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Piano Concerto - Forum pianoforte

ScalaQuaranta

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Tutto postato da ScalaQuaranta

  1. sono sopravvissuto, tutto ok!!! ma adesso che è finita, forse con un pò di ironia, sarcasmo, goliardia, delirio, esasperazione, visioni mistiche, mi chiedo: ma avrà avuto senso tutto questo? c'è chi dice sì, per testare la resistenza fisica/mentale dei futuri potenziali compositori...c'è chi dice ancora sì, nel senso che: [citando una simpatica canzoncina militare] "....dodici mesi li ho fatti anch'io e por...%&/%£"£!...io, falli anche tu!" ;-P (anche se quì si tratta di un solo mese, ma di una certa consistenza). vi mando in allegato il testo della scena lirica. che è la prova che ho scelto io per i 15giorni. ho avuto modo di leggere altri testi di scene liriche proposte negli anni passati ma quello di quest'anno mi è sembrato abbastanza spropositato! 3 pagine ininterrotte di dialoghi, e ho dovuto faticare parecchio per poterli plasmare e suddividere nei tre momenti tipici e topici della scena lirica: il recitativo, l'aria e l'arioso. cmq, ragazzi...è stata dura ma è andata anche questa! IL PIPISTRELLO (scena lirica).pdf
  2. Ohooo....finalmente un dato numerico a mio favore! ;-D (estensione di 5 ottave partendo intorno al do centrale). grazie del voler usare questo strumento ne ho parlato col mio maestro ed è stato d'accordo, ma credo che lui non lo conosca tanto bene. il suono del theremin, io lo conosco diciamo benino, per l'uso che ne fa vinicio capossela (di cui sono un fan sfegatato e ho tutta la sua discografia) e anche perchè mi è capitato di ascoltare 2 theraministe che si esibivano in strada, a torino. le ascoltai l'anno scorso e non mi era ancora balenata in testa l'idea di usare questo strumento. effettivamente è uno strumento con cui è molto difficile raggiungere una perfetta intonazione dei suoni (in quanto fisicamente, lo strumento non si tocca). per scriverlo in partitura, sto usando una notazione convenzionale (come per il violino e/o per la voce) e collego i vari suoni tra di loro con una linea leggermente ondulata (tipo glissando, per intenderci), in modo che non siano udibili i passaggi tra un suono e l'altro. non sono riuscito a reperire nessuna partitura in cui si considera il theremin. qualcuno sarebbe così cortese da indicarmi un link da cui poter scaricare, chessò, p.es. la sinfonia n. 4 di charles ives?
  3. non vorrei sembrare pedante però a me, l'affermazione: "il suono può variare tra quello di un violino e quello vocale" fa pensare più che altro a un contesto timbrico e non di estensione.
  4. ancora grazie per gli interventi....ma mi servirebbero (anche con una certa urgenza, visto che devo consegnare il pezzo dei 15gg tra 4gg!) dei 'paletti' chiari. capisco che l'estensione del theremin sia abbastanza variabile, in funzione della componentistica elettronica con cui viene assemblato....ma, ci saranno dei parametri standard o no? non credo sia tanto plausibile che ogni theremin abbia caratteristiche sonore uniche e inimitabili. ci sarà pure un modello standard, costruito in serie. di nozioni tecniche, tutti insieme, ne abbiamo trovate tante. ma ora chi saprebbe darmi i seguenti dati: nota nota più grave (più o meno: nota più acuta (più o meno): grazie
  5. il fatto è che, in base al testo che ho, ci sta proprio, non potrei farne a meno (il testo si intitola "IL PIPISTRELLO"). il theremin di sicuro NON E' UNA GENIALATA nè tanto meno originale....se non altro è LOGICO...e proprio perchè è una prova d'esame vorrei mantenere una logica chiara nelle mie scelte, magari ogni tanto uscendo leggermente dalle righe. leggendo poi di qua e di là, mi sembra di capire che sia in atto una piena rivalutazione dello strumento....in ambito colto (analogico...ehm...non elettronico, insomma!) ed extra-colto (vedi vinicio capossela, vedi sempre più numerosi artisti di strada - tra l'altro talentuosi! - che si cimentano con questo strumento). ringrazio tutti quanti per i vostri interventi, notizie utili sicuramente ma nel leggerle mi è sembrato che mancasse il dato più importante: l'estensione! bho, per adesso scriverò pensando a un'estensione simile al violino (non considerando gli armonici e un pò più stretta).
