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Piano Concerto - Forum pianoforte

pasquale

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Tutto postato da pasquale

  1. Postilla nr. 2 Qui ci sarebbe da aprire una disertazione che si perderebbe nella notte dei tempi. Baraccone elettrico anche no. Erano strumenti grandi ed eclettici e suonavano pure bene! Strumenti cosi, con sti chiari di luna, ce li sogniamo!
  2. Piccola postilla: L'organo della RAI di Napoli è tutto li, muto da anni e quindi alla prima accensione esplode, ma essenzialmente intatto! Un'organaro di mia conoscenza, che ama questi strumenti, di sua iniziativa salvò il "pitone" di collegamento tra consolle e strumento da una gettata di cemento che stavano per effettuare per il nuovo palcoscenico. Riuscì anche a farne suonare una piccola porzione, facendo accorrere il direttore della sede ( con le lacrime agli occhi, ricordando quando lui da giovane appunto lo sentiva in tutto il suo splendore) Il quasi gemello di questo strumento, ubicato nell'auditorium della RAI di Torino invece è completamente smontato e giace nei magazzini (chissà in che stato). Sono rimaste solo le canne di facciata.
  3. Ciao a tutti, un mio amico sta per accquistare un piano verticale di questa ditta. Lui non è un pianista navigato, è un fonico e strimpella, lo prende per il gusto di tenerlo in casa e passarci un po di tempo a suonare quando capita. Ovviamente lavorando nel settore, essendo anche chitarrista, non è proprio uno sprovveduto. Lo ha trovato per 1.500 euro, o poco più. Non mi sovviene ora il modello, ma mi riservo di riscriverlo. Non credo sia comunque della fabbrica originale, a quanto credo, vista l'età che non supera i 20 anni, ma da quello che ci ho capito venne prodotto da ex maestranze della fabbrica che hanno risollevato le sorti di questa casa chiusa tempo addietro. Lo strumento esteticamente è molto bello, è copletamente in radica, e si narra che fu commissionato da un riccone per la sua villa, ma poi gli eredi se ne sono disfatti. Il suo valore iniziale quindi era ben piu alto. Si trova a Roma ora e il venditore, di chiara fama premetto, assicura il buono stato e che lo porterà a casa del cliente, soddisfatto o rimborsato. Tratterrà solo la caparra di 100 euro. Sapete dirmi che pianoforti sono? Cosa devo poi controllare quando ce lo troveremo di fronte? Grazie mille!!
  4. Io uso la versione 4.5 ( dopo avere usato la 4) e devo dire di trovarmi molto bene..... almeno per quello che ci devo fare io. Lo uso sia su mac che su pc ( con un'ottima scheda audio) e va una schioppettata e mi è comodo per alcune "personalizzazioni" che vi si possono operare ( si vede che vengo dai shynt analogici??) Curiosità: E' stato usato anche in alcuni brani dell'ultimo album di Laura Pausini Ovvio che mi salgono automaticamente le palpitazioni solo davanti ad uno Steinway vero!! Qui ne sentite un'esempio Perdonate l'esecuzione...........
  5. Sono di nuovo qui. Vediamo che posso fare. Se qualcuno ha qualche curiosità....
  6. Credo che il problema sia nel software, che pero non consoco....
  7. Purtroppo in Italia l'organo è associato alla liturgia e stop. E' vero, l'organo è strumento principe per l'uso liturgico, ma è pur sempre uno strumento musicale e il grande pubblico lo reputa noioso e legato soltanto a "resta con noi Signore la sera". Non voglio fare il polemico... ma è colpa anche di grandi interpreti che pensano a cose "alte" non riuscendo a coinvolgere le persone nell'amare questo gigante. Povero Germani.... Per quanto riguarda la Toccata a Fuga... bèh.... Si dice che lo " sbarbatello" Bach l'abbia buttata giù a 20 anni dopo essere stato impressionato da D. Buxtehude che era andato ad ascoltare a Lubecca dopo essersi sciroppato piu di 600 km a piedi! ( beato youtube....). Si è parlato di rimaneggiamenti di suoi presunti allievi ma i grandi studiosi ( e io chi sono per dire il contrario) affermano che in linea di massima la struttura del pezzo non puo che essere del genio del caro Bastiano!
