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Piano Concerto - Forum pianoforte

CromaDiBrera

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Tutto postato da CromaDiBrera

  1. Grazie per il consiglio, interessante lo è senz'altro.
  2. Tesi ripresa e sostenuta da Beppe Grillo, se non sbaglio. Resto molto perplesso su questo passo del ragionamento: «Quando un innovatore ha l'idea di un nuovo prodotto, ne produce delle copie da mettere in vendita: quelle copie dell'idea sono di sua proprietà esattamente come i suoi calzini e decide lui quante venderne e a che prezzo. La vendita riguarda sempre e solamente le copie: le copie di un'idea si possono vendere, non l'idea stessa". Io non credo che l'ideatore di qualcosa di nuovo sia in grado di mettere in commercio il prodotto della sua idea e, forse, neanche di realizzarla (non sempre, almeno). Mi sembra uno schema molto astratto, da "massimi sistemi"... Tu Ludovica, invece, cosa ne pensi?
  3. Anch'io sono cresiuto da autodidatta e, solo da pochi mesi, ho un maestro. Raffaele ha centrato pienamente la questione, secondo me. Si può anche fare da soli, e con molto tempo e fatica, ma in tal modo ci si possono procurare lacune enormi. Agiungo un aneddoto minimo: io, a tre anni e due mesi, ho letto la mia prima parola (l'insenga di un negozio); nessuno mi ha insegnato a leggere e a scrivere le parole, ero semplicemente divorato dalla curiosità, e la mia abilità da "autodidatta" (ad un'età precocissima sulla media) destava stupore; ma saper scrivere è un'altra cosa dal saper leggere l'insegna dei negozi...! Mi spiego? Voglio dire che non si arriva al sapersi esprimere liberamente con un linguaggio (sempre che la musica sia un linguaggio, ma è per capirci...) solo per talento naturale e approfondimenti autarchici; ci vuole il riferimento di qualcuno esterno cui affidarsi, del cui giudizio ed insegnamento potersi fidare, altrimenti si rischia veramente di costruirsi un mondo a parte, con le proprie regole, del tutto autoreferenziale.
  4. Il brano ha un'atmosfera suggestiva e in modo molto personale; mi è piaciuto molto. Complimenti anche a Simone, mi sembra lo abbia reso al meglio.
  5. L'unico che io conosca è di un docente di conservatorio, tale Pascal, dal titolo "Fare Musica", ed. Rugginenti. Però è molto "pro" Siae. E' molto utile e ricco di informazioni, comunque. Puoi ordinarlo in qualsiasi libreria, costa poco più di 10 euri.
  6. Che io sappia, la paternità di un lavoro creativo non può essere alienata senza che l'autore dichiari espressamente di non esserne l'autore egli stesso: la legge protegge il diritto d'autore a prescindere dall'iscrizione ad una società di autori, quindi non vedo come possa venir meno questo diritto cancellandosi dalla Siae. A prescindere da questo discorso, dovrei informarmi meglio perché ci sono alcune questioni che "non mi tornano" e che butto qui sul tavolo della discussione: 1) Non pagare la quota annuale NON comporta la cancellazione dalla Siae (e di questo sono certo); 2) I brani non ancora depositati di un autore associato sono virtualmente ritenuti di competenza della Siae (tanto è vero che non sarebbe possibile, per i soci, diffondere brani con Creative Commons, in quanto alla Siae è affidato anche il mandato di intermediazione tra autori e fruitori); 3) Quando ci si iscrive ad una società di autori (non solo alla Siae), si chiede espressamente di non aver già aderito in precedenza ad altre; e ciò significherebbe, se non sbaglio, che non ci si può neppure trasferire da una società ad un'altra; per es. dalla Siae alla Sgae, come piacerebbe fare a me.... A prescindere dal resto, la proposta di Paoli & Co. andrebbe seriamente sostenuta; nessuna legge dello Stato, che io sappia, stabilisce che la Siae debba essere l'unica mandataria nazionale di competenza sui diritti d'autore. Secondo me, sarebbe l'ora di chiedere una reale demonopolizzazione di questo settore, di togliere alla Siae una serie di privilegi accumulati nel tempo (ad es., la presunzione d'uso di apparecchi di radiodiffusione nei locali pubblici) e, data l'inedita forza del web, costruire semplicemente società di autori alternative sul territorio, che siano in grado di proporsi con strutture e servizi più in linea con i tempi e con il mondo in cui viviamo.
  7. Magari per lei, Oracolo, queste cose sono ovvietà; ma io l'ho scritto perché penso non lo siano per tutti; del resto, non vedrei l'ora di poter apprendere tanto dai fulgidi esempi di cui vorrà istruirci chi ritenga ovvie le considerazioni altrui.
  8. Mah, speriamo di fare sempre meglio... Grazie per il complimento.
  9. Se la Gold è quella semplificata, credo di no (quando l'ho acquistata, non c'era una "Gold"; era il top su piattaforma Play). Lo stesso pack, per intenderci, ha anche Steinway, Bechstein e Yamaha. In questa track ho usato due riprese microfoniche: quella di chi suona e quella "close", cioè sulle corde (in mix, alla metà dell'altra). Ho selezionato un rev. del Play in cui sono evidenziate le frequenze basse dal retro.
  10. Puoi anche intenderlo come II della scala minore, ma la funzione armonica è la stessa.
