Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

Amministratore
  • Posts

    4542
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    264

Tutto postato da thesimon

  1. Io non sono contro TUTTE le cose che hai scritto e metto il Like se una cosa la condivido... Io sono contro QUESTA cosa che hai scritto perché non può essere detta in senso assoluto come hai fatto... E sono assolutamente certo che Celibidache non abbia mai scritto una cosa del genere intesa con il senso che gli hai voluto dare. Se mi dici che non esiste oggettività significa che esiste solamente soggettività e se esiste la sola soggettività significa che ogni interpretazione è corretta perché è giusta secondo il soggetto. Ma se ogni interpretazione fosse corretta allora lo sarebbe anche questa... E mi sembra che ne siano state dette di peste e di crude. https://www.youtube.com/watch?v=0CXEHj5r9vA Per forza di cose ci dev'essere una soglia di oggettività, una regolamentazione, un binario entro il quale muoversi, poi all'interno di questo binario ci sono infinite possibilità ma un limite superiore e inferiore oggettivo deve esistere ed è quello imposto dall'autore nelle sue indicazioni.
  2. Ma fammi il piacere, ridicolo ! Una persona capace di negare l'evidenza può essere solo ridicola.
  3. Infatti mi ritengo un uomo di scienza, non un filosofo, e menomale !! Se poi gli argomenti sono questi, professore... Io penso che per poter dire che gli altri sono alla prima lezione di qualunque cosa bisognerebbe avere un minimo di credibilità. Io mi presento con nome e cognome, qualche cosina l'ho pubblicata, qualche video l'ho messo online, qualche concerto l'ho fatto... Non dico di avere una credibilità ma per lo meno ci metto la faccia. Tu, che lanci frecciate dietro ad uno schermo chi sei? Cosa hai fatto? Perché quello che dici tu dovrebbe essere più credibile rispetto quello che dicono gli altri? Al momento stiamo discutendo con un fantasma. Se uno scrive 10 messaggi e in un forum di accademici non prende neanche un like, io, da uomo di scienza, comincerei a pormi delle domande. Evidentemente il filosofo invece ritiene di essere una spanna sopra agli altri e quello che dice lui è legge e gli altri sono poveri co@@@ni. D'altronde se vuoi la ragione, penso che siamo tutti d'accordo nel dartela seguendo il proverbio... Ahahah Poi non aver paura che chi legge si farà la propria opinione su di te, su di me e sugli altri. Comunque tanto per chiudere in bellezza, dopodiché smetto di scrivere perché la questione sta veramente rasentando il ridicolo... Allego questa bella immagine... Magari io sarò anche un coglione ma, secondo la tua linea, Casella dev'essere stato più coglione di me... Ciao bello... Leggere alla nota ( b )
  4. No, semplicemente a certi bit rate probabilmente il tuo orecchio favorisce maggiormente il formato compresso a quello non compresso. Magari lo senti più morbido e lo preferisci. In ogni caso questo test voleva dimostrare un'altra cosa...
