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Piano Concerto - Forum pianoforte

Il "concetto Lydio Cromatico Della Organizzazione Tonale"


modale
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Centra George Russell)

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Improvvisazione_(musica)

 

Modale « La musica era diventata troppo densa. Arrivava un tizio e mi dava dei pezzi pieni di accordi, che non sapevo come suonare. »

(Miles Davis)

 

Un nuovo approccio all'improvvisazione fu teorizzato da George Russell (compositore, pianista e musicologo) nella sua opera intitolata "Il concetto cromatico Lidio di organizzazione tonale" (The Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization). L'album Kind of Blue (1959) di Miles Davis fu uno dei primi esempi di questo nuovo stile d'improvvisazione, detto modale, in cui la preminenza viene data alle scale che il solista può utilizzare, piuttosto che alla progressione armonica del brano.

 

Quest'ultima, infatti, si semplifica al massimo (si veda in proposito la progressione del brano So What: 16 misure in Re minore, 8 battute in Mib minore, 8 ancora in Re minore con lunghe improvvisazioni nel modo dorico) e costituisce una specie di tappeto sonoro su cui il musicista può espandere al massimo la sua inventiva melodica.

 

Il presentare lunghe sequenze di misure accompagnate da un solo accordo è caratteristica tanto comune della musica jazz modale da diventarne, nell'uso comune, la definizione corrente.

 

Lo stile modale dominò la scena del jazz d'avanguardia per tutta la prima parte degli anni 60, e venne in diversi periodo adottato, oltre che dal già citato Davis, dai massimi nomi del periodo, quali John Coltrane, Bill Evans, Herbie Hancock, diventando poi parte integrante del bagaglio tecnico mainstream dei musicisti jazz.

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La cosa che mi fa specie è che leggendo il tuo blog sembra una cosa innovativa, mi sembra di capire che ha già mezzo secolo...infatti l'articolo di wiki parla al passato, per certi versi sembra quasi anche superata o comunque una "normalità".

 

Non che sia da non conoscere, anzi ti ringrazio per gli stimoli Modale :D e ti chiedo di dirci tu qualcosa di più ;)

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> progressione armonica del brano

Dettagli?

 

 

> Quest'ultima, infatti, si semplifica al massimo (si veda in proposito la progressione del brano So What: 16 misure in Re minore,

> 8 battute in Mib minore, 8 ancora in Re minore con lunghe improvvisazioni nel modo dorico)

> e costituisce una specie di tappeto sonoro su cui il musicista può espandere al massimo la sua inventiva melodica.

Una sorta di minimalismo nel Jazz...?

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Certamente il modalismo non è una novità, come non lo è il tonalismo, il problema è che nell'ambito di un costume sociale nel quale vige il concetto ed il desiderio consumistico del "tutto e subito", la musica tonale,che è finalizzante e rassicurante perchè prevedibile in quanto tutto poi si esaurisce nell'accordo della tonalità, soddisfa i requisiti richiesti dall'ascoltatore affinche questo dica che gli piace ciò che ascolta o meglio che gli viene proposto dai media di massa. La Chiesa cattolica in occasione del Concilio di Trento, abolì il sistema modale a favore di quello tonale e ciò lo fece più per evitare..... fughe creative che per un aumento effettivo del valore della musica. Erano i tempi dell'illuminismo in cui l'idea di Dio vacillava sotto la filosofia di Marx e quindi la musica tonale che riconduce tutto ad un accordo centrale e quindi inconsciamente all'idea di Dio stava bene alla Chiesa.

