Peter Posted June 20 Report Share Posted June 20 Ciao a tutti, vorrei sapere perchè eseguendo tutte le scale, moto retto contrario terza e sesta ma veramente lentissime, tipo a 80 una nota per battito, (tanto da dovermi ricordare la diteggiatura a volte) successivamente ho una agilità e precisione incredibile nei passaggi molto veloci? Funziona davvero? Si usa? Si rischia qualcosa alla lunga? Questo esercizio è molto faticoso perchè bisogna seguire attentamente il metronomo nota per nota, e dura un'ora circa. Grazie mille! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pianoexpert Posted June 21 Report Share Posted June 21 Sono , come pianista e insegnante, personalmente contrario a questo tipo di "dieta". Non che , a volte sia proficuo studiare lentamente...anzi direi a rallentatore...cioè senza aumentare gli accenti! Voglio dire che studiare lentamente significa far diventare un pezzo "in due" invece in quattro o in otto. Si rischia di perdere il senso musicale!!!! Quindi sì guardare attentamente i passaggi imprecisi e capire cosa fa la mano e/o se non c'è chiarezza mentale. Concetto importante: il movimento, il gesto, che compiamo in velocità è assolutamente diverso da quello che compiamo, suonando lo stesso pazzeggio lentamente. Quindi un buono studio è studiare veloci con fermata sull'unità di tempo o di battuta. Prima tutto con ripetizione, cioè fermandoci sull'unità di tempo o di battuta e ripartire dalle stesse note. quando si parte e si arriva NON CI SI FERMA PER NESSUNA RAGIONE. Solo dopo la fermata si considera che cosa è accaduto. Quando tutto ciò è chiaro si passa a suonare con fermata senza ripetizione. Arriveremo sull'unità di tempo senza accentare troppo! SCALE: E' opportuno studiare le scale con concentrazione mentale. lente sì, ma anche veloci. Scopriremo che quello che si chiama passaggio del pollice "sotto", diventa passaggio del pollice a fianco!!! ( ved. testo SANDOR- Come si suona il pianoforte Ed. BUR). Ci si mette davanti alla tastiera, si sceglie la scala e il tipo di moto, poi si enunciano le alterazioni ad al ta voce e si Parte!!!! Prima per una ottava ok. Avanti e indietro SENZA FERMARSI. Poi per due ottave. Poi per quattro ottave. Iniziare con il moto contrario, più facile , essendo simmetrico. Studiare lentamente e solo lentamente per ore si rischia di perdere tutta una combinazione motoria che avviene tra i piccoli e i grandi muscoli, non ci conosceranno mai una serie di movimenti che saranno indispensabili in esecuzione, abbracciando il solo addestramento ginnico....che non ci porterà lontani. P.S. E' evidente che tu senta dopo un'ora un risultato "motorio", perché stai facendo ginnastica.....ma non è tutto!!!!! Ci sarebbero moltissime altre cose da dire , ma è opportuno farlo di persona, in sede di lezione. Il tuo Maestro sarà sicuramente attento a guidarti nello sviluppo della tecnica musicale pianistica. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Peter Posted June 21 Author Report Share Posted June 21 Buongiorno e grazie mille per la risposta. Mi Sono formato al Conservatorio G. Verdi di Milano un bel po di anni fa, e concordo pienamente su ciò che ha scritto, è l'insieme di tante cose che forma il pianista o per meglio dire il musicista, non c'è dubbio. La mia prima domanda era riferita principalmente al genere musicale che mi diletta da molti anni cioè il Jazz, che come ben sappiamo è cosa diversa rispetto allo studio del repertorio classico e i suoi canoni, ma anche qui serve velocità e sopratutto precisione nelle improvvisazioni a trentaduesimi che possono essere anche piuttosto lunghe se c'è una certa ispirazione ma non si possono preparare prima come un brano classico o già scritto. A questo proposito ho scoperto o forse "riscoperto" Che un'ora di scale lentissime, unitamente al Kramer e Bach sempre iniziando con velocità lentissime e poi a crescere, da una grande agilità e precisione "pronta cassa" Prima di affrontare una sezione con altri musicisti. Non mi ricordo esattamente il motivo per cui questo avviene rispetto ad esercitarsi iniziando con velocità tipiche di chi conosce già perfettamente scale e brani e non comincia come se leggesse la parte per la prima volta. Non so se mi sono spiegato un po meglio... una volta da adolescente ho sentito studiare Kempf solo perchè c'era la finestra aperta... ha cominciato con tutte le scale ancora più lente di come le sto facendo io, piano piano le portava a 150 circa, questo lavoro durava tipo 4 ore. Grazie mille ancora. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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