  8. Signori, saluto tutti. Non apro un nuovo post di presentazione perche creerei un doppione poicè in realtà io sono già registrato su questo splendido sito dai suoi inizi, anche se poi sono letteralmente sparito dalla circolazione a causa di problemi che non voglio stare qui a rappresentare ( sarebbe patetico) e che mi hanno portato un po ad abbandonare il mondo della musica e del pianoforte in particolare. Di conseguenza ho smesso anche di frequentare internet e questo forum in particolare. Quindi saluto tutti da qui. Con questo nuovo post sono quindi per prima cosa a CHIEDERE SCUSA AGLI AMMINISTRATORI, A SIMONE E PAOLO, che con grande disponibilità e cordialità mi avevano accolto dandomi la possibilità di scrivere anche del mio strumento principe che è l'organo a canne. Spero che, come il figliol prodigo del vangelo, cosi vogliate accogliere di nuovo me. Ho pensato a lungo se fosse il caso di ritornare. Sarebbe stato facile mascherarsi dietro un nik name diverso e farlo lo stesso, invece voglio essere io, quello che ero, con tutto quello che ne consegue. Mi scuso anche con chi aveva cominciato a seguire con interesse i miei post sull'organo a canne. Spero, se ci sarà interesse e se il vecchio post esiste ancora, di continuare. Ai tutti auguro un piacevole soggiorno su questo sito. Pasquale.
  9. Salve a tutti. Scusate l'assenza prolungata ma ho avuto un po di problemi e contrattempi (un bel po in verità) che mi hanno impedito di dedicarmi alla vita web Tornero a breve a farmi sentire. Non riesco a trovare piu alcune sessioni e sto ancora cercando di capire come è strutturato il forum, anche perche alcune volte lo ved solo in parte. A presto
  10. Come abbiamo visto, il principio di funzionamento era basato sul fatto che il somiere era suddiviso al suo interno in tanti canali quante sono le note della tastiera Questo tipo di somiere, abbiamo detto, è il più classico e affonda le sue origini nella notte dei tempi dell'arte organaria ed ancora oggi, con le dovute migliorie, è quello che meglio si presta ad un utilizzo per strumenti con trasmissione meccanica o mista. Nella metà del 1700, specie con l'ingrandimento degli strumenti, si iniziò ad adottare un nuovo tipo di somiere che fu in seguito adottato dagli organari europei dell'ottocento dove ha avuto il suo bum con la denominazione "Somiere a Pistoni", poichè il metodo per trasmettere alle canne il movimento dei tasti era costituito da tanti piccoli pistoni posti all'interno del somiere ed azionati da una barra di metallo collegata alla catenaciatura di trasmissione dalla tastiera, il cui movimento faceva si che questi piccoli "tappi" chiudessero ed aprissero i fori che mettevano in collegamento il somiere con le canne. Il principio base che contraddistingue il Somiere a Canali per Registro è opposto a quello su cui è basato il Somiere a Canali per Tasto. Infatti il somiere, al suo interno, non è più suddiviso in tanti canali quanti sono i tasti della tastiera, bensì in tanti canali quanti sono i registri dell'organo. Ogni canale è collegato direttamente ai mantici di alimentazione generali o particolari (in questo modo è possibile alimentare diversi registri con pressioni d'aria differenti) ed i comandi dei registri in consolle non azionano più stecche e sbarre che attraversano il somiere, bensì semplicemente le valvole che permettono all'aria di entrare nel canale su cui sono poste le canne del registro corrispondente. In questo modo i vari registri attingono l'aria necessaria ognuno per conto suo e senza creare gli scompensi che nel somiere a canali per tasto derivavano dal fatto che tutti i registri attingevano l'aria da un comparto comune. Ovviamente, con questo "ribaltamento" di filosofia costruttiva, i