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Piano Concerto - Forum pianoforte

Fra

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  1. Va bene cambia lo spettro e ci sta ma non che questo sia dovuto a tenuta di accordatura. Anche se lo sposti nella stanza sempre con ruote verso l'interno lo spettro cambia. Dovresti verificare se ad una posizione delle ruote corrisponde lo stesso spettro oppure se nello spostarle e riportarle in posizione si hanno perdite.... In questo caso si potrebbe dire che la accordatura si è modificata, non lo spettro che dipende anche dalla posizione degli oggetti intorno al piano. Conosco un accordatore che pretende di avere le piante e le cose intorno al piano nella posizione abituale per accordare
  2. Ovviamente io uso l'ago singolo, non lo strumento di tortura di cui sopra
  3. Non è che non si tocca mai, dipende da cosa si deve ottenere.... Ovviamente bisogna andare con cautela. Se l'attacco del suono era corretto in origine e si doveva solo dare più corpo, rinforzare il suono sarebbe stato più giusto impregnare solo le spalle del martello senza toccare il punto di percussione. Io proverei a pungere lateralmente il martello sotto il punto di battuta (circa 3 mm). Non è una tecnica che si usa correntemente, però funziona e il martello si ammorbidisce subito senza sfaldare le fibre del feltro, che ormai sono incollate per via dell' impregnatura. Un tempo c'erano in catalogo anche le pinze per pungere lateralmente il martello, mi hanno raccontato che le usava Gino Nazzari che fu un importante tecnico Italiano, capo fabbrica della ditta Anelli di Cremona. Io stesso quando devo correggere un attacco di suono troppo metallico preferisco fare così, basta una puntura o due....magari verificando prima quale corda ha il suono più metallico per capire se entrare con l'ago a destra o a sinistra. È l'unico modo in cui potrei pensare di salvare i tuoi marrelli allo stato attuale....insieme a quello che ti ho raccontato in privato.
  4. Chi lo sa cosa aveva.... In ogni caso sono interventi un pó a senso unico ....ma l'accordatore che li ha impregnati cosa dice?
  5. Nuovo? Urka ma è strano allora..... Dovresti chiedere inviando una mail a Yamaha Italia il prezzo di una martelliera forata per il tuo strumento.... Credo possa costare tra i 300 è i 500 euro ma di preciso non so perché non la ho mai richiesta. Però strano un pianoforte nuovo, peccato buttar via così una martelliera. Da dove scrivi se posso chiedere? Conosco qualcuno in Lombardia che collabora con Yamaha Italia magari ti posso dare i riferimenti se non sei lontano. Ciao
  6. Estratto del manuale Steinway sull'intonazione. Ovviamente ogni tecnico ha il suo metodo, dire che uno sbaglia se fa diversamente non va bene perché come dico sempre quel che conta è il risultato. A seguire quel che si fa in fabbrica si sbaglia di meno, per questo su uno Yamaha non metterei dentro un martello europeo (cose già viste e risultati così così)
  7. Io su Yamaha metterei la sua martelliera uguale alla originale visto che il C7 è uno strumento che producono ancora, perché fare esperimenti? Non credere di migliorarlo mettendo una Abel o una Renner.... Comunque guarderei anche le corde, probabile che siano da cambiare.... Una martelliera nuova con le corde vecchie non risolverebbe di certo tutti i problemi. Di che epoca è lo strumento? Diversi Yamaha con matricola tra 1 milione e 2 milioni arrivavano in Italia di importazione con le corde completamente arrugginite. Una pulitina con paglietta d'acciaio e via sul mercato, ma rimanevano comunque sordi. L'impregnatura del martello porta pochi benefici in questi casi, sia che lo si impregni uniformemente o sulle due falde (sono diverse filosofie di pensiero, la seconda più vecchia della prima). Steinway New York impregna i martelli per costruire il suo timbro, bassi inclusi e impregna uniformemente la testa con diverse diluizioni successive (si parte dalla dose più diluita fino ad una dose più carica di nitrocellulosa, riducendo via via l'area di applicazione verso la test del martello) Quando si fanno questi interventi è necessario partire con una soluzione molto diluita (1 a 14 per esempio) e verificare il risultato.... Applicare l'impregnante senza diluirlo che sia una goccia o due non cambia nulla, il martello è da buttare via. Saluti
  8. Cambiare la martelliera ordinando alla Yamaha quella corretta in base alla matricola dello strumento, loro forniscono anche la martelliera già incollata allo stiletto (nuovo) su richiesta. Intervento oneroso ma quasi necessario visto che l'intonazione su una martelliera impregnata non è facilmente percorribile come idea, spaccheresti diversi aghi. Puoi provare a rasare ed intonare ma come dice il tuo tecnico poi perderesti suono.... Io un rimedio che puoi provare lo ho, però non mi va di scriverlo in pubblica ti mando un messaggio privato. Ciao
