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Piano Concerto - Forum pianoforte

Davehammerklavier

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Tutto postato da Davehammerklavier

  1. Non discuto. Se non mi volete, l'ho detto, qui non ci scrivo più. Nessun problema. Ma qui si parlava anche di altro... di retropensieri e di intenzioni che non mi riguardavano, smosse da vostre precedenti esperienze in cui personalmente non c'entro né ne sono a conoscenza. Sul fatto dei messaggi privati, questo è stato forse un mio limite. Non li ho mai usati.
  2. Fermo restando che: "Non ogni espressione forte o pungente che crei disappunto è automaticamente offensiva ai fini della responsabilità penale nei delitti contro l'onore; la sussistenza di un reato non può essere ancorata alla sensibilità della (presunta) parte offesa" (Cass. Pen. 16.02.2011 n. 10188). potrei allo stesso modo dire che sono lesive per la mia persona i giudizi che muovi in fondo liberamente sulla mia presunta professione o sulla mia vita, augurando persino un "sereno futuro". Ti invito, come faccio con me stesso, ad una seria riflessione in merito. Non ho altresì fatto nomi di tecnici, non ho leso né offeso l'onore o il decoro di nessuno. Al limite ho solo detto che mi sono stancato di usare le martelliere Abel. E' come se avessi detto "a me la Ferrari fa c....re". Non c'è rilevanza di reato e, comunque, non l'ho mai posta in quel modo. Articolo 21 della Costituzione Italiana: "Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione." e credo che non abbiamo fatto altro che questo, senza il minimo uso di turpiloquio o di maldicenze. Se in passato ci sono stati dei problemi, ne sono dispiaciuto, ma io non c'entro nulla. Per altro non conosco nemmeno Fra che tu sembri elencare come se fosse un mio "associato": Mi sembra di aver rispettato tutte le norme previste dal forum e, per quanto per me il web sia solo "il web", non la vita reale, trovo che la mia persona non sia meritoria di questa situazione e di tutte le allusioni e inferenze che sono state qui proposte.
  3. Non so. Simone non ti seguo. Improvvisamente mi dici, dal nulla, che mi devo allontanare dal forum, come se la mia fosse una ben nota e conosciuta, appestante, indesiderata presenza al centro di una cena di gran gala, quando a me state tutti simpatici e dopo che mi era sembrato che la discussione con il Maestro si fosse risolta in una reciproca simpatia. Ma se non mi volete, me ne vado... non c'è problema... cosa posso dire... Buona giornata a te. A presto.
  4. Più che riprendermi, credevo che la questione (cioè l'incomprensione, il "qui pro quo" che si era verificato) fosse stata chiarita.
  5. Non mi pare che nessuno abbia detto di girare da nessuna parte; mi sembrava pacifica la situazione. Non so da dove provenga questo accesso improvviso di rabbia da parte tua. Pensi forse che io sia un altro che hai già bannato in precedenza? Se è così, cosa posso dire... mi spiace. Ripeto, l'ultima volta che un moderatore di questo forum mi ha rivolto la parola direttamente è stato per dirmi che vedeva in me un animo nobile con tanto di successiva dedica musicale. Il resto per me è nuovo.
  6. Post Scriptum Non che importi, se non su un piano d'analisi comportamentale, ma un altro moderatore di questo forum mi aveva persino omaggiato con gentili apprezzamenti davvero squisiti e cordiali. Per me tutta questa situazione è veramente una spiacevole sorpresa.
  7. Quello per cui "passiamo", ogni persona, credimi, se ne fà libera opinione autonomamente, senza che ci sia bisogno di andarglielo a dire. Non so sinceramente cosa posso aver detto o fatto e non ho notato richiami particolari, o, forse, non li ho compresi. Non sono un frequentatore di forum e la mia vita è molto lontana dagli schermi di un pc. Chiedo scusa. In questa discussione ho soltanto consigliato di comprare ricambi originali Renner. Nulla di più dal mio osservatorio e mi sembra d'aver sempre motivato le mie impressioni con dati reali, per altro confermati da altri amici intervenuti insieme a noi per insoddisfazione verso "x" prodotti. La diffamazione è altra cosa. Ora invece è evidente che eravamo dei "sorvegliati speciali": Mi spiace molto. Le intenzioni, quanto meno da parte mia, erano molto diverse e non meritano questo trattamento. Ad ogni modo, si sa... nemo propheta in patria...
