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Piano Concerto - Forum pianoforte

micamahler

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Tutto postato da micamahler

  1. Vai in ordine alfabetico?? Perchè se così fosse allora hai dimenticato Celentano
  2. Però così tu parli di aspetti differenti, per te è conseguente per ragioni emozionali mentre la consequenzialità di cui si parlava in precedenza è naturalmente quella logica, quella a cui tu giustamente fai riferimento parlando del classicismo. Nella musica spettrale la consequenzialità di questo tipo credo si possa comunque rilevare nello sviluppo dello spettro armonico, non in maniera così lineare come nel classico discorso tonale ma direi che c'è . Ad ogni modo, concordo con te quando parli di modo d'ascolto e con Bianca quando dice che sono terminologie difficili da accettare, se non si hanno dei criteri più precisi per poterle determinare con chiarezza. E concordo anche quando dici che è un argomento estremamente complesso, proprio per questo trovo difficile avere in merito delle certezze!
  3. Esercizi di stile di Queneau viene ricordato proprio per quello Comunque la mia domanda era rivolta a bianca proprio per questa ragione, perchè fa un distinguo fra terminologia della letteratura e quella musicale
  4. Bianca wrotes : Tuttavia personalmente credo che il rapporto tra narratività e consequenzialità in musica abbia dinamiche del tutto indipendenti da quelle reperibili in letteratura, proprio perché la musica non è letteratura. Faresti qualche esempio oppure approfondiresti il tuo pensiero? Trovo molto interessante ciò che hai detto in questo post ( non solo l'estratto, l'intero)
  5. Guarda se questo ti è utile : http://fisicaondemusica.unimore.it/Scala_pitagorica.html
  6. Ma chi è che lo chiama rumore??? Aldilà di questo, parli solo dei tuoi gusti notte
  7. Prima dici che l'analisi non serve, mo dici che serve... Prima parli di contemporaneità ma non dici quali sono le sue caratteristiche ( ma esiste una contemporaneità o è solo una parola?)... Mah
  8. Come prima, il fatto che TU non lo senta non significa che anche gli ALTRI non lo sentano
  9. Feldman dice (in breve) " per contaminazione intendo la fusione di procedimenti strutturali, logici di generi musicali diversi, una sintesi che tenga conto delle capacità percettive del pubblico e delle esigenze concettuali del compositore. " Mi puoi fare qualche esempio? detta così è una frase che vuol dire tutto e niente allo stesso tempo. Ivan Fedele ha scritto un brano in cui il solista è il tamburello pugliese, Gervasoni ha utilizzato il fado (in un'altra maniera) e ce ne saranno di sicuro molti altri, ma mi sembra che tu non ti voglia riferire a compositori come loro. Nemmeno a Romitelli che sia in Index of metals che in Professor Bad Trip contamina! e pure Verrando in Tryptich. Ma forse in alcuni casi sono solo citazioni... Se posso fare un esempio io, laterale alla "contemporanea di matrice classica" , Erykah Badu rappresenta un nome in cui c'è molta contaminazione, dalla musica soul all'hip hop, dall'elettronica al reggae, jazz e quant'altro. A me piace moltissimo! Ciò che io trovo scorretto ( se la parola scorrettezza può andare bene) è il presupposto che sembra essere alla base del tuo pensiero : il tuo gusto personale. E mi sembra evidente perchè nell'insieme trovo il discorso piuttosto fumoso ed in genere i discorsi sono fumosi quando ci va di mezzo il gusto. Dici: " se uno evita il pubblico è ovvio che non la ottiene (la popolarità), o se la ottiene rimane comunque un intellettualoide legato ad una "casta". "Per quale ragione decidi tu che se uno ottiene popolarità è un intellettualoide legato ad una casta? A chi ti riferisci? Non riesco a capire. Un'ultima cosa, probabilmente un'enorme banalità: dici che Romitelli lo ascoltano in 3 a Parigi mentre Einaudi lo ascoltano di qua e di là (perdonami se sintetizzo quello che dici così brutalmente ma a fare copia incolla ci perdo un'ora) . è forse sintomo di grandezza? Secondo questo ragionamento Sokurov è pessimo e i Vanzina sono i migliori, Philip Roth è pessimo e 100 sfumature di grigio è il meglio che ci sia. Mah!
  10. Un like in più per thallo già solo perchè conosce Burzum
