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Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

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Tutto postato da Frank

  1. Secondo me intende i violini in senso lato, puoi associare un oboe ai primi o ai secondi, visto l'esiguo numero di strumentisti in meno appunto fra primi e secondi, il risultato è abbastanza simile. Il messaggio che ti deve arrivare è quello di dosare bene l'accostamento archi/legni in base al contesto dinamico ... e mi sembra anche ben spiegato.
  2. Per fortuna qualcuno guarda l'agenda....se aspettate me, stiamo freschi ... auguri
  3. Le pause basta nasconderle usando la lettera h della tastiera; puoi usare le pause anche per spaziare le note. Per nascondere indicazione di tempo, sempre l'icona a formadi chiave di violino, doppio click del mouse sul rigo e poi togli il flag indicazioni di tempo (qui puoi anche scegliere di nascondere le pause e quello che ti viene in mente). Per spostare le note senza usare le pause, puoi scegliere il menù Strumenti, strumenti avanzati, strumenti speciali, posizione note. Si accenderanno dei quadratini bianchi sulle note del livello attivo (trascinarle con il mouse)
  4. Partendo da un progetto che ha già i 2 righi per pianoforte, dopo aver premuto l'icona a forma di chiave puoi anche scegliere "Nuovi righi vuoti" dal menù "Rigo musicale", scegli 1 (già precompilato) ... ed è fatta
  5. Devi approfondire in primis l'esacordo guidoniano. Quando ti sarà chiaro questo scoprirai che Guido inventò una forma mnemonica per ricordare l’esatta intonazione dell’esacordo naturale, cioè la serie dei suoni formanti una scala diatonica costituita da 5 intervalli (TTSTT); per facilitare la ritenzione mnemonica di tale successione, Guido fece riscorso alle sillabe iniziali (ut, re, mi, fa, sol, la). L’esacordo fu arricchito nel XVI secolo dalla nota Si (per denominare il VII grado della scala) trasformandolo così in ottava. Uno dei primi musicisti a praticare il nuovo sistema fu Hubert Waelrant (1517-1595) il quale fondò nel 1547 una scuola di musica ad Anversa. Nell’ambito dei modi diatonici gregoriani sono previsti tre semitoni: mi-fa, si-do e la-sib. Il semitono è preceduto e seguito da due toni. Si crea così una sorta di modello stabile, adatto a qualunque contesto modale. Ampliare la successione cambia i rapporti intervallari, per cui il sistema “fisso” è limitato all’esacordo. Se il cantore memorizza l’esacordo e le differenti relazioni e combinazioni intervallari in esso contenute, assimila un modello intonativo applicabile ai diversi contesti: si tratta di denominare sempre l’intervallo di semitono con le sillabe mi-fa anche in presenza dei semitoni si-do e la-sib. Le sillabe pertanto designano un rapporto intervallare e non l’altezza assoluta dei suoni. Questo espediente didattico, basato sulla trasposizione dell’esacordo, è detto solmisazione e per l’apprendimento della solmisazione venne utilizzato un espediente denominato la “mano guidoniana” (usato tra l’XI e XVII secolo): ad ogni falange ed estremità delle dita della mano sinistra corrispondono un suono e una o più sillabe guidoniane (partendo dal pollice in senso antiorario). La mano si trova riprodotta in numerosi trattati medioevali posteriori a Guido (lui non ne fa menzione nelle sue opere) e fu a lui indebitamente attribuita. Gli esacordi venivano classificati a seconda se comprendessero il SIb, il Si naturale o nessuno dei due suoni: • 3 esacordi duri: in cui UT corrisponde come altezza assoluta a SOL (conteneva il B durum, Si naturale) • 2 esacordi naturali: in cui UT corrisponde come altezza assoluta a DO (non conteneva ne B durum ne B molle) • 2 esacordi molli: in cui UT corrisponde come altezza assoluta a FA (conteneva il B molle, Sib) Nel caso in cui la melodia da intonare supera l’estensione dell’esacordo, si ricorrerà alla mutazione, ovvero si modificheranno le sillabe per “trasferirsi” nel nuovo contesto sonoro e applicare nuovamente la solmisazione. Il principio della solmisazione è stato adottato nell’ultimo secolo da didatti europei come Zoltàn Kodàly (ungherese) e Roberto Goitre (italiano).
