Xenakis Postato Settembre 19, 2012 Report Share Postato Settembre 19, 2012 Ieri sera ho sentito presentare il nuovo programma del Parco della Musica. Mi è sembrato un programma un po' provincialotto e completamente privo di qualsiasi evento che fonda qualità e novità nella stessa serata. Ci saranno Sakamoto, Einaudi, Glass, Alva Noto, e ... Sora Cesira. Insomma, i soliti noti dello show business degli ultimi decenni, più una cosina da borgatari. Con un accenno al residuo senso del pudore: per Einaudi, evidentemente considerato un giovane esordiente, si è ritenuto necessario cercare un pedigree nel suo lavoro come assistente di Berio. Qualunque festival in provincia riesce ad essere più originale, più propositivo; la capitale invece si presenta con una collezione di modernariato, non troppo pop e non troppo "dissonante", con in più qualche dj ... Se questo è il volto con cui si presenta la capitale, se questi sono gli eventi culturali caratterizzanti, il biglietto da visita di una nazione, quanta fiducia si può dare al resto del paese? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Piccinesco Postato Settembre 20, 2012 Report Share Postato Settembre 20, 2012 Colpa dei ragazzetti anche? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Feliciano Postato Settembre 21, 2012 Report Share Postato Settembre 21, 2012 per fortuna c'è il "Taste of Roma" il "più grande Restaurant Festival del mondo...."....così se famo na pajata e du nervetti e stamo a ppace!!!!!! Sante parole caro Xenakis...... 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Xenakis Postato Settembre 21, 2012 Autore Report Share Postato Settembre 21, 2012 Colpa dei ragazzetti anche? Non ho capito Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Piccinesco Postato Settembre 21, 2012 Report Share Postato Settembre 21, 2012 Non ho capito Intendo dire che ci sono ragazzetti che ascoltando la musica di Einaudi ad esempio, che comunque non sembra aver affermato di essere un innovatore nel campo, la descrivono come struggente, "questa è musica", e altri aggettivi "oggettivamente" esagerati, nel senso che certamente non conoscendo moltissimi lavori precedente e contemporanei al suo e nostro tempo, hanno una visione "limitata", anche per colpa della distribuzione, e comunque quando vado nei negozi di dischi, cd ecc..( ora raramente ) vedo la gente non andare oltre i reparti pop/rock, non penso sia un' esagerazione pensare che in alcuni casi, forse rarissimi, si possa assistere ad un autolmitazione da parte di qualcuno a causa della vergogna di avvicinarsi, farsi vedere nei pressi del reparto "classica/contemporanea", termini che non sono presi in prestito da chi sappiamo ma servono solo a identificare la dicitura degli stessi in alcuni negozi. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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