vecchi metodi per trasmettere alle canne il movimento dei tasti non funzionavano più e si dovettero escogitare metodi nuovi. Il primo di questi metodi fu il già citato "Somiere a Pistoni", che venne utilizzato per far funzionare il somiere a canali per registro su organi con trasmissione meccanica. Il funzionamento è schematizzato nella figura sopra (molto elementare è...) Premendo il tasto si mette in movimento la barretta all'interno del somiere su cui sono fissati i vari "pistoni", i quali, scostandosi, aprono i fori di comunicazione tra i vari canali dei registri del somiere e le canne soprastanti. Ovviamente, suonano solo le canne collegate ai canali dei registri "aperti", cioè del canale entro cui è stata fatta entrare l'aria. Bisogna dire, a questo punto, che il Somiere a Canali per Registro si dimostrò subito molto più duttile del suo predecessore, poichè riusciva ad adattarsi bene ai vari tipi di trasmissione. Infatti, con l'avvento successivo nell'ottocneto della trasmissione pneumatica ( che vedremo poi) , fu abbastanza semplice ed agevole modificare il modo attraverso cui si trasmetteva il movimento dei tasti alle canne. Se non ci avete capito niente è normale ( non è un concetto facile) e sono tutto vostro.......
  11. Per ovviare all'inconveniete che tutte le canne suonino contemporaneamente quando il canale del tasto corrispondente si apra si sono escogitati nel tempo due sistemi meccanici. Vedremo prima il più antico, che risale addirittura all'epoca romana e che, nella sua semplicità, è veramente efficacissimo e molto funzionale. I somieri a canali per tasto dotati di questo sistema di "frazionamento" delle file di canne dei vari registri prendono il nome di "Somieri a Tiro".Ma vediamone il funzionamento in particolare. Nell' immagine animata presentiamo un somiere a canali per tasto dotato del dispositivo " a tiro". Come si può vedere, viene semplicemente aggiunta all'interno del somiere, in corrispondenza longitudinale alle diverse file di canne dei registri, un'asse di legno che presenta tanti fori quante sono le canne corrispondenti alla fila di canne dello stesso registro. Un'estremità di questa asse fuoriesce lateralmente e termina in un pomello o manetta che può essere azionato dall'organista. In posizione di riposo (registro chiuso) i fori dell'asse risultano spostati rispetto ai fori che mettono in comunicazione il somiere con le canne e, quindi, impediscono il passaggio dell'aria. Quando l'organista "tira" (di qui il nome di Somiere a Tiro) il pomello o la manetta, i fori vanno a coincidere e l'aria può passare dal somiere alle canne corrispondenti, sempre a condizione che vengano premuti i tasti corrispondenti, altrimenti tutto tace. In questo modo si ottiene, abbastanza semplicemente, lo scopo di far suonare solo le canne dei registri desiderati. E' ovvio ed intuitivo che occorrono tante assi quanti sono i registri presenti sul somiere e che le stesse devono essere sistemate in modo da poter scorrere agevolmente all'interno di appositi alloggiamenti senza peraltro lasciar passare aria sia verso l'interno che verso l'esterno del somiere stesso. A questo proposito nella figura che segue è visibile un somiere con una parte della coperta rimossa ( si chiama così la parte superiore che fa da tappo sotto la quale scorrono le stecche) con visibili sulla sinistra due stecche scorrevoli. Circa i comandi dei registri (i pomelli o le manette), la soluzione di "tirarli" direttamente sul somiere è possibile solo nei piccoli antichi organi positivi o portativi. Negli organi "normali", le assi scorrevoli del somiere sono collegate ai comandi dei registri presenti in consolle tramite leve e tiranti che riescono a trasmettere il movimento a distanza.