Ritengo che il tonalismo che attualmente imperversa sia un fenomeno sociale momentaneo e che il modalismo sia un fenomeno sociale e storico tutt'altro che concluso ed achiviato. La "musica " non può essere ridotta ad un giro armonio, va bene anche quello, ma lo scopo che porto avanti e che mi ha indotto ad aprire questa discussione è quello di informare i non informati che la musica è molto di più di un turn around o di un giro armonico intorno all'accordo base della tonalità. Vedere la musica solo dal punto di vista tonale è come alzarsi una mattina di luglio e vedere che piove e affermare poi, sulla base di ciò che si è visto un solo giorno dell'anno, che piova tutto l'anno. Ritengo che la musica tonale abbia detto quasi tutto, lo diceva anche M.Davis, la musica modale invece è in continuo fermento, chi la segue si rende conto che ha delle potenzialità enormi, dal punto di vista creativo. Certo proporre una idea non di consumo utilizzando un forum di internet può creare una eterogenesi dei fini, e me ne rendo conto. Penso anche che un forum come questo sia pronto per un discorso ...un po particolare.

http://www.armoniamodale.blogspot.it/2011/12/prefazione-al-trattato-di-armonia.html

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La Chiesa cattolica in occasione del Concilio di Trento, abolì il sistema modale a favore di quello tonale e ciò lo fece più per evitare..... fughe creative che per un aumento effettivo del valore della musica. Erano i tempi dell'illuminismo in cui l'idea di Dio vacillava sotto la filosofia di Marx e quindi la musica tonale che riconduce tutto ad un accordo centrale e quindi inconsciamente all'idea di Dio stava bene alla Chiesa.

 

cosa cosa cosa?!?!

Modale, mi sa che tu e la storia non andate molto d'accordo...

 

Ritengo che il tonalismo che attualmente imperversa sia un fenomeno sociale momentaneo e che il modalismo sia un fenomeno sociale e storico tutt'altro che concluso ed achiviato. La "musica " non può essere ridotta ad un giro armonio, va bene anche quello, ma lo scopo che porto avanti e che mi ha indotto ad aprire questa discussione è quello di informare i non informati che la musica è molto di più di un turn around o di un giro armonico intorno all'accordo base della tonalità. Vedere la musica solo dal punto di vista tonale è come alzarsi una mattina di luglio e vedere che piove e affermare poi, sulla base di ciò che si è visto un solo giorno dell'anno, che piova tutto l'anno. Ritengo che la musica tonale abbia detto quasi tutto, lo diceva anche M.Davis, la musica modale invece è in continuo fermento, chi la segue si rende conto che ha delle potenzialità enormi, dal punto di vista creativo. Certo proporre una idea non di consumo utilizzando un forum di internet può creare una eterogenesi dei fini, e me ne rendo conto. Penso anche che un forum come questo sia pronto per un discorso ...un po particolare.

http://www.armoniamo...di-armonia.html

 

Continuate pure a parlarne dal punto di vista jazzistico, ma ben coscienti del fatto che i termini "tonalità" e "modalità" fanno parte della storia della musica da secoli (e secoli).

"Modus" viene utilizzato nella trattatistica medievale per identificare i modi di intonazione salmodica, poi rielaborati in moltissimi ... modi. Se prendiamo il significato attuale del termine "modalità", ovvero un sistema di organizzazione musicale basato su criteri gerarchici, allora la modalità ha una tradizione ININTERROTTA dai greci (prima dell'VIII sec. a.C.) a oggi, ovvero quasi 3000 anni.

E, per chiarire... la tonalità è UNA modalità, almeno in termini etnomusicologici.

Poi, ripeto, parlatene dal punto di vista che volete... ma attenti a non scavallare in altri ambiti con così tanta facilità

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Certamente con il Concilio di Trento fu praticamente bandita la polifonia e l'uso di più strumenti musicali. Fu affermata l'importanza della parola in rapporto al suo signficato nell'ambito del canto. La musica di per se non doveva distrarre l'attenzione dai contenuti vebali, quindi fu sminuito il ruolo della musica la quale doveva essere "semplice e dolce". Questo cosa significa. Ritengo che linfluenza del Concilio sia stata notevole e tale influenza si proietti fino al giormo di oggi e che nella pratica abbia messo da parte il valore della musica generando una musica "di accompagnamento". Questo di fatto ha segnato secondo me il passaggio dal modalismo al tonalismo.