  6. sempre più 'malconcio' per via dell'esame di diploma di composizione....mi appresto a riordinare le idee in vista dell'elaborato finale (il pezzo sinfonico in 15giorni)...e così pensando ad un organico fuori del comune, mi è venuto in mente il theremin....so che charles ives lo ha impiegato nella sua 4a sinfonia. e a tal proposito, se qualcuno sapesse indicarmi un link da cui poter scaricare la partitura glie ne sarei molto grato... sapreste indicarmi qualche altro autore di musica 'colta' che ha impiegato questo strumento? naturalmente sono soprattutto ben accetti i consigli teorici e/o pratici di thereministi praticanti! grazie a tutti e buona musica!
  7. grazie ancora geppino....e ne approfitto....il mio maestro, oltre all'organico della piccola orchestra, mi ha parlato anche di un eventuale strumento caratterizzante...chessò, un pianoforte, un arpa, uno xilofono, ecc.....e se inserissi uno strumento caratterizzante diverso per ogni variazione, tenendo costante il resto dell'organico?
  8. grazie per i tuoi preziosi consigli, geppino.... un dubbio dell'ultimo minuto: potrei variare (leggermente) l'organico tra una variazione e l'altra?
  9. salve a tutti mi rivolgo soprattutto ai diplomaTI in composizione, essendo io attualmente un diplomaNDO. proprio domani sosterrò la IIa clausura: le variazioni per orchestra; e naturalmente mille dubbi mi assillano! p.es.: - le variazioni devono mantenere la medesima estensione metrica (lo stesso numero di battute) del tema dato? - bisogna mantenere la coerenza stilistica col tema dato oppure si può dare prova di sapersi destreggiare con linguaggi diversi (sia dal tema che tra di loro, nelle 3 variazioni) ? - io pensavo, in linea di massima ad una graduale dilatazione delle variazioni: Ia var.: stesso numero di battute del tema; IIa var.: il doppio; IIIa var.: il triplo. si potrà? e poi tenti altri quesiti... premetto che il mio maestro, tendenzialmente, non mi dà limiti. ma poichè non sono più (anche se da poco, eh?!) un ragazzino, vorrei poter terminare l'esame con serenità. mi dareste qualche dritta? com'è stato il vostro esame di diploma, in tal senso?
  10. in questo periodo sono in pieno esame di diploma (composizione) e riesco a ritagliarmi pochissimo tempo per leggere i post di questo forum! sono contento che il file sull'hip-hop non sia andato perso e che, soprattutto, sia utile ad altre persone! per fortuna ha pensato qualcun altro a ri-renderlo disponibile, perchè se aveste aspettato me sarebbe passato parecchio tempo! grazie per il "guru", anche se non lo sono....è solo che mano a mano che mi documentavo, il discorso mi avvinceva sempre di più e andando sempre più nello specifico venivano fuori cose che mi incuriosivano e che non potevo assolutamente (per non pregiudicare la qualità delle mie notti oniriche!!! ;-P) lasciare irrisolte! comunque....vi posso consigliare la bibliografia che ho consultato: - "HIP HOP" di Nicolò De Rienzo - "RIME DI SFIDA" di Marco Borroni - "HIP HOP" della collana Giunti - materiale in rete come noterete sono testi di autori italiani, ma so che esistono testi ancora più esaurienti in lingua inglese sia per la storia, che per la discografia che per l'aspetto grafico. Ma io, con le lingue, faccio a cazzotti, per cui.... in generale, ho trovato molto poco materiale sull'aspetto coreografico (break-dance). A tal proposito...se qualcuno conoscesse qualche testo a riguardo da consigliarmi, gliene sarei grato!