  5. Sicuramente hanno qualcosa di OT ma comunque scaturito dal topic principale. Io direi che ancora ci possiamo stare. In ogni caso sta facendo un discorso molto aleatorio. Mi piacerebbe vedere qualche esempio. Il tutto è partito dalla mia osservazione che ci sono alcune cose oggettive ed altre soggettive, pur essendo sempre convinto che l'interprete dovrebbe attenersi scrupolosamente alle indicazioni del compositore (e lo ripeto, non è scolarizzazione, è cercare di soddisfare le condizioni imposte dal compositore; se ognuno dovesse suonare a modo suo, per come la sente, allora non ci dovremmo meravigliare di quella nona sinfonia a velocità di tartaruga dove tutti abbiamo avuto da ridire). Così a supporto della mia tesi ho portato l'esempio del pedale vibrato nell'Op. 110 ed il discorso che ho fatto è inequivocabile visto che TUTTI i pianisti, Pollini, Brendel e Arrau, ecc. vibrano il pedale, quei pochi che non vibrano, non arrivano al fortissimo indicato da Beethoven ma ad un "quasi forte"... Daltronde se non vuoi arrivare a far capire quella linea melodica o tieni il volume basso prima oppure vibri il pedale dopo. Per quale motivo vibrano il pedale ? Non c'è altra spiegazione che quella relativa alla chiarezza. Se si tiene il pedale non si capisce nulla perché non c'è il tempo necessario affinché il suono si estingua naturalmente. Ora non ho tempo per dilungarmi ma mi riprometto di tornare sull'argomento un po' più a gamba tesa non appena avrò del tempo a disposizione. Voglio fare solo uno appunto, così come spunto di riflessione. Proprio perché Beethoven pensava alle sonate per pianoforte come se fossero per organico orchestrale bisognerebbe ricordarsi che gli archi, così come i fiati, hanno inviluppi che possono essere "pilotati" dal musicista. Tenendo la stessa nota posso decidere di partire con il forte e scendere al piano velocemente quanto voglio. Sul pianoforte se suoni una serie di accordi tenuti col pedale che terminano con il fortissimo, in una battuta non c'è modo di far riscendere il suono fino al pianissimo se non vibrando il pedale. Ti sfido a suonare quella cellula tenendo sempre premuto il pedale e vibrandolo. Ti accorgerai da solo che nel primo caso avvertirai solo una gran confusione e che non può che essere nella seconda maniera.
  6. thesimon

    mi presento

    Benvenuto tra noi !
  7. Questo è un punto di vista che non avevo considerato ma effettivamente è vero. Uscito da lavoro vai a prendere la metro e non vedi l'ora di arrivare a casa. Effettivamente ascoltare la musica è anche una scelta. C'è anche da considerare però che a Roma ci sono una miriade di turisti che in quanto turisti non escono da lavoro e potrebbero dedicare un po' del loro tempo alla musica.
  8. No Celibidache non confondere per favore. Ci sono delle cose che sono oggettive e basta, sulle quali non si può questionare. Su queste cose mi impunto perché qui vengono a leggerci 600 persone al giorno e non voglio che passino informazioni totalmente errate. Il pianoforte di 200 anni fa aveva una curva di inviluppo decisamente inferiore al pianoforte di adesso proprio per questioni costruttive, su questo c'è poco da dire. Quando un compositore scrive qualcosa lo fa anche in base al senso che vuole dare alla frase musicale in relazione allo strumento che sta utilizzando e sono abbastanza sicuro che Beethoven, seppure stesse "avanti" non vedeva nel futuro e non poteva sapere che il suono di una nota che ai suoi tempi durava a dir tanto 30 secondi sfondando la tastiera con una mazzata, nel 2016 potesse durare addirittura un minuto e quaranta secondi, pertanto in un punto dove si passa dal fortissimo al pianissimo in appena una battuta e mezza, se non vibri il pedale, su un pianoforte di oggi non si capisce nulla e sono ultra-certo che il "non capire nulla" non fosse contemplato nelle intenzioni di Beethoven. Poi non è una questione di scolarizzazione, bisogna fare quello che è scritto in partitura, i compositori sono stati estremamente attenti a mettere tutto quello che serve per non creare ambiguità di interpretazione. Se ognuno in nome dell'arte fa come gli pare allora è inutile che i compositori scrivano in partitura tutto quello che è necessario per comunicare le loro intenzioni ed il loro pensiero ! La verità è che qualcuno, in fase di studio, ci arriva a pensare certe cose, qualcun altro vuole fare "arte" senza aver mai concentrato energia e passione su uno spartito e alla fine... Dal basso della sua superbia... "Non fa capire un ca@@o"...