  12. Passiamo ad unaltra componente dell'organo. Il SOMIERE Il Somiere è la componente più importante dell'organo. Al suo interno sono contenuti tutti i meccanismi adatti per fare in modo che suonino le canne giuste dei registri desiderati. Esso è la base su cui vengono appoggiate le canne. In pratica, grosso modo, si tratta di un grande cassone in legno, le cui dimensioni variano a seconda del numero dei registri e del numero di tasti delle tastiere. Il suo nome la dice tutta. Esso sopporta il peso di tutta la fonica - nei grandi organi parecchi quintali - e la sua costruzione deve essere robusta ma al tempo stesso altamente precisa. Sulla tavola superiore di questo cassone sono praticati tanti fori quante sono le canne e questi fori mettono in collegamento la base delle canne (piede) con l'interno del somiere. Prendiamo per esempio un somiere semplice per un organo a tre registri. Sappiamo che se un organo ha tre registri ed una tastiera di 61 note, le canne da porre sul somiere saranno 183 (61x3). Di solito tutte le canne appartenenti ad un registro vengono poste in fila, una di seguito all'altra, solitamente in serie ascendente (o discendente a seconda del tipo di somiere). L'interno del somiere è sigillato e viene riempito dall'aria prodotta dai mantici, dimodochè le sole aperture attraverso cui tale aria può fuoriuscire sono i fori superiori che lo collegano alle canne. Stanti così le cose, succederebbe che, azionando il mantice, tutte le canne poste sul somiere suonerebbero contemporaneamente. Poichè questo è esattamente quello che non deve succedere, si sono studiati diversi dispositivi meccanici (ed in seguito pneumatici, elettrici ed elettronici), per fare in modo di "distribuire" l'aria nel modo voluto dall'organista. In pratica occorre che, anche con i mantici in funzione, nessuna canna suoni se l'organista non apre un registro e preme un tasto. Dico subito che esistono molti tipi di somiere ( a canali per tasto o per registro, a vento o a tiro) ma saranno oggetto di eventuali approfondimenti. Parleremo della versione piu classica a canali per tasto per capire il suo funzionamento base. Il Somiere a Canali per Tasto è composto, come abbiamo già detto, di un cassone in legno, ermetico, che viene riempito con l'aria prodotta dai mantici. Come possiamo vedere nell'illustrazione della Vista Frontale. Nella parte interna superiore il somiere viene suddiviso in tanti canali quante sono le note della tastiera (se la tastiera ha 61 note, ci saranno 61 canali all'interno del somiere). Questi canali sono anch'essi tutti sigillati ma possiedono ciascuno (vedi illustrazione Vista Laterale) un'apertura verso l'interno del somiere stesso, apertura che è chiusa da una valvola. Questa valvola ( chiamata ventilabro) viene azionata dai tasti della tastiera. In questo modo l'aria che viene immessa nel somiere dai mantici non può entrare all'interno dei canali fino a quando non viene premuto un tasto. Quando questo avviene, l'aria 8 evidenziata in colore giallo) entra nel canale corrispondente alla nota e di qui passa nelle canne ad esso collegate. A questo punto, l'inconveniente è che suonano tutte le canne corrispondenti a quella nota di tutti i registri (se abbiamo tre registri e premiamo il primo Do della tastiera, suoneranno tutte le canne del primo Do di tutti e tre i registri). Ora bisogna introdurre un meccanismo che serva a far suonare solo le canne dei registri che desideriamo effettivamente far suonare. Per ottenere questo risultato sono stati realizzati nel tempo due diversi tipi di meccanismo che, a seconda del loro tipo di funzionamento, hanno dato il nome ai due tipi di somiere meccanico che possiamo trovare: il "Somiere a Tiro" ed il "Somiere a Vento".
