pianoexpert Postato Febbraio 23, 2014 Report Share Postato Febbraio 23, 2014 Vi propongo la prima delle Estampes: PAGODES , registrata in un mio datato concerto. 7.mp3 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Febbraio 23, 2014 Autore Report Share Postato Febbraio 23, 2014 Propongo la seconda delle Estampes: Soireè rand Grenade, da me eseguita in un datato concerto. E' incredibile come Debussy non abbia messo mai piede in Spagna!!! 8.mp3 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Febbraio 23, 2014 Autore Report Share Postato Febbraio 23, 2014 Ecco la terza: Jardins sous la pluie, sempre live e di incisione da un mio datato concerto degli anni 80' Naturalmente, come per la Wanderer sono gradite opinioni di ascolto. 9.mp3 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pestatasti Postato Febbraio 24, 2014 Report Share Postato Febbraio 24, 2014 Complimenti Maestro! bellissimo respiro... ottima atmosfera... soprattutto considerata l'esecuzione dal vivo. In realtà sembra non sia del tutto vero che Debussy non sia mai stato in Spagna: secondo Francois Lesure infatti nel 1880, in occasione di vacanze estive, avrebbe trascorso un pomeriggio a San Sebastian assistendo anche ad una corrida. La Francia di fine secolo (in generale l'estetica dell'art nouveau) era però imbevuta di esotismo, "spagnolismo" e orientalismo in genere (basti pensare a Gauguin, all'interesse per le stampe giapponesi, la celebre "onda" di Hokusai con il monte Fuji sullo sfondo che mi richiama chissà perché Les Pagodes), e sebbene Debussy non fosse certo incline alle mode, ha attinto a piene mani dal partimonio musicale "esotico" (arabo e balinese) nella sua scrittura già post tonale, che ha proprio nelle estampes un esempio meraviglioso. L'esposizione universale di Parigi, probabilmente, ha avuto un'influenza decisiva: è qui che si è immerso nell'esotismo e sembra abbia conosciuto l'orchestra gamelan, usandone poi i modi slendro e pelog e lasciandosi influenzare anche nella concezione del brano musicale come una serie di eventi combinabili e tra loro sovrapponibili. Grazie per queste interpretazioni. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Febbraio 24, 2014 Autore Report Share Postato Febbraio 24, 2014 Grazie delle informazioni!!!Anche se, non vorrei sbagliare, S. Sebastian è "Paesi Baschi". Ma comunque sono molto stimolanti le informazioni che mi dai. Grazie per i complimenti. E' vera questa vena "esotica", che, credo, sia sempre piaciuta all'Autore. Riguardo alla "sovrapposizione" sono pienamente d'accordo. Come avrai sentito per es nella chiusura di Grenade io parto da un piano "luminoso" per poi riuscire ad arrivare al pianissimo forse con tre p. Questa sovrapposizione( quasi una sorta di dissolvenza incrociata sonora) esiste in Debussy sia nei piani sonori di ogni idea come durante l'improvvisa ed inaspettata apparizione delle stesse. Grazie ancora Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
macchinista2871898 Postato Novembre 16, 2016 Report Share Postato Novembre 16, 2016 Complimenti al M° Paolo Ferrarelli..semplicemente UN GRANDE!! Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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