Rotore Postato Gennaio 21, 2014 Report Share Postato Gennaio 21, 2014 Corso di critica e giornalismo musicale, iscrizioni entro il 10 marzo! Parola all'ascolto 2014 - IV corso di critica e giornalismo musicale parolallascolto.wordpress.com 27° FESTIVAL INTERNAZIONALE W.A. MOZART A ROVERETO Parola all'ascolto Corso di critica e giornalismo... Ma la domanda è? Ma a uno che fa musica serve? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Gennaio 21, 2014 Report Share Postato Gennaio 21, 2014 serve a fare critica e giornalismo musicale... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Rotore Postato Gennaio 21, 2014 Autore Report Share Postato Gennaio 21, 2014 ...ma quindi è una sorta di musicologia abbinata al giornalismo? Intendo, il ruolo di critico (magari sbaglio) in che termini interviene? Tecnici, estetici o cosa? Chiedo perchè ad esempio serve una forte qualifica per fare le pulci tecnicamente ad un interprete o un compositore e a livello estetico, per definizione, la crticia non può esistere...almeno nel 2014. Ognuno è libero di esprimersi come e quando gli pare...certo, la coerenza è fondamentale, ma ha il sapore di tecnica e non estetica... ... per cui? Mi sfugge qualcosa? Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Gennaio 22, 2014 Report Share Postato Gennaio 22, 2014 ho sempre l'impressione che tu voglia iniziare da una cosa precisa per poi generalizzare eccessivamente. Andiamo un passo dopo l'altro... 1) nel mondo ideale, tutti sanno tutto. Quindi, studiare fisica quantistica serve anche agli spazzini. Ma, nel mondo reale, studiare critica musicale e giornalismo musicale serve a chi vuole fare il critico musicale e il giornalista musicale. 2) chiedere cos'è la critica musicale è una domanda di lana caprina. E' così complesso rispondere che suggerisco direttamente un'altra domanda: chi sono i critici musicali? Ecco, i critici musicali sono quelle persone che scrivono su giornali e riviste specializzate recensioni (di CD e concerti) e articoli musicali. Ognuno lo fa in modo diverso e ogni rivista-giornale lo fa in modo diverso. 3) il corso di cui stai parlando è organizzato dalla facoltà di musicologia assieme al festival Mozart di Rovereto. Io l'ho seguito, è organizzato come una serie di lezioni e seminari con giornalisti, critici e docenti. Ci sono workshop di critica, ovvero prove scritte che vengono "corrette" dai docenti. Cambiano da anno ad anno quindi non ti saprei dire molto altro. 4) sul fatto che la critica nel 2014 non esiste o non possa esistere... ... esistono moltissime riviste specializzate e molti giornali "generalisti" pubblicano ogni giorno critiche e articoli musicali. In tutto il mondo. Quindi, beh, hai torto 2 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Rotore Postato Gennaio 22, 2014 Autore Report Share Postato Gennaio 22, 2014 4) sul fatto che la critica nel 2014 non esiste o non possa esistere... ... esistono moltissime riviste specializzate e molti giornali "generalisti" pubblicano ogni giorno critiche e articoli musicali. In tutto il mondo. Quindi, beh, hai torto ...e cosa scrivono nelle recensioni? Che un brano è più o meno valido in base al proprio gusto? Che si faccia è una cosa, che la cosa serva o sia indispensabile è un 'altra. Anche il mondo è pieno di "opinionisti"... c'è chi pensa che è addirittura una professione. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Gennaio 23, 2014 Report Share Postato Gennaio 23, 2014 Rotore, considero molti dei tuoi interventi assolutamente inutili, ma tu continui a scriverli, credendoci. E la mia opinione non cambierà il fatto che tu scrivi. Adatta questa cosa al tuo pensiero verso i critici. La tua opinione non cambierà il fatto che nel mondo ci sono migliaia di critici musicali. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Tiger Postato Gennaio 23, 2014 Report Share Postato Gennaio 23, 2014 Di fatto trovo molto utili articoli di riviste specializzate... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