  13. Inizio a rispondere ai singoli Per la distrubuzione dell'aria e delle sue caratteristiche illustrero tuutto insieme dopo. Lo spessore della lamiera, come lo chiami tu, che si chiama lastra ed è di lega stagno-piombo ( ma in passato si è usato anche rame e addirittura cartone) determina sicuramente una maggiore " qualità" del suono e ne caratterizza sicuramente il timbro, come per il tipo di materiale. In che modo non lo so..... ma mi riservo di sentire un cannifonista per farmi dare delucidazioni prima di dire scemenze!! Per rispondere anche a Gennarino le differenze fondamentali tra una canna in legno ed una in metallo è che quelle il legno solitamente hanno un timbro piu dolce, vengono impiegate per timbri più flautati. Solitamente la canne maggiori vengono anche costruite in legno ( sono nello strumento e non si vedono) per questioni di costi e peso verso le analoghe in metallo. Sarà bravura dell'intonatore mascherare il passaggio tra un materiale e l'altro. C'è da dire che la materia è molto complessa. La stessa identica canna messa in mano a due intonatori diversi suonerà in maniera diversa. Mascioni è una delle piu grandi case italiane, costruttrice di strumenti di grande pregio. Agli inizi di ottobre sarò da loro in fabbrica a Varese. La storia della trasmissione è lunga e articolata, si va dalla meccanica pura alla pneumatica con i vari sistemi, elettrica, elettronica e computerizzata. ci arriveremo.
  14. In questo video potete vedere, im maniera molto sommaria , il processo di costruzione delle canne labiali. In un crogiuolo si porta a fusione la lega metallica costituita da staglo e piombo, in percentuali variabili a seconda del tipo canna o di registro che dobbiamo ottenere, dopo di che si " getta" la lastra su un letto di sabbia, o tela o marmo ( anche qui in base alle caratteristiche che dovrà avere il risuonatore). La lastra ottenuta viene piallata per renderla uniforme e coperta con una particolare vernice protettiva del metallo che servirà anche per le successive fasi di saldatura. Tagliati dalla lastra i pezzi che costituiranno la canna ( piede, anima, corpo) questi verranno sagomati e saldati tra loro asportando la vernice dai bordi in modo che lo stagno di saldatura attacchi solo lì. La canna è finita ma attenzione, non suonerà! In questo video c'è un'anomalia perche di solito le canne vengono costruite senza bocca o con solo un'accenno. Sarà l'intonatore, a strumento finito, e dove esso sarà collocato ad aprire le bocche cominciando quella delicata fase tecnico-artistica che è "l'intonazione". Egli intrverrà su OGNI singola canna con numerose regolazioni per farla parlare nel modo giusto a seconda del timbro, del volume, dei transitori d'attacco e soprattutto delle carattristiche sonore dell'ambiente (non dimentichiamo che ogni organo è costruito per un determinato ambiente che ne formerà la naturale cassa acustica).
