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Piano Concerto - Forum pianoforte

danielescarpetti

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Tutto postato da danielescarpetti

  1. ...e in effetti è così, mio caro Claudio. Visto che è un punto che ha colto anche Armando scrivendone nel suo sito, non posso che confermare: io non sono un chiacchierone. In realtà io preferisco ascoltare più che parlare. Divento però un chiacchierone quando vengo punto su argomenti che per me sono sensibili e che mi provocano una reazione emotiva, sia essa positiva o negativa. E' vero sono un timidone - come lo è mio figlio - e questo mi fa tenere a freno le mille e mille curiosità che ho verso Voi tutti e che in un primo incontro diventano difficili da spiattellare ma che quando ci rincontreremo, forse verranno più spontanee. L'altro mio figlio, in questa fase sarà dura conoscerlo, perché con me è in rotta di collisione su tutto e dunque, dire che siamo come cane e gatto è dir poco. Infine è vero anche che il mio abbraccio era paterno. In realtà ho sempre provato per te questo tipo di sentimento fin dai tempi di edumus e qui si è rafforzato ulteriormente...ma non mi chiedere il perché: non lo so. Certo la differenza di anni può giustificare in parte questo mio sentimento ... ma solo in parte. So solo che è così, oppure: così è se vi (ti) par.
  2. Eccomi rientrato solo questa sera da Milano. Tre giorni per me indimenticabili, sostanzialmente per tre motivi: ho conosciuto persone che dire deliziose è dir poco. Ho visto la mostra dei fumetti di Beethoven e ho visto la mostra di Chagall e, per la prima volta in vita mia, sono entrato nel "tempio della lirica": La Scala, non per un concerto ma per visitarne la bellissima mostra che c'è all'interno e sbirciare un po'mentre iniziavano le prove di "Die Soldaten" Troppe emozioni...direi! A presto a tutti Voi! Daniele
  3. Sì sono stati bravi! Quando vedo queste immagini in cui si prova mi domando se non sarebbe meglio vederli vestiti in questa maniera anche quando c'è lo spettacolo ufficiale e smettere con tutta quella pomposità!
  4. Certo, noi partiamo domani mattina e siamo a Milano alle 10.40, ferrovie dello stato permettendo. Intanto auguri a tutti, beethoveniani e non beethoveniani!
  5. Non entro nel merito della Messa, ma penso che al concerto e alla rappresentazione teatrale potrebbe solo avere l'effetto di allontanare altro pubblico. Probabilmente anche dal museo. Benissimo invece la lezione scolastica!
  6. Io penso che, come sempre, giudicare il pensiero di chiunque, decontestualizzandolo, sia sempre sbagliato: il pensiero di Hegel sulla musica va visto nel suo periodo storico così come il pensiero di Croce sull'arte, così come il pensiero di tutti. Estrapolarli per usarli oggi, non solo non serve a nulla, ma è assolutamente controproducente. Dove sono d'accordo con Principe? Sostanzialmente nella sua passione per la causa della musica e della cultura. Nel denunciare l'assoluta insensibilità del mondo attuale italiano verso questo problema. Qui sono d'accordo. Ma non sono d'accordo con lui nel farlo scagliandosi verso tutto e tutti. E su questo sta il mio invito a scendere terra-terra. Per la cultura e la musica e, più in generale per tutto, non si conquistano i proseliti, lanciando colpe a destra e a manca, ma facendo comprendere di quanta importanza abbiano le cause per cui ci si batte. Qualsiasi causa, per quanto giusta e nobile sia, non puoi che vincerla convincendo i più sulla sua bontà Solo così puoi cambiare le cose, -tutte le cose - caro Luca. Dunque i professori come Principe, devono scendere dalle loro cattedre e andare in mezzo alla gente, parlando come si mangia e si beve, perché solo se cultura, musica e arte diventano un esigenza dei più, si potrà vincere questa, come qualsiasi altra causa.
