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Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

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Tutto postato da Frank

  1. Dipende comunque dalla formula, anche la SIAE è cara e salata se si tratta di proteggere la sola paternità. Diciamo che se uno volesse registrare poche opere solo per preservarne la paternità, si può valutare. Essere iscritto regolarmente e versare per tutta la vita 150 € l'anno per un brano solo (o pochi) non ne vale proprio la pena.
  2. Un vero peccato...avevo già appreso la notizia tempo addietro
  3. Dimenticavo, chiaramente ogni conservatorio è autonomo, per cui, a parte i livelli di difficoltà che spero siano omogenei su tutto il territorio, l'ideale sarebbe quello di verificare in prima battuta il sito del conservatorio che ti interessa e poi passare in segreteria. Dipenderà dai programmi, dalla disponibilità dei docenti, nel caso di corsi collettivi ci sarà meno margine per adeguare gli orari alle proprie esigenze, etc.
  4. Ady, la cosa che chiedi dipende da tantissime variabili. Intanto stai pensando ai corsi Pre-Accademici, Triennio o Biennio? In tutti e tre i casi dovrebbe essere previsto un esame di ammissione, ti porto l'esempio di Milano, non so quanto siano più esigenti di altri conservatori, ma almeno hai un punto di vista preciso. Pre-Accademici: Ammissione http://www.consmilan.../Pianoforte.pdf PROGRAMMI DEGLI ESAMI DI LIVELLO DELLE MATERIE TRASVERSALI http://www.consmilan...ndex.php?id=658 Piani dell'offerta didattica e programmi degli esami di livello http://www.consmilan...-ACCADEMICO.pdf -------------------- Per Triennio Stessa logica, dai un'occhiata qui http://www.consmilan...index.php?id=34 -------------------- Per il biennio Stessa logica, dai un'occhiata qui http://www.consmilan...index.php?id=35
  5. Ciao Daniele, reciproco piacere averti ritrovato. Non so se insistere, ma insisto Io leggo "Il fatto che simili opere restino inaccessibili alla massa è forse una necessità" Accessibilità prevede un ragionamento diverso dal gusto, ok che come moltissimi compositori del secondo '900 potrei quasi definirmi post-romandico (e dico post, non neo...eh!), però le parole hanno un senso. Berlioz parla di intelligenza, genialità...tutti aspetti che non rientrano nella sfera del gusto. Secondo voi c'è qualcuno di una platea popolare in grado di capire la grande fuga? Lo chiedo perchè spesso si incontrano addetti ai lavori che faticano ancora con quell'ascolto... Che poi Berlioz sia spinto anche da un empatia con la musica di Beethoven o comunque che gli paiccia è un altro discorso. Le sue parole non mi sembra che mettano di mezzo il gusto. Altra domanda, secondo voi un musicista tipo Berio, che scrive la sequenza III, non pensate che sotto sotto nasconda (o mostra) l'ambizione di scrivere qualcosa che dica: "Adesso arrivateci a questo..."? Tanto pour parler...
  6. Non ho molto tempo, ma dove si percepisce la questione di gusto nelle parole di Berlioz? Thallo, Camy86 o chi fosse interessato al discorso?
  7. Anche se passato a miglior vita da soli 10 anni, mi sento di ricordare questo nostro grande artista. Non so se per maggio sia previsto qualcosa, ho appena aperto un topic sulla Sequenza III http://www.pianoconc...ni-a-confronto/
  8. A parte la mitica di Cathy Berberian, segnalo un paio di incisioni che mi sembrano notevoli, quella della Catrani e l'altra della Castellani: Laura Catrani canta Sequenza III di Luciano Berio, video realizzato da Francesco Lupi Timini Sequenza III, for woman's voice (1965) Luisa Castellani Durante la ricerca mi sono imbattuta in questa.... Luciano Berio (1925-2003). Sequenza III, per voce femminile (1966). Dedicata a Cathy Berberian. Per chi non conoscesse il brano, magari utile: Berio Sequenza III study guide
  9. Prer Pio, un altro punto di vista sulla questione http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2017-il-fatto-che-simili-opere-restino-inaccessibili-alla-massa-e-forse-una-necessita/
  10. Stavo leggiucchiando il libro di Hector Berlioz, serate d'orchestra. Si trova qualcosa on line su google books http://books.google.......tà"&f=false Ero indeciso se procurarmelo e sono rimasto colpito da qusta frase "Il genere di impopolarità che tocca a queste meravigiose ispirazioni è un male inevitabile. Ma è davvero un male?... Direi di no. Il fatto che simili opere restino inaccessibili alla massa è forse una necessità. Esistono talenti ricchi di fascino, di brio e di forza che sono destinati, se non al popolino, per lo meno al terzo stato delle intelligenze. Ma sommi geni come Beethoven sono stati creati da Dio solo per cuori e menti sovrane." In particolare penso si riferisca ai quartetti E' esattamente quello che penso sulla questione, voi come vi ponete sull'argomento? PS Questo forse da un altro punto di vista a Pio
  11. Concordo con l'approccio di Carllos, io avevo fatto cenno anche alla sonata per pianoforte in lab maggiore Op. 26 con il secondo movimento dal titolo “Marcia funebre per un eroe”.