  6. Capisco i vostri punti di vista e mi hanno posto un interrogativo (al quale avevo pensato senza approfondire) al quale ho cercato di trovare una risposta. Non ho un'esperienza sconfinta, ma ho seguito un corso base di direzione e diretto qualcosa (bell'esperienza). Se è pur vero che si deve imparare.. se fossimo già "imparati" non ne avremmo bisogno, è anche vero che all'ammissione al primo anno di pianoforte qualcosa la devi suonare per cui è ragionevole che ci sia una prova di direzione "reale" (poi spiegherò cosa intendo). Secondo me per valutare le capacità "potenziali" di un futuro direttore potrebbe bastare anche un piccolo gruppo strumentale, un'orchestra d'archi formata da pochi elementi. Premesso che do per scontato che se un conservatorio vuole gestire un corso di direzione d'orchestra deve avere un'orchestra e che la stessa, per ovvie ragioni, dovrebbe essere disponibile anche per le prove di ammissione, penso che potrebbero benissimo pretendere che il candidato si prepari (come meglio crede, usando un CD?) su una rosa di brani che l'orchestra conosce e ha studiato alla perfezione. Il giorno della prova il candidato può mettere in luce le sue capacità mostrando carisma, gesto, concertazione (anche nulla se è a "0") di fronte a musicisti in carne ed ossa .. lo stesso che farebbe con l'audio di un CD, per cui? Si tratta di una prova vera, sicuramente più selettiva (e da quando questo guasta?), emozionante e da subito utile al candidato. Il contrario sarebbe come fare l'ammissione alla classe di canto, cantando in playback su Pavarotti...pensateci bene, dai. Sbaglio?
  7. La cosa fondamentale nei concorsi, non finirò mai di dirlo, è di proporre buone idee spese in modo credibile. Spesso mancano idee o credibilità, per questo poi i risultati risultano deludenti. Sicuramente trattasi di commissione abituata a lavori di livello.Se i propri lavori non sono mediocri, perchè non provare? Serve molta autocritica.
  8. Ho avuto notizia che al conservatorio di Bruxelles fanno le ammissioni al corso di Direzione d'Orchestra chiedendo al candidato la direzione di una composizione seguendo un CD di propria scelta. Ecco qui: http://www.conservatoire.be/crb_etudieraucrb_prgetd_id224viewadmmst Se uno nella propria vita ha diretto almeno una volta, sa che è una sciocchezza. Mi sembra veramente incredibile, evidentemente i problemi non sono solo italiani.
  9. Trovo corretto che il topic, epurato da commenti fuori luogo, sia ancora utilizzabile. Eccolo per proseguire per chi ne avesse ancora voglia. A proposito del fatto che sia o meno necessaria la figura di un direttore, vi invito a riflettere su questo video http://www.youtube.com/watch?v=lXy21qsLY1A&feature=share Anche se fisicamente non c'è un direttore, intendo colui che è sul podio con la bacchetta, tutti guardano la camicia a quadretti; in effetti è indicato anche un leader. Praticamente il direttore è ineliminabile, suonano a memoria ma è un' impegnativa trovata di marketing. Quello che conta è il risultato e a volte, anche se è ben visibile un direttore, sembra proprio che non ci sia...ma questo è un'altra questione. Sicuramente Celibidache era uno di quelli che c'era
  10. Frank

    Björk

    Finalmente avrò un po' di tempo per ascoltare un po' di buona e sana musica.
  11. Magari utile per chi è un po' a digiuno su questa figura http://amsdottorato.unibo.it/539/1/quaranta_anna_tesi.pdf
  12. Tua personale visione, non discuto. Ma nessuno può stabilire che " il cui primo anno di vita sarà anche l'ultimo." Il resto parte del post parte da questo presupposto che è viziato, a smentirlo non sono io, ma la storia di svariate opere (che magari fossero durate un anno, diciamo solo la prima? ) che oggi vengono considerati capolavori assoluti. PS Il nutrimento è fatto da tante cose, seppur personali. Assoluti non ne vedo.
