapere.

Comunque ho pubblicato una registrazione dal titolo "EXCERPT DORIAN SOUND".

In verità vedo poco interesse intorno al discorso modale. Questo per me è un deterrente.

graze per l'interesse.a presto

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Scusami, Egidio, non so esattamente cosa intendi per "esperimento guidato", fammi sapere.

 

... parlavo di esercizi e metaforicamente mi riferivo ad un confronto su nostri "esperimenti" nel senso che uno apprende qualcosa di teorico, si cimenta, si confronta con gli altri.

 

E tu stesso dicevi qualche lezione fa:

 

Pubblico la prima parte della secondalezione, a breve la seconda.

Seguiranno esercizi pratici.

 

Appunto: "Seguiranno esercizi"

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Non è facile spiegare tante cose attraverso un forum, dal vivo le cose sicuramente andrebbero meglio. Credo per quanto riguarda gli esercizi che questi debbano in parte essere ideati dal lettore sulla base della teoria, tocca anche a voi rendere pratica la teoria, non è semplice scrivere su un pentagramma centinaia di note e pubblicarli sul forum, occorrerebbe tanto tempo! Forse il passaggio importante di tutto ciò che diciamo sta proprio in questo: "partire dalla teoria e crearsi degli esercizi". Il goal sta nel CAPIRE BENE LA TEORIA, e su questo avete tutta la mia disponibilità.

D'altronde nel brano (che poi non è un brano) che ho pubblicato se notate bene è costruito a "settori", ogni settore esprime un modo di affrontare il "modo dorian" dal punto di vista esecutivo. Se adoperate tali settori, ognuno di esso può essere considerato un esercizio.( E' vero, questo non lo avevo detto prima...). Certo bisogna entrare nell'argomento ...e ciò si ottiene pian piano..L'importante è che quando parlate di "teoria" sappiate che essa non è una intuizione ancora da dimostrare bensì un dato di fatto già dimostrato e che viene descritto, è già realtà. :) Questa consapevolezza dovrebbe rendervi in grado di autocrearvi degli esercizi. Se ci incontrassimo dal vivo, credetemi, vi direi le stesse cose a proposito degli esercizi, nella armonia modale non ha senso proporre degli esercizi scritti, perchè l'armonia modale è invenzione, fantasia, già da ora dovrete entrare nell'ottica di essere autonomi, i tonalisti non sono del tutto autonomi prima di tutto perchè alla base di ogni composizione c'è un tema ed una sequenza di accordi per cui è come un treno che va sui binari, tutto è obbligato; questa non vuole essere una critica ma soltanto la descrizione di una diversità tra il tonale ed il modale, ci tengo però a sottolineare queste problematiche affinchè ognuno di voi abbia le idee chiare sulla musica che vuole suonare e sulle scelte da fare.

Dico a Martina che mi chede che feedback mi aspetto. Niente di particolare, solo sentire la presenza di chi è interessato, ovviamente. Seguire senza farsi sentire è un pò come esserci senza farsi vedere.

Un caro saluto a tutti.

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Io sto recuperando un po' di arretrati nel senso che nell'ultimo mesetto sono stato molto preso...d'altra parte è un forum non un lavoro ;)

 

Premesso ciò, mi riferisco a questa domanda specifica di Modale in relazione all'argomento

 

Una visione della organizzazione tonale che consente di superare la "gabbia tonale".

Cosa ne pensate?

 

Da quello che ho visto si tratta di qualcosa ne più ne meno simile ad altre gabbie, nel rispetto delle proprie sacrosante scelte (ci mancherebbe altro), sicuramente un argomento teoricamente affascinante con i suoi risvolti pratici.

Un estetica che non mi prende al 100% ma che sto cercando di capire per soddisfare il mio bisogno di curiosità, che per ora è ancora vivo :D

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perchè l'armonia modale è invenzione, fantasia

 

...scusa, vallo a dire a Stravinsky ;). Cosa centra un sistema sonoro (armonia modale), con la creatività?

 

Se tu ti riferissi all'approccio, se non mi sono perso niente ultimamente, comunque resterebbe fuori il sistema sonoro.

 

Idee?

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Caro Frank, intuisco che sei un esperto del settore, per cui ritengo di doverti dare una risposta tecnica:

Il sistema tonale che ha alla sua base una scala ionian è limitato rispetto al sistema che ha alla sua base una scala lydian per il semplice fatto che la scala ionian possiede due toniche.Es: C ionian possiede le due toniche C e F per cui l'armonia è limitata praticamente al II-V-I, ne sistema lydio Es: C lydian la tonica è una sola è cioè C, per cui l'armonia non è più delimitata.

D'altronde il sistemia armoico che è un sistema matematico è simile alla geometria per certi versi. Sappiamo infatti che per due punti passa una sola retta invece per un pun to passanano infinite rette.

