Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Le Cadute Servono Veramente?


IlChitarrista55
 Share

Recommended Posts

Ogni gesto pianistico è importante. E' importante comprenderlo, applicandolo però al contesto musicale del passaggio. Qualcuno insiste per mesi ...e oltre a praticare esercizi sui gesti pianistici. Io credo che vada compresa la ragione e il vantaggio di ognuno di essi. Non è mia convinzione credere che si UTILE praticarli" isolatamente" per mesi. Applicarli, invece, al contesto musicale, ci fa capire "che cosa occorre fare", da caso a caso, per rendere utili ed "economici" i "gesti fondamentali di base. Nei miei Video- Tutorials slla tecnica pianistica, che puoi visionare sul nostro sito, illustro,anche se sommariamente, i principali gesti di base. Poi troverai anche due lezioni su di una sonata di Mozart, con qualche riferimento all'applicazione pratica dei gesti. In questo modo sono passato direttamente "sul campo" facendo anche vedere (spero di esserci un po' riuscito)come in una sonata possiamo ritrovare quasi tutti o tutti i gesti utili a risolvere tecnicamente le frasi musicali.Troverai il primo e secondo tempo della sonata K 330. Si parla anche degli attacchi, delle cadute.

 

Per esempio nel caso delle cadute, la difficoltà consiste nel capire, e non solo, intuire, quanto deve essere, e in che istante, affidata alla gravità e quanto le dita e la mano debbano resistere all'impatto. Una trattazione a parte è costituita dall'altezza della caduta che, nelle passate Scuole pianistiche, si richiedeva considerevolmente. Poi questo concetto dell'altezza è stato ridimensionato a vantaggio della precisione che, prima, nell'altro metodo, si realizzava solo devo aver acquisito molta "destrezza".

 

Insomma, guarda i video e dimmi. Vedrai che i movimenti, nell'obiettivo finale, saranno minimizzati. La caduta può essere minimizzata anche i un piccolo gesto di "attacco" ( per esempio l'attacco del primo tempo sul terzo dito) che però deve essere netto e deciso, e netta e decisa deve essere la "fermezza" ( non rigidezza!) con la quale le dita ricevono l'impatto generato dalla caduta.

 

Le parole non sono sempre sufficienti a guidare un percorso. Il tuo Maestro, che ti siede vicino e ti controlla, ti potrà correggere e ti sarà sicuramente utile a realizzare queste applicazioni.

 

Tieni comunque sempre presente l'ascolto della qualità del suono. Quello che chiamiamo realizzazione di un "buon tocco" proviene dalla valutazione attenta della produzione del suono e dalla raffinatezza dell'"essenzialità" e della "giustezza"dei gesti pianistici che produciamo per eseguire un passaggio. Constaterai, infine che quando il gesto è naturale , elegante e composto, anche il suono e la soluzione del passaggio saranno giusti.

 

Buono studio.....tecnico-musicale

  • Like 3
Link to comment
Condividi su altri siti

  • 5 weeks later...

Grazie Paolo, mi rendo conto dei differenti punti di vista che si possono avere sulla questione. Per me il pf non è uno strumento da suonare (o meglio, sarebbe bello poterlo suonare decentemente) ma un mezzo per approfondire la polifonia.

 

Copisco che un maestro pianista debba far tirare fuori un bel suono, nel mio caso è come cavare del sangue dalle pietre, però i miei obiettivi sono diversi e per questo forse mi pesa un po' questa forte "insistenza" sull'argomento.

 

Grazie comunque per le delucidazioni.

Link to comment
Condividi su altri siti

  • 4 weeks later...

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Rispondi a questa discussione...

×   Incollato come rich text.   Incolla come testo normale invece

  È permesso solo un massimo di 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato incorporato automaticamente.   Visualizza come collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Cancella editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Carica o inserisci immagini dall'URL.

Loading...
 Share

×
×
  • Crea nuovo...