  13. Certo, adesso che è chiaro il malinteso capisco perchè (forse) non è pertinente. Aspetterò allora la tua risposta in altri topic.
  14. Adesso è tutto chiaro Viola, io rispondevo a Thallo che parlava di musiche "cattive" quotandoti Ma in realtà si riferiva a RedScharlach (come Thallo stesso precisa dopo il mio intervento) Leggendo questo ho fatto un mix con queste tue affermazioni: http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/6037-presentazione/?hl=%2Bcattiva+%2Bmusica&do=findComment&comment=42837 Che a dire il vero mi sono molto oscure per contenuti e in particolare Detesto i cattivi libri al pari della cattiva musica. Non ho ancora capito qual'è sta cattiva musica e forse sveli qualcosa qui http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/6035-a-cosa-serve-la-musica-oggi/page-2 Ma la domanda vera poi è: perchè la musica che "diverte" dovrebbe essere cattiva? Al che conosci le mie risposte....ma non io le tue. Tutto qui ...sti moderatori, sempre a fare casino e coplicare cose semplici
  15. Ma questo non centra con la cattiva musica. Semplciemente non ti piace. Musica cattiva è un assoluto, non mi piace è relativo. ... e tutto (o quasi) al mondo è relativo.
  16. Viola... forse siamo al crepuscolare giusto? Una delle mie primissime domande a Viola, appena iscritta .
  17. Concorso di Composizione: Walter Ferrato http://www.ensemblenuovemusiche.eu/wp-content/themes/bacliatheme/pdf/bando-concorso-composizione-all-languages.pdf
  18. Cari amici, ho letto e seppur trovo interessante l'argomento non parteciperò attivamente in quanto mi "prudono le mani". O il confronto resta civile, ovvero SOPRATTUTTO rispettando le diversità degli altri, oppure lo rendo civile d'ufficio. Nel forum ci sono appassionati, professionisti, compositori, interpreti e musicologi; anche se ci viene comodo non pensarlo tutti si è coinvolti con punti di vista diversi sulla questione. Se non ce l'abbiamo ben presente sarà facile creare malintesi, ti ogni sorta. Ricordo che il forum è interessante in quanto ognuno mette in campo le proprie conoscenze nel rispetto reciproco. Non intervengo sui contentui, ma se la forma non torna quella attesa, chiudo il tipic e chi sgara resta un po' a spasso...a provare ambienti magari un po' più scadenti ma che lasciano spazio ad una certa e gratuita aggressività. Il caso tipo è che dopo qualche mesetto a spasso l'utente bannato si ripresenta con alias diverso (ogni riferimento è puramente casuale), riga dritto per un po', ma poi ... come si dice? Ah, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Per i più intolleranti ho finito il predicozzo...dato che ho scritto molto, ricordo a tutti che non è consiglibile discutere pubblicamente questo intervento...se volete, potete pure telefonarmi, ma evitate di farmi usare il tasto ban. Ultimamente non ho molto tempo, odio investire del tempo per scrivere queste cose che dovrebbero essere ovvie; in questo momento avrei dovuto scrivere un bel post sull'argomento ma ho finito il tempo. L'argomento è L'immensa eredità (nascosta) del Novecento Italiano Grazie in anticipo per la collaborazione
  19. ... ho letto solo gli ultimi due post. Non ho tempo ora di leggermi tutto ma così, tanto per scrivere una sciocchezza qualsiasi, sto pensando di ricordare a tutti di fare i bravi (al possiible).
  20. ... Bettinelli diceva spesso che il tempo da la "giusta" misura a tutte le cose. Discorso spesso dibattuto in ambito musicale ma che ha il suo perchè
  21. ... punto di vista interessante, se fossimo in matematica ti riponderei con la statistica, per tutto il resto c'è ... la storia. A me sembra che la storia sia un libro minimalista, ma non si capisce come mai nessuno se la fila
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