  8. Chiedo scusa, ma mi dissocio completamente da questa imprevista caduta di stile della discussione. Siamo arrivati al punto del: "chi siete? che cosa fate?". Scandaloso e al limite del surreale. Sembra la celebre scena di Gian Maria Volonté dove tenta di manipolare il povero passante con un inquietante: "MA LEI PER CHI VOTA?" In Italia ci sarà tanta professionalità e tantissimi tecnici devoti alla loro professione, ma quello che manca è sicuramente l'educazione, il senso della realtà, della misura e, soprattutto, della libertà. Buona giornata
  9. Absit invidia verbis: vorrei cercare di comprendere il senso e la ragione di questo improvviso cambio di tono della nostra discussione. Si parlava di componentistica per pianoforti, mentre ora leggo ampie apologie sulla programmazione e sui programmatori. Lo trovo quanto meno curioso. Per quanto riguarda la mia persona, come ho già suggerito in altre occasioni, non ho nessun legame d'interesse con Abel, né con Renner, né con questo o quell'altro tecnico di fiducia, mi sono sempre rifiutato più volte d'offrire "indicazioni in privato"... Ho la coscienza tranquilla e i nervi distesi. Trovo sinceramente, concedetemi d'esprimere la mia impressione, che le argomentazioni portate in questi ultimi interventi siano un pò ingenuamente capziose, alla difesa della categoria, per non dire che portano tracce di un certo aroma corporativistico dal sapore antico di cui ne stiamo scontando le conseguenze in questi duri anni di crisi. Credevo che questo forum fosse qui anche per offrire uno scambio libero (ed educato) di idee ed esperienze tra appassionati che, spesso, incorrono in mani infelici per quanto riguarda la manutenzione del pianoforte, privi di qualunque diritto e di tutela, perché è sempre il tecnico ad avere l'ultima parola, anche se profumatamente ed illimitatamente pagato. Tuttavia, se sbaglio, se tutti i tecnici che hanno un nome importante, non fanno mai oscenità, se un'azienda che ha un fatturato, è a prescindere superlativa come qualità, correggetemi pure.
  10. Certo, ma hanno comunque sempre l'ultima parola e/o "l'Europiano" di turno che li difende...
  11. Il problema con i pianoforti (ed è qui che i tecnici fanno leva....) è che è tutto invisibile e, quindi, opinabile, anche in aspetti indiscutibilmente oggettivi...
  12. Naturalmente è una generalizzazione, ma un tempo il tecnico si proponeva più spesso con maggiore umiltà, ascoltando il musicista e cercando di comprendere le sue esigenze, giuste o sbagliate che fossero. Oggi invece i tecnici tendono ad imporre cosa sia giusto e cosa non lo sia, come si debba suonare o come debba suonare un pianoforte, come se fossero loro la ragion d'essere di tutta la questione.
  13. A proposito di polli da spennare, vi confesso che ho un debole per una tipologia di tecnico di pianoforti in particolare: quella in cui è tutto gentile ed ossequioso prima dell'intervento, scurrile e violento dopo, alla minima osservazione sul (spesso pessimo) lavoro effettuato.
  14. Pacifico. Ma allo stesso modo, una foratura cannata è una foratura cannata. Se un chirurgo dimentica una suturatrice automatica dentro la cavità addominale del paziente, non credo che argomenteremmo molto sul tempo e sulle condizioni in cui è avvenuto "l'errore"...
  15. Parole sante... con i muratori poi, mi suonano come un dejavù... A me spiace sinceramente aver osservato, sia in prima persona, sia assistendo altrui situazioni, che in molti, obiettivamente troppi casi, il tecnico intervenuto (di norma considerati persone serie, "luminari" e/o comunque iscritti all'aiarp) ha trasceso largamente il limite che sussiste tra quelle che chiamiamo "le diverse scelte possibili" e il "lavoro fatto male spacciato per perfetto" (e non involontariamente per incompetenza, come fecero i muratori in buona fede del nostro maestro, ma per poca voglia di soddisfare il cliente, per infelice manualità e, forse, ancora di più, per poca voglia di lavorare) Sono stato personalmente oggetto di quella che si può solo chiamare maleducazione ai danni del cliente il quale, in fondo, non ha nessuna reale tutela; spesso viene altresì visto come un pretenzioso seccatore, talvolta affetto da delirio paranoide, soprattutto dopo il saldo della prestazione. Ho vissuto situazioni al limite del deplorevole, avendo per altro, oggettivamente/tecnicamente ragione. Se un tallone è fuori asse rispetto al pilota di diversi millimetri perché si è sbagliato a scegliere sul catalogo, o se un martello è stato forato con l'inclinazione sbagliata e poi, magari, incollato anche storto, non possiamo giustificare quello che è oggettivamente un "lavoraccio", dicendo che invece si tratta di una scelta possibile o, peggio, che è "l'estro creativo del tecnico", soprattutto se il pianoforte non suona più. Ci sono molte scelte e risultati possibili ottimali, anche a parità di componenti utilizzati, ma se si vuole far accettare forzatamente o giustificare ad ogni costo per buona una professionalità che entra a pieno titolo nel sabotaggio, mi spiace, ma è cosa altamente condannabile.