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Discorso lungo quello del Concilio, e converrebbe affrontarlo, secondo me si sta facendo un po' di casino fra Riforma e Controriforma.

 

Per quanto riguarda la riforma, stiamo parlando del corale...per cui, quale musica di accompagnamento?

 

Per quanto riguarda la controriforma, un musicista ne ha incarnato appieno il senso ed è Palestrina...sappiamo tutti con quale linguaggio si esprimeva, giusto?

 

Se volete vi tedio con tutti i dettagli, ma...

 

...la graduale conquista della tonalità moderna va cercata in altri ambiti, intanto nell'interessante dibattito teorico, vedi gente tipo TINCTORIS, RAMOS DE PAREJA, GAFFURIO, GLAREANUS, ZARLINO, VICENTINO NICOLA, VINCENZO GALILEI.

 

Ma a seguire molto più in la: Tartini e i teorici padovani e poi ancora Rameau...e diciamo che teoricamente abbiamo parecchio.

 

Però non mi farei mancare delle riflessioni su monodia e basso seguente (e continuo) e il sistema equabile.

 

Tanti fattori distanti anni luce dal Concilio che hanno portato alla razionalizzazione dei modi...processo di razionalizzazione che è arrivato nei secoli a portare ad avere un unico "modo" o scala...quella cromatica, sino alla disgregazione del sistema tonale (parliamo di un secolo fa, non ieri).

Oggi chi si esprime non usa la tonalità … è una falsa credenza. Penso che Jazz e Classica ad un certo punto, con le dovute sfumature, si siano avvicinati tantissimo, soprattutto negli ultimi vent anni.

… poi ci sono i nostalgici e una serie di altre esigenze parallele: intrattenimento, musica da fim, compiacimento di un pubblico ignorante per fini di lucro, etc.

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La Chiesa prevede tutto in anticipo, capta i movimenti culturali prima che essi si delineino in maniera evidente e si prepara "all'evento" , quando vuole. Credevo fosse sottinteso che i tempi sono diversi.

 

Se erano così bravi avrebbero previsto l'abbinata Lutero...stampa, che ha permesso la riforma. Pensi l'avessero previsto?

 

Comunque il concilio è notoriamente una misura messa in atto per una delle tante "tangentopoli" della storia...diciamo che il problema era più politico...che altro.

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Penso anche che un forum come questo sia pronto per un discorso ...un po particolare.

 

Mi ero perso questo frammento di Modale, a prescindere dagli strambi riferimenti storici a me l'argomento interessa,..non so a quanti altri.

 

Eventualmente, nel caso ti andasse bene, proponendo un percorso progressivo, si potrebbe parlare seriamente di questa questione che ti sta a cuore. Potresti proporre un seminarietto, c'è un apposita sezione adesso usata solo per orchestrazione; stabilisci un programma, una cadenza degli appuntamenti: un po' di teoria e degli esercizi. ... e vediamo cosa salta fuori.

 

Se ti andasse bene magari ci fasiamo con TheSimon per sfruttare al meglio quella sezione ;)

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A scuola ci insegnavano che il Risorgimento e i suoi fautori avevano risorto o si proponevano di farlo pensando a tutta l'Italia. Avevo quaranta anni meno di quanti ne abbia oggi ma ho sempre creduto che al Risorgimento interessasse solo una parte dell'Italia. Qualcuno all'epoca mi diceva che fantasticavo. Oggi molti mi danno ragione perchè la pensano come me. Cerco sempre di storicizzare ciò di cui vengo a conoscenza, di vedere da un punto di vista che non sia in funzione del periodo in cui l'evento è nato oppure in funzione del periodo che sto vivendo, cerco di valutare non in maniera nozionistica bensì funzionale. E' chiaro che così ci si espone molto a critiche. Infatti i pareri sono sempre molto diversi, ma per me questo è uno stimolo e spero che lo sia o lo diventi anche per voi.