  7. Mio caro Luca,ammesso e non concesso che io possa permettermi di giudicare cosa dice Quirino Principe, prima aggiungerei anche questo e, infine quest'altro video per comprendere ancora meglio il suo pensiero e che vengono a chiarire - o forse confondere??? -ulteriormente il tutto. Ora, non posso non essere d'accordo con molte delle cose che lui dice ma, però,....!Però a me hanno insegnato una cosa: quando tutti sono colpevoli, nessuno è colpevole. La società dei consumi dello spred, dell'economia, Croce, Gramsci per non parlare delle colpe del Cristianesimo e della chiesa cattolica in particolare... Se, mi domando...!!!??? in questi 2000 anni non ci fosse stato il Cristianesimo, siamo così sicuri che le cose sarebbero andate meglio? Se anziché idolatrare Dio, avessimo idolatrato Lucifero come vero creatore di questo universo, le cose sarebbero andate meglio? Forse Principe farebbe meglio a fare discorsi più, come dire, terra-terra e forse ancora - chissà?? - riuscirebbe a meglio servire quella causa della Musica e della Cultura a cui tutti noi aneliamo!
  8. Vero! Sarebbe molto interessante che se ne parlasse. Però questo potresti farlo TU e chi compone, ed io verrei molto volentieri a bere alla vostra fonte.
  9. ...ma poi, riconosciamolo, si sente che il suo papà è un compositore contemporaneo e che, di conseguenza, ha un contatto diretto con sonorità più attuali. No?
  10. Grazie Frank. Mio figlio, soprattutto ti ringrazia per i suggerimenti che seguirà relativamente alle due chiusure che cercherà di migliorare. Mi ha detto poi - e io con lui - di farci sentire il brano di tuo figlio che è molto curioso di ascoltarlo.
  11. Ok Luca, dopo che ho letto questo scritto di Scalfari sulla musica non posso che prendere atto che, egli certamente ne sa molto meno di me in materia. e il che. è tutto dire. Continuo a pensare però due cose: Scalfari non è un addetto alla cultura: è un uomo di cultura ma non un addetto alla cultura. Questo non toglie che, come tutte le persone di cultura, abbia dei campi culturali in cui farebbe meglio a non entrare. Battiato lo fu perché era assessore alla cultura ma, di per sé questa non è assolutamente una garanzia e, nel caso di Battiato, visto certe sue figuracce... La frase di Karl Barth -teologo e filosofo - in realtà è questa: Forse gli angeli quando sono intenti a rendere lode a Dio, suonano musica di Bach. Sono certo, invece, che quando si trovano fra di loro suonano Mozart, ed allora anche il Signore trova particolare diletto nell'ascoltarli. Ora, a me pare francamente che, aldilà di una evidente preferenza di Barth, verso la musica di Mozart rispetto a quella di Bach, in tutto questo non c'è nulla di scandaloso direi. Gusti suoi in altre parole che, non so se il Signore condivida o meno ma... Ma veniamo dunque all'intervento di Valchiria che poteva andare benissimo, sia ben chiaro, se lui non lo avesse infarcito con altre cose che c'entrano come i cavoli a merenda e che denotano un livore verso il "personaggio " Scalfari, le sue idee, e il suo vissuto. Il tutto poi condito con una forte arroganza. E qui non mi va proprio bene. Massimo Mila era un crociano: Valchiria ha qualcosa da dire anche contro Massimo Mila? Era uno che diceva cazzate anche lui in musica - e anche in altro -???? Atei devoti poi, cosa vuole in verità dire? Ateo devoto viene definito un Maurizio Ferrara per esempio. C'è un bel cavolo di differenza fra il pensiero di Ferrara e quello di Scalfari se mi si permette. Scalfari è uno che, soprattutto negli ultimi ani ha cercato un dialogo con le personalità più progressiste della chiesa cattolica a cominciare dal tanto rimpianto cardinal Martini che tu conosci tanto bene più di me. E allora che c'è di strano o ancor peggio di male in tutto ciò se non il solito anticlericalismo viscerale di certe persone che si collocano agli estremi opposti?
  12. Premesso che Scalfari non è un "addetto alla cultura" dell'Italia ma è uno dei più grandi giornalisti italiani e fondatore del giornale La Repubblica", nonché è stato suo direttore per tantissimi anni, quello che trovo scandaloso è il post con cui si è aperto questo topic. Non so se l'errore sui concerti e le sonate di Chopin sia di Scalfari o di chi ha riportato l'articolo sul sito e non sono certo io che posso dire se è vero che i bemolle possono rendere una musica più malinconica o meno: ricordo però che anche Musicistada altre parte nel forum parla di bemolle in questo senso. Detto ciò, quello che mi fa apparire una grossa cazzata - per usare il suo termine - e, soprattutto arrogante, nell'esporre la questione da parte di Valchiria è quello di voler mettere tutto nel calderone, come se, come penso, fossero ben altre le cose che lo infastidiscono di Scalfari, a parte la sua reale o presunta cultura musicale: Croce e i crociani, gli atei devoti, il papa buono e, probabilmente anche altro ancora. Lorsignori era un epiteto di cui si forgiava Mario Melloni - in arte Fortebraccio - per scagliarsi contro i politici democristiani e socialisti dalle colonne dell'Unità e questo rende il tutto abbastanza chiaro su quello che è il pensiero di Valchiria.
