Martina Postato Marzo 26, 2012 Report Share Postato Marzo 26, 2012 DALLA AUTOBIOGRAFIA DI MILES DAVIS: "...trovo che molti dei vecchi jazzisti siano dei gran pigroni: resistono ad ogni cambiamento e tengono duro sulle loro vecchie posizioni perché sono troppo pigri per cercare qualcosa di diverso...i vecchi musicisti restano fermi dove sono e diventano pezzi da museo, sotto vetro, sicuri e facili da comprendere, intenti a suonare all'infinito la loro robaccia antiquata. e poi se ne vanno in giro a dire che gli strumenti elettronici stanno mandando all'aria tutta la musiche e le tradizioni. Bè io non sono così, e non lo erano nemmeno Bird o Trane, o Sonny Rollins o Duke o chiunque abbia voluto continuare ad essere creativo. Il bebop era cambiamento, rivoluzione. Non si trattava di rimanere fermi e di mettersi al sicuro. se si vuole essere creativi bisogna avere il coraggio di cambiare. Vivere è un'avventura, una sfida. Quando la gente viene da me e mi domanda di suonare "My Funny Valentine" e roba vecchia che ho fatto quando loro scopavano con una certa tipa e la musica li ha fatti stare bene, posso capirli. Ma gli dico di comprarsi il disco. Io non sono più fermo là e devo vivere per quello che è meglio per me e non per quello che è meglio per loro...Anche se volessi suonare questi vecchi pezzi non riuscirei più a trovare la gente capace di suonarli nel vecchio stile". 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Egidio Postato Marzo 26, 2012 Report Share Postato Marzo 26, 2012 il problema è che questo vale per moltissimi musicisti giovani o comunque attuali, altro che vecchi jazzisti...certo che lui l'ha detto più di trent'anni fa, quindi va inquadrato in quel tempo, ma è una cosa che si nota anche oggi Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
JazzMania Postato Marzo 27, 2012 Report Share Postato Marzo 27, 2012 Miles ha potuto seguire il suo percorso artistico (geniale ed unico, nessuno lo nega) senza essere obbligato a fare marchette in quanto figlio di una famiglia borghese benestante. Per gli altri che cita, forse, la vita è stata un po' più avara... e ho detto tutto Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
JamSession Postato Marzo 27, 2012 Report Share Postato Marzo 27, 2012 Miles ha potuto seguire il suo percorso artistico (geniale ed unico, nessuno lo nega) senza essere obbligato a fare marchette in quanto figlio di una famiglia borghese benestante. Per gli altri che cita, forse, la vita è stata un po' più avara... e ho detto tutto Quoto. Da un grande artista (e da uno che dalla vita ha avuto molto) mi aspetterei comprensione e non giudizi su colleghi il cui principale obiettivo non era quello di diventare stelle ma semplicemente sopravvivere. Certo … se mi sentisse qualcuno … un bell’alibi Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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