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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Tutto postato da thesimon

  1. Infatti anche Gould... Ma come facevano a suonare ? La posizione di Gould è consigliata per chi vuole prendersi una "cifosi galoppante"
  2. Nel film prometheus, c'è un Fazioli che è abbastanza simile a questo Pleyel (Credo che Fazioli però l'abbia fatto prima) proprio dentro l'astronave.
  3. Beh è chiaro che parliamo di aria ed io purtroppo sono come S. Tommaso, se non vedo non credo alle favole. Come avrai notato se ti sei fatto un giretto nel forum cerco sempre di giustificare con qualche "prova" le asserzioni che faccio specialmente se incontro un pubblico abbastanza controverso all'argomentazione che si va formulando. Comunque mi preme dire che se a questo Yamaha è stata rifatta la martelliera, è stata effettuato il ricalcolo delle corde, sono stati eseguiti lavori alla tavola armonica ecc. ecc. beh allora non è più uno Yamaha e comunque, sempre secondo me, inferiore a Steinway che nasce così da progetto. Mi premerebbe sapere cosa ne pensa Pianoexpert. Onestamente non credo di venire a Milano, non ho affari né motivazioni pianistiche per il momento, quindi credo sia molto difficile ma nella vita mai dire mai. In ogni caso mi piacerebbe sentire una registrazione. Se hai modo, la prossima volta che ci capiti... Vedi te.
  4. Mi prendo la libertà di farti ascoltare un piccolo estratto di un filmato di Paolo dove ci regala una perla di Chopin, registrato sul suo Steinway mod. B (211 centimetri, dunque oltre mezzo metro in meno del CIIIF che se non sbaglio è circa un 270, non ricordo con esattezza) con attrezzatura veramente ridicola perché non avevamo pensato di registrarci il pianoforte ma di utilizzarla per il parlato, ma poi ci è venuta l'idea di fare una piccola introduzione pianistica parlando di pianoforte e dunque abbiamo arrangiato quell'attrezzatura per registrare anche il pianoforte. Ho utilizzato due microfoni Behringer B1 (microfoni che costano 100 euro l'uno). Per registrare dignitosamente un pianoforte ci vorrebbero o i DPA 4006A (2500 euro l'uno quindi 5000 euro per registrare un pianoforte) oppure per risparmiare qualcosina ed avere sempre ottimi risultati bisognerebbe optare per due Neumann KM 184 (Circa 1200 euro la coppia), ottimi anche i Charteroak oppure gli Shoeps tutta roba da oltre 1000 euro a microfono. Non abbiamo utilizzato preamplificatori microfonici dedicati ma solamente i pre della scheda sonora che non erano niente male come colore ma forse un po' rumorosetti di fondo (una terratek phase 88 firewire rack) al posto di un bel Avalon 737 Vacuum tube preamp, e di un convertitore AD aurora (qui parliamo di attrezzatura che sfiora i 10000 euro solo per registrare un pianoforte mentre noi stavamo utilizzando si e no roba da 1000 euro). Alla registrazione non è stata aggiunta nessuna equalizzazione, solo un pizzico di riverbero per dare ambiente al suono, dico solo un pizzico e ti renderai conto che è proprio un nulla perché negli stacchi del pedale il suo rumore è molto netto, niente di più, praticamente una registrazione a presa diretta quasi senza alcuna post elaborazione. Senti che è uscito fuori... (Ti consiglio di sentirli entrambi in cuffia per poter apprezzare bene). http://www.pianoconcerto.it/condivisione/steinb.mp3 Adesso ti posto una registrazione che ho fatto con il mio Kaway KG2S (è un pianoforte da studio discreto e questa registrazione non era affatto finalizzata ad un'incisione ma è stata suonata in modo approssimativo dal momento che ero più preoccupato del suono che usciva dalle cuffie, solo per provare la nuova attrezzatura di cui dispongo) con strumentazione più adeguata per un pianoforte, due KM 184 a capsula piccola cardioide (per riprese stereo più è piccola la capsula meglio è) con interfaccia Roland V-Studio con dei buoni pre microfonici, veramente poco rumorosi. Come sentirai c'è molta post produzione perché il pianoforte è piccolo. Per nascondere difetti dati dall'eccessiva pressatura della martelliera e dunque da un attacco molto forte (la casa ha fatto questo per soccombere alla sofferente sonorità