  9. Forse fare musica che non gli piace fare ma che sia comunque popolare per poterla vendere ad un potenziale pubblico e guadagnare qualcosa per potersi finanziare gli studi e poter migliorare nella musica che invece gli piace fare... Lo so Maurizio è un po' contorto nei ragionamenti.
  10. (Ho modificato il post che avevo scritto con la dettatura dell'iPhone perché era pieno di errori) Io sono dell'opinione che non andrebbe MAI modificato il pensiero dell'autore anche se ci sono dei casi limite che hanno sì a che fare con le qualità acustiche e timbriche dello strumento dell'epoca e che sono di natura oggettiva e non dei "se avesse avuto... allora...". Per portare un esempio e restare in Beethoven, alla fine dell'adagio dell'op. 110, prima della ripresa della fuga rovesciata, ci sono degli accordi che vanno fino al fortissimo e poi una linea melodica in sol maggiore che parte dal basso fino agli acuti con un forte in diminuendo, tutto tenuto dal pedale fino alla ripresa della fuga. Ecco in questo caso, chiunque abbia suonato la 110 sa che in quel punto se non si vibra un pochino il pedale per stemperare un po' il suono, quando si arriva a quella linea melodica non si capisce nulla, eppure Beethoven ha scritto di tenere il pedale ! Ecco, in questo caso c'è, a mio modo di vedere la cosa, una motivazione oggettiva. I fortepiano di una volta avevano un "volume" ed una curva di inviluppo (tempo di estinzione del suono) decisamente inferiore ai pianoforti di oggi con il risultato che probabilmente quella linea melodica su un fortepiano dell'epoca, nonostante il pedale tenuto ed il fortissimo degli accordi, sarebbe uscita fuori spontaneamente, nei pianoforti moderni il suono resta bello pieno e corposo e copre inevitabilmente. Dobbiamo quindi scindere quelle che sono realmente delle variabili oggettive da quelle che sono scelte. Io credo che se un autore avesse avuto la necessità di raddoppiare le ottave l'avrebbe fatto e, qualora il fortepiano dell'epoca, vista la sua estensione, non l'avesse permesso, avrebbe cercato altre soluzioni.
  11. Più che altro che c@@@o ti sei iscritto a fare al conservatorio se poi vuoi che gli esercizi te li facciano gli altri? Mah... Mi ricorda una cosa che mi è successa di recente... Un parente (che non mi c@@a mai) mi manda un messaggio su WhatsApp... "Simone tu sai fare questo compito?" Era il test di Analisi Matematica (si è iscritto al primo anno d'ingegneria civile). "Certo" gli rispondo io. Lui replica... "Potresti mandarmi la foto del procedimento?" La mia risposta epica: "Certo, oggi pomeriggio, quando avrai finito l'esame, così potrai controllare se hai fatto bene, non ora... Perché non voglio sentirmi in colpa se un domani crolleranno palazzi con la gente dentro".
  12. Beh, come si suol dire, a caval donato.... Comunque il RODE Nt1 è tutto sommato un buon microfono se poi è regalato diventa ottimo !
