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Piano Concerto - Forum pianoforte

La musica in streaming sta uccidendo il download a pagamento


Lupino
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Certo che se ne accorgono solo adesso sono messi proprio male

 

La musica in streaming sta uccidendo il download a pagamento

Lo streaming musicale sta cannibalizzando il mercato del download. Lo dice Nielsen, nel suo ultimo rapporto diramato poche ore fa. Numeri impetuosi, quelli divulgati dall'azienda con sede a New York. Numeri che suonano come una marcia funebre per i servizi di musica in download a pagamento (come iTunes per intenderci).
Il rapporto riguarda i primi sei mesi del 2014 ed è incentrato sul mercato statunitense. Secondo Nielsen i servizi in streaming sono cresciuti del 42%, con oltre 70 miliardi di brani suonati attraverso servizi come Spotify o Deezer (erano poco meno di 50 miliardi nel primo semestre del 2013).

 

 

http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2014-07-04/la-musica-streaming-sta-uccidendo-download-pagamento-112927.shtml?uuid=AB3csdXB

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"Scaricarsi un brano sembra già appartenere al passato."

 

L'unica limitazione che ci vedo io è che il presupposto che si da per implicitamente assunto è quello di essere sempre in rete e non sempre questo è possibile o i servizi sono all'altezza delle aspettative.

 

Altra cosa che mi sta venendo in mente è il discorso auto, insomma, la classica chiavetta USB non mi sembra così velocemente sostituibile con lo streaming, o sbaglio?

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Si, senz'altro ma per streaming credo intendano la fruizione. Con dei semplici programmini oggi si scarica direttamente la traccia audio da un video che dovrebbe streammare da youtube in meno di 10 secondi. Non si acquista più dagli store. Ma anche questo è mercato, signori. Se ho i soldi e un fucile, lascio il fucile nella fuciliera e mi vado a comprare la carne perché nel resto della giornata non ho il tempo di andare a caccia perché devo lavorare. Se non lavoro e non faccio nulla tutto il giorno, non ho i soldi perché non ho un lavoro, devo imbracciare il fucile e trovare la mia preda se voglio mangiare carne. Qui il discorso è totalmente analogo. Almeno a livello italiano abbiamo un tasso di disoccupazione alle stelle, quelli che lavorano sono per la maggioranza anziani che non vogliono lasciare il loro posto di lavoro neanche una volta raggiunta l'età pensionabile. Mediamente l'anziano non scarica musica da iTunes (stiamo facendo sempre discorsi statistici), se chiedessi a mio padre: "Papà, tu compri musica da iTunes ?", lui mi risponderebbe: "Da Ai-che ?", e così farebbe il 90% dei suoi amici. I giovani non hanno soldi e ricorrono allo streaming o download pirata. È solo mercato...

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Fino ad un certo punto Simone, ci sono siti da cui ho scaricato (legalmente) decine di pezzi per pochi euro, con i soldi che certi ragazzetti spendono per telefonate, sigarette. benzina, lacca, vestiti ecc...potrebbero pagarsi la musica che cercano (e penso che solo nello 0,000001% dei casi cerchino cose realmente "introvabili") e gli avanzerebbero non pochi soldi, lo sai che spesso, molto spesso dietro c'è la scusa di non avere soldi o peggio che tutto deve essere alla portata di chiunque. Anni fa cercavo delle partiture di musica contemporanea che neanche alla Ricordi avevano in catalogo, cercai così su vari siti e alla fine le ho trovate, tutto questo cercando, mentre certe persone dopo aver aperto due link lasciano stare. Calcola che ho sentito persone che, nonostante guadagnino più di me, in modo costante e facendo un lavoro non usurante, neanche optano per l'acquisto legale, e potrebbero farlo. Io guadagno in un anno (quando va bene) quello che loro prendono in un mese e mezzo, eppure contribuisco a casa e nonostante questo ogni tanto riesco a comprare qualcosa e a fare "affari", sempre cercando la miglior soluzione. Ne abbiamo parlato, capisco che certi software ad esempio costano un bel pò, ma appunto se riesco io a comprarli nonostante tutto (e la situazione è veramente questa, la "crisi per me esiste da quasi 15 anni), non vedo perchè non debbano farlo loro o chiunque altro. Per cui sono d'accordo con te, ma fino ad un certo punto, proprio perchè so come ragionano alcune persone, e soprattutto quanti lucrano rivendendo in particolar modo software e librerie di suoni copiate.

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A chi lo dici... Parli con uno che ha speso 1200 euro per due librerie di pianoforte regolarmente licenziate.

Il punto è che telefonate, sigarette, benzina, lacca e vestiti non si possono scaricare illegalmente, la musica sì. È anche vero come dici tu che ci sono dei casi in cui anche i benestanti scaricano musica ma quando ragioniamo sul grande campione non possiamo vedere il pelo nell'uovo perché non è indicativo. Io rimango comunque dell'idea che se in una nazione ci fosse benessere non ci sarebbe nessun problema nello scaricare musica a pagamento da iTunes. Se guadagni 2000 euro al mese, l'inflazione è bassa e riesci a metter da parte 1000 euro al mese io non credo che la maggior parte delle persone avrebbe problemi a spendere 90 centesimi di euro per comprare un mp3 da iTunes dal momento che è uno store anche molto comodo. Una volta inserita la carta di credito basta premere il pulsante "compra" ed inserire apple id, più facile di così si muore. Ovviamente poi gli mp3 su iTunes passano il controllo di qualità. Lì certamente non ci trovi musica convertita da video youtube.

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