Ciao, parto dal fondo dicendoti che per capire se ce la puoi fare devi solo cominciare a farlo, anche se potrà sembrare strano, ma è così.
Come per capire se uno ha i requisiti per suonare uno strumento bisogna che inizi a suonarlo, allo stesso modo per capire se si potrà dirigere un'orchestra si dovrebbe provare. Più facile a dirsi che a farsi, ma...
Per quello che riguarda la formazione specifica, ti è stato suggerito lo studio della composizione e confermo totalmente.
La formazione compositiva è fondamentale perché aiuta il processo di studio delle partiture e soprattutto consente di andare in profondità, considerando che è precluso al direttore l'approccio diretto, l'approccio «tattile» sul quale spesso possono fare affidamento strumentisti la cui lettura è poco profonda, ma la cui tecnica strumentale è in grado di stupire. Per un direttore una lettura poco profonda si traduce in un'esecuzione noiosa. Non chiedetemi di fare esempi specifici, ne conosciamo tutti a iosa. Non preoccuparti del fatto che lo studio della composizione ti costringa a scrivere: in realtà i primi anni sono dedicati proprio allo studio delle forme e della strumentazione, elementi fondamentali per un direttore. Io stesso ho interrotto gli studi subito prima del diploma di composizione, perché non ero interessato all'attività compositiva in sé.
Un'altra cosa importante, che puoi fare col tempo, è intrufolarti nelle classi di strumento del conservatorio e farti dire come funzionano praticamente gli strumenti dell'orchestra. Questo è molto utile, perché aiuta a maturare consapevolezza anche gestuale. Se io conosco il modo in cui uno strumento attacca un suono lo posso aiutare con un gesto appropriato; al contrario, se non conosco la tecnica degli strumenti, potrei metterli in difficoltà. Questo non significa saperli suonare materialmente, ma sapere, ad esempio, che un corno ha bisogno di un tempo molto superiore rispetto ad un oboe per attaccare un ppp cambierà il mio gesto a seconda di quale dei due strumenti devo far attaccare.
Il pianoforte, per leggere le partiture, è utile secondo i più, secondo me no, quindi ti dirò che il fatto che tu sia o meno pianista a mio parere non influisce dal punto di vista strumentale, ma eventualmente solo perché se sei pianista sei più abituato di altri a leggere la musica sia in senso orizzontale sia in senso verticale, tutto lì. Ma si impara anche quello.
In ultimo ti dirò che sono fermamente convinto che si possa imparare a dirigere bene tanto più si conosce la musica che si dirige, e questo perché il gesto è e deve essere intimamente collegato ad una necessità musicale profonda. Più questa è corcostanziata più io sarò spinto a trovare un gesto che la esprima compiutamente di fronte all'orchestra. Non fermarti quindi alla base della tecnica (ovvero alla tecnica di base): imparare a dirigere un 3/4 è alla portata di tutti, imparare a dirigere un 7/8 ancora di più. Qualunque idiota può dirigere l'«Histoire du Soldat», ma pochi possono dirigere la K16 di Mozart...