  16. Vorrei assicurare con profonda sincerità che non c'era e non voleva esserci niente di forte nella mia espressione e mi scuso per il fatto che la mia formulazione, forse, era troppo astratta per essere compresa nella sua intenzione. Come sosteneva Socrate, la verità è relativa, la falsità assoluta. Sono persuaso che Mephisto sia un ragazzo che studia che è stato a suo malgrado oggetto (per usare una terminologia giuridica, così non offendiamo nessuno) di "circonvenzione d'incapace", tecnica molto diffusa oggi tra certi tecnici.
  17. Temo che se fosse stato da solo, ci si sarebbe messo sopra in piedi sul tasto, di punta, come una ballerina classica...
  18. E' una faccenda diffusa... Mi è capitato di vedere un noto tecnico che, dopo averle messe, si chiedeva, febbricitante e con un litro di sudore addosso, perché la meccanica non avesse più scappamento, nonostante fosse stato tutto regolato e prima funzionasse meravigliosamente... Ricordo che, incredulo, si mise a spingere sopra il tasto con tutta la forza che aveva in corpo.
  19. Sì, uno dei tanti errori di gioventù... Ho conosciuto diverse persone che, dopo aver sborsato 300 carte per farle installare, erano disperati perché non avevano più il tocco del loro pianoforte... è bastato ripristinare le tanto odiate rosette verdi per ristabilire la situazione...
  20. In realtà il problema è un attimo più complesso, ma (ratio brevis) le rosette in oggetto per i coda sono tutte uguali, stessa larghezza tra diesis e diatonici. Sui coda, essendo più larghe del dovuto, oltre ad innestarsi con difficoltà (è chiaro) nella tacca preposta a questa funzione sotto il tasto, il legno del diatonico tende (senza troppi complimenti) a toccare la rosetta del diesis, poiché la relativa tacca (sui diatonici sono due) non è sufficientemente ampia da evitare il problema. La larghezza di quelle verdi (sono più piccole) ha un senso, non sono fatte a caso.
  21. Si perde dinamica sul fortissimo... La forza torna alle mani invece d'andare al martello e il pianoforte sente tutte queste cose...
  22. I soliti noti (S&S, Bosendorfer, Yamaha...) mi pare che di rosette coniche non ne vogliano sapere... ma magari è solo una mia impressione. Ci sarebbe anche la questione di quella loro larghezza insolitamente abbondante che fa in modo che su un coda, in particolare se Steinway, quando vai ad abbassare un diatonico, il legno tocca anche la rosetta del diesis adiacente...
  23. Le rosette coniche sono stabilissime, è vero. Sono così dense che, in pratica, è come mettere un pezzo di legno sotto il tasto, creando non pochi problemi nello scarico della forza, in modo particolare, naturalmente, nelle dinamiche più sostenute. E' intuitivo che, la forza impressa, anziché defluire sulla rosetta, torna indietro alle mani, creando sensazioni tutt'altro che gradevoli o utili. Chiunque abbia a casa uno Steinway in condizioni di fabbrica sa a cosa alludo... Non fatevi ingannare dalla pubblicità dei commercianti... Fosse per loro, vi farebbero cambiare ogni volta mezzo pianoforte.
  24. Sono pienamente d'accordo con il discorso del Maestro, ma terrei a sottolineare, correggetemi se sbaglio, che non mi pare di aver minimamente offeso nessuno. (Preferisco i fatti alle offese) Riguardo Abel, come ho già accennato, vengo da un uso assiduo di quei prodotti. Tuttavia, nessuna fabbrica importante monta Abel e dopo essere passato a Renner, ho compreso autonomamente la ragione di questa "preferenza"... Non credo che si stia facendo pubblicità negativa, ma solo libera informazione d'esperienze che iniziano ad essere un pò sotto gli occhi di tutti. Questa pubblicità negativa viene semmai condotta e perpetrata da chi, un tempo, aveva la concessione Renner e oggi, non avendola più e ricercando diversi corsi del business, sparla e diffama Renner a tutto spiano. Fermo restando che non ho nessun rapporto di reciproco interesse con Renner, trovo che i loro componenti (sia per caratteristiche timbriche che come fattura) sia imparagonabile e tecnicamente superiore ad Abel. Non c'è storia. Poi, se si vogliono strumenti a coda che suonano come un verticale, è un altro discorso... de gustibus...
  25. Estrarre (con la dovuta cura) la meccanica non comporta nessuna variazione. Se ci fai cortesemente qualche fotografia della tua situazione, potremmo dirti qualcosa con più precisione, in modo da saperti orientare meglio quando verrà il tecnico. Ad ogni modo non vedo l'utilità della rifeltratura, senza contare che i rifeltrati sono più morbidi di una martelliera nuova. Volendo, senza esagerati sovrapprezzi e per "dribblare" l'intervento di mani poco di fiducia, la Renner può forare i martelli nuovi e preparare le code in base al tuo modello di pianoforte o anche attraverso i tuoi campioni. A quel punto resta solo da incollarli. Vista l'ancora giovane età dello strumento, io metterei la martelliera nuova Renner.
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