  11. il suggerimento di carlos funziona. quindi tu dici: il do# si realizza sulla IVa corda; il re alto si realizza sulla IIIa corda: ---> che tipo di armonico è? naturale o artificiale? in virtù di quanto detto finora mi verrebbe da dire ARMONICO NATURALE, sfiorando la IIIa corda 1/3 o a 2/3 (non sono violinista, per cui presumo che la frazione reale sia quella che fisicamente è più agevole considerando il do# da realizzarsi sulla IVa corda. dico bene?
  12. è vero: bartok l'ha scritto e il quartetto è stato eseguito; allora se così è, ho interpretato male la scrittura in partitura; ma ludovica la pensa come me....allora dove sta l'inghippo? io e ludovica abbiamo interpretato male la scrittura di bartok? oppure Bartok si è avvalso di un violoncellista geneticamente modificato? ;-P
  13. sì, ma si tratta sempre di 2 corde non contigue....e si tratta di un bicordo con suoni lunghi che perdurano per circa 6 misure.... e non si parla di pizzicati.....come fa l'arco a sfregare due corde non contigue?
  14. la mia interpretazione è quindi come la tua, Ludovica....quindi la mia perplessità sta proprio in questo: se il do# si fa sulla IVa corda....e il re sulla IIa corda..... è possibile realizzare un bicordo del genere su due corde non contigue?
  15. ho copiato e incollato lo stralcio; forse non è stato visualizzato. quì c'è l'allegato in pdf violoncello armonici.pdf
  16. quello che segue è l'incipit del I movimento - quartetto d'archi N° 3 di Bartòk: qualcuno di voi (violoncellisti e/o compositori più esperti di me) saprebbe chiarirmi la scrittura del violoncello? A me sembra che sia un bicordo, di cui la nota più grave (il do#) è un suono 'normale', mentre il secondo dovrebbe essere il re (alto, taglio in gola, fuori dal rigo in alto), scritto in piccolo che dovrebbe indicare il suono d'effetto; mentre il rombino sul terzo rigo indica la corda sulla quale si deve realizzare l'armonico. Quindi deduco che così com'è scritto, si tratta di un ARMONICO NATURALE: la corda interessata dovrebbe essere la IIa; mentre il numero IV dovrebbe far riferimento al do# che si dovrà appunto realizzare sulla IVa corda. Ho tradotto bene o c'è da rettificare? Grazie
  17. A una settimana precisa dall'inizio del mio esame di diploma (composizione), in questi giorni sto cercando di organizzare le idee, i concetti, i metodi di lavoro e sono incappato in questa questione: che differenza c'è tra strumentazione e orchestrazione? Leggendo qua e la, mi sembra di aver colto molti pareri discordanti: c'è chi dice che vogliano dire la stessa cosa; altri dicono che sono 2 cose diverse. qualcuno è in grado di svelarmi l'arcano? grazie
  18. leggendo il post sul clarinetto, mi è venuto in mente l'incipit della rapsodia in blue di gershwin... e verso il culmine della volatina ascendente, in particolare, il noto glissato (o portamento). e poi mi è venuto in mente l'oboe...chissà se anche lui....mha... il Casella-Mortari dice di sì, in maniera meno versatile rispetto al clarinetto e in un range decisamente più limitato. Ma al di là di ciò che si scrive (pur se scritto da persone autorevoli), mi interesserebbe conoscere il parere e l'esperienza diretta di un oboista.
  19. vorrei consultare partiture di PUCCINI e BERIO, soprattutto ciò che hanno scritto di sinfonico-vocale. sapreste darmi qualche indicazioni di fonte da cui attingere (in rete) ?