  13. http://beethovenautentico.com/cosa-puoi-imparare-sui-metronomi-di-beethoven-da-una-registrazione-del-1939/
  14. I perception tranne l'820 li ho avuti tutti. Non mi hanno sinceramente appassionato più di tanto ma è una mia opinione personale. L'unico che ho sentito che mi piaceva ma che non ho avuto è proprio l'820. Il 420 anche non era malvagio. Io sono sempre dell'idea che nell'audio è meglio avere poco ma buono che tanto dalla qualità discutibile. Un microfono che non costa uno sproposito e suona veramente bene è il CAD TRION 8000 (valvolare), io ce l'ho e non lo darei via mai ! Un piccolo video di come suona qui... Tra i due microfoni che poni direi a occhi chiusi il Rode, però ti propongo questa idea... Se il budget è 400 euro e devi farci uscire mic e pre, con quei soldi lì ti fai un microfono che vale poco e un preamp che vale meno... Tra le altre cose mi sembra di ricordare che come scheda audio hai una MOTU quindi ti accorgerai che tolto il microfono, con i soldi rimasti ti farai un preamp che suonerà peggio dei tuoi pre della MOTU. Il mio consiglio è il seguente: aspetti un mese e metti da parte altri 150 euro e ti cerchi un AKG 414 XLII usato (accertati di provarlo bene e a lungo prima di comprarlo). È un microfono estremamente versatile, è d'obbligo in ogni studio di registrazione proprio perché ci si registra bene tutto, dalla voce agli strumenti acustici e ti fai un prodotto di qualità che suonerà benissimo già utilizzando i Pre microfonici della tua scheda audio. In alternativa ti puoi fare subito il Trion 8000 che sta intorno al tuo budget ma non so se si accosta alla tua voce... Considera che essendo valvolare colora un pochino il suono, ed il trion in particolare lo rende molto pastoso. A me piace, nella mia immagine sonora quello dovrebbe essere il suono giusto ma c'è a chi potrebbe non piacere. Più in avanti poi se vorrai farti dei Pre dovrai spendere ben altre cifre perché il discorso è molto semplice, se ti fai un preamp da 500 euro sarà difficile ascoltare la differenza. La differenza la senti quando compri macchine dai 1500 euro in su. A quel punto potresti optare per un channel strip stereo tipo l'Avalon 737 SP. Costa un sacco di soldi ma hai una macchina assolutamente performante e in più compressore ed equalizzatore. Secondo me spendere 400 euro per prendere l'NT1 e un preamp di quelli che trovi nell'uovo di Pasqua equivale a buttare i soldi, poi per carità, ognuno è libero di spendere come vuole il proprio denaro. Questa è solo una mia opinione. P.S. C'è anche un microfonino che mi ha fatto scoprire un amico della T-Bone: l'SC600 che per la voce è bellissimo e costa veramente due lire... Tipo 80 euro su Thomann. Qui ci trovi gli audio samples... http://www.tbone-mics.com/en/produkt/information/details/the-tbone-sc600-studio-grossmembran-mikrofon/
  15. Che ci devi registrare ? A me i mic a nastro non piacciono molto, sono troppo scuri per essere utilizzati come microfoni primari. Infatti spesso si utilizzano come microfoni per rafforzare bande di frequenza aggiunti ad altri microfoni. Per esempio registri una chitarra acustica con un condensatore e metti anche un nastro per dare più profondità. Inoltre il nastro è molto facile da rompere. Se ti dimentichi di togliere l'alimentazione phantom rompi subito il nastro. Insomma non mi fanno impazzire. Se hai bisogno di un microfono con cui registrare un po' di tutto, molto versatile, c'è il 414 AKG bisogna sempre vedere però quanto vuoi spendere.
  16. Meglio che non mi pronuncio altrimenti mi dicono che faccio i soliti discorsi...
  17. È sicuramente un rumore di terra o di connettore difettoso del microfono (ammesso che non sia il cavo ad avere dei problemi). Per risolvere prova a fare queste cose.... - Prova ad utilizzare un altro cavo. Nonostante il cavo sia nuovo può avere dei difetti di fabbrica. - Se il rumore continua ad essere presente... Una volta innestato il cavo all'interno del connettore del microfono e della scheda audio prova a muovere il connettore per vedere se il rumore aumenta o diminuisce o sparisce muovendo il connettore nella sede. Ripeti ovviamente la cosa anche sul connettore della scheda audio. - Se il rumore continua ad essere presente... (Questa è la cosa che credo sia più probabile ma l'ho messa per ultima perché qui ci vuole pratica oppure c'è da spendere una somma, seppur irrisoria) Se la scheda audio ha un'alimentazione separata (se è una MOTU probabilmente avrà un alimentatore), prova a collegare la spina dell'alimentatore ad una presa di corrente sprovvista di terra o in alternativa taglia la terra ad uno dei due capi di una prolunga o fatti fare una prolunga anche di un metro senza terra (6 euro di costo). Se nessuna di queste cose dovesse risolvere il tuo problema è probabilmente lo stadio di preamplificazione bruciato. In questo caso dovrai portare il microfono ad un centro assistenza per la sostituzione del BJT (roba comunque da una ventina di euro se sono onesti).
