Guest Pianoaccordatore Postato Febbraio 27, 2012 Report Share Postato Febbraio 27, 2012 un saluto a tutti gli amici del forum . . . .......vedendo il video su l'accordatura, mi sono reso conto che nella prima parte del video, Paolo volge la testa verso destra porgendo di conseguenza l'orecchio sinistro verso il suono. Durante l'accordatura, spesso mi accorgo di fare involontariamente lo stesso gesto. quindi la domanda è: c'è un'orecchio preferito per ascoltare meglio le più piccole sfumature del suono ? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Febbraio 28, 2012 Report Share Postato Febbraio 28, 2012 Assolutamente no. E' un gesto non voluto. però negli acuti, bisogna muoversi con tutto il corpo per cercale la direzionalità dell'onda sonora. Quando viene catturata, il suono si sente più forte e questo giova a fare gli unisoni. Non dimentichiamo che negli acuti e nei superacuti, gli armonici sono di breve durata e l'ascolto dellla nitidezza della fondamentale, al momento del transiente d'attacco è importante. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Febbraio 29, 2012 Report Share Postato Febbraio 29, 2012 Non dimentichiamo che negli acuti e nei superacuti, gli armonici sono di breve durata Avrei giurato che sono di meno, come si inserisce nel discorso il principio di durata al quale fai cenno? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Febbraio 29, 2012 Report Share Postato Febbraio 29, 2012 Ok. Non facciamo "le lastre" alle parole. Capita addirittura, a volte di sentire negli acuti un solo colpo di attacco con rapido decadimento del suono.La fondamentale sovrasta i pochi armonici e vive anche lei per un tempo brevissimo. Così, potrebbe andar bene? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Marzo 1, 2012 Report Share Postato Marzo 1, 2012 Ok. Non facciamo "le lastre" alle parole. Capita addirittura, a volte di sentire negli acuti un solo colpo di attacco con rapido decadimento del suono.La fondamentale sovrasta i pochi armonici e vive anche lei per un tempo brevissimo. Così, potrebbe andar bene? Percepisco un certo irrigidimento ma non ne capisco la motivazione, avrò pur diritto di fare una domanda, no? Lo chiedevo perché il pianoforte, seppur lo strumento tradizionale con la maggiore estensione, copre solo una gamma ridotta di suoni percepibili dall’uomo. Verso il grave ha una buona copertura, ma verso il registro acuto invece riesce a dei forti limiti, per questo chiaramente una volta vicini all’estremo acuto …. gli armonici disponibili sono pochissimi. La durata alla quale fai cenno mi sembra più legata alla “robustezza” dei suoni in quel registro e quindi forse più legato alla risonanza … alla quale chiaramente contribuiscono pure gli armonici. Però il mio è un ragionamento ad alta voce … non so cosa ne pensi tu o altri interessati al discorso ( al di la delle definizioni). Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Marzo 1, 2012 Report Share Postato Marzo 1, 2012 Assolutamente nessun irrigidimento, amico mio. Nessuno. E' che temo di complicare le cose. Di creare confusione. abeniisimo. Secondo me la tua precisazione è giusta. Insomma ...facciamo a capirci..qua negli acuti, gli armonici si ascoltano poco e, casomai, per un breve tempo. Nei bassi, addirittura, gli armonici prevalgono talmente nel loro "protagonismo", che ricostruiscono, durante il nostro ascolto, il suono fondamentale!!! Qui un certo Fisico di nome GENNARINO potrebbe illuminarci scientificamente!!!! Spero ...lo farà!!! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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