Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

diapasuono

Membro
  • Posts

    78
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    1

Tutto postato da diapasuono

  1. Parlavo del Bach che comunque si prepara per il quinto anno. Se hai un consiglio...non male!
  2. Puoi dirlo forte!! Tu se non sbaglio sei un cultore vero?
  3. Mani fredde, cuore caldo dice una vecchia massima. Secondo me come diceva il grande Orowitz, quando si suona su un palco bisogna dimenticare tutto e "diventare" la musica stessa! Diventa la musica e tutti i problemi spariranno. Gli errori? Ho sentito Leonardt fare parecchie stecche in un concerto e quindi......l'errore è una cosa grave ma preferisco una stecca a chi suona senza cuore. Ciao e auguroni!!
  4. Complimenti per il saggio!! Veramente mirevole. Ciao.
  5. Bella davvero questa discussione aperta su Mozart...il mio preferito diceva appunto Orowitz. Mi hai dato fiducia Simone con questo tuo dire " Bell'intervento! " Grazie...dato che ne ho bisogno. Solo che volevo subito smentire il legato della destra dato che l'ho riletta subito dopo e mi sembra veramente arduo legare senza pedalizzare, ricalcando quel che diceva Paolo ma....per quanto mi riguarda il pedale non è scandaloso; dato che la considero una possibilità e quindi la si possiamo utilizzare restando naturalmente nel solco. Idem sulla K 545 che non è per nulla semplice, con il tempo centrale che è uno tra i più belli assieme a quello della 332. Sono sonate che ho studiato molto e quando penso a Mozart....ci sono sempre loro. Molto bello condividere con voi tutto questo. Grazie mille. Ultimamente ho ascoltato l'interpretazione della Larocha sul tempo centrale della 332 e sono riuscito a tirare fuori il canto nella sinistra dall'ottava battuta il bellissimo la si sol e......mi si la...che se non erro è la voce di tenore vero? Che grande maestro!! Penso che suonerò Mozart fino alla fine dei miei giorni!! Spero quindi di avere lunga vita.
  6. Ciao Daniele. Io suono tutt'ora quella sonata e non la macino molto bene visto che sono anni che non studio seriamente ma quella variazione non è certo la più semplice. La parte cantabile è sempre al soprano e quindi la sinistra che passa sopra ha il ruolo di canto mettendo le terze della destra nella posizione di accompagnamento. La destra quindi non dovrebbe sforzare molto ma dovrebbe a mio parere essere ben appoggiata con peso ma rilassata, cercando di distribuire il peso della mano in modo più consistente nelle note più alte per cantarle al meglio.Considera che le terze della destra devono essere be legate dato che nella revisione di Fischer che ho io alla seconda battuta abbiamo 4/2 sul sol si ma 5/3 sul la do mentre lui consiglia 5/4 per il si re permettendo una bella appoggiatura legata. Non facendo lungaggini cerca di rilassarti e ascolta i consigli di Paolo e Simone che di sicuro ti saranno più utili dei miei. Ciao e buono studio. La brutta cosa è che l'ha scopiazzata anche Tozzi questa....ma!....Roba da matti!
  7. Grande Frank! Ben detto! I In effetti è sempre molto utile e di supporto all'esecuzione stessa di un'opera capire quali siano le ragioni storico-sociologiche dove l'opera stessa mette radici. Grazie.
  8. Guida all'ascolto? Ci sono mille versioni della 331 che tra l'altro è una sonata molto particolare e piena di variazioni. Personalmente amo molto la versione di Arrau ma sono bellissime anche quelle della Larocha e non è da scartare il personalissimo approccio di Gould che come al solito stravolge, tempistiche e non solo ( tra l'altro nel primo tema iniziale tiene una pulsazione che ha del commovente ). Tutte le versioni che vuoi comunque le trovi tranquillamente su you tube. Buon ascolto! E secondo me una bella sonata su cui si impara molto.