LucaCavaliere Postato Gennaio 23, 2014 Report Share Postato Gennaio 23, 2014 esistono moltissime riviste specializzate e molti giornali "generalisti" pubblicano ogni giorno critiche e articoli musicali. Sarà vero Thallo... Riviste specializzate non ne compro regolarmente, ma sui giornali "generalisti" non ne vedo. O mi sfuggono o mi sono sfuggiti. Proprio in questi giorni, oltre ad apprezzabili resoconti biografici e umani, due righe critiche che fossero state di taglio musicale su Abbado le avrei lette molto volentieri, a prescindere che poi ne condividessi o meno il giudizio. Ovvio che non compro tutta la stampa nazionale... se mi è sfuggito qualcosa di buono, tanto meglio... e peggio per me. Un articolo di critica musicale serve (a me, serve). Anche quando non lo condivido. Aiuta a stare svegli. Stimola riflessioni. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Tiger Postato Gennaio 23, 2014 Report Share Postato Gennaio 23, 2014 due righe critiche che fossero state di taglio musicale su Abbado le avrei lette molto volentieri, a prescindere che poi ne condividessi o meno il giudizio. http://www.theguardian.com/music/musicblog/2014/jan/20/claudio-abbado-best-recordings 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
thallo Postato Gennaio 24, 2014 Report Share Postato Gennaio 24, 2014 ripeto quanto già scritto, non esiste una metodologia della critica, ognuno la fa come crede, come vuole, come gli viene richiesto dalla testata. Di certo è più facile parlare di un evento preciso, di un concerto, di un CD. Ma quando metto accanto la dicitura "critica musicale" e "giornalismo musicale" non lo faccio a caso. Ci possono essere punti di partenza e punti di arrivo diversi. Un critico musicale che "critica" un'esecuzione fa un buon lavoro. Un critico musicale che "descrive" un'esecuzione fa un lavoro buono. Un critico musicale che parla del perché quel teatro, in dissesto finanziario, ha scritturato quel tale artista, spendendo questo e quest'altro, tralasciando di parlare dell'esecuzione, fa un buon lavoro. Tutto cambia dalla situazione. E lo dico proprio perché in quel corso, pochi anni fa, io e alcuni miei colleghi di musicologia andammo bardati del sacro fuoco della conoscenza tecnica e scoprimmo che scrivere un articolo è una cosa complicata. Chi parlava dei cappellini delle signore tra il pubblico scriveva articoli leggibili, chi parlava dell'edizione critica su cui si basava il concerto faceva venir voglia di tagliarsi le vene. 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Frank Postato Gennaio 24, 2014 Report Share Postato Gennaio 24, 2014 Secondo me quello che manca oggi è l'occhio critico alla critica. Cosa intendo con questo inutile giro di parole? Che siamo bombardati di informazioni, articoli più o meno referenziati...ma il tutto non rappresenta cultura. Per cui per capire se quello che leggiamo è attendibile/plausibile/credibile, a parte aver maturato un proprio senso critico, bisogna passare dai buoni libri. Ritengo che fare zapping su internet o riviste varie non serva o meglio, ben vengano se siamo in grado di capire il grado di affidabilità/attendibilità di quello che leggiamo. Per cui usare filtri e senso critico che dobbiamo formare, anzi, che la scuola dovrebbe formare. Personalmente ho studiato su molti saggi/articoli (ma anche libri ovviamente), persino "cover" di vecchi LP ben fatti avendo grandi giovamenti, raccogliendo belle testimonianze...senza per questo esserci rincitrullito . Nella maggior parte delle volte ho portato a casa qualcosa, anche se un punto di vista diverso... UN punto di vista. Non è che la medaglia ha una sola faccia, eh!? 1 Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.