  9. Talmente piccolino il braccio però lasciamo stare.... Le gambe si incastrano sul mobile e i pianoforti a volte ballano, quando si allentano tali incastri soprattutto sull'ultima gamba che si monta dove i trasportatori tirano delle botte allucinanti. Altri modelli, kawai per esempio, hanno le viti per cui la gamba diventa solidale al mobile. In ogni caso il peso del pianoforte grava sulle gambe non puoi considerarlo solo come un incastro
  10. Ragazzi miei le nozioni di meccanica al pianoforte sono simpatiche, ma il momento applicato alla cassa del pianoforte causa rotella inclinata è da delirio puro, quasi da studente di fisica Parlando di accordatura la tensione delle corde impressa al telaio non si scarica sulle ma sui piantoni lungo le fasce e soprattutto sul Cuneo che si trova sotto l'incrocio del telaio. Le gambe, le rotelle svitate o una leggera pendenza del pavimento hanno influenza pari a zero sulla tenuta della accordatura
  11. Stiamo parlando di aria fritta se fosse come dici tu mettendo in costa un pianoforte o semplicemente trasportandolo succederebbe un disastro. Io di pianoforti in casa ne ho avuti parecchi, verticali e code di diverse marche. Ne ho anche visti diversi, accordati, disarmati, sfasciati ma probabilmente abbiamo avuto esperienze diverse. Conosco anche diversi tecnici, alcuni con oltre mezzo secolo di esperienza, commercianti del settore di primaria importanza ma nessuno ha mai sostenuto quel che dici. Ora le proprie idee anche se fantasiose si possono pure portare, le leggiamo però non dire che sbaglio io a scrivere tirando fuori i pianoforti con le gambe doppie
  12. Si ma il ricciolo della corda vecchia lo recuperi tutto, se mentre allenti la caviglia tendi la corda viene via dritta.... Considera che una volta sistemato il ricciolo con la corda già tesa, dopo aver avvitato di 2 o tre giri la caviglia se questa rimane più alta delle altre puoi comunque ribatterla per portarla a livello, se invece esageri da subito infilandola e ti finisce più bassa non puoi più estrarla. Ciao
  13. Comunque se la caviglia originale era un po lenta è necessario trovarne una di un numero superiore, diversamente va bene uguale. Ci sono due filosofie che corrispondono a due modi di lavorare anche in fabbrica, c'è chi avvolge la corda sulla caviglia e poi la caccia dentro il somiere con punzone e martello chi invece preferisce avvitare la caviglia fin dal principio per poi mettere la corda....e continuare ad avvitare... In genere il ricciolo è di 3/4 giri quindi sempre meglio tirare la corda con la caviglia poco "crescente" rispetto alle altre e poi portarla a livello delle altre con punzone e martello...se invece si sbaglia e dovesse essere "calante" rispetto alle altre dopo avvitata la corda non si potrebbe più estrarla Qualsiasi sia il metodo quel che conta è il risultato, sul coda se bisogna battere sulla caviglia meglio mettere dei supporti sotto il somiere, sul verticale il sotto somiere regge da solo..... Spero sia tutto chiaro....
  14. Il pianoforte a coda poggia su tre gambe per cui è impossibile avere dei problemi di distribuzione del peso, nessun pavimento inoltre è perfettamente piano o in bolla. Il pianoforte verticale è più soggetto a stare su 3 ruote, non va bene e bisogna assicurarsi di metterlo in bolla in qualche modo, non perché si rechino problemi alla struttura ma per evitare che si muova. La tensione delle corde si carica sui piantoni sul retro non certo sul pavimento. Ci sono dei verticali, più o meno vecchi, che poggiano su tre ruote non per gravi difetti della pavimentazione ma perché hanno subito col tempo una flessione del telaio per via di una distribuzione dei carichi sbilanciata. Un esempio era/è l'Anelli modello 30 che non aveva la spranga continua sui bassi. Il telaio tendeva a flettere in avanti sulla parte dei bassi e tutti quei modelli finivano per poggiare su 3 ruote. Anche portarli a corista era rischioso. Però onestamente dire che la accordatura venga influenzata dal posizionamento del pianoforte perfettamente in bolla è un pó eccessivo. Piuttosto tenete costante l'umidità le cui variazioni alterano la bombatura della tavola facendo crescere/calare l'accordatura sulla parte centrale della cordiera con differenze anche di 2/3 Hz. Più il pianoforte è lungo meno risente di queste variazioni anche in relazione alla tensione della cordiera che dipende dal progetto, cordiere più tese ripetto ai normali 70/80 kg per corda risentono di più delle piccole variazioni climatiche. Per esempio i vecchi Ibach avevano il La centrale lungo 44 cm anziché 40 cm, portarlo a corista è come prendere, per intenderci, un sol4 di uno Steinway e tirarlo fino a farlo suonare come un La4. Ecco molto spesso si parla di tenuta della accordatura, di stabilità etc in relazione all'ambientazione e al posizionamento dello strumento che certamente è importantissimo ma mai nessuno si sofferma a discutere di aspetti costruttivi o progettuali sulla tipologia di cordiara, di telaio, di lunghezze spessori etc..... Non ho capito se l'argomento non interessa oppure se la conoscenza è di fatto scarsa e fa più comodo discutere del peso che grava sulla gamba.... insomma ogni pianoforte è storia a sè.
