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Piano Concerto - Forum pianoforte

AleGozzo

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Tutto postato da AleGozzo

  1. fai con comodo, io intanto metto la mia. ES 9 BEETHOVEN gozzo.pdf
  2. eheh bravo Cristian, non solo xe' a me la tua fuga e' piaciuta (all'ascolto molto, sulla carta non l'ho ancora guardata), ma xe' hai stimolato un interessante risposta di Frank, che mi sento assolutamente di condividere, sia quando ti da bonariamente dell'ingenuo che quando mi accusa di essere rozzo e ignorante :lol: Scherzo Frank! so benissimo che hai ragione, non saprei neanche dove cominciare per scrivere in stile barocco (e molti altri) e questo mi brucia non perche' mi interessi saper fare i falsi d'autore ma, come dici tu, e' tutta esperienza e formazione nella gestione del materiale. E la padronanza del materiale e' quel che distingue un compositore da un naif. Venendo al tuo lavoro, il giudizio a caldo e' molto positivo, ma e' effettivamente lunga x 2 voci, e diventa troppo ripetitiva soprattutto a causa del treno dei 16i che non si ferma mai .... ma proprio mai.... armonicamente la trovo gradevolissima, mentre l'ultimo difettuccio (visto che hai criticato la mia fine eheh) e' che il tuo ped di tonica e' cortissimo. E' una parte bella ma si interrompe senza minimamente aver esaurito la sua funzione.
  3. un altro paio di domandine a frank: ho notato una tendenza ad armonizzare col collegamento II / I, anche non in falso bordone (x es a batt 20). Mi puoi dire qualcosa su questa scelta ? e se hai tempo spiegami anche il tuo schema degli stretti, perchè da batt 50, dove comincia il 2°stretto dopo un piccolo divertimento, non riesco a capirlo. ps premio speciale x il basso di batt 35, grande "zampata" che introduce benissimo il pedale !
  4. un paio di altri comandi rapidi di uso frequente che è poca fatica tenere a mente T per i cambi di tempo (inteso come metrica) K per i cambi di tonalità
  5. è forse nelle batt 40/42 ? xò non vedo molto il nesso
  6. grande organista! non solo x la tua gradevole fughetta (tra l'altro scrivere a 2 voci sembra più semplice solo in apparenza....), ma anche x il tuo entusiasmo !! non ho molto da aggiungere a quanto detto da frank, che ha fatto osservazioni molto appropriate, tranne che ho trovato molto "sgradevole" il cromatismo reb/do/si a batt 17. non c'entrava proprio niente secondo me.
  7. Raffaele, anch'io trovo il tuo lavoro molto + consapevole rispetto al precedente spulciando un po' la tua fuga ho notato la tendenza costante a risolvere a piacere la sensibile. Non so se sia consapevole o meno, ma visto il contesto mi sembra poco corretto. un altro aspetto su cui lavorare è la struttura. Oltre alle cose segnalate da Frank ti faccio presente: dopo l'esposizione non sembra esserci un divertimento, ma una nuova entrata del soggetto in La min. poi divertimento, poi risposta in Mi min poi nuova entrata del sogg. in La- poi comincia una lunga sezione (fino alla fine) di stretti (ma inizialmente, sono poi stretti o divertimenti ?) al di là della struttura "di scuola", che uno può anche non voler utilizzare, mi sembra mancare quel gioco di tonalità (sogg alla rel.magg.; alla sottodom. etc) che da una bella botta di varietà
  8. .... oppure selezioni le battute che ti interessano, poi Q e scegli la chiave, che durerà solo x quelle battute.
  9. su Persichetti ti do un paio di link, il 1° con l'indice, il 2° con una specie di bigino. http://www.questia.com/library/book/twentieth-century-harmony-creative-aspects-and-practice-by-vincent-persichetti.jsp http://thereelscore.com/PortfolioStuff/PDFFiles/PersichettiNotes.pdf Per quanto mi riguarda, non mi ha fatto impazzire, ma non è che l'abbia approfondito molto e poi chi se ne intende lo apprezza molto (del resto è usatissimo nelle università americane) Sull'altro volume non saprei dirti.
