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Piano Concerto - Forum pianoforte

Frank

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Tutto postato da Frank

  1. Pensa che te l'ha scritto fra le righe più di uno, ma l'apprezzamento è arrivato solo per il post che trattava strettamente l'ambito accademico
  2. Sai che io ho dei dubbi su quando si può parlare di concerto e ancor più di sala? Se ha ragione Filidei...basta una cuffia, io potrei parlarti di pochi intimi...come di Beyrouth
  3. Certo! Se così non fosse non avrei potuto prepare con Open Music il materiale per il mio pezzo? Senza IRCAM niente OM...è anche vero che però la "pratica" non si può smarcare solo così. Allora si che sarebbe solo sperimentazione. Alla fine, quando ho fatto vedere ad un paio di interessati le patch di OM, avevano la stessa faccia di quelli che per la prima volta capiscono che la chiusa delle variazioni di Stravinsky sono una matrice precostituita. Provare per credere, vedi l'immagine allegata. Stravinsky utilizza le note della matrice per generare accordi e questo ad esempio giustifica: la prevalenza di alcuni raddoppi di ottava nella formazione degli accordi stessi; la predominanza negli accordi degli stessi 6 suoni; la forte concentrazione, in relazione a Pa, di triadi maggiori e minori Se guardi bene tutti e sei i vettori verticali di Pb proposti per moto retrogrado, chiudono le variazioni e danno la chiave di lettura all’ultima nota del brano (sol#). Ma c'è tutto il lavoro di artigianato, di orchestrazione, di condotta delle parti ... che mica si fa per forza in OM...eh! (ovviamente parlando di me) Quando novità? La musica non può più veramente narrare? Notare che la narratività è la capacità della musica di essere ricordata...si torna al primo post
  4. Si TTW, si può discutere alla fine di un concerto anche delle novità interpretatve. Quando Pollini in gioventù vinse il concorso a Varsavia presentò idee molo innovative....certo che c'è da discutere a fine concerto. Eppoi bisognerebbe annovererare quella categoria di opere tipo Music for Four di Cage, o la nuova orchestrazione dell'arte della fuga di Bach o il nuovo allestimento dell'opera X Insomma, mica si smarca in 2 parole il tema della modernità in musica, per questo chiedevo come mai era stato messo subito tutto sul "Avanguardia novità" e "tradizione strasentito".
  5. Io non ho capisco una cosa, perchè i brani di musica di impostazione tradizionale devono essere conosciuti e quelli di impostazione avanguardistica no? E quando un brano di musica avanguardistica ..."passa" ... e rientra nell'altra "sponda" Insomma, Structures di Boulez in quale categoria starebbe? Sabato scorso hanno eseguito un mio brano, che reputo di impostazione tradizionale per come è costruito...nonostante la sua modernità (per cui novità? Domando. L'avanguardia è più esperimento che vera novità in musica...dipenderà dal dopo, si torna a Structures) mantiene ad esempio un carattere narrativo, in quale categoria starebbe? Curiosità...Gesualdo dove lo mettiamo? Forse il discorso si è spostato inconsapevolmente sulla capacità che ha la musica di essere ricordata o meno? In effetti è un discorso interessante. In aggiunta, magari può essere interessante parlare anche dell'ascolto individuale che musicisti come Francesco Filidei propongono...ad es. nei suoi ultimi esperimenti il pubblico ascolta in cuffia.
  6. Qua c'è qualche info http://www.good.is/p...y-easy-to-read/ A me convince poco, vorrei vedere una partitura a 30 righi o in un contesto di serrata polifonia. I sostenitori di questo tipo di scrittura dicono che è più intuitiva, a me sembra dall'esempio che si sia semplicemente ritrascritto con un altro "form" le medesime informazioni della notazione canonica...però su un esempio semplice, per cui non ne intravedo i possibili aspetti evolutivi rispetto all'as is e soprattutto in ottica orchestrale...e di "semplificazione"
  7. Secondo me è un discorso difficile e per ora mi astengo ma ... ... l'avevo già citata ma ci riprovo vista la domanda finale: Quando si e' ascoltato Mozart, il silenzio che segue e' ancora di Mozart... (Sacha Guitry) Bisogna vedere alla fine del concerto cosa sta succedendo a livello interiore
  8. @Shark e @AbateFaria Come dicevo il gioco fra Tradizione e Avanguardia è bello vivo, qualcuno ha citato Lorenzini...si potrebbe dire che come una volta a Milano se la giocavano Bettinelli e Donatoni, adesso se la giocano Solbiati e Lorenzini. Del resto sono gli stessi discorsi che si leggono da una vita, aveva ragione Zarlino o Monteverdi? Bach o Haendel? Mozart o Beethoven? Che ne so, Grieg o Liszt? Strauss o Schoenberg? Messiaen o Boulez? Nono o Britten? Etc. ... sono rimasti tutti a raccontarci la loro musica La contemporaneità accademica è una realtà, la musica da film è una realtà, il Jazz è una realtà, cos'altro è stato citato...? .... Tutto attuale, contemporaneo (che non mi piace come termine abbinato alla musica) e moderno (molto azzeccato secondo me come termine) ma ai fini del topic conta quanto interessa a Thallo, che in effetti come notava Xenakis è stato un po' generico all'inizio non dando un ambito preciso, ma poi si è rivelato...gli interessa il mondo accademico, del resto sta cercando di fare un dottorato e non sta presentando un curriculum per andare a lavorare con Hans Zimmer . Sono certo che troverebbe altri argomenti, sempre moderni e contemporanei abbinati alla musica, ma altri...