  9. A me piacerebbe partecipare ma ho appena affrontato gli studi armonici e quindi....non vorrei fare un pasticcio inutile. Ottima idea comunque. Ciao e grazie.
  10. Interessantissimo parlare di quel che riguarda la musica nel profondo. Spesso si esegue un pezzo ma alla fine ciò che manca è proprio la musica. Non so se riesco a farmi capire ma ho sentito anche molti concerti che hanno lasciato per così dire il vuoto! Penso che la musica debba iniziare prima dentro di noi e solo dopo questa operazione il pezzo può iniziare in senso fisicamente sonoro. Prima ero un pò insoddisfatto di come suonavo ma da un po di tempo lavorando su questo ho ottenuto qualche piccolo passo. La così detta pulsazione interna secondo me è fondamentale nella musica. Ondeggio sempre molto ora quando suono è un buon segno? Ma emetto un bruttissimo mugnio che mi tappa un pò le orecchie impedendomi in qualche modo di ascoltarmi. Consigli su tutto questo? Vi ringrazio molto.
  11. In effetti.....il maestro manca parecchio anche a me ma mi sono ripromesso di riuscire a diplomarmi prima dei quarantacinque anni, anche se viste le nuove normative dei conservatori cercherò perlomeno di andare avanti per poter affrontare brani più densi e significativi per me. Il metodo mio come diceva infatti Simone era associare le due cose: ( varianti e armonie soggetti etc. ) ma ho sempre sentito le varianti come meccaniche. Infatti lavorando sulle voci sembra di non andare avanti quando un bel giorno il pezzo è fatto e fatto anche bene! La fatica è sempre quella di riuscire a superare la collina per avere poi il pezzo nella mano e gioire di quel che si è appreso. La fatica paga sempre è ?
  12. Volevo dirlo ma non volevo appunto essere prosaico. Sono al mille per mille con te. Tutti mi dicevano....basta che tu legga una riga sotto e poi una riga sopra ma....a me la cosa non piaceva ed ho fatto proprio come hai detto tu. Per me leggere in tenore, baritono etc. era proprio come con le lingue e non mi relazionavo mai ad altre chiavi ed era tra l'altro molto soddisfacente. Andavo spedito come una vera freccia ma in all'esame trovai una quartina noiosissima che mi mandò in crisi. Grande Paolo!
  13. Grazie Paolo. Ottima anticipazione,
  14. NON è DIFFICILE LEGGERE IN TUTTE LE CHIAVI E PER L'ESAME DI TEORIA E SOLFEGGIO LO FECI A SUO TEMPO. Non mi è stato poi utile per lo studio del pianoforte ma è comunque utilissimo per la completezza di un musicista che successivamente potrebbe comunque avvicinarsi alla composizione. Penso che comunque sia una questione di metodo e basta.
  15. Giustissimo Paolo ma ti chiedo anche se l'accordatura può molte volte influenzare lo " Sporcare le note".
  16. Grandissimo Paolo!! questo è parlare! Infatti i famosi appuntamenti....sono proprio questi di cui parli. Per quanto mi riguarda anche io sento una certa tensione nel suonare veloce e tutto sembra complicare le cose ma....la cosa più importante è darsi degli appuntamenti o punti strategici su cui riprendere per così dire fiato ed il gioco è fatto. E' normale che il braccio sia sospeso! Ma non deve essere rigido. Il fatto di sporcare le note poi è un viziaccio che in genere il cervello memorizza benissimo...e...questo secondo me i pianisti non possono permetterselo e non devono, permetterselo. Se sbagli una, due, tre etc. volte il tuo cervello le memorizza e sei costretto a fare il reset. Io in genere tornavo al lento e ripetevo. Il consiglio citando Paolo è che fino a che non hai la perfezione tra le mani non puoi sciogliere il guinzaglio. Come al solito però la tentazione di portare il pezzo alla sua risultante "finita" dal punto di vista uditivo e musicale ti fa dimenticare il resto ma......sarebbe meglio pazientare. Sai cosa mi ero escogitato tempo fa? Se ad esempio dovevo eseguire un presto o comunque un allegro modificavo mentalmente l'idea del pezzo provando a suonarlo come se si trattasse di un adagio, eliminando così quella tremenda smania che si prova quando si fanno lenti pezzi che sentiamo e sono, veloci, cosi dopo averlo fatto più volte avevo dei risultati in velocità ma....su questo mio metodo personale non confidare troppo anzi..ne chiedo conferma a Paolo, può essere utile? Spero di aver dato una mano.