che avrebbe avuto con martelliere poco pressate = poco attacco) ho dovuto aggiungere parecchio riverbero wet sottraendo il segnale dry (è una tecnica per ammorbidire il suono). Nonostante tutti questi accorgimenti niente a che fare con il suono di un Mod. B Steinway che risulta sempre più pieno, ricco, rotondo e bilanciato tra alti e bassi. Faccio presente poi che il mio pianoforte è stato accordato ed intonato poco tempo fa. Certo poi paragonare uno steinway B con un Kawai da studio... Va bé, questi potevo paragonare http://www.pianoconcerto.it/condivisione/kawaikg.mp3 Vorrei continuare a sottolineare che nel file audio steinway non c'è assolutamente alcuna post produzione e l'attrezzatura non era adeguata ad un certo tipo di ripresa (la ripresa stereo)... Registrato, aggiunto solo un pizzico di riverbero e via, fatto il bounce. Nel caso del mio Kawai c'è stata una grandissima post produzione nonostante sia stato registrato con attrezzatura pensata per le registrazioni stereo. Il segnale è stato equalizzato, leggermente compresso, aggiunti due tipi di riverbero di cui il secondo tramite bus. Aggiunte tecniche di spreading stereo. Insomma veramente un lavorone ed il risultato è abbastanza sufficiente solo dopo ore ed ore di post elaborazione ! Entrambi i pianoforti sono stati registrati con tecnica A-B.
  5. Da questa affermazione traggo due conclusioni (l'una esclude l'altra): 1 - Non hai mai provato un gran coda steinway 2 - Hai provato un gran coda steinway distrutto, ma proprio distrutto per bene. Proprio recentemente ho risentito un gran coda steinway ben preparato all'auditorium della conciliazione. Non suonava, cantava !
  6. Neanche io ne ho mai sentito parlare. Onore al vero, la posizione della mano di Horowitz non sarebbe proprio un esempio da seguire... Con la sua però funzionava. Mi chiedo come facesse a suonare come suonava con le dita dritte.
  7. Argomento estremamente difficile da risolvere e motivare. Già in passato ne abbiamo parlato prendendo come esempio "la società dei magnaccioni", probabilmente potremmo stare qui a parlarne fino alla fine dei tempi ed una spiegazione di valore oggettivo non riusciremmo ad ottenerla. Posso dirti come ho giustificato io alcune considerazioni... Il mio approccio è stato piuttosto relegato al "buon senso" come ha ben giudicato un mio post il caro Frank . La mia spiegazione verteva su un confronto di attitudini in ambito compositivo più che sui risultati degli scritti. Ed ho posto un Beethoven con una macchina del tempo che venisse a trovarci ai giorni d'oggi con la tecnologia di oggi in ambito musicale messagli a disposizione da uno studio di registrazione. A questo punto si prende un DJ: Albertino, Tiesto, chi vuoi tu, comunque qualcuno che faccia musica da discoteca. A Beethoven gli facciamo ascoltare per un giorno la musica da discoteca e la stessa cosa facciamo con un DJ facendogli ascoltare una sinfonia. A questo punto chiediamo a Beethoven di scrivere una musica da discoteca (mettendogli ovviamente a disposizione qualcuno che utilizzi un pc e che non corregga nulla ma faccia solo quello che gli dice Beethoven, compresi riascolti), la stessa cosa facciamo con il DJ chiedendogli di scrivere una sinfonia utilizzando per aiuto solo un pianoforte e carta pentagrammata... Per fare un parallelo che si rispetti dobbiamo mettere in condizione di far lavorare Beethoven come lavorano i DJ oggi e, allo stesso modo, i DJ di oggi nelle condizioni in cui si trovava a comporre Beethoven (Gli risparmiamo la sordità che è già tanto). Mi sembra chiaro che il ragionamento parli da solo... Valutare la cosa in modo oggettivo come ti dicevo è un argomento che non porta da nessuna parte, spigoloso e senza possibili risvolti. Convincere della superiorità di un genere rispetto all'altro è impossibile. Quello è un genere e l'altro è un altro, come fai a comparare la torta di mele con gli spaghetti cacio e pepe ? C'è chi potrà dire la torta è più buona ci vuole più tempo per farla, richiede più ingredienti, più competenze ma alla fine c'è sempre chi non ama i dolci e preferisce 100 volte di più una buona gricia (ecco, a patto che comunque sia buona).