Detto questo sperando di non scatenare un altro "vespaio"e che questa sezione del forum dedicata alla musica modale prosegua per la sua strada, seguo il consiglio di Frank.

Nella sezione "seminari" di questo forum manderò avanti il discorso sulla Armonia e Composizione modale. Cercherò di farlo nel nome della Musica e vorrei un aiuto e dei consigli anche da parte vostra per portarlo avanti. Ritengo che l'ascolto delle mie composizioni sia un ausilio della massima importanza per meglio capire e viaggiare nell'argomento che non è semplice. Lo farò finchè sentirò che c'è entusiamo per l'argomento. Le mie composizioni possono essere ascoltate nella sezione "Questo l'ho scritto io" del forum. Gradirei uno spirito costruttivo nei confronti del lavoro che stiamo per portare avanti.

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  • 5 months later...

DISCUSSIONE SULLA ORGANIZZAZIONE TONALE IONICA E SULLA ORGANIZAZIONE TONALE LIDIA

 

 

La scala lidia va posta al centro del sistema tonale per un motivo: perché è depositaria del “suono puro maggiore”.Le conseguenze di ciò sono: a) L’assenza della cadenza dominante primaria – triade di tonica. B) La verticalizzazione della armonia. Le scale maggiori che possono essere concepite come organizzatrici del sistema tonale sono la scala ionica e la scala lidia. La scala ionica possiede due toniche. Esempio: nella scala di C ionico le due toniche sono C ed F da cui originano la scala C ionico e F lidio. All’interno dell’intervallo C-F la tonica è F quindi in realtà la scala C ionico è un derivato della scala F lidio. Di conseguenza la scala C ionico non è portatrice del “suono maggiore puro” in quanto è un derivato di un’altra scala maggiore. La scala ionica è portatrice della cadenza dominante primaria-triade di tonica. Ad esempio: in C ionica abbiamo la cadenza G VII-C ionico perché il tritono F/B risolve in C maggiore. La scala lidia non possiede la cadenza dominante primaria-triade di tonica; infatti se analizziamo la sala F lidio sul V grado troviamo C ionico che non risolve in F lidio. L’assenza della cadenza dominante primaria-triade di tonica, porta ad un forte indebolimento della potenza tonale della triade di tonica e della forza centripeta che porta a gravitare tutta l’armonia verso la triade di tonica. La sequenza modale dorico/misolidio/ionico comunque è contenuta nella scala lidia; è un VI/II/V, quindi la dominante sul II grado risolve sulla triade del V grado e non sulla triade di tonica. Anche in questo caso il risultato è un forte indebolimento della potenza tonale della triade di tonica. La scala ionica possiede due toniche quindi la armonia che nasce da essa quando viene posta al centro della organizzazione tonale è una armonia delimitata dalle sue due toniche. La scala lidia possiede una sola tonica e quando tale scala viene posta al centro della organizzazione tonale l’armonia che nasce è verticale in quanto non delimitata da un’altra tonica. Nella organizzazione tonale lidia, quindi, l’armonia non è più soggetta a delimitazioni ma può espandersi assumendo forme non più obbligate come nella organizzazione tonale ionica permettendo al musicista una maggiore espressività. Nella organizzazione tonale ionica le note estranee alla scala, sono note assenti e quando vengono suonate hanno un valore puramente cromatico, di abbellimento, di colore. Nella organizzazione tonale lidia le note estranee alla scala sono note esistenti, e quando vengono suonate sono strutturali e non semplicemente delle note di passaggio. Bibliografia: “Lydian Chromatic Concept of Tonal Organization” di George Russell Concept Publishing Company-Brookline, Massachusetts

http://ettoregarzia.blogspot.it/

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