  17. Metto questa discussione in gioco dato che da tempo nello studio di Bach non comprendo bene che cosa sia che lo faccia lentamente entrare nelle mani. Studio e ho sempre studiato con il metodo delle varianti con varianti ritmiche ma sono così utili? Memorizzare le entrate e le uscite delle voci rende di piu? Vorrei un consiglio su come sarebbe meglio affrontare la musica di Bach...o meglio...riuscire a studiarla apprendendo più rapidamente.
  18. Ciao ragazzi! Siccome il mio vecchio pianoforte digitale mi ha abbandonato e volevo reintegrare con un nuovo, sapete consigliarmi su una mia idea riguardante questa marca? Ho sempre avuto stima della Roland in quanto alle campionature e poi oltre al piano acustico un pianoforte digitale sarebbe utilissimo per le incisioni. Conoscete lo strumento? Attendo consigli.
  19. Da buon restauratore se posso aggiungere un particolare....non mi sembra buono utilizzare l'alcool dato che se per il momento può dare l'impressione di sciogliere qualche tensione, contenendo una piccola quantità d'acqua questa può comportare la successiva ossidazione. E' giusto Paolo?
  20. Fantasia in do minore!!!!! Cavolo che gran pezzo. Bravo Simone! La rileggevo ultimamente e.....dico leggevo! Gli accordi che continuano a mutare e ad ogni capitolo sembrano scavarti dentro e sempre più a fondo, leggi quelle pagine e proprio ti rendi conto di che cosa sia veramente la musica non credi? Ciao e ancora complimenti.
  21. Ciao Antonio, grazie mille per la segnalazione. Ho conosciuto di persona Rattalino durante un Master e ho letto alcuni scritti suoi che trovo interessanti. Rattalino ha però le sue idee sul pianoforte ed in pianisti in genere....insomma va saputo prendere. Provvederò all'acquisto. Ciao e grazie ancora.
  22. Molto in accordo con Paolo per quel che mi riguarda. Infatti nella composizione Mozartiana si avverte la densità e la profondità armonica come elemento di espansione delle sonorità che benissimo si adatta all'esecuzione pianistica, mentre all'epoca il clavicembalo era tutt'altro. Penso che questa capacità di "tenuta" facendo riferimento alla partitura rivelata attraverso mezzi sonori con ben altre qualità e profondità sonore come quelle dei moderni pianoforti, determini la bontà e l'universalità di questi straordinari poemi che tutto dicono e tutto rivelano. Anche con Bach succede lo stesso e.......questo è l'elemento universale fuori dal tempo e di ogni tempo.....la grandezza insomma!
  23. Ciao a tutti! Finalmente con l'aiuto di Simone sono riuscito ad arrampicarmi di nuovo sulla vetta di Pianoconcerto ed eccomi quà, contento di poter ciarlare di nuovo...alle nuove discussioni ok? Ciao ancora. P.S. dimenticavo che sono sempre il vecchio Fabio 73.......
  24. Ho letto per un pò di tempo le sonatine di Muzio Clementi e le trovo interessanti anche se un pò poco dense rispetto alle ricerche armoniche Mozartiane....cosa ne dite? Sarebbe interessante parlarne visto che la continua disputa Clementi-Mozart mi ha sempre lasciato perplesso. Per assurdo Clementi sembra esser stato più importante di Mozart per certa musica che successivamente animerà le scene del nuovo secolo. Parlarne un pò non farebbe male.
×
×
  • Crea nuovo...