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Il sistema tonale che ha alla sua base una scala ionian è limitato rispetto al sistema che ha alla sua base una scala lydian per il semplice fatto che la scala ionian possiede due toniche.Es: C ionian possiede le due toniche C e F per cui l'armonia è limitata praticamente al II-V-I, ne sistema lydio Es: C lydian la tonica è una sola è cioè C, per cui l'armonia non è più delimitata.

D'altronde il sistemia armoico che è un sistema matematico è simile alla geometria per certi versi. Sappiamo infatti che per due punti passa una sola retta invece per un pun to passanano infinite rette.

 

Carissimo Modale, io ho capito il tuo punto di vista e la metafora “geometrica”apre tantissimi discorsi e ci vorrebbe un libro intero per capirsi veramente … e non poche righe in un post.

 

Mi soffermo solo sul fatto che secondo me ogni musicista dovrebbe seguire anche un corso di comunicazione, dico questo perché l’unica regola che vale veramente in musica è quella della sensualità, che poi è alla base di una comunicazione efficace.

La sensualità è quella leva che agisce sul desiderio, che permette all’ascoltatore di desiderare qualcosa e di seguire bramoso l’evolversi del brano.

L’oggetto del contendere dovrebbe arrivare, negarsi, ripresentarsi … nascondersi. Hai presente il famoso “vedo ma non vedo”? E preciso che l’oggetto è un contenuto musicale, per cui non per forza una melodia ;)

 

Detto ciò, tutto il resto è un mezzo, compreso i contenuti armonici. Probabilmente tu senti l’esigenza di far passare un milione di rette dallo stesso punto, c’è chi ne vuol far passare una da due punti, chi è interessato ai 12 punti, c’è chi si è rotto dei 12 punti e cerca “temperamenti” diversi, etc.

 

Una cosa è certa, se manca la sensualità … il risultato è fallimentare.

 

Il mio “appunto” è legato al concetto che traspare da queste tue righe (o che colgo io) e che avrei fatto bene a quotare in modo integrale:

 

“Se ci incontrassimo dal vivo, credetemi, vi direi le stesse cose a proposito degli esercizi, nella armonia modale non ha senso proporre degli esercizi scritti, perchè l'armonia modale è invenzione, fantasia, già da ora dovrete entrare nell'ottica di essere autonomi, i tonalisti non sono del tutto autonomi prima di tutto perchè alla base di ogni composizione c'è un tema ed una sequenza di accordi per cui è come un treno che va sui binari, tutto è obbligato

 

Qui è il caso magari di dire: “dillo a Wagner” e comunque “invenzione e fantasia” non sono un esclusiva dell’armonia modale.

Inoltre avrei l’istinto di elencarti un migliaio di capolavori tonali, magari confrontarli e verificare sul campo quanto ci sia di tanto o poco in termini di autonomia da parte del compositore.

 

“ questa non vuole essere una critica ma soltanto la descrizione di una diversità tra il tonale ed il modale, ci tengo però a sottolineare queste problematiche affinchè ognuno di voi abbia le idee chiare sulla musica che vuole suonare e sulle scelte da fare

 

Esattamente una scelta, peccato che però il panorama non è solo modale o solo tonale. Questi sono solo 2 dei tantissimi sistemi di riferimento. Ma aggiungo una domanda: forse manca la forza di crearsene uno proprio?

 

Questa una concezione più moderna se proprio vogliamo parlare di creatività, e lo scrivo consapevole delle difficoltà che un compositore può incontrare proprio in relazione alla sensualità.

 

Chiaramente il mio discorso non mi riferisce a te, alle tue sacrosante scelte o ai tuoi risultati e non mi inibisce nel soddisfare il mio spirito curioso, per cui seguo volentieri i tuoi ragionamenti :)

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Ho pubblicato degli articoli teorici ed un brano:"Excerpt dorian sound" per dimostrare come l'anima utilizzi la teoria per esprimersi. 0 commenti a tale brano. Ciò dimostra che l'interesse per l'Armonia modale è scarsissimo, d'altronde il mio scopo era quello di creare un argine al dilagante predominio della armonia tonale, questo avrebbe giovato alla stessa armonia tonale perchè ora come ora è ipertrofica e rischia di disintegrarsi.

Fatte queste considerazioni e visto che non ritengo utile ciò che faccio, sono portato a rivalutare il cammino intrapreso.

Un grazie a chi mi ha seguito.

per chi vorrà seguirmi:

http://www.armoniamodale.blogspot.it/

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A parte dispiacermi per questa tua scelta, appena hai proposto il seminario io ti chiesi:

 

Curiosità, come mai non brani d'autore? Penso sia doveroso un inquadramento storico, quindi passare dai diversi capolavori che magari hanno portato ad intendere la modalità in un certo modo...oggi.

