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Piano Concerto - Forum pianoforte

LucaCavaliere

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Tutto postato da LucaCavaliere

  1. purtroppo nemmeno io ho competenza per consigliarti l'una o l'altra sulla componentistica. Forse lo hai già fatto: hai provato a chiedere anche su un forum di ciclisti?
  2. ciao Marco Mi spiace. A me l'hanno rubata a metà gennaio (legata fuori da una libreria a Milano) Venendo alle tue domande vorrei chiederti: che uso ne fai? trasferimenti casa-lavoro e cose varie? oppure utilizzo anche sportivo? inoltre: perchè "mountain"?... la userai effettivamente su fondi non asfaltati? Se la usi solo in città (asfalto & pavè) io non prenderei una bici da fuori strada. io ho un telaio in alluminio Scuot di cui non mi lamento Era nuovo a novembre 2004. A gennaio di quest'anno si è tranciato in due il tubo obliquo. Ma dopo 12 anni, con 5000 Km all'anno sempre in stress su asfato e pavè a Milano si può parlare non di pessimo telaio ma di usura. (la nota dolente, per me, è che a gennaio mi sono comprato una bici usata che mi è durata meno di due settimane prima del furto. Quindi ho fatto riparare il telaio della vecchia da uno che salda l'alluminio) Ah!... telaio in alluminio ma ,,, forcella in acciaio (o carbonio, se vuoi spendere) Ma penso che questo sia ovvio.
  3. Grazie Frank ricordo con nostalgia e affetto le sue letture dantesche a Radio3 degli anni '80. «La prima estate di guerra mio padre lesse e spiegò l’Inferno di Dante ai gemelli, che avevano quattro anni più di me e si accingevano alla prima liceo. Vanagloria o rassegnazione (non ricordo), mi trovavo associato all’ascolto. Nelle estati successive Purgatorio e Paradiso si aggiunsero all’Inferno, mentre era sopravvenuta la fame. Le cicale concertavano nel fico, il fumo della Macedonia di mio padre sbandava rampicando per l’aria, e io, praticamente, non capivo nulla. Né concetti, né simboli, né parole. Capivo però, con uno sbalordimento reso tollerabile soltanto da una rada ovatta di noia, che il mondo stava irrompendo nel mio campo percettivo. Tutto il mondo creato nel sua portentosa concretezza. Le parole incomprese assumevano la arbitraria e irrevocabile proprietà dei nomi propri. I nomi di persona, di fiume o di città si iscrivevano in una mappa minuziosamente sconfinata, eppure conclusa in una sua teatrale dolcezza di camposanto. Credo fosse la storia. Nella secessione della mia undicennità pativo la passione di un popolo e della sua antichissima lingua. Ero un po’ smanioso, molto triste e assolutamente felice. E non c’era (ricordo) abbinamento fortuito a cui non mi arrendessi subito, cui non mi fossi già arreso: il violoncello delle cicale e la romanza del conte Ugolino, le forme del fumo e il provenzale di Arnaldo Daniello, la fame e l’acume lacerante della luce di Dio, mio padre e dante, Dante e io. Conto che quasi mezzo secolo di accertamenti mi consenta di specificare che cosa mi succedesse allora, convinto come sono che a succedermi, allora, fosse né più né meno che la Divina Commedia» Vittorio Sermonti, L’Inferno di Dante, Rizzoli, Milano 1988, p. xv
  4. ma no.... l'hai già provato e va bene così. avranno finalmente alleggerito la tastiera. anzi: quasi quasi vado anch'io da un rivenditore Kawai a provare il CN-35 così : tanto per farmi del male
  5. ottime prospettive! ma certo: sono ancora abbastanza contento del mio CA1200. Ma dal quel che ho letto sul sito di Kawai la serie CN è quella top attuale (evoluzione della serie CA di allora) quel che mi piace poco del mio piano è la durezza della tastiera. Per rendere l'idea posso dire: ottimo controllo nei passaggi in pianissimo ma... non rapidi. Tanto per dire... i piccoli arpeggi "di sfuggita" del Canto di primavera di Mendelsshon mi risulta impossibile suonarli pp come vorrei. Poi mettiamoci pure che la mia tecnica è scarsa (di questi tempi poi è ai minimi termini) ma su altri pianoforti (non il mio ) in cui quasi è sufficiente sbuffare per far abbassare un tasto queste fatiche non le ho
  6. per che ne avesse voglia.... http://www.flaminioonline.it/Guide/Schubert/Schubert-Sinfonia4.html formalmente è una guida all'ascolto (la n. 3) sulla Quarta di Schubert. Ma il testo di Franco Serpa è ben di più: un breve è ottimo escursus sul rapporto Schubert-Beethoven in termini sinfonico-musicali