  13. Grazie ad entrambi! Ho fatto leggere i vostri commenti a mio figlio e ho visto nei suoi occhi molta emozione per le vostre parole e questo, lo dico come papà, mi gratifica molto. E' un'avventura che è iniziata tre anni fa, come ho già detto e che mi ha sorpreso, emozionato e anche un po' frastornato. Prima il clarinetto, poi il pianoforte e ora, con i soldi guadagnati suonando in banda, ha voluto anche comprare una tromba che suona, per ora, in maniera autodidatta, seguendo quei pochi insegnamenti che ha carpito in banda. Ho cominciato a portarlo con me hai concerti, per lo più, da camera che ci sono a Imola, dove come ben sapete c'è la famosa Accademia pianistica e un pregevole Circolo della musica supportato da Piero Rattalino. I suoi insegnanti non sono compositori ma, ben evidente fin da quando ha cominciato a suonare il piano, è stata la sua voglia di comporre qualcosa di suo. Ha voluto che gli facessi ascoltare le prime musiche pianistiche di Mozart e Beethoven perché, evidentemente, si sentiva attratto dal pensiero che questi compositori, avevano composto così precocemente Opera 6 è il titolo di questi tre brevi brani che lui ha voluto definire movimenti ma che, in effetti sono sostanzialmente scollegati, perché prima di questa aveva già composto altri 5 piccoli brani. Sicuramente quest'ultimo ha segnato un passo avanti rispetto ai precedenti. Il suo desiderio è quello di andare al liceo musicale a Bologna e al Conservatorio. Ha soli 11 anni e dunque, potrebbe cambiare idea ancora molte volte, ma mi sembra molto determinato. Da parte mia, se questa sarà la strada che vuole intraprendere, non potrò che esserne felice, ben sapendo che gli sbocchi non sono certamente incoraggianti. Ma...chi se ne frega, un sogno come questo merita tutto il mio appoggio!
  14. Questa l'ha composta mio figlio di 11 anni. Da un anno studia pianoforte e da tre clarinetto ed è il più giovane della banda cittadina. E' un piccolo brano in tre movimenti. VR-001-0402.mp3
  15. Non so se sei un intellettuale o no ma penso che sia sufficiente la tua di cazzata, per quel che mi riguarda. Forse anche a te un po' di decenza non guasterebbe!
  16. Devo dire che su questo argomento son d'accordo con Sgarbi. La storia delle Arti è fatta di sintetizzatori e innovatori ed entrambi hanno le stesse dignità rispetto al valore che hanno saputo esprimere. In musica, Bach fu un sintetizzatore ed è uno dei più grandi geni.
  17. Io l'ho appena ascoltata in diretta dall'Accademia di Santa Cecilia su Radio tre. Anna Netrebko - Canzone Alla Luna (Da "Rusalka" di Antonin Dvořák)Piccola luna, così alta nel cielo, la tua luce mi trafigge da lontano, tu erri per il vasto mondo, tu vedi le cose degli umani. Piccola luna, fermati un istante, dimmi dov'è il mio amore! E digli, piccola luna d'argento, che per me tu l'avvolgi fra le tue braccia, digli che, almeno per un istante, egli si ricordi di me in sogno. Rischiaralo, laggiù, molto lontano, e digli quanto l'aspetto! E se io apparissi in sogno, a quest'anima umana, forse si sveglierebbe con il ricordo! Ah, piccola luna, non, non nasconderti, non nasconderti! E' tutto una meraviglia! Meravigliosa la musica, meraviglioso il compositore, meravigliosa la cantante e, direi, sotto ogni punto di vista.