  10. caro Frank, hai rilevato 2 appunti che mi ha fatto anche il mio maestro .... o avete ragione o è un complotto !! ps più centrato rispetto all'altra fuga, intendi ?
  11. mi ero espresso male nella domanda: chiedevo solo se ti sembrava corretto come avevo segnato il percorso armonico della tua risposta... cmq meglio così, la tua risposta è stata moooolto interessante a proposito della mutazione, purtroppo io mi sono semplicemente rifatto ad un esempio simile trovato su gedalge (testa con arpeggio in ton minore). non attribuirmi ragionamenti troppo raffinati ahah l'avevo notato e mi hai anticipato una domanda
  12. l'ho appena guardato allora, in effetti è pieno di andamenti paralleli che armonizzano, ma l'impianto ad occhio sembra a 4 voci (+ le armonizzazioni appunto). però questo non mi chiarisce molto, non ho notato fughe e poi le 4 voci indipendenti cmq ci sono, mentre tu hai "parallelizzato" all'interno delle 4 voci. quando puoi .... aiutino
  13. quindi secondo te è in mi- ?! sono d'accordo che la tonalità generale della risposta sia mi-, ma la testa del soggetto sembra più in mi+.... ora, conta di più il trattamento armonico o la semplice testa del soggetto ?? è questo che mi sfugge .... x oracolo: purtroppo l'unico segreto del mestiere è studiare, approfondire il repertorio, esercitarsi. Quando parlavo del "tocco del professionista" mi riferivo a quello, si sente che hanno assimilato tutti i meccanismi della fuga e del contrappunto. di manuali che spiegano i procedimenti fin nei minimi dettagli ce ne sono tanti.....nessun segreto quindi
  14. cominciamo a tartassare di domande frank 1- è corretta l'interpretazione armonica della tua risposta ? 2- si considera una risposta in Mi maggiore o minore ? 3- non mi spiego quel re .... sicuramente a causa del ritardo sottostante, ma armonicamente come lo consideri ? 4- usare quel parallelismo in figurazioni importanti mi stupisce. Prendo un abbaglio? Sono fisime da manuale? Com'è la faccenda ??
  15. bene, direi che altieri e frank meritano di essere esaminati con attenzione xè si vede subito il tocco del professionista. In particolare quella di frank mi è piaciuta moltissimo, mentre quella di altieri soffre un po' del tempo lento, secondo me. anche quelle di organista e raffaele cmq si ascoltano volentieri e spero di riuscire a guardarle con attenzione. un unica nota a caldo su raffaele: quel ritmo anapesto che entra di botto nel controsoggetto (contrapposto al dattilo del soggetto) mi fa un po' "pugno nell'occhio", forse era il caso di introdurlo con + prudenza
  16. voglio mettere a dura prova la vostra pazienza, proponendo non uno ma due pezzi il primo (romanza) non mi dice un granchè, lo sento poco mio, mentre il secondo mi da gran soddisfazione e spero di riuscire a completare il lavoro con altri 2 o 3 mov. inoltre mi sembra interessante come costruzione, perchè molto basato su canoni ritmici semplici ma efficaci. insomma, fatemi sapere che ne pensate e sentitevi liberi di criticare !! ROMANZA PER VIOLINO E PIANO.mp3 ROMANZA PER VIOLINO E PIANO.pdf SUITE DEI FRATELLI GRIMM - mov I - IL PRINCIPE RANOCCHIO.mp3 SUITE DEI FRATELLI GRIMM - mov I - IL PRINCIPE RANOCCHIO.pdf
  17. be', sicuramente uno dei più famosi e quotati è ARMONIA DEL VENTESIMO SECOLO di VINCENT PERSICHETTI
  18. mi unisco ai complimenti, è piaciuta molto anche a me ! davvero ottima anche la programmazione, sembra vera
  19. hai proprio un occhio d'aquila, l'hai visto immediatamente