  8. Ecco, come auspicavo dal primo post mi sembra si sia arrivati ad un punto di incontro molto importante, ovvero, palestra finalizzata al benessere salutare del corpo e dello spirito e non finalizzata a triplicare la propria massa muscolare col sollevamento di pesi enormi e con l'assunzione di sostanze che affaticano fegato e reni o che, nel peggiore dei casi, possono causare gravi malattie come il cancro (mi riferisco agli steroidi ed ormoni). Mi sembra si parli alla fine di un'attività culturistica 'leggera' paragonabile ad una salutare corsa di pochi chilometri oppure ad una passeggiata di 45 minuti in bicicletta (ovviamente ognuna con i propri benefici fisici ma con fatiche paragonabili che non portano ad un eccesso di energie spese).
  9. Onestamente non lo so, quello che mi crea difficoltà non è tanto la melodia che anzi forse mi esce molto più naturale, senza doverci pensare, per me il difficile è beccare intonata la prima nota di una frase, non so per gli altri. Sarà che una vota alimentato l'impianto è più facile intervenire perché si ha più controllo. Sto descrivendo delle mie sensazioni quando canto, e non è mai semplice descrivere delle sensazioni, gli addetti ai lavori saranno senz'altro molto più rifiniti e sicuramente potranno anche correggermi. In realtà non lavoro dunque nota per nota, lavoro molto sulla prima frase di un andamento melodico. Quando sono dentro non ci penso più e mi esce naturale.
  10. Ma non c'è problema, figurati, anzi mi fa piacere perché coglie le mie aspettative di bersagliamento che avevo richiesto nel primo post. Oltretutto come ripeto il canto non è ciò di cui mi occupo quindi potete proprio scatenarvi, non mi offenderò affatto. Riguardo il discorso di cantare a tempo, onestamente non saprei controbattere. Non ci ho fatto molto caso a dire la verità, ho cantato come mi veniva per come conoscevo la canzone, non ho neanche pensato di dare un'interpretazione personale, insomma ho fatto del puro e semplice karaoke tanto per essere spiccioli, ricalcando, per quello che posso riuscire a fare, l'interpretazione originale di Bublé. Quando canto una nota sto già pensando a quella successiva, questo trucco (magari sto dicendo cose banalissime, non lo so) con me funziona e l'ho escogitato quando in qualche occasione ho cantato su un palco (serate con amici, pubs, serate in piazza ecc.). Praticamente prima di cantare una nota cerco di immaginare già come posizionare tutto l'apparato vocale per riprodurre proprio quella nota: bocca, palato, lingua, faccia, gola, emissione dell'aria, pensando anche a dove si formano determinate vocali e dunque andando a far intervenire quei particolari muscoli, così al 99% quando arriva il momento di dare fiato all'organo, tutto è già pronto in posizione e la nota, solitamente (salvo piccoli aggiustamenti), è già bella intonata... Ripeto, sicuramente sto dicendo tutte cose molto banali, non è il mio campo d'interesse. Se arrivasse Thallo magari ci chiarirebbe anche queste affermazioni. Claudio dove sei ?