  18. Bravi, bravi, bravi! Che dire di più? Mi siete veramente piaciuti tutti e tre. Complimenti prof Marco de Prezzo - se non sbaglio? - vorrei tanto che i professori di musica - e non solo quelli di musica - delle medie fossero tutti così - o circa così -
  19. ... e dunque, cosa sarebbe bello e giusto fare durante le due ore di educazione musicale?
  20. Devo dire la verità: mi avete proprio fatto emozionare!
  21. Moonligth Sonata: a scuola di Pietro Rigacci. Un unico lapsus: chi disse che il secondo movimento sembra un fiore fra due abissi fu Liszt e non Berlioz. Nato a Firenze, Pietro Rigacci discende da una famiglia che vanta musicisti da ben quattro generazioni. Si diploma con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “L.Cherubini” di Firenze sia in Pianoforte, sotto la guida di Maria Tipo, che in Composizione, con Carlo Prosperi, ottenendo l’Insegnamento di Composizione prima al Conservatorio di Firenze a soli 22 anni, e dal 1978 presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali "L. Boccherini" di Lucca. Il suo linguaggio musicale da sempre ha preso le distanze dalle tendenze modernistiche e sperimentali tipiche del secondo novecento, portandolo negli anni ’80/’90 a concentrarsi su una brillante carriera concertistica di pianista, esibendosi nelle più importanti sale da concerto internazionali (da London a Paris, Roma, Chicago, Mosca, incidendo spesso per la BBC) riservando alla composizione un numero ristretto di lavori, principalmente dedicati alla musica da camera. Significativo è il successo delle “26 Evocazioni su nomi di donna” per 26 diversi strumenti solisti, tra cui spicca “Claire” per vibrafono, commissionato dalla Radio Svedese di Stockholm, ed eseguito successivamente alla Sala Philarmonia di Berlino, ed in molte altre sale da concerto internazionali. Ispirato al mondo francese di inizio ‘900, il mondo espressivo di Pietro Rigacci è una raffinata fusione di delicate armonie e melodie che evocano un visionarismo impalpabile ed evanescente, alternando momenti di grande lirismo ad esplosioni di raggiante solarità. Le sue composizioni stanno ottenendo un grande apprezzamento in questi ultimi anni, al punto di avere commissionati numerosi lavori, tra cui si segnalano : “Four songs for Alice” per mezzosoprano, percussioni e pianoforte (presidenza svedese alla UE di Bruxelles), l’opera lirica in 3 atti “Sogno di una notte di mezza estate” tratta dall’omonima commedia di W. Shakespeare, rappresentata nel 2007 dalla International Opera Theatre di Philadelphia, ed il “Concerto per marimba e orchestra” (in fase di completamento) che avrà la prima esecuzione assoluta nel 2011 in Germania con l’Orchestra Filarmonica di Jena
  22. Bé e il buffet e il brindisi come erano quelli? Almeno quelli erano buoni? Forse è solo l'inizio poi, man mano diventerà più interessante!
  23. Quando feci le medie io si ascoltavano dei brani sul genere della Moldava di Smetana o, Danza macabra di Saint Saens..., non si studiava però storia della musica e tanto meno, si suonava uno strumentino. Oggi è esattamente il contrario. Certamente, fare ascoltare un'intera sinfonia o opere comunque lunghe e complesse non avrebbe senso con ragazzini di 11/13 anni e, probabilmente, sarebbe controproducente ai fini dell'affezione ad un certo tipo di musica. Però, rimango convinto che inserire ascolti musicali di 5/10 minuti di brani assai orecchiabili e, ancor meglio, che possono sollecitare la fantasia tipica di quell'età, resti una cosa positiva. Lo scopo non è quello di inscenare un saggio di fine d'anno - ovviamente - ma quello di incentivare la curiosità nelle loro menti. Penso anche che studiare la storia della musica senza per altro farsi un'idea minima di come fosse quella musica, non abbia molto senso e fa correre il rischio di, fare ripetere a pappagallo ai ragazzi, dei concetti di cui non si rendono minimamente conto. Quando studiano storia dell'arte hanno davanti il quadro di Giotto, Raffaello, Caravaggio... e dunque sanno di cosa si parla, aldilà del loro reale interesse, ma quando studiano la storia della musica. medievale, rinascimentale, barocca, romantica e post-romantica, non sanno nemmeno come queste suonino! E dunque sarebbe importante lo sapessero!
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