  15. Accipicchia che interesse! Scusate ma ho scelto un periodo nero per cominciare questo argomento. Ho un po di problemi che mi portano via molto tempo, ma cercherò di essere piu presente. Le domande sono tante e su certi argomenti mi ero prefissato di arrivarci gradualmente ( tipo le trasmissioni o il sisetema di gestione e distribuzione dell'aria) perche alcuni argomenti sarebbero di difficle comprensione se non anticipati da alcune nozioni. Innanzitutto proseguo la descrizione delle canne ad ancia per completare la descrizione delll'apparato fonico. poi passeremo alla meccanica dello strumento. Per poter imitare alcuni fiati dell’orchestra come gli ottoni (tromba, corni) o i legni (oboe, clarinetto, fagotto) l’organaria fa uso di canne ove la produzione del suono è affidata all’oscillazione di una linguetta di ottone detta ancia. Come nelle canne ad anima, il vento entra attraverso il piede, entro cui è celato il meccanismo formato da un canale di ottone di solito con sezione a "U", che porta la lingua d’ottone che costituisce l’ancia vera e propria. L'ancia è leggermente curvata in fase di riposo per permettere un passaggio semiaperto per l’aria che provvede all’impulso iniziale di energia e dunque alla formazione del suono. Come si vede in foto la lingua è poi fissata nella sua oscillazione da una gruccia di regolazione che ha il compito del'accordatura. Variando infatti la sua posizione è come se di fatto si accorciasse o si allungasse la parte vibrante della linguetta. Tutti questi componenti sono infine fissati alla testa al di sopra della quale viene montata la tuba di svariate forme, a seconda dello strumento che si desidera imitare. Si possono dividere in alcune famiglie: - canne a tuba cilindrica di taglio stretto; - canne a tuba cilindrica di taglio largo; - canne a tuba conica con sezione crescente verso l’estremità aperta; - canne a tuba a camino e con altre forme. All’immissione dell’aria, la lingua apre e chiude periodicamente il passaggio dell’aria immettendo nella tuba soprastante una rapida serie di impulsi che generano le onde di pressione. La frequenza è logicamente dipendente dalla vibrazione della lingua, dunque la lunghezza della tuba può essere variata entro certi limiti senza un’apprezzabile variazione della frequenza della nota emessa. Al limite l’ancia può suonare da sola, ma si otterrebbero suoni aspri e sgradevoli ( delle pernacchie per dirla tutta....) E' lo stesso sistema delle trobette di carnevale, fateci caso. La differenza sostanziale infatti tra queste canne e quelle labiali è proprio come nel gioco che consiste nel soffiare tra due foglie tenute parallele con la produzione di un sibilo di grande potenza (ancia) oppure come a sono i sibili che si odono quando il vento si frange contro ostacoli o pareti; in questo caso il meccanismo fisico si avvicina maggiormente alle canne labiali. Riguardo al modo di costruire la parte meccanica dell’ancia, bisogna accennare che ve ne sono due tipi: ad ancia battente e ad ancia libera. Nel primo caso la linguetta batte sugli orli del canaletto d'ottone senza entrarvi, nel secondo invece vi entra liberamente senza toccare gli orli, prolungando in tal modo l’oscillazione all’interno. La tuba superiore ha dunque la funzione principale di provvedere alla formazione del timbro e all’amplificazione del suono e pertanto gli organari si sono ingegnati nello sfruttare le caratteristiche geometriche e dimensionali per ottenere i più svariati effetti. Ogni artigiano nell'antichità sviluppava pertanto proprie soluzioni che in un certo senso hanno portato a una "babele" di parametri: registri di pari nome e di pari suono sono stati realizzati in modo diverso e con le misure che ciascun costruttore riteneva soddisfacenti, anche se attualmente i registri ad ancia si sono maggiormente standardizzati per lo studio scientifico compiuto a partire dal secolo scorso.