  11. Vi ringrazio per i commenti... Nel post propositivo peró avevo chiesto di "distruggermi". Il senso era più che altro sapere cosa non va invece di sapere quello che va... Mi riferisco in particolare proprio alla tecnica vocale che io non possiedo ed il mio modo di cantare è infatti proprio naturale, terra terra, senza avere la minima concezione della gestione di fiato ed emissione. Ecco diciamo che nella mia vita sono stato sempre abbastanza intonato, alcune volte peró, anche in queste registrazioni sono un po' calante. Non voleva essere tanto una produzione da studio dove si ricanta pezzettino per pezzetino fino allo stremo per poi scegliere e/o comporre tagliando e incollando i vari take per ottenere la perfezione. In queste registrazioni ho cantato dall'inizio fino alla fine senza fermarmi ed alcune volte si sente proprio l'intonazione sbagliata e l'emissione della voce che esce forte subito e poi cala. Riguardo il commento di Marta io mi trovo molto d'accordo. È inammissibile che un musicista non sia per lo meno intonato ed abbia consapevolezza del tempo e del ritmo, per parallelo, volendo estremizzare sarebbe come un chirurgo con la tremarella, insomma non possono mancare delle basi minime che si richiedono per fare un determinato mestiere. Certo poi fare il cantante di professione è tutt'altra cosa, richiede studi e tantissimo esercizio ecco perchè ero ansioso di conoscere l'opinione di Thallo e di altri cantanti di professione che sono senz'altro in grado di fare osservazioni più tecniche delle nostre e magari possono fare esempi comparando anche con altri personaggi del mondo della musica leggera i quali non sono tutti esempi da seguire, anzi, ne ho sentiti molti live che mi hanno lasciato letteralmente sconvolto ! Non in senso positivo ovviamente ! Non si tratta in quei casi di cali nell'intonazione, erano proprio stonati come le campane ! Incredibile ! Mi chiedo come abbiano fatto a diventare famosi... Se ritrovo qualche video di esempio lo riposto.
  12. Per quanto mi riguarda è un vizio. Se lo dico non mi sbaglio, se lo scrivo sbaglio, tanto è vero che nel post ho sbagliato ben tre volte su tre.
  13. Ovviamente, ho avuto dei lapsus in fase di digitazione. Spesso quando devo scrivere 18xx sbaglio con 19xx sarà che forse è un centenario che utilizzo più spesso... Ho corretto, comunque, grazie per la segnalazione
  14. @Piccinesco Spezzo una lancia in favore di Adagiociccio. La imperfect samples è una libreria che è difficile da gestire nel live. In questo brano postato da Adagiociccio mi risulta chiaro che non ci sia stata post produzione. Ha utilizzato la libreria come se stesse suonano su un pianoforte. Non so neanche che tastiera abbia, se la tastiera non è abbastanza costosa, anche i livelli di velocity sono più bassi e dunque diventa ancor più difficile tirar fuori dinamica quando non c'è un certo ventaglio di velocity sulle quali poter lavorare. @Adagiociccio Oggi che ho tempo vedo di risponderti meglio ed in modo più completo su questo notturno che conosco molto bene avendolo portato diverse volte anche in concerto. Mi scuso da subito se dirò cose che già sai, ma non sapendo quali sono le tue conoscenze sull'argomento, cercherò di dare completezza al messaggio anche per gli altri lettori che potrebbero essere interessati. Parto dal presupposto che non si possa pensare di mettersi al piano e suonare un brano senza conoscere la storia di quel brano, il momento della vita in cui l'autore ha deciso di scriverlo, a chi ha voluto dedicarlo e dunque ogni volta dobbiamo cercare di metterci in gioco documentandoci per capire le emozioni belle/spiacevoli che l'autore viveva in quel momento della sua vita per poi andare a studiare il brano. Questo brano è stato composto nel 1830, anno in cui Chopin si trovava a Vienna per la seconda volta ed è stato dedicato