  7. beato te! da quel che vedo ti porterai a casa davvero un bel piano. io ho un Kawai CA1200 (modello di punta del 2003) di cui sono ancora abbastanza contento... il tuo sarà 15 volte meglio. Ma possibile che non ci sia un rivenditore in Lombardia che riesca farti un prezzo migliore di uno store che si trova in Francia!!?? ... e lo store dove l'hai provato?
  8. però in alto nel piatto si vedono 10 cent in bella vista .... ma forse sono di qualcuno che si è sentito in "dovere" ( ) di lasciare 2 euro e 10 cent
  9. fa figo... Insomma: ho letto l'articolo che hai linkato. Si può essere o non essere d'accordo con lui ma è un rifiuto ben motivato e spiegato quello di Loach. Dylan invece che ha detto? Che aveva altri impegni (una pizzata? aiutare suo cugino a liberare la cantina?... Mah) Invece sulla perplessità che Rotore ha scritto qui sopra, se avessimo voglia, ci sarebbe molto da dire (quasi quanto su 'Che cos'è l'arte?')
  10. il . . . Circolo delle quinte sembra un club privè (solo per musicisti !?)
  11. perchè no!?.... adorabile Tayler!.... non lo conoscevo
  12. e ti credo che ti piace pure! Stiamo parlando del Preludio in do minore BWV999 che è . . . per liuto! Quindi il timbro chitarra (o arpa) ci stà eccome. Piace anche a me
  13. perfetto Frank!... proprio lì volevo arrivare: mi stai confermando ciò che immaginavo (due approcci) Mi permetto a mia volta di segnalare Irene, che apprezzo molto (della "compagnia degli scalzi" )
  14. di sicuro per qualcuno sarà affascinante. Però mi chiedo i vantaggi (o svantaggi?) di avere scarpe con 7 - 8 cm di tacco. cosa ne pensa un organista? è meglio? peggio?
  15. guarda Frank... devo ammettere che in questo periodo sono piuttosto distratto. Anch'io sento molto vero ciò che ha scritto Gerardo. Però me ne sono reso conto rileggendolo dopo questo tuo post
  16. infatti... ci si prova: pur sapendo che la definizione sarà incompleta e parziale (ma impegnandosi come se si volesse arrivare a una definizione completa)
  17. l'Arte è un'espressione dell'umano che si distingue da altre sfere dell'umano (come la Scienza, il Diritto) in virtù del fattore estetico dato come prioritario. l'Arte è sempre espressione di un mondo interiore (dell'artista): mondo interiore nutrito e costruito sulle sue precedenti impressioni (del mondo, della vita, della sua epoca, e delle opere degli artisti che l'hanno preceduto).
  18. chissà cosa spenderemo noi qui in Italia nel 2021... e come, e in cosa.
  19. Sì, è vero. Sono simpatiche e spiritose. Anche se prima di aprire il link mi aspettavo qualcosa non con testi diventati la texture della calza ma calze con un piccola frase. che ne so... «quel giorno più non vi leggemmo avante»
  20. la quarta... di chi? sto pensando a un curioso e - naturalmente - casuale paralleo: Beethoven Mahler. Mi pare che ognuna delle due quarte, più di tutte le altre otto dello stresso autore, meriti l'aggettivo... adorabile. ... coincidenze. Non è certo 'adorabile' la Quarta di Brahms... col suo tono stupendo sospeso tra lirico ed epico
  21. ultimo dei ritardatari?... non so. Ma i miei cari auguri per Simone e Antares
  22. Sì Red.... Lo sai quanto amo le metafore. E devo dire che questa volta mi sembra più azzeccata la tua: palazzi differenti in luoghi diversi. In ogni caso parlando di piani alti non intendevo certo porre le cose più in alto a un livello superiore di valore. Semplicemente a uno stadio successivo di modifica del linguaggio musicale (la metafora del viaggio forse sarebbe stata meglio).
  23. Sì, ma il guaio è che io ascoltando Scales voglio e sono intenzionato ad ascoltare musica. Purtroppo però non sento musica. Perchè? Probabilmente (ad esser sincero ne sono piuttosto sicuro!) è perchè le possibilità personali di fruizione estetiche di ogni opera d'arte devono necessariamente percorrere un'ascesa in cui non si possono saltare delle rampe di scala. Se un brano come Scales si trova - poniamo - tra il 20* e il 21° piano, io non riesco a percorrere quel dislivello se mi trovo ancora al 10° piano. Nemmeno se lo voglio con tutte le mie buone intenzioni.
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