  15. Vedrai ve in ogni caso si risolve facilmente....
  16. Non sarà di certo grave ma per risolvere il problema bisogna vederlo in questo caso... Comunque strano che il pedale destro la faccia rientrare, sicuro che non si sia caduto o rimasto dentro qualcosa? La barra degli smorzi poggia su dei supporti in legno e in nessun caso tocca il blocco tastiera. Il pedale tonale invece funziona correttamente?
  17. il pianoforte è nuovo, che problemi vuoi che abbia? Vai tranquillo....fai verificare anche i paramartelli, probabilmente saranno da portare più avanti anche loro
  18. http://www.pianoconcerto.it/forum/uploads/images/pianoconcerto_1387322856__image.jpg Sarebbe la posizione 10 di questo disegno.
  19. Proverei ad avanzare un pochino il freno dello spingitore, credo che quando scatta vada troppo in alto sulla noce e non fa in tempo a rientrare per il ribattuto, succede si tutti i verticali quando il freno è troppo in dietro, deve avere un minimo di gioco ma non troppo..... Ovviamente questo ave a valle di tutti i controlli (paramartello in parata, gioco tra spingitore e noce a riposo, scappamento etc) Prova a fare avanzare il freno e verifica se ci ho preso. Ciao
  20. Comunque per la cronaca domani insieme al mio tecnico e al proprietario disarmeremo uno Steinway che è stato distrutto da un intervento di "restauro".... Hanno raschiato almeno due millimetri di materiale dalla tavola e poi la hanno sbiancata con acqua ossigenata bruciando il legno tanto che si sono sollevate in rilievo le venature. Per non parlare delle filettature fatte a metà con crepe che si sono riaperte una volta acclimatato lo strumento e la colla colata dalla filettatura ancora presente sotto la tavola, solidificata! Corde basse sorde, ultima ottava muta, smorzi non funzionanti e pianoforte afono, con meccanica nemmeno presa in considerazione e tante altre cosette da mettersi le mani nei capelli. La tavola sarà da sostituire......purtroppo. I tecnici hanno avuto lo strumento in mano un anno intero!!!! Strumento questi che è stato anche oggetto di discussione su questo forum. Capisco che possa dar fastidio peró ha ragione Mike quando dice che ci sono pianisti che devono spendere due volte è anche per interventi importanti fatti male.
  21. Una volta, quando ancora non ero in grado di accordarmi il pianoforte da solo, un tecnico chiamato per l'accordatura aveva di sua iniziativa restato i martelli (nuovi) del mio verticale ad uno ad uno perché a suo dire il suono era violento! Rovinata la martelliera (tant'è che il tecnico intervenuto la volta successiva si era proposto per una sostituzione) mi sono dovuto liberare del pianoforte, che a me piaceva molto. Entrambi fanno ancora parte del direttivo AIARP/Europiano.... Ma non vuol dire nulla, c'è ne sono tanti molto bravi. Questo per dire che a volte anche un intervento semplice può causare dei danni, quindi bisogna solo sperare di capitare nelle mani giuste. Una volta un amico provó a lamentarsi di un cattivo operato di un tecnico appartenente alla suddetta associazione con diversi membri del Consiglio, la risposta era stata più o meno questa dopo la descrizione dello scempio: "impossibile, è una persona in gambissima" Qualcun altro più astuto ha intrapreso (finalmente) le vie legali ed è riuscito a vincere anche la causa contro un tecnico che gli ha distrutto il pianoforte e nel riarmarlo ha dimenticato di inserire perché lo aveva perduto il Cuneo nel supporto di centro del telaio!!! Il punto dove si concentra tutta la tensione. Insomma la gente lamenta sempre di più incompetenza in questo ambito, e sempre di più si attiva per fare da sé, anche per via dei preventivi piuttosto elevati. Qui al nord alcuni arrivano a chiedere 4000 euro per la sostituzione di una martelliera, spesso quando la martelliera è ancora buona e il valore dell'intervento supera quello del pianoforte.
  22. @mephisto credo che abbiano pasticciato un pó su quel pianoforte, scusa ma ero via per lavoro e dal telefono non avevo visto bene (le foto sono chiarissime).
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