  9. Nell'esempio 22 concordo con Ale a dare agli archi quella parte anche se forse cambierei le entrate degl isturmenti...e cercherei di creare delle risonanze per i fiati. PS Il 21 mi sembra abbastanza dato, probabilmente l'esercizio è informativo per evidenziare l'arricchimento dell'orchestra di una coppia di corni .
  10. A parte gli archi, in questo periodo i legni sono a 2, facile che ci sia l'ottavino ma non ancora il controfagotto. Per gli ottoni, fino a 4 cr, 2 tr. e fino a 3 tbn Di sicuro Timpani, ma anche piatti e gran cassa
  11. Il 24 maggio 1930 nacque a Werne Hans-Martin Linde (Werne, 24 maggio 1930). Vivaldi / Hans-Martin Linde, 1960: Concerto For Recorder and Strings, PV 79 From the LP shown above, a sampler produced by Archiv and distributed in 1964. Other tracks from thi...
  12. @Thallo Alla fine non hai solo allargato il campo, non so se ti documentasti sul brano che ti segnalai http://www.pianoconc...ale-non-verbale Secondo me comunque ha la sua attinenza, personalmente parlando non uso mai la voce impostata nei miei brani
  13. Chiaro e concordo ma una tendenza non può essere fatta caso per caso, compositore per compositore...Tendenza penso sia un orientamento più generale. A questo punto o Thallo dice qualcosa ... o non se ne esce.
  14. ... in effetti è solo un decimo delle cose che mi sono venute in mente.
  15. Il 23 maggio 1912 nasceva a Le Mans Jean Françaix (Le Mans, 23 maggio 1912 – Parigi, 25 settembre 1997). Jean FRANÇAIX Sonatine pour violon et piano (1934) F.P.Zimmermann, A.Lonquich http://youtu.be/VXs4-hZ5LP4 Jean FRANÇAIX (1912-1997): Sonatine pour violon et piano (1934) -complete- 0:00 / 1. Vivace 2:24 / 2...
  16. Dal mio punto, tecnicamente parlando, condivido chi cita la computer music; sicuramente la composizione assistita avrà e sta avendo un grande spazio. Per quanto riguarda gli esperimenti di Lachenmann relativi alla defunzionalizzazione del timbro per me sono abbondantemente superati dalle possibilità di campionamento e sintesi proprie della musica elettronica dove si compone il suono pure in realtime, per cui con il gusto della performance. Questa cosa la riprenderò dopo. E in realtà noto che si conosce Lachenmann molto per questo aspetto, ma lui scrive anche altro e la sua musica è efficace a prescindere dagli esperimenti che faceva e che mostrano un'altra tendenza. Donatoni e le sue tecniche ormai sono belle che storicizzate...anche insegnate in alcune accademie e l'esperienza insegna che quando una cosa viene catechizzata...ormai è superata. Basta Donatonini In effetti giapponesi e americani stanno facendo cose molto interessanti e sicuramente si stanno riequilibrando le classiche controparti: avanguardisti/tradizionalisti. Negli ultimi 30 anni, giravano un sacco di figli del post modernismo…pian pianino, passato il morbillo della sperimentazione, molti incalliti stanno riscoprendo il gusto per la modernità nella tradizione e in questo aiuta la musica per immagini. Leggo nei post troppo la parola “post”…non a caso secondo me. Se proprio vogliamo parlare di tendenza, possiamo dire che il mondo ormai è uno, gli occidentali prendono dall’oriente, gli orientali prendono dall’occidente. Il mondo economico ha un nuovo equilibrio (rispetto agni anni ‘80) che si gioca fra l’ingegno americano e la manifattura cinese. Come sappiamo i mezzi (anche musicali) vanno dove ci sono i soldi…e non a caso sono stati gli studi di fonologia a permettere lo sviluppo della musica elettroacustica. Se aggiungiamo che in un contesto sociale così coeso (che comprende tutti e non solo addetti ai lavori) la musica colta sarebbe fuori contesto…lascio dovute riflessioni anche in relazione al fatto che da un bel po' i compositori dipendono dagli interpreti e in numero sempre più maggiore preferiscono la