  12. Troppo buoni, in realtà la mia idea era mettere in evidenza il topic in modo tale che chiunque entrasse in questa sezione del forum potesse al volo beneficiarne ... ma sono troppo scarso per riuscirci. ...Simone...? .... ?
  13. Il confronto non è detto che dica, sono simili...può essere che dica dissimili. Il fatto è che tutti sono partiti da un unico punto è il fatto che Feldman abbia conosciuto Webern e Scelsi sia un adepto della seconda scuola di Vienna (senza contare il fatto che ha girato molto l'europa) può più o meno dirla lunga ... eppure i risultati di entrambi nella maturità sono quelli che abbiamo sentito. C'è da dire anche che Scelsi è anche un uomo di mezzo fra cultura occidentale e orientale, per cui è un altro termine di paragone fra quello che è propriamente occidentale e filotedesco ed altre realtà. Il contrasto esalta i colori PS La passacaglia non è una radicalizzazione della ripetizione, non è incantamento (che tende alla contemplazione) ma è semplicemente un ostinato.
  14. Webern è stato un musicista importantissimo perchè ha contribuito in tanti modi a "minare" il decorso narrativo e in particolare le bagatelle è stata la prima opera che qualcuno si è sentito in dovere di introdurre con una presentazione (vedi Schoenberg). Non basta più la musica, serve che qualcuno dica: “attenzione, non è solito brano, aspettatevi qualcosa di diverso, etc. Questo perché l’asse iniziava con questa opera a spostarsi dall’orecchio alla concettualità ed in particolare Webern ha messo in campo diverse tecniche, vedi l’estrema differenziazione della prima bagatella e ad esempio la ripetizione, che si può trovare appunto nella quarta. A parte la sonorità che forse sono un po’ affini a Feldman. Questi elementi di Webern sono stati radicalizzati nella seconda metà del ‘900 da diversi compositori, ecco che la ripetitività diventa un fattore caratterizzante ed estremizzato. La stele funeraria del buon Scelsi prevede una ripetizione di 43 volte dello stesso modulo, un approccio molto distante dal buon Ferneyhough del quale abbiamo parlato di recente e che invece a radicalizzato l’estrema differenziazione (infatti lui è un post strutturalista). Nel discorso come si inserisce Feldman? Trovi delle analogie fra Feldman e Webern, ottimo, ma se secondo te in particolare quale fattore caratterizzante introdotto da Webern va a sviluppare? Differenziazione, Incantamento v/ripetizione, iperparametro della velocità, etc ?
  15. ... intendi la IV? Perchè nella prima ad esempio Webern punta su altro
  16. Ho predisposto questo spazio in modo da raccogliere tutte le segnalazioni in materia di libreria online di partiture. Ho già compilato un elenco dei siti che nel tempo abbiamo segnalato, direi di sfruttare questo topic per nuove segnalazioni…al bisogno aggiornerò l’elenco in modo d’avere sempre in primo piano la lista aggiornata.
  17. LIBRERIE ON LINE Petrucci (IMSLP) http://imslp.org/wik...egory:Composers Altre http://classical-music-online.net/ http://vkgfx.com/scores/ ‘900 http://www.atonality.net/ http://notes.tarakanov.net/ MUSICA CORALE Choral Public Domain Library http://www.cpdl.org/ MUSICA E TESTI The Lied, Art Song, And Choral Texts Archive http://www.recmusic.org/lieder/ COMPOSITORI Chopin http://chopin.lib.uchicago.edu/ http://www.audacter.it/indexi.html http://www.chopinonline.ac.uk/cfeo/ Mozart http://dme.mozarteum.at/DME/main/index.php?l= eBook gratuiti http://www.writingshome.com/
  18. Abbiamo fatto 30, facciamo 31 ... visto l'alias che porti non sarebbe male dare un ascoltata anche a Giacinto Scelsi : String Quartet no. 5 http://www.youtube.com/watch?v=BYd8gbWIHGU e fare i dovuti confronti
  19. A livello di gusto personale cosa posso dire …?... eheh Io ho sempre avuto un debole per Beethoven, in particolare per l’uomo che grida il suo dolore…piuttosto che quello che si piega alla committenza e al gusto del suo tempo. Se dovessi riproporre la mia top five dei miei 5 compositori preferiti, molte cose cambierebbero; Beethoven ha sempre occupato un posto d’onore anche se (come dicevo pocanzi) “sopportavo” i brani dove è molto evidente quel tipico andamento per marcia. Probabilmente oggi sarebbe fuori dalla lista, anzi, con molta probabilità farei fatica a completarne una da 5 ma non per troppi nomi da inserire…ma proprio per i pochi certi che mi sentirei di metterci. Ovviamente un opera di Beethoven si ascolta e se ne gode sempre
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