  18. La cosa bella è che si è iscritto qui solo per trovare qualche fesso che gli facesse il basso, non a caso ha solamente un messaggio nel contatore (questo). Quando ha mangiato la foglia che nessuno glielo avrebbe fatto è completamente sparito... Nuova generazione di "musicisti".
  19. Ti ringrazio per l'apprezzamento, mi fa piacere che il mio lavoro abbia suscitato il tuo interesse. Il fatto che il pc non riesca ad accordare alte e basse frequenze è un uso improprio del termine. Il computer infatti accorda benissimo sia le alte che le basse, addirittura al centesimo ! Il problema quindi non è di natura tecnico-oggettiva, ma di natura psicoacustica-soggettiva. Siamo noi ad ascoltare un pianoforte che accordato come vorrebbe la scienza non piace al nostro orecchio e la prova (soprattutto alle basse) sono i battimenti che non tornano. Agli acuti invece, come hai ben ricordato, è impossibile per l'orecchio umano ascoltare oltre il secondo armonico (out of range), quindi il ragionamento non può essere fatto in base al battimento ma in base alla percezione del suono fondamentale. Il problema è che, anche qui, l'orecchio è portato ad abbassare la frequenza sugli acuti al punto che per ascoltare quel suono accordato come ci piace, andandolo a misurare tecnicamente, ci accorgeremmo di averlo innalzato rispetto a quanto calcolato dal pc (proprio per farlo piacere al nostro orecchio). Quanto viene innalzato il suono è soggettivo e cambia da persona a persona, quindi se il problema è parzialmente risolvibile alle basse introducendo un algoritmo di conta dei battimenti, diventa totalmente irrisolvibile alle alte frequenze proprio perché dipendente dalla soggettività dell'ascoltatore e tutto ciò che non è oggettivo non può essere risolto con algoritmi. Per il discorso del campionamento, potremmo aumentare anche fino a 192 kHz, oggi esiste questo genere di hardware ma non risolverebbe la questione proprio perché non dipesa da una sorta di mancanza tecnologica, ma per problematiche di natura psicoacustica.
  20. Dipende dalla versione del virus... Fino alla versione 2 esiste un decrypter, dalla versione 3 non c'è nulla.
  21. kHz... Altrimenti sei una radio ! Comunque Maurizio non ti fissare, credimi se ti dico che questi test fatti a casa non hanno alcun significato. Come ti ripeto, i test audiometrici devono essere effettuati all'interno di una camera anecoica nella quale ti tengono 5 minuti già prima di iniziare il test proprio per far riposare l'orecchio. La strumentazione è una strumentazione molto flat e tarata per questo genere di test, tanto per dire che non è una cuffia di quelle che trovi in commercio per ascoltare la musica, non date retta a queste cose. Io bandirei questi test casalinghi fai da te perché il più delle volte generano ansie del tutto ingiustificate se confrontate in un secondo momento con esami specifici effettuati con attrezzatura specifica. Aggiungo un'altra cosa... Il non sentire le alte frequenze, specie alla nostra età (non siamo ancora dei matusalemme) può dipendere da un banalissimo tappo di cerume che agisce come filtro passa basso viste le sue dimensioni e che un otorino può rimuovere in 10 secondi. Se sei sempre stato attento ai volumi e non sei uno sfegatato delle discoteche non c'è motivo per il quale le tue cellule ciliate dovrebbero essere rase al suolo, puoi stare tranquillo.
×
×
  • Crea nuovo...