 

Nonostante le dichiarate manifestazioni di interesse per il seminario, l'ultimo tuo post è questo

 

Ho pubblicato degli articoli teorici ed un brano:"Excerpt dorian sound" per dimostrare come l'anima utilizzi la teoria per esprimersi. 0 commenti a tale brano.

 

… e in ultima battuta: "per chi vorrà seguirmi"

 

In sintesi chi mi ama mi segua ... e come si dice, io ero interessato al "concetto Lydio Cromatico Della Organizzazione Tonale"...speriamo ci ripensi, altrimenti ci resta solo il libro di George Russell.

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Sono felice per l'interesse di Jamsession, vorrei comunque precisare una cosa e cioè che il testo di Russel tratta in pratica l'utilizzo delle scale modali nella armonia tonale, L'Armonia Modale è altro ed in realtà e poco trattata a livello di testi se non per accenni ed anzi piuttosto maltrattato in molti e validi testi di armonia tonale. Se vai a rivedere il progetto del mio percorso troverai le 4 fasi che mi ero prefisso di compiere.

http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/832-premessa-armonia-e-composizione-modale/

La vera armonia modale la troviamo in altre culture tipo asiatiche, non per questo dobbiamo imitare il loro fraseggio,( è già sufficiente avere imitato la musica afroamericana!), per noi mediterranei forse è più facile e più naturale ritrovare la musica modale che è nel nostro DNA, basta togliersi di dosso le sovrastrutture culturali che non ci appartengono, anche se la cosa è difficile. Della musica asiatica dobbiamo prendere l'armonia, i concetti, il fraseggio poi è personale.

La vera musica modale appartiene a pochi musicisti classici tipo Vincent Persichetti e a qualche jazzista tipo J.Coltrane ultima fase.

Non che si debba essere obbligati a suonare il pieno modale ma per conoscere un percorso bisogna conoscere l'inizio e la fine del percorso! L'inizio è la musica degli antichi greci, la fine è Persichetti e Coltrane(faccio degli esempi). Ognuno di noi poi scegli come esprimersi, ma la cosa più importante è sapere cosa è l'"Armonia Modale". Il modo tecnicamente è un insieme di note, ma andando oltre tale affermazione , il modo è un "modo di essere" è una idea armonica che deve essere messo in paragone con la propria personalità per cercare delle affinità tra se stessi ed il modo più adatto, non basta conoscere le scale modali per entrare nella Armonia Modale. Mi rendo conto che certi concetti in una società consumistica, del tutto e subito, fanno fatica ad essere accettati,come è successo in questo forum, forse perchè manca la mentalità.

Non ho detto che abbandonerò il forum, dico che ritengo inutile proseguire con insegnameto della Armonia Modale. Forse incontrandosi dal vivo, anzi ne sono certo, le cose andrebbero diversamente.

un caro saluto.

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Mi rendo conto che certi concetti in una società consumistica, del tutto e subito, fanno fatica ad essere accettati,come è successo in questo forum, forse perchè manca la mentalità.

 

... no scusa, ma quale mentalità? Cosa è successo? Io mi sto facendo un mazzo a capanna da 15 anni, sto facendo il mio secondo biennio ...scusa, ma vallo a dire a qualcun altro ;)

Non penso che gli altri abbiano fatto di meno di me, o meglio, non penso a priori che abbiano fatto meno e siano consumisti sfegatati solo perché c’è chi non ti ha battuto la pacca sulla spalla per il brano che hai postato (com’è, andava bene finchè arrivavano commenti?) o per chi non ha spostato appieno la tua estetica o vuole solo capire come funziona.

 

Forse non sai che questo è l’ultimo mese prima della sessione estiva e chi studia ha anche altro da fare, per cui semplicemente il commento al tuo brano non è la prima priorità del popolo studentesco in Maggio … detto molto simpaticamente.

 

Non a caso i seminari (vedi topic nella sezione jazz) sono tutti d'estate ;)

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Però scusate ragazzi, la disponibilità di Modale mi è sembrata ampia...fatto salvo maggio,se uno fosse veramente interessato alla questione secondo voi non si metterebbe a pasticciare un po' sullo strumento e proponesse poi qualcosa? Ceto, so che 3 lezioni sono pochissime e in effetti non è carino che Modale molli subito ... però forse si aspettava qualche feedback. Anche se ci si aspettava i compiti ...un po' di iniziativa ....

 

Insomma, la verità sta sempre nel mezzo ;)

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Sono felice per l'interesse di Jamsession, vorrei comunque precisare una cosa e cioè che il testo di Russel tratta in pratica l'utilizzo delle scale modali nella armonia tonale, L'Armonia Modale è altro ed in realtà e poco trattata a livello di testi se non per accenni ed anzi piuttosto maltrattato in molti e validi testi di armonia tonale.

 

...per questo ero e sono curioso ;)

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