RedScharlach Posted July 28, 2017 Report Share Posted July 28, 2017 "Il lavoro si configura come uno studio sull'essenza materica del suono, fortemente legato ad un’esplorazione dei materiali di cui si compongono gli strumenti musicali stessi. All'aspetto primordiale della materia, libera dalla necessità di un soggetto esterno, il segno imprime l’espressività della forma. Il trattamento della texture, scabra e astratta, supera l’aspetto propriamente figurativo, cercando di evocare piuttosto che raccontare, disegnando un’arcata formale di ampio respiro attraverso la graduale metamorfosi dei gesti sonori iniziali. Strappi e sfibramenti disegnano un paesaggio ferito, metafora di una realtà frammentata, destinata allo sgretolamento. Una memoria sottile attraversa il groviglio per cogliere l’intima relazione di tutte le parti, come un orizzonte di fissità che affiora da uno spazio interiore." Traiettorie 2016 - XXVI Rassegna Internazionale di Musica Moderna e Contemporanea Concerto dell'Ensemble Prometeo del 23/11/2016 presso la Casa della Musica di Parma Daniela Terranova (1977) "Di natura sottile" (2016) per flauto, clarinetto, violino, viola, violoncello, pianoforte e percussioni **Prima esecuzione assoluta – Commissione Traiettorie 2016 Giulio Francesconi, flauto Paolo Ravaglia, clarinetto Georgia Privitera, violino Gabriele Croci, viola Claude Hauri, violoncello Anna D’Errico, pianoforte Simone Beneventi, percussioni Marco Angius, direttore Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
maquieto Posted July 29, 2017 Report Share Posted July 29, 2017 Che dire!! Incredibile!!! Grazie. Veramente interessante; la pulsazione del tempo diventa materia a tal punto che la si potrebbe tagliare con il coltello. Questi si che sono aspetti sottovalutati dai maestri. Il valore del silenzio, la durata del tempo e l'espandersi del suono o ancora, il suono che può divenire quasi percussivo, violento, spiazzante nella relazione spazio/tempo. Io ad esempio molte volte rimango affascinato dal solo eco emesso nella cassa del piano quando con il pedale si liberano di colpo gli smorzatori e mi fermo li ad ascoltare e ascoltare...capisco come mai Cortot gli attribuisse il valore di " Anima" del pianoforte. La musica inizia prima della musica. Il pensiero ed il silenzio sono già...sfondo bianco da irrorare successivamente con i suoni. Grazie ancora. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
RedScharlach Posted August 1, 2017 Author Report Share Posted August 1, 2017 Il suo lavoro sorprende subito nel rincorrersi nervoso delle corde stoppate, pizzicate, nei sibili misteriosi, nello sviluppo di onde sonore, cicliche e sospese su un silenzio come vuoto enigmatico. È possibile leggere il suo interno metafisico come una condizione di irrelatività, negazione di significato? «È possibile leggerlo come negazione di un’evidenza, come rappresentazione di un immaginario sottile, che è espressione della spiritualità dell’uomo contemporaneo. Il suono può essere espressivo di per se stesso e non necessariamente per qualcosa di estraneo che dovrebbe rappresentare o significare. In questo lavoro il trattamento della texture, scabra, materica e tuttavia astratta, supera l’aspetto propriamente figurativo, cercando di evocare piuttosto che raccontare, ricorrendo a procedimenti di accumulazione e rarefazione, densità e trasparenza, e disegnando un’arcata formale di ampio respiro attraverso la graduale metamorfosi dei gesti sonori iniziali. La materia dell’opera è silente, ma viva, capace di costruire una drammaturgìa sonora fortemente polisemica. In una simile concezione, la stessa gestualità legata al materiale di cui si compongono gli strumenti ad arco costituisce una possibile fonte di senso. I significati quindi risiedono nel flusso sonoro, concepito come somma di elementi armonici e inarmonici, e nella gestualità stessa dei musicisti che dipingono quasi una coreografia del suono. L’atto creativo si traduce nel tentativo di catturare l’impressione, piuttosto che fornire una descrizione». Da http://www.ilcorrieremusicale.it/2016/02/18/interno-metafisico-daniela-terranova/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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