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Piano Concerto - Forum pianoforte

Invenzione A 2 Voci N. 1 ( Mia )


Piccinesco
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E suonata anche malino, però visto che non riesco adesso a registrare una migliore esecuzione lascio questa.

Nel finale con la mano sinistra mi sono un pò incartato e la note non si sentono nitidamente ( non che prima fosse meglio ), ma

sono sempre combattuto mentre suono trà il farlo in modo metronomico, oppure rallentare, aumentare la velocità, e alla fine

si creano danni.

Ad esempio al minoto 0:23" avrei dovuto suonare un mordente superiore ( ma non secondo i riferimenti della tavola degli abbellimenti riguardo

le invenzioni di Bach ad esempio ), invece mi sono mangiato quel passaggio, se suono cosi al volo qualcosa va "bene", ma se provo e riprovo alla fine

comincio a commettere errori per la smania di non farli, poi ho "notato" che rilassando abbastanza le braccia e suonando facendo finta di non registrare

( anche se mentalmente si sa che uno è condizionato, anche poco )va meglio, però faccio degli abbinamenti di tutto rispetto, tipo come rientro a casa

attacco subito il piano e registro, e mi sento un pò in tiro, e soprattutto sento che la posizione davanti al piano non è rilassata, come se le gambe stessero sempre

un pò in tensione, anche poco, però si avverte questo, e oltretutto suono stando seduto non su uno sgabello per pianoforte, ma su una sedia rigida, da mesi,

anche se il piano è alla giusta altezza da terra ( i tasti ovviamente ), poi aggiungiamo che non so suonare è il macello è servito.

 

http://www.youtube.com/watch?v=mwhYlaIkMMs&feature=youtu.be

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Visto le autocritiche alla tua interpretazione sarebbe utile vedere un video, per quanto riguarda il brano non sono certo di desiderare di ascoltarlo una seconda volta anche se si è lasciato ascoltare tutto.

 

Non è un po' eccessivo il rallentando finale?

 

Alla prossima

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Siamo sicuri che il problema sia il rallentando?

Mi sto mettendo in gioco e vedo che la cosa suscita indifferenza, o peggio ancora la volontà di non voler ascoltare un' altra volta i pezzi, pesante come cosa, comunque va bene lo stesso,

è un modo per sondare le reazioni delle persone riguardo quello che si scrive, sono comunque in parte "convinto" che una milgiore interpretazione assieme ad alcuni accorgimenti nel

medesimo pezzo combierebbe la sua percezione, però siamo sempre li, se uno non sa suonare come si deve ne posso fare anche 300 di registrazioni, e più vado avanti

più errori commetto.

Il rallentando comunque ( a parte il fatto che ho pensato di modifcare il finale, troppo semplice e scontato ) l' ho sentito necessario perchè arrivare troppo velocemente

in quel punto e poi "stoppare" di punto in bianco avrebbe reso in modo peggiore, se come lo sto pensando questi giorni, lo modificassi ( solo le ultime 2 battute ) la cosa sarebbe diversa.

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Sentita, il problema è che se uno si vuole "spacciare" per Bach...deve farlo bene.

O si prende una strada o l'altra, ovvero quella di essere indipendenti e non fare delle copie (sicuramente inferiori) degli originali.

 

Prendili come esercizi ed esprimiti nel tuo tempo con i mezzi del tuo tempo e nell'estetica del tuo tempo...il resto è cultura.

 

In bocca al lupo per i tuoi progressi e per le idee, che comunque ci sono e sono ben evidenti.

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Vorrei solo precisare che non mi sono mai "spacciato" per uno che scrive alla Bach o in uno stile barocco ben definito, propongo quello che mi viene da scrivere sapendo di rischiare, giustamente lo metti trà parentesi che se uno vuole proporre dei lavori facendo intende che sono in stile Bachinano deve essere credibile, ma appunto non è mai stata mia intenzione proporre le invenzioni come se fossero dei lavori da accostare a quelli di Bach, altrimenti lo avrei detto, e sarei stato ridicolo.

Intitolare un pezzo "invenzione a 2 voci" non significa che uno vuoel accostare i suoi lavori a quelli di Bach o altri sicuramente migliori e indiscussi, è solamente la scelta di un titolo per identificare un tipo di composizione, certo poi quando ho scritto le prime due erano i primi gioni che mi avvicinavo a quelle di Bach e mi piacquero cosi tanto che avrei voluto scriverne di mie, e appen asi è presentata l' occasione l' ho fatto, e non è significato farlo in modo corretto dal punto di vista stilistico, ancora adesso mi piace lo stile ma non riesco ad aderirvi, spesso sento che provo a scrivere in un modo, ma mi sento attratto verso qualcos' altro, ma non avendo la base tecnica per fare l' uno o l' altro mi trovo letteralmente a bagno maria.