  20. Ciao a tutti, vi propongo di svolgere insieme gli esercizi di orchestrazione del metodo di Leibowitz: IL PENSIERO ORCHESTRALE di Renè Leibowitz e Jan Maggire - Edizioni musicali Salvati-Bari (consigliato l'acquisto per chi lo trova....) in realtà ognuno li fa per conto suo e poi si postano per discutere insieme le scelte e i dubbi che sorgono... il metodo consiste nel riorchestrare un frammento d'autore, partendo da una riduzione scritta da Leibowitz, e poi confrontarlo con l'originale. cominciamo con l'es. n. 9; se qualcuno è interessato ai precedenti me li chieda. La cadenza degli esercizi è di uno ogni 2 settimane, comunque flessibili in base all'esigenza dei partecipanti. es 9 beethoven audio.mp3 l'organico di questo esercizio è: 2 flauti; 2 oboi; 2 clarinetti; 2 fagotti; 3 corni; 2 trombe; timpani; archi
  21. Ah, ma tu il solfeggio ritmico non lo conosci già ?! il metodo che hanno insegnato a me è specifico per batteria/percussioni, visto che non distingue tra pause e note, ma prevede di contare tutto allo stesso modo. comunque, come inquadramento generale: - studiare sempre con metronomo o simili. - contare sempre a voce alta. - metodo di conteggio (in inglese): l'unità minima da scandire è il quarto (one - two - three - four - etc) se ci sono da suonare ottavi, vanno scanditi con "and" (pronunciando "en"): one en - two en - etc se ci sono sedicesimi, con la "i" il secondo, e con "dia" il quarto: one i en dia - two i en dia - etc anche se hai un ritmo dattilo o anapesto, all'inizio è consigliabile contare tutti i sedicesimi, poi ci si può limitare a quelli da suonare: one en dia - two en dia .... oppure one i en - two i en (nelle sincopi però meglio contare anche la pausa) per le terzine di ottavi: one ta ta - two ta ta etc di sedicesimi: one ta ta en ta ta - etc per i gruppi irregolari puoi ripetere un suono a piacere, ma quando li affronti dovresti essere già in grado di farli scandendo solo i quarti o gli ottavi. Detto questo, si tratta poi di prendere qualche esercizio di solfeggio ritmico e studiarlo (ce n'è a tonnellate), fino ad arrivare a quelli più complessi come le marcette. Non so se era questo che avevi in mente, eventualmente fammi sapere
  22. Jam Session, io rispondevo a manu59 mi sembrava che avesse difficoltà col solfeggio ritmico in generale, ma forse ho capito male e semplicemente non aveva voglia di scriverli da sè .... grandi segreti da svelare non ne ho, gli avrei semplicemente dato qualche dritta su come affrontare lo studio e,magari, qualche pattern x esercitarsi.
  23. condivido in toto l'analisi di talentuoso ! quindi i problemi immediati sono sostanzialmente 2 : scrittura poco pianistica; difficoltà a inserire le idee in un impianto formale adeguato (l'armonia scarna non è necessariamente un problema, anche se saper gestire armonie più complesse ti fa fare un bel salto....) non sono questioni risolvibili dall'oggi al domani, ci vuole studio, ma intanto potresti cominciare a rivedere il rigo di basso, dando più varietà al basso vero e proprio, ma anche variando le note interne, che qui sono sempre 2 e in posizione stretta. (e ricorda che il basso può tranquillamente cambiare registro o essere raddoppiato all'ottava quando serve, per dare forza a un punto saliente)
  24. ciao, io suono la batteria (non le percussioni) e sui ritmi sono piuttosto ferrato, ma mi par di capire che il problema non sia tanto lo djembe in particolare, quanto la non capacità di scrivere, o trascrivere, i ritmi in generale. se vuoi mandarmi un messaggio privato mi spieghi bene le tue difficoltà e vediamo se posso aiutarti
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