alla sorella Ludwica. Leggendo i quaderni di Chopin è incredibile osservare quanto fosse attaccato alla propria famiglia... Al padre che per permettergli di trovare fortuna facendosi conoscere in tutta Europa si era indebitato fino al collo (Il papà Mikolaj era un insegnante di Liceo, suonava anche il violino), alla sorella Ludwika (la sua prediletta) che lo supportava praticamente in tutto, anche perché i "rinforzi" così venivano da loro chiamati i soldi che Mikolaj Chopin mandava al figlio Frederik a Vienna erano comunque soldi in meno sui quali avrebbe potuto contare Ludwika e le altre sorelle (una morta molto presto purtroppo), alla mamma Tekia Justyna Krzyżanowska (che suonava anche lei il pianoforte) che Chopin nei suoi quaderni ci fa conoscere come un "essere soprannaturale". L'attaccamento alla famiglia ed alla propria terra è un elemento importantissimo per concimare il terreno che ci prepara all'esecuzione di molti dei suoi brani considerando che questo notturno è stato scritto nel primo anno dopo l'abbandono della sua terra (Chopin nasce nel 1810 e lascia la Polonia senza farne mai più ritorno nel 1830. Questo notturno non a caso è un'opera postuma (ovvero opera pubblicata dopo la morte e rimasta celata fino ad allora) perché è qualcosa di talmente intimo, un pensiero tra Chopin e un elemento della sua famiglia che egli tanto amava che non poteva essere sporcato neanche dalla sola idea di farci del lucro. Appartiene ad un'altra sfera che non è remunerativa ma è quella intima indirizzata agli affetti più cari. Questo notturno si apre con una breve introduzione di appena 4 battute che prepara la strada ad un tema molto intimo accompagnato da crome alla mano sinistra che faranno da filo conduttore fino alla fine del brano. Dopo la sviluppo, nella parte B, ci fa ascoltare dei sapori spagnoleggianti, oltre al tempo che viene modificato in 3/4 anche l'accompagnamento subisce delle modifiche con delle terzine che si alternano di battuta in battuta tra primo e secondo tempo. Riprende nella parte A' il tema iniziale che viene modificato portando nuova aria. Nella coda abbiamo la successione di 4 scale veloci ed alla fine il brano chiude in Do#Maggiore (cambio di modo) con un arpeggio per moto contrario. L'idea della tonalità maggiore alla fine del brano ci trasmette grande speranza. L'idea continua che emerge da tutto il brano è il dolore per aver lasciato la propria famiglia, la propria terra... Con questa tonalità maggiore Chopin sembra quasi volersi fare forza da solo, quasi a dire: "Un giorno tornerò". L'importanza di questo cambio di modo, potrai osservare in partitura, viene dato da Chopin preparandolo al basso. Vediamo infatti delle semiminime tra le crome nelle ultime battute. MI - RE - MI - RE - MI#. Questo Mi# deve sentirsi bene senza eccedere nella dinamica ma deve risultare chiaro, evidenziato, perché è qui che nasce la speranza, è forse, secondo me, questo MI# il punto più importante a livello emozionale di tutto il brano. Venendo alla tua performance... Il brano si fa ben ascoltare e non sto neanche qui a discutere sulle imprecisioni tecniche che conosci già te stesso e che dovrai sistemare con uno studio attento. Quello che non sento, (tolta la dinamica per la quale ho già dato le mie motivazioni a Piccinesco) è il filo conduttore. In questo brano il filo conduttore è di fondamentale importanza. Devo ascoltare il brano dall'inizio e capire che è tutto un solo pensiero. Nella tua interpretazione il pensiero a volte viene spezzettato, non sento continuità perché forse sei troppo impegnato nelle note. "Le note devi impararle per poi dimenticarle" dicevano nel film Shine. E' giusto, impara le note ed una volta imparate dimenticati delle note ed entra nel pensiero dell'autore. Lo stesso Chopin cita: "Convinciti di suonare bene e suonerai bene". Ad maiora !
