leoravera Postato Aprile 3, 2015 Report Share Postato Aprile 3, 2015 Ho provato a realizzare un tutorial per muovere i primi passi nell'improvvisazione su uno standard jazz.Spero possa essere uno strumento utile e divertente per chi è alle prime armi e vuole imparare a suonare jazz.http://www.leoravera.it/2015/04/02/imparare-a-improvvisare-i-primi-passi-tutorial-parte-1/Apprezzerei molto un vostro parere, grazie a tutti e buona Pasqua Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Crisantemi Postato Giugno 8, 2015 Report Share Postato Giugno 8, 2015 Ho provato a realizzare un tutorial per muovere i primi passi nell'improvvisazione su uno standard jazz. Spero possa essere uno strumento utile e divertente per chi è alle prime armi e vuole imparare a suonare jazz. http://www.leoravera.it/2015/04/02/imparare-a-improvvisare-i-primi-passi-tutorial-parte-1/ Apprezzerei molto un vostro parere, grazie a tutti e buona Pasqua Bello e ben fatto... si può fare una cosa simile anche per il controllo ritmico, con esercizi sull'anticipo, poliritmia, spostamenti ritmici ecc.Mi viene però da fare una considerazione; l'approccio razionale, che tende a predisporre una serie di tappe logiche e graduali che portano a un obiettivo, rischia di non arrivare mai al "dunque", o per lo meno di metterci troppo tempo. Almeno a me di solito capita così, con gli allievi... c'è sempre il momento in cui devi dirgli di buttare le mani sul piano e fare qualcosa senza pensare... questo collegamento tra controllo razionale e espressione spontanea potrebbe essere il vero obiettivo di un corso di improvvisazione... scusa non volevo farla tanto lunga, mi è venuto di aggiungere un pensiero che mi era già capitato di fare tra me e me. Complimenti per il tuo lavoro, ciao Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
DrJellyfish Postato Giugno 9, 2015 Report Share Postato Giugno 9, 2015 Ciao Crisantemi, benvenuto (nickname mica male…). Anch'io trovo che il lavoro di Leo sia interessante e allo stesso tempo mi trovo d'accordo con te sull'aspetto "non razionale"; il fatto è che, appunto, quello che possiamo insegnare, soprattutto in forma scritta, è giusto la parte teorica. Per quanto anch'io insegni teoria, improvvisazione e cose simili, paradossalmente mi convinco sempre di più che il jazz inteso come linguaggio si possa imparare ma non insegnare Quello che possiamo fare è dare degli input, come fai tu quando dici "butta le mani sul piano" o "fai qualcosa senza pensare". Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Crisantemi Postato Giugno 9, 2015 Report Share Postato Giugno 9, 2015 Ciao Crisantemi, benvenuto (nickname mica male…). Anch'io trovo che il lavoro di Leo sia interessante e allo stesso tempo mi trovo d'accordo con te sull'aspetto "non razionale"; il fatto è che, appunto, quello che possiamo insegnare, soprattutto in forma scritta, è giusto la parte teorica. Per quanto anch'io insegni teoria, improvvisazione e cose simili, paradossalmente mi convinco sempre di più che il jazz inteso come linguaggio si possa imparare ma non insegnare Quello che possiamo fare è dare degli input, come fai tu quando dici "butta le mani sul piano" o "fai qualcosa senza pensare". avevo scelto il nickname che uso di solito ma era già preso... Piacere di conoscerti, DrJellyfish. Bella la tua definizione che il jazz si possa imparare ma non insegnare... alcuni studenti hanno bisogno però che tu sappia tradurre in parole i processi che entrano in gioco nell'improvvisazione (questo rende possibile tra l'altro che un musicista appena discreto ma intelligente e buon comunicatore sappia insegnare meglio di un grande improvvisatore che non sa dare un nome a quello che fa). Comunque, come dici tu, quello che possiamo fare è creare le condizioni perchè se ci sono delle qualità nell'allievo queste possano venir fuori. Esercizi, come quelli di Leo, analisi e trascrizione di soli, ascolto e pratica del repertorio, studio dell'armonia, sviiluppo dell'orecchio, passione e contagioso entusiasmo per la stupenda forma d'arte che pratichiamo, e altro... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
leoravera Postato Giugno 9, 2015 Autore Report Share Postato Giugno 9, 2015 Grazie per l'attenzione al mio lavoro e per gli spunti interessanti di questa discussione. Certamente c'è molto che sfugge all'approccio razionale, non solo nell'improvvisazione ma nella musica in generale. "Un linguaggio che si può imparare ma non insegnare", la definizione è molto efficace. Aggiungo che è un linguaggio che si può studiare, ma ognuno lo deve fare a modo suo sforzandosi di trovare il proprio metodo e mettendolo costantemente alla prova. Per un insegnante, comunicare la passione dovrebbe essere la prima cosa, la più importante, invece spesso mi rendo conto di darla per scontata, sbagliando. ... scusa non volevo farla tanto lunga Non sei stato affatto lungo, ma se ti scusi per quattro righe di intervento significa che sei abituato ad essere ancora più sintetico. Come è stato del resto anche DrJellyFish. Dimostrando che se si hanno cose intelligenti da dire, quattro righe sono più che sufficienti. Grazie a entrambi, a presto Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Crisantemi Postato Giugno 10, 2015 Report Share Postato Giugno 10, 2015 Condivido ogni tua parola Leo, e a proposito del fatto che ciascuno debba trovare il suo modo mi viene in mente una affermazione di Bill Evans in un'intervista che diceva che ogni musicista è necessariamente un autodidatta... e quando, nel famoso video/intervista alla tv americana suo fratello Harry lo rimprovera di non avergli voluto mostrare voicings e altre cose al pianoforte Bill gli risponde più o meno: "non l'ho fatto perchè non volevo privarti del piacere di scoprirle tu stesso..." per questo, quando mi capitano quegli studenti che come prima cosa ti dicono "no ma a me devi starmi sotto, dare i compiti e controllarmi, altrimenti io mi conosco... ecc." perdo un po' la pazienza perchè mi rendo conto che ho davanti una persona che non ha un vero interesse per la materia, ma cerca in te le motivazioni che dovrebbe trovare in sé stesso. Spero di non aver deragliato il tuo thread, ma un ragionamento tira l'altro ciao Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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