  16. Allora, partiamo dal presupposto che io arrivo dove so. Oltre c'è l'ignoranza. Partiamo dalle componenti piu conosciute ed importanti dello strumento, ossia le canne. ne esistono due tipi: canne a anima e canne ad ancia. Di queste poi ne esistono varie famiglie che vedremo in seguito. Le canne labiali. Sono le piu conosciute ai più, anche perche si riconoscono nella mostra dello strumento ( la facciata degli organi dove queste possono esssere suonanti o solo decorative). Possone essere costruite in metallo o in legno a seconda del timbro che si deve ottenere. La canna labiale è costituita da tre componenti: inferiormente si trova il piede, di forma conica, che ha la funzione di dirigere il getto d'aria dal foro di inresso fino alla bocca, cioè il taglio che corre orizzontale in una sezione appiattita del tubo stesso. Tra le due parti si trova alloggiata l'anima: un disco metallico che ha la funzione di convogliare il getto di aria verso la parte anteriore della canna in corrispondenza del labbro inferiore della bocca. L'altezza del corpo determina la frequenza di oscillazione della colonna d'aria, perciò l'altezza della nota emessa. È utile introdurre a questo punto una breve descrizione dei fenomeni fisici che presiedono alla formazione del suono. Dalla fessura della bocca esce una lama di vento che in parte si disperde nell'ambiente e in parte rientra nella canna dal labbro superiore. Si viene a creare all'interno del tubo una sovrapressione che genera un treno di onde che sale lungo il tubo e nello stesso tempo impedisce al vento proveniente dal piede di entrare nel corpo della canna. Alla sommità il fronte delle onde cede energia all'ambiente sotto forma di onde sferiche di compressione, quindi viene "riflesso" verso la parte inferiore della canna dove si genera una onda sferica di depressione e il ciclo ricomincia. L'impulso iniziale, a causa di questi due smorzamenti si estinguerebbe dopo alcuni cicli se il vento non venisse fornito con continuità. l'aria che enrtra allora fornisce nuova potenza all'onda modificandola ed amplificandola fino a raggiungere una condizione di equilibrio. In queste condizioni la canna ha raggiunto il regime di suono stazionario ovvero di risonanza. Per raggiungere queste condizioni è necessario un certo numero di cicli che costituiscono il cosiddetto transitorio d'attacco ( fattore importantissimo perche determina il timbro della canna, insieme ad altri fattori) Come per tutti gli strumenti musicali, anche per le canne non si generano mai suoni puri, la cui legge è perfettamente sinusoidale ma suoni risultanti dalla somma di più armonici. Ci ritorneremo poi. Le famiglie principali delle canne ad anima sono le seguenti: - canne di taglio (così chiamato il diametro del tubo) largo, ossia con suono rotondo, luminoso (Flauti, Bordoni); - canne di taglio medio, ossia con suono pastoso, robusto (Principale, il classico suono del'organo); - canne di taglio stretto, ossia con suono mordente (Violie, archi in genere). Queste fondamentali differenze unite al materiale utilizzato e a tecniche costruttive, alla geometria della canna e alla tecnica di intonazione determinano in linea di massima il timbro del registro. ( si chiama così una fila di canne corrispondenti alle note della tastiera con un determinato timbro). Le canne labiali possono essere anche tappate ( o semitappate vedremo) ottenendo ciò che in Fisica si chiama "tubo chiuso". Sono la sottofamiglia dei "Bordoni" L'intera potenza acustica esce dalla bocca e il ciclo oscillatorio risulta raddoppiato, poiché l'onda di compressione viene riflessa a causa appunto dell'occlusione. Ne consegue che i tubi chiusi danno un suono all'ottava bassa rispetto alla loro lunghezza reale e non possono emettere armonici di ordine pari. La lunghezza delle canne si esprime in piedi. Una canna da 8 piedi ad esempio corrisponde al suono reale e denota il tipo di registro. Se ad esempio ho un registro di Principale 8 piedi significa che la canna piu alta misura 2 metri e mezzo ( circa) e tutte le altre andranno in maniera proprorzionale a diventare sempre piu piccole. Una canna da 16 piedi suonerà all'ottava bassa mentre una canna da 4 piedi all'ottava superiore, 2 piedi a due ottave sopra ecc... Attenzione perche insieme al decrescere delle altezze decresce anche il diametro per rimanere nei rapporti tipici di quel tipo di registro in modo particolare calcolato in base appunto al timbro e all'intonazione dell'intero registro che vogliamo ottenere.
  17. Viste le richieste del forum e la gentile concessione di questo spazio da parte delgi amministratori, vorrei qui iniziare una discussione sull'organo a canne. E' una materia molto vasta e questo strumento è così complesso e migliaia sono state le sue varizioni nel corso dei secoli e le varie scuole nazionali ed organare che non so da dove cominciare. Vorrei affrontare qui innanzitutto una discussione tecnica sullo strumento, una macchina complessa e meravigliosa, spaziando da come esso è formato fino a dettami meramente tecnici. Come vogliamo procedere? Avete richieste particolari?