  15. Non mi risulta proprio questa cosa... Alcuni dopo anni hanno bisogno di essere regolati.
  16. Giorni fa, nel periodo natalizio, parlando con un mio amico che ha un pub non molto distante da casa mia dove spesso organizza concerti di autori inediti (dal jazz alla musica elettronica passando per rock e dintorni), ci siamo fermati ad ascoltare dei brani di Michael Bublé molti dei quali sono brani ripescati da vecchi cantanti come Dean Martin tanto per citarne uno. Tornato a casa, anche per ammazzare un po' il tempo e per rilassarmi (almeno nel periodo natalizio) mi sono messo a registrare un paio di brani di Bublé. Fatta premessa che non sono un cantante e che al massimo ho fatto solfeggio cantato e trasporto per l'esame di Solfeggio, vorrei che gli esperti cantanti (tra cui in primis Thallo al quale do la possibilità di rifarsi del post dei 'timbrici' ) mi distruggessero. In sostanza da perfetto ignorante dell'argomento, vorrei capire quali sono i metri di giudizio per ciò che riguarda il canto, in che modo si può aiutare chi ha un determinato problema, come lavorare per raggiungere risultati, nel momento in cui un perfetto hobbista come il sottoscritto sottopone dei brani agli esperti. Vedendo questa sezione un pochino indietro rispetto alle altre volevo, più che altro, sfruttare questa occasione come miccia per accrescere, anche in questo interessante settore della musica che vede la voce come lo strumento, il numero di post. Con questo intervento spero dunque che si susseguano anche altri post simili per creare un gruppo di discussione nel quale ognuno può postare le sue performance canore, così come avviene nelle sezioni di musica classica dove spesso vengono postate le proprie registrazioni al pianoforte e gli altri commentano, ed anche nella sezione composizione dove si sono addirittura organizzati con dei laboratori. Perché voi cantanti non cominciate a pensare a qualche laboratorio canoro ? Ecco intanto le mie registrazioni, la voce è un po' nasale perché avevo ed ho ancora il raffreddore, ma tanto è per gioco non ci devo andare a Castrocaro. A voi la palla... Avvelenata... Michael Bublé - Sway http://www.pianoconcerto.it/condivisione/sway.mp3 Michael Bublé - Everything http://www.pianoconcerto.it/condivisione/everything.mp3
  17. Suono: più realistico sul Roland. I campioni yamaha suonano molto "elettrici" inoltre i campioni per nota sono proprio pochini pertanto ti giochi un sacco di timbro. Tastiera: le Roland al tatto sembrano subito più resistenti, meno giocattolo. E' una sensazione difficile da descrivere la dovresti provare. Che c'è rimasto ? Per un pianista che deve suonare, analizzato il discorso tastiera e suono mi sembra che non ci sia altro da aggiungere... In ogni caso poi sono gusti personali io non lavoro né per Roland né per Yamaha...
  18. Sui pianoforti digitali di quella fascia Roland tutta la vita !
  19. @Dino Ti ringrazio per la considerazione nel tuo messaggio. Per arrivare a Gould di strada ne ho ancora proprio tanta e con alta probabilità non arriverò mai al suo livello; di Gould ce n'era uno ! Dici bene sull'ipotesi di Tiger... Purtroppo in questo paese ci vuole la combinazione di tre cose per ricoprire incarichi ambiti: Il fattore C, le conoscenze e tante opere di lecchinaggio. Non che voglia sembrare di essere più di quello che sono, ma ti assicuro che conosco molte persone che hanno posti di lavoro molto ambiti, guadagnano cifre nell'ordine dei 4000 euro al mese ed hanno forse 1/4 del mio curriculum vitae (non che riporti premi Nobel ma che comunque non è proprio strimizzito). Riguardo quel passaggio, dovrei studiarlo, perché non ho mai dato una letta alle Goldberg. Avevo intenzione di studiarle, non adesso però. Ora ho messo sotto le sonate di Mozart per l'integrale Sonate/Fantasie e gli studi di Chopin dell'op. 10. Per il momento non voglio distogliere