Dino Postato Gennaio 28, 2016 Report Share Postato Gennaio 28, 2016 Le musiche suonate nei lager rivivono al conservatorio di Torino http://www.lastampa.it/2016/01/27/multimedia/cronaca/le-musiche-suonate-nei-lager-rivivono-al-conservatorio-WEcyaAWneCaX2sEHOU1GuL/pagina.html Non so cosa ne pensate voi ma mi sembra una buona iniziativa 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Terenzio Postato Gennaio 28, 2016 Report Share Postato Gennaio 28, 2016 Ottima direi. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
danielescarpetti Postato Gennaio 29, 2016 Report Share Postato Gennaio 29, 2016 Tutto quello che può servire a ricordare fino a che punto l'umano può essere criminale e assassino verso altri della sua specie è ben fatto e quindi auspicabile nella speranza che ciò possa aiutare a far sì, che non si il ripetano simili catastrofi. Se a farlo è la musica è ancor meglio, in quanto la musica è universale nel suo esprimersi e dunque, comprensibile e accessibile a tutti. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Gennaio 29, 2016 Report Share Postato Gennaio 29, 2016 E' veramente agghiacciante pensare al ruolo che la musica ha avuto nel Regime Nazista, in generale, e nei campi di concentramento in particolare. Leggevo proprio di recente come il Requiem di Verdi fosse stato individuato dai musicisti di Therezinstadt come la loro opera di ribellione contro i gerarchi. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
LucaCavaliere Postato Gennaio 29, 2016 Report Share Postato Gennaio 29, 2016 Su questo tema Francesco Lotoro ha fatto un lavoro di ricerca unico al mondo http://www.ilmc.it/enciclopedia.html io ho avuto modo di sentirlo dal vivo nell'ambito di PianoCity due anni fa. Avevano dell'incredibile le storie che raccontava riguardo il modo di vivere la musica nel lager: compositori che scrivevano opere che duravano anche mezza giornata perchè nella prigionia mutava la percezione del tempo... musica scritta, in mancanza d'altro, anche sulla carta igienica... Queste cose le raccontava intervallando brani al pianoforte di compositori (per lo più Est Europa) internati nel lager Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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