  18. Per me va bene. Cercherò di mettere al servizio la mia ignoranza. Dove posso aprire una nuova discussione?
  19. Grazie, sarebbe interessante. Comunque era sottinteso mi riferissi al verticale
  20. Grazie Sergio. E cosa comune che i due strumenti si intersecano. Anche se ci sono molte differenze. E un piacere trovare altri "colleghi"
  21. Paolo ma per smorzare le corde cosa consigli i cunei di gomma o altri materiali? ho visto delle pinze in plastica con molla che sembrano molto veloci e pratiche. Che ci dici in proposito?
  22. Per chi fosse interessato stiamo restaurando ( io poco in verità) uno strumento identico a questo che esula degli altri " normali" E un vero e proprio organo da casa ed in Italai ad oggi ce n'è uno solo ed è del 1904!!! Non fate caso al computer presente che è un'adattamento che non centra nulla. potete vedere anche l'interno dello struemento e qualche particolare meccanico.
  23. A proposito di cellulare. Durante una celebrazione un mio amico ad un certo puto dovava fare un'intervento musicale improvvisato. Stava per mettere le mani sulla tastiera quando nel silenzio si sente lo squillo di un cellulare nokia con il classico tema che hanno i telefoni di quella casa. Ebbene lui ci ha improvvisato sopra una bella fuga con il tema nokiatune. Immaginate le facce dei presenti e soprattutto della signora a cui era squillato il cellulare......
  24. Nell'ambiente musicale fare fuguracce è praticamente normale. Tanto piu questo si verifica nell'ambiente organistico ( di cui faccio parte) perche accompagnando momenti solenni di liturgie, suonando strumenti non sempre efficientissimi ed avendo contatti con luoghi sacri e seri la figurella ci scappa spesso ( di solito più c'è serieta e più è facile ridere...) Raccontate le vostre peggiori figure o la volta che siete passati o avete visto passare qualcuno per idiota! Ve ne racconto due mie. Sinagoga - Tempio maggiore di Roma. Si va col mio maestro a fare il sopralluogo per il restauro dell'organo ivi presente e a decidere con i responsabili per delineare le modalità dei lavori. Si da indicazione di come una ditta edile della zona ci dovrà motare un ponteggio per potere accedere allo strumento e scendere e salire le canne. Ad un certo punto gli chiediamo se dalla ditta che monterà le impalcature puo farsi lasciare anche qualche "cristo" ( nel gergo edile si chimano cosi quei puntelli metallici a T che appunto sembrano una croce".- Risposta del responsabile: " NO, NO..... QUI CRISTI NON NE POSSONO ENTRARE" Noi due ci guardiamo, cercando di non ridergli in faccia come due imbecilli! Ci abbiamo messo un po a fargli capire che ci servivano solo dei puntelli e non che volevamo portare nel tempio dei crocifissi!!! ><>< Una delle tante sui matrimoni ( potrei farci un libro) Ho attaccato la marcia nuziale..... ALLA MADRINA!!! Si perche la signorina si è presentata alla porta della chiesa vestita di bianco!! Ed in controluce dalla consolle ho pensato fosse la sposa e sono partito con lo strumento a tutta birra! Ho dovuto improvvisare per 5 minuti allungando il brodo sul tema con variazioni e modulazioni finche per fortuna la sposa vera è apparsa e li con una cadenza ho ricominciato. Era bella la faccia dei presenti che fissavano il portone della chiesa non capendo dove fosse finita la sposa!
  25. C'è da dire anche che Silbermann, uno dei piu grandi a mio avviso organari tedeschi, organaro anche di un certo Bastiano con la cui consulenza ha anche proggettato numerosi organi, fece provare il nuovo strumento al sommo maestro che però non ne rimase molto entusiasta..... anzi! Se ne infischiò altamente continuando a preferire il clavicembalo ed ovviamente l'organo!
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