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Piano Concerto - Forum pianoforte

nancy

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Tutto postato da nancy

  1. per fortuna è tutto disaccoppiato. il cartongesso era solo di finitura. poi fra il soffitto e il cartongesso ci sono più strati di materiale fonoimpendente e fonoisolante disaccoppiati fra loro...spero solo che a questo punto non mi cada in testa!!! il pianforte ad un primo controllo risulta illeso...ma quando ho visto l'acqua che gli cadeva dentro sono venute a me le lesioni!!!!! grazie per la solidarietà!!...ora ho spostato "il ragazzo" al sicuro....ma continua a piovere
  2. grazie dell'aiuto tempestivo!!! la meccanica è asciutta....ho fatto bene ad asciugare le corde con il phon???
  3. wow gran bel lavoro!!! complimenti!! ci ho dato un'occhiatina e mi pare tutto molto interessante...non c'è un forum anche lì dove poterti stressare ?!?!?!?!?
  4. questa mattina ci siamo svegliati con l'acqua in testa! qui a siracusa in questo momento c'è il diluvio universale e il lastrico non ha tenuto ?l'appartamento è stato ristrutturato da soli 4 anni e rimesso a nuovo, ma i condomini non hanno voluto migliorare il lastrico.....nel giro di pochi minuti ha iniziato letteralmente a piovere dentro il pianoforte nella zona degli acuti e dei medi!!!!! l?acqua ha superato tutto il controsoffito di isolamento acustico e forse ci saranno danni anche lì...spero che tutto il materiale di imbottitura non ammufisca!! abbiamo isolato il pianforte con bacinelle e teli lo abbiamo messo al sicuro....e abbiamo asciugato subito con il phon dentro dove c'era acqua. che tipo di danno ne avrò sul pianoforte?????? oltre naturalmente a quello emotivo e cardiovascolare........non sono la classica isterica che urla o fa scene pazze ma mi sono sentita mancare....
  5. Sacrosante parole!! Mi succede spesso di iniziare l'esecuzione di un pezzo (quando non è ancora pronto) con un carico di tensione tale che il suono risulta stridente e schiacciato e il fraseggio dispnoico! Solo concentrandomi e ridimensionando la percezione delle difficoltà reali senza enfatizzarle torna la naturalezza necessaria.....pensarla semplice per farla semplice!! Grazie per l'indicazione, proverò a leggerlo sicuramente....dizionario incollato alle dita!!!
  6. Ma veramente hai fatto 10 h per 10 mesi su un tempo di sonata? Non ti sono venute le crisi isteriche? No a parte gli scherzi, sicuramente uno studio così intensivo innervosisce a scapito di qualità timbrica e anche resa tecnica dal momento che la tensione che si accumula nel compulsivo tentativo di raggiungere e non arrivare a certi obiettivi è di certo controproducente. Mi associo a tutto ciò che è stato detto... Un pezzo deve essere studiato con calma e concentrazione, dandogli anche spazi e tempi per maturare...a volte addirittura non suonandolo! Lo studio con la fermata sull'accento forte è ottimo per velocizzare scale e arpeggi, e va eseguito con molta concentrazione e attenzione. E in ogni caso per progredire è indispensabile spenderli in una varietà di pezzi maggiore....
  7. si si era capito che c'era qualcosa di tecnico che intralciava la scorrevolezza ..... ma il forte piano non lo registri più?
  8. m'hai fatto venire voglia di provare un clavicembalo!!! anche se per la tecnica che descrivi non credo mi riuscirebbe bene...anche studiandoci su il fatto di non poter scaricare il peso del braccio mi darebbe non pochi dolori! dover suonare in punta e tutto di articolazione mi innervosirebbe parecchio....però trovo che sia uno strumento molto interessante e che abbia un suono molto bello!
  9. M° sei sempre chiarissimo... suonare non è solo tecnica e fisicità, ma dal momento in cui coinvolge tutta l'emotività della persona risente tantissimo della maturità raggiunta ed inoltre dello stato d'animo che si ha in quel periodo addirittura in quel momento.... e secondo me è una delle forme di comunicazione più complesse e complete!!!!
  10. che incubo....i tarli nel pianoforte!!!!!!!!!!!!! il falegname che mi ha restaurato una scrivania l'ha trattata con una soluzione spennellata (credo a base di petrolio appunto) e poi l'ha sigillata in un bustone per diversi giorni. e a proposito di questo mi viene il dubbio sul discorso uova! sarà sufficiente, visto che devo metterla nella stanza del pianoforte? o le uova possono resistere e schiudersi dopo tempo??