  11. Ho sentito un paio di pezzi da YS, tra i quali questo: http://www.youtube.com/watch?v=wkZgpOhUj4A&feature=related Caspita, veramente notevole, considerando che è un disco del 1972!!! Niente da invidiare a Emerson Lake and Palmer, anzi...! Sono rammaricato di non averli ascoltati prima; il fatto è che, in quegli anni, in Italia c'erano moltissimi gruppi del genere, anche se non tutti di questo livello. Sono curioso anche di leggermi la storia su Wiki: vedo che hanno fatto diversi album e mi sembra strano non fossero conosciuti quanto altre formazioni prog. Forse perché non hanno "sfondato" con un singolo più orecchiabile, con il quale farsi conoscere ad un pubblico più vasto... Grazie per la scoperta!
  12. Alcuni anni fa, ho visto in tv un suo concerto a Stazione Birra, un locale romano. La sua musica mi è sembrata un progressive con inflessioni heavy metal, piuttosto complesso ma anche un po' "forzato", cioè artificioso. Forse anche la ripresa televisiva non rendeva... Molto interessante, comunque. Purtroppo, non ho ancora mai ascoltato il disco di cui parli, ma andrò al più presto a cercarmi qualcosa su Youtube. Poi torno...
  13. Scorri il menù Crea e selezioni Simbolo (comando rapido: Z); ti si apre la finestra dei simboli, tra i quali sono presenti anche quelli direttoriali che hai indicato nella miniatura. Seleazioni il simbolo e clicchi Ok; la finestra si chiude e, con il puntatore (ora "armato" della sua funzione), selezioni la nota prima della quale vuoi che sia inserito.
  14. Settima di quinta specie sul tempo forte e V su quelli deboli; la nota di volta della settima al basso non è corretta, ma l'ho scelta lo stesso perché, secondo me, "cantava" meglio di altre soluzioni. Però, ora che me lo fai notare, forse avrei potuto fare di meglio... Il movimento della seconda voce sta nella risposta (è il disegno della battuta 4), ma non c'è un do: è un lab (puoi esserti confuso per la chiave di violino al basso...?); sul tempo forte della 13, in pratica, hai un primo rivolto (con la quinta omessa). La voce superiore, invece, ripete la coda della battuta 7 (che a me piaceva per il modo in cui, procedendo per appoggiature, porta alla terza nella modulazione di dominante in un modo che mi è sembrato "cantabile" (ribadisco il termine perché è l'aspetto che più apprezzo e che vorrei riprodurre, quando ascolto il genere: la cantabilità di ogni singola voce, sia pur nel rispetto dei vincoli armonici). Naturalmente, nel riprodurre un disegno melodico, ho cercato di rispettarne gli intervalli; mi è sembrata una questione di "merito", poter far "tornare il conto" senza mutarli.
  15. L'ho visto dal vivo, in un teatro tenda a Roma, nei primissimi anni '80 (o fine '70...). Con lui c'era un chitarrista 16enne (tal Bireli, mi pare) che suonò una fuga di Bach per organo in un modo straordinariamente pulito (non come certi chitarristi metal...). Ad un certo punto, qualcuno da sotto il palco urlò qualcosa, forse un insulto, e Patorius suonò un assolo pesantissimo, violento, come se volesse sfondargli i timpani. E' stato un concerto "strano", devo dire che non ne sono uscito impressionato come per altri cui ho assistito nello stesso periodo (della Pfm, per esempio, che ricordo minuto per minuto!)...
  16. Quanto ai Gentle Giant, direi che a partire da "The Power and the Glory" possono essere tenuti fuori dal genere.
  17. Conosco tutta la discografia dei Pink Floyd, da See Emily Play (1966) a The Final Cut. Sono nati nel beat psichedelico inglese e hanno dilatato alcuni degli stilemi suggeriti dai Beatles nei primi anni di studio (1966/67), ma il progressive è un'altra cosa: il lavoro fondante del genere è universalmente considerato "In The Court of the Crimson King" dei King Crimson (1969); le caratteristiche (sempre del genere) sono nell'uso dei ritmi complessi e/o composti e nella ricercatezza armonica (spesso riferita alla musica classica del '900); inoltre, e più in generale, nella contaminazione con generi "colti", tra i quali il jazz d'avanguardia. Anche i testi hanno caratteristiche particolari, distanti dalla cultura "lisergica".
  18. Sibelius ha molti comandi rapidi, oltre a quelli comodissimi della normale scrittura (taglia, copia, incolla, ecc.). E' persino possibile scrivere le note (e le eventuali alterazioni, le legature, i gruppi ecc.) direttamente con la tastiera; ma confesso che in questo non mi sono mai applicato...
  19. Vero, anch'io uso Q; non l'ho scritto perché i comandi rapidi sono un po' più difficili da memorizzare.
  20. Anche a me piace molto il genere, ma preferisco il progressive italiano.
  21. Beatles e Pink Floyd, però, non hanno mai suonato progressive.
  22. Qui c'è Stockhausen; il quale, in un'intervista rivendicò un contributo più o meno diretto al pezzo, che Lennon non ha mai dichiarato. C'è una filosofia piuttosto particolare dietro questo brano, musicalmente parlando, che consiste anche nella valorizzazione del caso come elemento generatore dell'arte, secondo una tendenza già manifestata dai Beatles sin dal 1966 (vedi l'uso dei nastri al contrario o dei loro ritagli assemblati a caso). Tutto il White Album (che è del 1968, non a caso), anche se coltiva l'ambizione di ripercorrere la storia della musica leggera, è permeato di avanguardia. Lennon e Yoko Ono, pochi mesi dopo, fecero anche un album solistico dove si spinsero oltre, con pezzi come "Two minutes of silence": due minuti di silenzio (!)...
  23. Semplicissimo: vai nel menù Crea, selezioni Chiave e si apre un pannello nel quale puoi scegliere; clicchi Ok e poi, con il puntatore, clicchi nel punto del rigo dove vuoi inserire la nuova chiave.
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