la mia attenzione con altri brani ma se vuoi posso mandarti qualcosa di tecnicamente anche più difficile di quel passaggio se ti serve da banco prova per la mano sinistra. Vedi lo studio di Chopin op. 10 n. 12. In ogni caso il pezzo che ho chiesto a Foster non avevo chiesto di inciderlo direttamente a lui ma di farmi sentire un'incisione di Bharami per poterla comparare con quella di Gould (parlo sempre di tecnica). @Tiger Esatto, ecco perché a 30 anni i miei amici hanno tutti un lavoro ed io invece mi sono dovuto inventare una figura per non dover chiedere i soldi a mamma e papà. Non ho mai leccato deretani a nessuno e mai lo farò ! Al costo di dover mangiare pane e cipolla a vita ! E non voglio accontentarmi. Perché quando i miei amici stavano a "bazzicare" sul muretto, fumando le prime sigarette e parlando di calcio, io stavo a casa sui libri o sul pianoforte, quindi non mi accontento ! Mi viene in mente un commento di Brunetta... Una signora aveva un figlio laureato con 110 e lode ed incontra il Ministro Brunetta per strada. Gli chiede un lavoro per suo figlio e Brunetta replica (non cito testualmente perché non ricordo di preciso le parole ma erano pressappoco queste): "Certo signora, se domani fa andare suo figlio alle 5 ai mercati generali vedrà che qualche posto di lavoro lo troverà di sicuro". Se io fossi stato al posto di quella madre lo avrei gonfiato come una zampogna al costo di passare il resto dei miei giorni in carcere ! Una madre investe dei soldi sul proprio figlio fa tantissimi sacrifici privandosi anche delle cose più essenziali come un paio di calze per dargli un futuro migliore e tu le dici di mandarlo ai mercati generali ? Ma vacci tu ai mercati generali !! Fonte Wikipedia: "Il 14 giugno 2011, al termine di una conferenza sull'innovazione nella pubblica amministrazione, una lavoratrice della Rete Precari, chiede di porre una domanda e viene invitata ad avvicinarsi dallo stesso Brunetta, ma quest'ultimo, una volta che la donna si presenta come appartenente alla rete dei precari della pubblica amministrazione, si rifiuta di ascoltarla allontanandosi velocemente dall'aula, dicendo "questa è la peggiore Italia". A seguito delle polemiche nate da questa affermazione il ministro chiarisce affermando di essersi riferito a chi tende agguati mediatici sfruttando la categoria dei precari, e non alla categoria stessa dei precari." Vorrei ricordare al ministro brunetta che se non fosse per persone che hanno l'alto senso civico di credere nel proprio lavoro e nella formazione dei giovani, la cultura e l'università sarebbe già finita da un pezzo. Un nostro professore universitario (il professor Carlo Gaibisso) veniva a farci lezione GRATIS perché l'università non aveva fondi ! Quando gli chiesi il perché lo facesse mi disse: "Perchè ? Lo faccio per voi. Io ho due figlie e spero che nella vita trovino persone come me !". Un grande uomo ! Ovviamente aveva un suo lavoro che gli permetteva di tirare avanti, mi sembra logico, ma non era affatto tenuto a prendersi questi grattacapi. Ecco, io penso che siano loro, i politici, la peggiore Italia ! Hanno rovinato un paese e generazioni di persone, guadagnano cifre da capogiro, vanno in pensione anche con pochi anni di servizio con un minimo di 3000 euro al mese, non pagano ristoranti, cinema, mezzi pubblici. In un altro paese li avrebbero già cacciati a pedate al culo da un pezzo invece qui vanno in giro osannati come se fossero degli esseri soprannaturali, cose come queste succedono solo in Italia: l'unico paese dove tutto funziona al contrario. Le persone dovrebbero cominciare a pensare che sono loro a dover dire grazie a noi e non viceversa, loro sono nostri DIPENDENTI, DI PEN DEN TI ! Sono pagati dai cittadini e se non rigano dritti, come fa il datore di lavoro nella sua azienda, i cittadini devono "licenziarli" con le buone o con le cattive.