  11. buongiorno! ho risolto !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! mi vergogno a dirlo....era un grossissima stupidata, non grossa...e io ciò perso due giorni dietro!!! mio marito aveva regolato male i gain.....aveva paura di tirarli su abbastanza e la forma d'onda rimaneva quasi piatta!!! ora ho fatto in modo (ho spostato tutto pc, scheda ecc in una posizione più comoda)di vedere io con il monitoring cosa succede e li ho regolati....sono a poco più di +30 e si sente una meraviglia......il timbro è già parecchio diverso rispetto alla registrazione con l'h4n....posso finalmente sperimentare le varie posizioni dei microfoni e sentire le differenze!!!! scusa Simone....credevo proprio di non saltarci fuori! forse ci sono riuscita perchè sapendo che mi avresti aiutata ho guardato la cosa più lucidamente e con calma...quindi grazie comunque !!!!!!
  12. ok! ora vado di corsa a lavoro e questa notte appena smonto faccio questa cosa.....ti ringrazio Simone! sto già meglio....all'idea che avrò aiuto!
  13. ...vi prego datemi un aiuto! è due giorni che impazzisco per cercare come alzare "il volume di registrazione"... ho collegato tutto: -i due rode nt5 (al momento sperimento con questi) rme ff802 - pc- akg k270 (75 ohm). cubase le 8 i microfoni li ho collegati nelle due combo con phantom attivata messe sul davanti della scheda. ho settato ingressi e uscite e controllato che nel progetto risultassero selezionati giusti in ispector.....riesco a registrare, ma quando riascolto (AKG 270) si sente lontanissimo, quasi impercettibile!. ho provato a tirare su il gain ma non cambia assolutamente niente. ho cercato come alzare il volume di ingresso degli in ma non l'ho trovato da nessuna parte....e se fossero le cuffie a dover essere amplificate?? certo che le istruzioni le potevano fare meglio. Agli impediti come me proprio non ci hanno pensato!!!!!! cosa devo fare??
  14. in sardo no eh!?!?!? aparte gli scherzi....grazie ma l'hai sottotitolato tu??? ora lo guardo
  15. ....scusate l'ignoranza ma non ci ho capito nulla!!!!!!!!!!!!!!!!! ancora ancora l'inglese....ma oltre non vado!!
  16. bella!! erano secoli che non la ascoltavo!!....mi piace! ora non conosco le difficoltà tecniche che comporta suonarla nel clavicembalo e quindi azzardo qualcosa, ma è da prendere con cautela....scusami se interpreto male...ma fra 0.38 e 0.43 la sento un pochino affrettata. ora nel pianoforte avrei inteso una certa enfasi dovuta al raggiungimento del climax da controllare meglio...qui non so! devo ancora sentire le variazioni che hai aggiornato...conto di farlo oggi!!!
  17. Sai su questo aspetto si basa parecchio del tempo di studio una volta letto il pezzo... L'ideale secondo me, è riuscire ad esprimere ciò che si sente senza perdere di vista il contenuto che passa all'ascoltatore...è come nella comunicazione verbale. La scelta dei termini nel linguaggio verbale e non verbale è ottima quando quello che tu pensi viene espresso in modo tale da poter essere interpretato correttamente da chi ascolta, senza ambiguità. In musica l'interprete ha in più il dovere di rispettare anche i contenuti del compositore....! Per niente facile... Ma dico cose scontate....
  18. Ciao Francesco, Tranquillo....vedrai che i moderatori risolveranno! Intanto bentornato
  19. bhè complimenti!!! in 4 giorni ne hai macinata di roba!! io a leggere sono lenta come una lumaca!!
  20. mi piace davvero molto! bravissimo! finalmente sono a casa e le ho potute ascoltare anche con cuffie decenti....davvero bravo!
  21. Grazie Simone mi sei stato di grossissimo aiuto. Ora ho le idee decisamente più chiare per poter scegliere...ci riflettero' un pochino e vedrò di farmi due conticini....
  22. mi sembrava di essere molto più potente di un jet! La stanza piccola, il pianoforte bello potente, e il tipo di repertorio mi avevano convinta di essere mooooooolto più "sonora" e di superare i 142 db del QTC. Di certo il gatto scappa dalla stanza a zampe levate....avevo paura delle distorsioni e dover poi ridurre troppo il volume di registrazione.... Certamente sto facendo molta confusione e ti chiedo scusa per i termini poco appropriati. Nella mia testa avevo messo in relazione il range di frequenze con il fenomeno della distorsione armonica. Pensavo che le armoniche che si inseriscono nella trasduzione del segnale e nella sua trasmissione provenissero dall'ambiente essendo estranee al suono originario. E quindi mic più performante in range di frequenza ma anche più capace di catturare queste armoniche estranee. Dopo il tuo chiarimento ho riletto cosa è il THD...e ho capito che stavo legando inappropriatamente il range di frequenze a questo parametro. Quindi i 50 khz del qtc30 o anche i 40 khz del qtc30 denotano solo molta più sensibilità alla ripresa del suono e nessuno svantaggio per il timbro. da ignorante gli earthworks qtc sembrerebbero meglio per il piano classico rispetto agli schoeps...cos'hanno questi ultimi per essere preferiti dai più rispetto ai primi? Visto che non c'è neanche lo svantaggio timbrico e sono lineari e naturali entrambi?
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