Semmai c'è la reale coincidenza che abbia suonato la sua 1a invenzione e abbia proposto le mie, accadrebbe la stessa cosa se suonassi la sua 4a e 8a, ma non con la 13a, a cu non sono ancora arrivato.

Questa invenzione poi risale al 2000, e paradossalmente forse le prime 2 sono più consequenziali delle successive, sto ancora ad una via di mezzo trà quello che scrive come si sente di fare e l' applicazione delle regole ( che a prescindere da questo lavoro ed altri in cui non ho assolutamente analizzato mentre li scrivevo ) che seppur conoscendole ( fino ad un certo punto preciso ) le applico ancora a stento, e questo non è certamente un punto a mio favore, lo so bene purtoppo.

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Non ho capito questo intervento, non pensi di usare chiari riferimenti barocchi? Oggi sono poco credibili se così "inquinati".

 

Dicevo che "non penso" nel senso che non è del tutto scontato, come sto constatando che la gente dia, che usare dei riferimenti che possono far pensare al barocco, non implichi

necessariamente che debbano essere utilizzati nel modo in cui ci si aspetta, sarà possibile scrivere un pezzo come una persona si sente di fare, ad esempio con mordenti ( che non ho

eseguito come si dovrebbe se si volesse eseguirli nello stile in cui Bach scriveva, anche perchè ho commesso errori nell' esecuzione come ho già detto ), trilli, fraseggi che rimandano

un pò al barocco senza che questo debba a tutti i costi essere affiancato a quel periodo, per il semplice piacere di scrivere oppure bisogna ad ogni costo "confinare"( non fraintendiamo questo termine ) un lavoro in uno stile ben preciso ( non avendolo dichiarato per questo pezzo )?

Voglio dire, a scanso di equivoci, altrimenti non se ne esce, che per "non scrivere in uno stile ben definito" per me non significa, in questo come in altri simili casi, volersi distaccare per forza

da un modo di fare consolidato, per puro piacere, per insofferenza o quant' altro, ma semplicemente perchè cosi mi sono sentito di scrivere, dopotutto non l' ho presentato come un grande lavoro, come chissà cosa, non l' ho proposto ad un concorso di composizione, non l' ho etichettato come il prosieguo delle invenzioni di Bach, per cui comprendendo il motivo per il quale se si utilizzano determinati elementi e abbellimenti un pezzo può rimandare in uno specifico stile, insisto nel dire che la mia intenzione è stata solo quella di riportare su carta quello che avevo in testa, basta, nulla più di questo, e non ci ho rimesso mano per modificare l' impianto, ma solo per migliorare certi punti, solo a livello estetico, mentre altri purtroppo li ho rovinati, al tutto aggiungiamo un' esecuzione che non ho stentato a definire mal fatta, cosa devo precisare ancora?

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Penso e spero che con questa affermazione possa essere più comprensibile, vorrei poter scrivere in modo più convincente nello stile barocco, ma per mie mancanze dal punto di vista dello studio, e motivazioni del tutto personali che qui non sto a spiegare, quando scrivo prevale ancora il lato istintivo, e non mi preoccupo al limite ( nel senso che già ho parecchi pensieri poco esaltanti, almeno quando scrivo, un minimo, vorrei poter esprimermi come mi sento, sapendo, leggete bene, sapendo che non sto scrivendo in modo corretto se intendo farlo in quello stile ) se oggi cose del genere non sono credibili perchè la mia intenzione non è di proporre una rivisitazione di questo stile, ma di scrivere come mi sento, con tutti gli errori del caso, sarebbe veramente lungo spiegare i motivi, che sono comunque fondamentali per capire il perchè mi sento di fare cosi, però visto che la conclusione a cui si arriva sempre è che uno o fa cosi o fa in un altro modo, ( senza sapere da dove si viene ) è inutile.

Ho letto una volta che per qualcuno è anche triste scrivere cosi, ma non ne vedo il motivo, non penso ora di poter scrivere qualcosa di assolutamente contemporaneo, per cui mi conviene al momento fare dei piccoli passi, si spera in avanti, in lavori del genere, e poi vedere cosa si può fare.

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