sinnocenti1000 Postato Aprile 20 Report Share Postato Aprile 20 Salve, Sono un appassionato di questo strumento da sempre. Andato in pensione ho deciso di riprendere lo studio, appena iniziato e poi interrotto tantissimi anni fa. Ho sostituito il mio vecchio piano ormai centenario ed acquistato privatamente un verticale Young Chang (U121) usato. Le condizioni generali sono buone, lo strumento sembrava veramente inutilizzato. La meccanica mi soddisfa abbastanza. Purtroppo mi sono reso conto che il suono è molto brillante e poco profondo. Sto cercando di capire se si può migliorare o se devo cambiare lo strumento. Ho letto di regolazioni ed intonazioni e vorrei capire se ne vale la pena. Ringrazio anticipatamente chiunque mi possa dare consigli Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Aprile 20 Report Share Postato Aprile 20 Potrebbe dipendere da una cattiva regolazione. A meno che non sia stata impropriamente intenta eccessivamente la martelliera. Quello che tu reclami può dipendere da una sorta di regolazioni. Spesso i commercianti riducono le misure di regolazione perché il pianoforte sembra, dico sembra, meno difficile da suonare e a prima prova, in negozio, lo strumento viene "promosso" dal compratore. Ma poi a volte si scopre che alcun i rendimenti sono insufficienti e/o inappropriati. Quindi va controllata tutta la messa a punto. Per ciò che riguarda l'intonazione dei martelli, bisogna andarci cauti. Già la Casa ha deciso una intonazione generale e, se il suono, nell'ambiente di ascolto, risulta troppo brillante, si può intervenire SENZA, però, snaturare la struttura dei martelli. Anche ,addirittura, la partenza anticipata o ritardata degli smorzatoi influiscono sulla sonorità. Il mod. 121 dovrebbe risultare abbastanza sonoro e il tipo di martelliera, che ben conosco, anche se di fattura orientale, è adeguata allo strumento e dovrebbe essere sufficientemente compatta per sviluppare profondità di suono. E' da vedere, ascoltare e decidere cosa fare. Poiché siamo vicini, volendo, possiamo sentirci.Mio telefono 3393395980 Paolo Ferrarelli. Gli iscritti hanno diritto ad un Check-up gratuito P.S. E' opportuno scambiare opinioni nella sezione" Il pianoforte" Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
sinnocenti1000 Postato Aprile 20 Autore Report Share Postato Aprile 20 Grazie della risposta. Quindi, se ho capito bene, ci potrebbero essere margini di miglioramento. Il mio accordatore non mi ha dato molte speranze... Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Aprile 20 Report Share Postato Aprile 20 Leggi. ho implementato il mio post Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Aprile 20 Report Share Postato Aprile 20 Farsi motivare il PERCHE' non ci sono speranze. Circostanziare sempre le affermazioni è importante. Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
sinnocenti1000 Postato Aprile 20 Autore Report Share Postato Aprile 20 Mi ha risposto che il suono è tipico di questo tipo di pianoforte e con interventi non si riesce a modificare o si modifica ma nel tempo torna alle sue sonorità originali. Ps. Non so come spostare la sezione del post Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
pianoexpert Postato Aprile 20 Report Share Postato Aprile 20 L'analisi è alquanto "fumosa". Tutto si può modificare ...a meno che non si sia intervenuti impropriamente sulla martelliera, nell'intento di "ammorbidire il suono". Allora, come già detto, i martelli potrebbero essere stati irreversibilmente danneggiati. Anche qui c'è la soluzione: sostituire i martelli. Anche con una corretta intonazione e /o corretti interventi sui martelli( intonazione, impregnazione, stiratura ecc.) è ovvio che col tempo e suonando e risuonando, il suono si viene a modificare( diviene più aperto, più brillante). Bisogna lasciare, come ho già detto, quel margine di intervento che può essere eseguito in sede di successive accordature, dove si può intervenire sulla equalizzazione timbrica. I martelli, come già ho illustrato in altri post e nei miei video tutorial, devono conservare una compressione differenziata : maggiore sull'apice e poco più elastica sulle spalle, cioè lateralmente. La forza che sviluppano i martelli proviene da questa proporzione ( che ho descritto sommariamente, ma è molto più raffinata...) e dalla compressione generale che la Casa decide o il tecnico richiede in occasione di una sostituzione, I martelli Young Chang sono, all'origine, piuttosto compressi, e dovrebbero sviluppare un considerevole intensità di suono. Nessun suono "negativo" è , risolutamente e semplicemente, tipico di questo o quello strumento! I martelli devono avere e conservare anche una forma adeguata: un poco arrotondati nei bassi e via via più a "punta di diamante" verso gli acuti. Anche una "rasatura " impropria che appiattito e/o arrotondato oppure ridotto troppo i martelli, può produrre un suono sgradevole e di non buona intensità. A meno che il pianoforte non sia molto datato con corde molto arrugginite e angolo di pressione delle corde sui ponticelli scarso o addirittura negativo, tavola di risonanza irrigidita e appiattita ( uso questi termini intuitivi....anche se sono poco appropriati)...(ma non mi sembra il caso del pianoforte in questione, che, penso, non sia estremamente datato) tutto può essere rivalutato e migliorato. Naturalmente solo un' analisi a distanza non può essere esauriente. Saluti Paolo Quota Link to comment Condividi su altri siti More sharing options...
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