  20. @Foster Non parliamo del calcio, ci sono cose che il mio cervello proprio si rifiuta di capire oppure, che le vede così chiare che non capisce come gli altri possano cascarci con tutte le scarpe. Ad esempio non capisco perché sempre più persone, che magari sono senza lavoro riescano però a trovare 500 euro per farsi l'abbonamento annuale allo stadio, per vedere 11 fantocci strapagati che corrono dietro ad un pallone, che si pestano come l'uva per una squadra, che scendono in piazza per la tessera del tifoso ma non scendono in piazza perché non trovano lavoro... Non capisco poi invece cosa abbiano inventato questi giocatori per guadagnare 5 milioni di euro all'anno. Dico questo pur conoscendo bene un giocatore di serie A che ha anche giocato da titolare agli ultimi mondiali. Conoscendolo da una parte sono contento per lui perché mi fa piacere che si sia sistemato, dall'altra parte non capisco cosa faccia più di me per guadagnare tutti questi soldi (non è invidia verso lui, ripeto, è più che altro rabbia verso il sistema). @micamahler 07:20 - 07:50 del video su Gould... Tornando al mio post precedente in cui mi lamentavo della tecnica di Baharmi, avrei proprio la curiosità di sentirgli suonare questo passaggio. Da notare come il grande Gould non faccia assolutamente sentire il passaggio della mano destra alla sinistra e viceversa, le sua mani sono tecnicamente equivalenti e le voci sono tutte chiare e pulite. Superbo Gould, un tocco Bachiano bellissimo !! Si percepisce l'interpretazione da urlo quando l'ascolto è poetico. Ecco Bahrami, a parer mio, non solo non arriva a questa poesia ma ha, anzi, una serie di altri fattori da sistemare a partire dalle difficoltà tecniche che dovrebbero essere l'abc per pianisti di un certo livello... @Zadra Cara Zadra, penso proprio che tuo marito abbia ragione da vendere ma a me sembra giusto anche il buon senso di Fantasy. Sapersi vendere va bene ma se uno è un imbecille è un imbecille e comunque ci vuole sempre una grande dose di fortuna perché credimi se ti dico che il cerchio della notorietà in questo ambito è proprio stretto stretto ! Poi, va bé, ci sono anche dei posti di lavoro in cui si ricercano gli imbecilli ovvero quelli che vengono messi lì e che sono pagati profumatamente per fare quello che gli dicono di fare; gente senza una morale, senza etica, senza amore per il proprio paese e senza intelligenza, i classici malati di soldi.
  21. Più che ragionare per confronti perché non proviamo a ragionare per pareri... Per prima cosa non amo Bahrami perché secondo me è tecnicamente molto scarsino. Dal punto di vista del pianismo non riesco a capire se lui pensi Bach al clavicembalo oppure se lo pensa al pianoforte. In un altro post una pianista affrontava questo confronto sostenendo che se Bach avesse avuto un pianoforte probabilmente avrebbe utilizzato tutti i suoi colori. Ci sono altri che utilizzano il pianoforte come se fosse un clavicembalo, con pochissimi colori. Il fatto che Bahrami utilizzi il pedale in Bach a mio avviso non significa nulla, non è questo che fa propendere per una scelta piuttosto che per un'altra e bisogna che capisca anche lui che le critiche a lui indirizzate non riguardano l'uso del pedale in Bach ma appunto ben altre critiche. Qui più che dire suona male o bene Bach mi sembra che il discorso sia: quanti ce ne sono che suonano Bach anche meglio di lui ma non li conosce nessuno ? Ecco il punto è che non solo lui è, a mio avviso, immeritatamente famoso ma addirittura è considerato ad oggi la più grande autorità per ciò che riguarda Bach e su questo mi oppongo e pongo, scusate il gioco di parole, qui si, il confronto con Gould. Se lui è il maggior esperto ed interprete di Bach Gould chi era ?? Gesù Cristo ? Perdonate eventuali errori ma sono fuori con iPhone.
  22. @foster Su questo non concordo per nulla ma rispetto la tua idea...
  23. In relazione al contenuto del post "Salviamo Radio Classica" la Radio Classica ha precisato la prima radio nazionale dedicata alla musica classica non chiuderà, ma ha in elaborazione un nuovo palinsesto che terrà conto anche dei risultati di una ricerca fra gli ascoltatori. Sono, dunque, prive di fondamento, le informazioni che sono state fatte circolare attraverso la pagina Facebook e riprese anche sul nostro sito. Cordiali saluti,
  24. Magari ad avere tablet A4 ! Con il mio iPad mi cieco ogni volta che devo leggere un passaggio ecco perché lo utilizzo solo come riferimento quando ormai ho ben scarabocchiato le mie pagine cartacee.
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