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Piano Concerto - Forum pianoforte

Ignoto


Guest Gennarino
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Guest Gennarino

Oggi, parlavo con Violeta, che non stava ferma un attimo e, a un certo punto, le ho detto: Vuoi stare ferma! Ma che, balli la tarantella ?

E già, la Tarantella! Voi direte. Ma dove vuole trascinarci questo dannato!

Beh, voglio trascinarvi al cospetto della taranta!

Sì, perché è dalla taranta (nome dialettale della tarantola, ragno velenoso) che trae il nome la Tarantella: essa storicamente rivestiva il compito di terapia contro il tarantismo, una malattia che porta alle convulsioni e al delirio e che si pensava dovuta al temuto ragno.

La cura tarantellare consisteva nella ripetizione ossessiva e crescente del ritmo della Tarantella da parte di musici che svolgevano compiti clinici e nella danza corrispondente praticata dagli afflitti dalla malattia.

Ancora oggi, la Tarantella viene praticata in Puglia come cura coreutico-musicale.

In realtà, si ritiene, la taranta è un simbolo delle cose che ci fanno paura e la Tarantella è una specia di danza macabra per liberarci dalle paure.

La Tarantella si è poi evoluta, grazie alla fantastica elaborazione popolare, in una danza dal ritmo selvaggio e infernale scandito da tamburelli o simili strumenti, dalle caratteristiche fortemente erotiche, orientate sopratutto al corteggiamento, anche se non mancano varianti con motivazioni diverse.

In ambito popolare, la tarantella è diffusa nelle regioni del Sud Italia, fra cui Campania, Molise, Calabria, Puglia e Sicilia.

In Campania una variante della famiglia è la tammuriata: delle diverse varianti mi piace moltissimo, anche perché vengo da quelle parti, la tammuriata della costiera amalfitana, che si basa su un ritmo a terzine scandito dal tamburo.

La Tarantella ha affascinato molti compositori, che la hanno inclusa nelle loro opere.

Fra costoro, si trova anche un insospettabile!

Sentite prima di tutto questa Tarantella (suonata live da Aldo Ciccolini in occasione dei suoi 85 anni!) e poi ditemi chi è l'autore!

Tarantella-Ciccolini.mp3

 

Se indovinate, potete leggere lo spartito! Se no, potete solo lanciarvi uno sguardo languido!

 

Tarantelle.pdf

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Oggi, parlavo con Violeta, che non stava ferma un attimo e, a un certo punto, le ho detto: Vuoi stare ferma! Ma che, balli la tarantella ?

E già, la Tarantella! Voi direte. Ma dove vuole trascinarci questo dannato!

Beh, voglio trascinarvi al cospetto della taranta!

Sì, perché è dalla taranta (nome dialettale della tarantola, ragno velenoso) che trae il nome la Tarantella: essa storicamente rivestiva il compito di terapia contro il tarantismo, una malattia che porta alle convulsioni e al delirio e che si pensava dovuta al temuto ragno.

La cura tarantellare consisteva nella ripetizione ossessiva e crescente del ritmo della Tarantella da parte di musici che svolgevano compiti clinici e nella danza corrispondente praticata dagli afflitti dalla malattia.

Ancora oggi, la Tarantella viene praticata in Puglia come cura coreutico-musicale.

In realtà, si ritiene, la taranta è un simbolo delle cose che ci fanno paura e la Tarantella è una specia di danza macabra per liberarci dalle paure.

La Tarantella si è poi evoluta, grazie alla fantastica elaborazione popolare, in una danza dal ritmo selvaggio e infernale scandito da tamburelli o simili strumenti, dalle caratteristiche fortemente erotiche, orientate sopratutto al corteggiamento, anche se non mancano varianti con motivazioni diverse.

In ambito popolare, la tarantella è diffusa nelle regioni del Sud Italia, fra cui Campania, Molise, Calabria, Puglia e Sicilia.

In Campania una variante della famiglia è la tammuriata: delle diverse varianti mi piace moltissimo, anche perché vengo da quelle parti, la tammuriata della costiera amalfitana, che si basa su un ritmo a terzine scandito dal tamburo.

La Tarantella ha affascinato molti compositori, che la hanno inclusa nelle loro opere.

Fra costoro, si trova anche un insospettabile!

Sentite prima di tutto questa Tarantella (suonata live da Aldo Ciccolini in occasione dei suoi 85 anni!) e poi ditemi chi è l'autore!

Tarantella-Ciccolini.mp3

 

Se indovinate, potete leggere lo spartito! Se no, potete solo lanciarvi uno sguardo languido!

 

Tarantelle.pdf

GRANDE GENNARINO!!! anch'io ho umili radici vesuviane...

saluti

saverio

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Carissimo Gennarino,...ma è il nostro amato Chopin!!!!!!!!

 

Non è un pezzo facile.

 

Chopin era un grande ammiratore dell'opera italiana. Quando mandò il manoscritto all'amico Fontana, gli scrisse che non aveva deceso che tempo usare se 6/8 o 12/8....gli disse ..."comunque copiala nello stesso tempo con cui è stata scritta la tarantella di Rossini"

 

E' un pezzo che mi piace molto. Grazie

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