  11. Feldman, quindi questo thread è nato in contrapposizione al tuo insegnante che ti fa studiare la sua musica al posto di quella dei grandi compositori?
  12. Condivido. Sinceramente io ad un maestro sono comunque ben propenso a chiedergli di vedere la sua musica, questo non significa che io la debba seguire... Tornando all'argomento del topic mi sembra che si sia partiti da Einaudi per concludere: nella musica esistono le élite. Non mi sembra una novità. Per Feldman: tu hai detto che il tuo pensiero riguardava la contaminazione, precedentemente però hai detto che Romitelli non se lo cxxx nessuno, successivamente io ti ho detto ma vedi che pure Romitelli la utilizza la contaminazione e ora invece dici che non è quella la questione. Fatico un po' a seguirti!
  13. Beh, se così fosse, Romitelli, di cui parlavi precedentemente, lui sì che contaminava eppure lo hai inserito se non ricordo male in una casta. Quindi?
  14. Che cosa vorresti dire? Non riesco a vedere bene la partitura resta comunque troppo piccola!
  15. per Frank: questo è un esempio di ciò di cui parla Boulez nel libro, parole di un altro ma il concetto è lo stesso (ovviamente nel libro il discorso è più esteso) http://www.academia.edu/1483677/Il_parametro_ritmo_in_alcuni_scritti_di_Boulez
  16. Feldman scrive: "La Storia si ripete!Come hanno criticato Bruckner criticano Einaudi e chi come lui non si adegua alle regole delle Riserve. Ma è la Storia che decide, non l'accademismo" A meno che tu sia la Storia in persona mi chiedo come si possa essere così certi che sarà Einaudi a passare alla storia e non Donatoni (ad esempio) e poi mi sembra un discorso dettato da gusti personali e un po' generico. Ci sono sempre stati coloro i quali non abbandonano la scuola che li ha formati e non riescono (o più semplicemente non sono in grado) di dar vita ad una loro personale estetica ed in passato sarà successo esattamente come può succedere ora. Per questo non riesco a vedere il problema, perchè a me sembra che il problema non esista: i sostenitori dell'accademicismo puro e semplice non hanno mai lasciato il segno e probabilmente non lo lasceranno mai . Ma non esistono soltanto loro al mondo, non è che tutti gli alunni di Solbiati, Sciarrino, Lachenmann, Murail, non fanno altro che ricopiare le opere dei loro maestri, mi sembra un'ovvietà
  17. Studiato è un parolone, l'ho letto 2 volte, contiene Stravinsky rimane Schoenberg è morto e naturalmente i punti di vista sul ruolo del compositore secondo Boulez. E poi parla di tecniche compositive ad esempio relative al ritmo ( desunte da Messiaen), relative alle altezze, parla del Marteau... Ma per quanto in biblioteca l'abbia già preso due volte credo che lo prenderò una terza per rinfrescarmi la memoria
  18. Note d'apprendistato di Boulez! ho ascoltato il brano di Einaudi proposto, lo trovo noiosissimo, perchè dovrebbe rappresentare un qualche cosa? Secondo me non c'è nessuno squarcio fra musica pop e musica colta, semplicemente perchè sono due cose diverse, così come il reggae non deve riunirsi con la musica jazz.
  19. Per quel che riguarda i sintetizzatori ne esistono un bel po'. Gratuiti abbiamo : http://www.u-he.com/cms/tyrelln6 http://www.u-he.com/cms/zebralette http://www.kvraudio.com/product/synth1-by-ichiro-toda/details Ma poi ce ne sono ancora milioni, scrivi su google free soft synth e cerca quello che più ti aggrada
  20. Frank si riferiva però ai musicisti.... Mi viene in mente la sonata di Chopin come l'inzio della 111. E Wendy Carlos con la nona ma non è una citazione. Poi anni fa ci fu un gruppo hip hop che usò il "chiaro di luna" come sample (na roba terrificante) ma non ricordo chi sono ( per fortuna). Anche questa però non è una citazione! Frank, aspettiamo le tue!
  21. Dedicati al cibo e al sole e vedrai che passerà in fretta
  22. Beh, io direi che una progressione non è necessariamente un percorso di settime una dopo l'altra, ma piuttosto si tratta di una cellula che viene riproposta su intervalli differenti, come in effetti qui accade. Dal punto di vista armonico la penso come te, il basso scende di semitono e/o tono fino alla cadenza V I
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