tradizione. Come sempre il rapporto fra compositore e interprete è fondamentale, Vedi Paganini, Liszt, Berio con la moglie, tutti quelli che si sono appoggiati agli Arditti, etc. Ciclicamente avviene che il virtuosismo dell’interprete diventa un driver, ma poi c’è sempre una fase di assestamento. Noi siamo in questa fase secondo me…a me non commissionano brani avanguardistici, mi chiedono brani musicali, interessanti, godibili e non estremi dal punto di vista esecutivo (insomma umani). La classica frase è: “Maestro, non mi metta alla mano destra 7 note, 5 alla sinistra, una scopa nel cul… e uno straccio della polvere in bocca”. Tornando a Lachenmann e lo dico prima a me stesso: è inutile girarci intorno, facciamo fare agli strumenti le peggio cose: c’è chi li spacca, chi gli sega le corde, chi in modo teatrale li fa suonare senza corde lasciando solo l’aspetto gestuale e l’elenco è infinto. Ma il suono nuovo è quello elettronico, per cui gli interessati a sentire/suonare gli strumenti tradizionali vogliono sentirli per quello che sono e sanno fare meglio e mi permetto di dire che oltre ad avere ragione, forse e meglio non limitarsi e completare la propria formazione approdando al campo della computer music. Esempino: se voglio sentire un flauto...basta il flauto e non un vc che suona da flauto. Idea interessante quella di Lachenmann, appunto come avvenne per il suono con Webern (... chi se lo fila oggi? Interessante ma si è estinto nella sua aforisticità...uno vuole "mangiare" la carne e non solo le ossa, lo scheletro) o Cage al contrario, il silenzio interrotto dal suono...oggi conta la musica o la filosofia? Comunque sia tutto questo non mi vieta di togliermi degli sfizi…appunto…. Sono tutte cose che possono far riflettere…pensieri in libertà.
  17. A parte ringraziare Simone per la condivisione, sarebbe carino trovare le "Six talks", vedi discorso "Norton lectures" http://www.leonardbernstein.com/norton.htm Non scaricabile: "Leonard Bernstein discusses great works of the 20th Century" Interessante vedere come un musicista tradizionale come Bernstein possa essere aggiornato, questo lascia intendere secondo me quanto sia consapevole la sua scelta.
  18. Senti questa, è bella: Come te ho letto tanti libri di storia, solo che io me li ricordo tutti fino all'ultimo dettaglio. (troppo maniacale e poco credibile) Alora questa è meglio: sono talmente appassionato che ho passato i miei primi 40 anni a memorizzare date (perverso maniacale e incredibile) ...e dai, qualche piccolo mistero non fa guasta mai. A volte wiki aiuta, ma come abbiamo potuto vedere per Giuliani è fallace ...
  19. Il 22 maggio 1813 nasceva a Lipsia Richard Wagner (Lipsia, 22 maggio 1813 – Venezia, 13 febbraio 1883). http://youtu.be/fci7Co3FGB4
  20. In attesa che RStrauss o altri si facciano coraggio ... o trovino il tempo di finire, ecco una proposta d'autore. Bach - Fugue in B minor BWV 579 (on a Theme by Corelli)
  21. Domanda, ma con tempo cosa intendi? Tempo musicale o altro? Visto che dici....
  22. Grazie RStrauss Cosa intendi con "non con un grande divario"? Diciamo che è uno strumento ad ancia doppia e l'ho fatto provare ...ce la fa, ce la fa ... alla peggio ci maledice un po'
  23. Segnalo questi utili siti per gli interessati all'argomento Acustica http://www.maurograziani.org/text_pages/acoustic/acustica/MG_Acustica01.html http://www.acs.psu.edu/drussell/demos.html http://fisicaondemusica.unimore.it/#Il_suono_e_la_sua_percezione
  24. Il 21 maggio 1925 a Dresda venne data la prima esecuzione di Doktor Faust di Ferruccio Busoni. Busoni: Doktor Faust, AOS/Horenstein (1/3) http://youtu.be/85lW-96RhY8 Ferruccio Busoni: Doktor Faust (Opera in two prologues, an intermezzo, and three scenes) Doktor Faus...
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