contrappunto91 Postato Dicembre 29, 2015 Report Share Postato Dicembre 29, 2015 Buon Natale a tutti!! E tra poco siamo nel Nuovo Anno..! Volevo chiedere se qualcuno ha la pazienza di dare una veloce occhiata a questo contrappunto triplo rivoltabile che ho fatto su canto dato! Lo stile è un po' quello del Dubois, tonale e rigoroso. Secondo voi ci sono errori? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Dicembre 30, 2015 Report Share Postato Dicembre 30, 2015 Ho dato un occhiata veloce alla prima riga, la prima cosa che starei attento è alla fioritura dell'unisono che spunta fuori un po' ovunque con e senza rivoltare le 3 voci. Nel caso fosse materiale per una fuga tripla la testa del seconto e terzo Soggetto o dei 2 controsoggetti sono troppo simili. Inoltre, che funzione assegni a quel La lungo che ti funge da pedale di armonia? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
contrappunto91 Postato Dicembre 30, 2015 Autore Report Share Postato Dicembre 30, 2015 Ho dato un occhiata veloce alla prima riga, la prima cosa che starei attento è alla fioritura dell'unisono che spunta fuori un po' ovunque con e senza rivoltare le 3 voci. Nel caso fosse materiale per una fuga tripla la testa del seconto e terzo Soggetto o dei 2 controsoggetti sono troppo simili. Inoltre, che funzione assegni a quel La lungo che ti funge da pedale di armonia? Per fioritura dell'unisono intendi quando faccio la nota di volta? L'ho trovata spesso nelle fughe di Bach... Il La ha funzione prima di terza del VII6 e poi di fondamentale del II7 la cui settima scende al soprano.... ho cercato di usare il moto obliquo tenendo quella nota per evitare errori..... ho provato a studiare dal Dubois le regole ma ancora non ho capito molto bene come si fa la polifonia rivoltabile e a cosa serve, ma sto provando. Ho cercato articoli sul contrappunto rivoltabile qui, ne ho trovato uno molto interessante su delle formule matematiche ma non credo di essere ancora all'altezza Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Dicembre 30, 2015 Report Share Postato Dicembre 30, 2015 L'ho trovata spesso nelle fughe di Bach... Certo Bach lo fa. Considera che la sua musica era destinata a strumenti a 2 tastiere per cui timbri diversi che rendono più interessante questa pratica che secondo me deve essere usata a beneficio di linee cantabili più varie e interessanti e non come unica alternativa ad un momento di difficoltà. Il tuo uso eccessivo sembra alludere (ma magari mi sbaglio) ad una struttura melodica un po' al limite più che essere il frutto di una "ricerca" melodica Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Dicembre 30, 2015 Report Share Postato Dicembre 30, 2015 Il La ha funzione prima di terza del VII6 e poi di fondamentale del II7 la cui settima scende al soprano.... ho cercato di usare il moto obliquo tenendo quella nota per evitare errori..... ho provato a studiare dal Dubois le regole ma ancora non ho capito molto bene come si fa la polifonia rivoltabile e a cosa serve, ma sto provando. Io leggo un la fa# che porta a re...con il sapore di quarta e sesta ma ti invito a scrivere sotto una piccola analisi tonale, usa la teoria dei gradi fondamentali. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
contrappunto91 Postato Dicembre 30, 2015 Autore Report Share Postato Dicembre 30, 2015 Io ho provato a dare ad ogni parte una struttura melodica coerente, infatti ogni melodia ha un apice e una linea ad onde, non credo che la qualità melodica dipenda dal numero di unisoni, che costituiscono un risultato armonico indipendente dall'autonomia melodica di ogni voce... Il re è nota di passaggio sul tempo debole, le note strutturali sono il fa diesis e il do della battuta seguente: la--------------sol fa# mi re do si do la------------------ VII6 II_7 (ex quinta e quinta omessa) Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Dicembre 30, 2015 Report Share Postato Dicembre 30, 2015 ... penso che la mia osservazione non sia arrivata come doveva, quando avrò più tempo mi spiegherò meglio. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Gerardo Postato Dicembre 30, 2015 Report Share Postato Dicembre 30, 2015 Il re è nota di passaggio sul tempo debole, le note strutturali sono il fa diesis e il do della battuta seguente: la--------------sol fa# mi re do si do la------------------ VII6 II_7 (ex quinta e quinta omessa) mhmm, il re viene appoggato da mi, per cui il senso è una quarta e sesta, anche perchè l'accordo la mi fa# quale sarebbe? Se tu consideri il do la naturale risoluzione dell'accordo, devi tenere conto della battuta e quel pedale è un po' strano a cavallo di que battute, potevi alludere ad un quinto del quinto di sol maggiore...ma li sbilancerebbe troppo il senso tonale che di fatto resta sul V troppo poco. Per capirci sembra che la dominante secondaria (negata dall'assenza del do#) sembra durare più della dominante di sol maggiore. ... se il senso vuole essere tonale, bisogna tenere conto del passo armonico e della durata dei vari gradi nell'economia della tonalità d'impianto. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Gerardo Postato Dicembre 30, 2015 Report Share Postato Dicembre 30, 2015 Dimenticavo, le melodie sono troppo ripetittive, la melodia centrale è ingolfata di mi e re ... se ti nteressava la qualità, manca sicuramente varietà di registro. La coerenza è un presupposto (che ci deve essere), non l'obiettivo. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
contrappunto91 Postato Dicembre 30, 2015 Autore Report Share Postato Dicembre 30, 2015 Ma come si fa a studiare con ordine e metodo il contrappunto rivoltabile? Io più mi impegno più faccio errori.. Forse sbaglio qualcosa nel modo di studiarlo... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Zazza Postato Gennaio 2, 2016 Report Share Postato Gennaio 2, 2016 Ma come si fa a studiare con ordine e metodo il contrappunto rivoltabile? Io più mi impegno più faccio errori.. Forse sbaglio qualcosa nel modo di studiarlo... Sicuramente ci vuole metodo ma anche molta pratica. Avere qualcuno che da qualche dritta non è male. Considera che persino Mozart è andato a lezione di contrappunto da Padre Martini. Il contrappunto tonale richiede una grande capacità...che si amplifica in contesti di contrappunti rigorosi doppi e tripli. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
contrappunto91 Postato Gennaio 3, 2016 Autore Report Share Postato Gennaio 3, 2016 Ma ad esempio, secondo voi è giusto studiare il contrappunto rivoltabile per specie, partendo da nota contro nota? Per affrontare i problemi gradualmente? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Gennaio 3, 2016 Report Share Postato Gennaio 3, 2016 Didaticcamente parlando il Dubois è superato, ma è anche vero che libri come il Fux (Salita al parnasso) sono stati il tramite per formare tanti grandi. Tutto sta a quanto interesse abbiamo verso questa pratica ... io per esigenze personali mi sono ripassato il dubois più di una volta. Se ci interessa veramente è una bella palestra. Il contrappunto doppio, triplo o quadruplo servono per scrivere composiizoni contrappuntistiche rigorose di ampio respiro in modo da sfruttare ("speculare") maggiormente sul materiale tematico. Lo stile florido e imitato può essere un passaggio intermedio. Insomma, si impara a scivere delle belle linee in contrappunto, fiorirle, creare imitazioni e sfruttare le caratteristiche di rivoltabilità. ... ci sono metodi più efficaci di altri e diciamo pure che didatticamente parlando il metodo che propongo vedo che da buoni risultati. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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