  20. questo potrebbe considerarsi un sub.thread di quell'altro, aperto sempre da me medesimo, sulla gestione logistica e mentale per non soccombere all'esame finale del corso di composizione. non so, ma forse questo nuovo argomento potrebbe svelare un mondo nascosto di cui molti ignorano l'esistenza! ;-P a parte gli scherzi....proprio oggi, a lezione, parlando col maestro, si è parlato della necessità di non crollare fisicamente e mentalmente (in sostanza, del tentativo di sopravvivere! ;-P) e così mi è stato consigliato di ricorrere a qualche "aiutino energetico"! naturalmente non parlo di sostanze illecite ma di prodotti da erboristeria e che alcuni consumano abitualmente. - il GINSENG (o zenzero, che dir si voglia): sembra che dia una carica non indifferente. io l'ho provato, effettivamente la carica si sente, ma avendolo assunto attraverso una tisana (thè al gingseng) ho constatato che su di me ha anche un potente effetto anti-soporifero. - il buon vecchio CAFFE', di cui sono noti a tutti pregi e difetti - il mio maestro mi ha parlato della PAPAYA FERMENTATA: sembra un rimedio potente; combatte i radicali liberi, è un prodotto naturale; sembra non abbia effetti collaterali....anzi forse uno: il costo 50 pregiati euri per una confezione da 20bustine....almeno così mi sembra di aver capito. qualcuno conosce qualcos'altro? e soprattutto, qualcuno di voi ha mai assunto la papaya fermentata? se sì, di cosa si tratta? ne vale la pena?
  21. il mio linguaggio, credo di averlo definito, con il quale esprimere agevolmente dee abbastanza convincenti, prendendo spunto, per 1/4 da bartok, per 1/4 da stravinsky, per un 1/4 da Debussy e per 1/4 dal jazz. e anche per il mio maestro questo discorso è funzionale...ma più volte mi spinge ad andare oltre.... a provare i linguaggi e le avanguardie attuali.....ma che non mi appartengono e non credo tanto.... linguaggi e tecniche che producono un prodotto sonoro che alla fine poi ti chiedi: "ma questa è musica?".... oppure "ma che cavolo sto scrivendo?"....mha
  22. Le date delle prove, le conosco già, fortunatamente. Un altro dubbio che mi assilla è: - per la prova del pezzo sinfonico (o scena lirica che sia) sono previsti 15gg. Voi li avete utilizzati integralmente tutti, lavorando sodo dal primo all'ultimo? Oppure, pur considerando un buon prodotto (finito, rifinito e completo di ogni indicazione), lo si potrebbe terminare anche qualche giorno prima della scadenza? sono giunto alle soglie dell'esame di diploma, consapevole delle mie conoscenze, sicuro delle mie idee, più che sicuro su ciò che ho in mente di fare "dopo" (musicalmente e compositivamente parlando), ma con uno stato d'animo che rasenta l'incertezza per ciò che mi si chiederà di produrre nelle varie prove d'esame. discutendo più volte col mio maestro e analizzando partiture mie e di altri, non ho maturato un'idea precisa di ciò che dovrebbero contenere gli elaborati. Ho la sensazione che forse non si vadano a considerare più di tanto gli specifici contenuti, quanto piuttosto le intenzioni e l'inventiva del candidato. Certe volte mi è capitato di realizzare partiture mostruose (graficamente) ma mooolto 'pompate' di retorica.....altre volte, partiture (graficamente) con decisamente meno impatto visivo ma che dicevano qualcosa di sensato e di furbo. Mi sembra tutto aleatorio....dove qualsiasi cosa possa essere considerata "buona" o "cattiva". Che ne pensate voi?
  23. credo di essermi spiegato male...non intendevo riferirmi all'ambito professionale, ma esclusivamente al periodo di esame per il conseguimento del diploma.
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