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Piano Concerto - Forum pianoforte

Palestrina - chiavi antiche, dubbio


Annuccia
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Io non ricordo in Palestrina esempi di tenor scritta nella moderna chiave di mezzosoprano: puoi postare un esempio?

 

Usualmente il tenor viene scritto con la chiave di Do sulla III (moderno contralto) o sulla IV (moderno tenore).

In generale, l'uso delle voci e delle relative chiavi non deve essere inteso alla maniera moderna (Bassus=basso, Tenor= tenore, ecc..) ma considerando l'ambito generale e il rapporto tra i registri vocali nel pezzo in questione. Il tenor, se complessivamente acuto, usa la chiave di Do in III riga, se no sulla IV. Ancora più particolare il Bassus che usa la chiave di Fa sulla IV (moderno basso) ma anche sulla III (moderno baritono) e talvolta anche la chiave di Do sulla IV (moderno tenore). La moderna chiave di mezzosoprano, chiave di Do sulla II riga, la usa l'Altus (il quale, oltre alla moderna chiave di contralto a volte usa la chiave di soprano).

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di conseguenza val sempre ricordare che gran parte della polifonia vocale rinascimentale, e sicuramente Palestrina, non era scritta per voci femminili, quindi la differenza "di genere" tra i vari registri non esisteva. L'altus era un tenore acuto, o un castrato, o un bambino (maschio) con la voce da contralto

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Vi ringrazio molto per i post, non so se sono riuscita a spiegarmi ma quello che ha acceso la mia curiosità è stata questa immagine. Cosa mi dite?

Quella del Tenor è una moderna chiave di contralto, non di mezzosoprano.

La Messa "Aeterna Christi munera" è scritta in modo ionio trasposto con un ambito piuttosto acuto sia per il Tenor sia per il Bassus, il che giustifica la trascrizione in chiave di contralto e baritono. Resta ovviamente la possibilità di trasporre l'altezza a piacimento (i modi sono solo una convenzione intervallare).

Al contrario, il Sicut cervus, scritto sempre in modo Ionio trasposto ma con chiavi "SATB" per l'ambito complessivamente più grave: molti cori/gruppi vocali misti oggi lo eseguono più acuto proprio per bilanciare i registri.

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Mi inserisco nel discorso, sono affascinato da quanto scrivi Zedef, ma come si acquisiscono queste conoscenze? Intendo, c'è qualche testo specifico che tratta bene l'argomento?

Ci sono testi

 

(Zanolini

Swindale

Cervenca

e altri..)

 

ma soprattutto corsi, sia in ambito di Conservatorio sia in ambito esterno ad esso.

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