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Piano Concerto - Forum pianoforte

Tel Aviv Wagner Concert Cancelled After Wave Of Protest


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http://www.guardian.co.uk/world/2012/jun/05/tel-aviv-wagner-concert-cancelled?newsfeed=true

 

Harriet Sherwood in Jerusalem

guardian.co.uk, Tuesday 5 June 2012 16.27 BST

 

Last summer, the Israeli Chamber Orchestra performed Wagner's

Siegfried Idyll at the Bayreuth festival in Germany. Conductor Roberto

Paternostro, who lost many members of his family in the Holocaust,

said his aim was "to divide the man from his art."

 

Livny, 65, also drew a distinction between the individual and his

music. "I have no regard for the composer – he was the worst kind of

antisemite and I despise him. But God gave him a wonderful gift with

which he wrote this beautiful, sublime music."

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ahimè è successo svariate altre volte, in Israele Wagner rimane tutt'oggi un tabù.

... e già solo questo mi fa essere un convinto anti-sionista. Ci sono ideologie troppo radicate nella cultura statale israeliana, ideologie che non hanno nulla a che vedere con l'ebraismo...

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Questa è tutta gente che deve in qualche modo far parlare di se. Wagner diretto o non diretto da ebrei a capo di orchestre ebraiche è il marketing più stupido che esista per far emergere un po' di musica classica (e un bel po' di mezze figure) nei periodi di crisi.

Tutto maledettamente nato dalla furbata commerciale di un mediocre come Barenboim che, dal nulla, con progetti di fratellanza musicale grandiosi solo per gli sciocchi, riuscito ad imporsi alle maggiori attenzioni mondiali come direttore d'orchestra. Già questo secondo me stato francamente insopportabile (e ci becchiamo tutte le sciagurate conseguenze, ancora oggi), ora dobbiamo subirci pure i cloni sbiaditi del direttore argentino.

I musicisti ebrei non hanno alcun bisogno di Wagner, che c'è già purtroppo in tutte le salse: pensassero invece a riscoprire ed eseguire Meyerbeer, che non ha proprio nulla da invidiare all'odioso sassone, se vogliono fare qualcosa di culturalmente significativo.

 

Meyerbeer è stato un geniale compositore ebreo calunniato da Wagner in modo inverecondo; qualcuno si prenda la briga, ma soprattutto la responsabilità di tirare anche questa storia fuori dal cassetto, facendo ascoltare peraltro un repertorio musicalmente stupendo.

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Premetto che non amo Wagner...però è un autore monumentale come compositore e come pensiero. Dire che "i musicisti ebrei non ne hanno bisogno" è assurdo...allora non hanno bisogno neanche di Perotinus, Monteverdi, Bach, Beethoven..?!?!?!?!

Conosco Meyerbeer, l'astio di Wagner nei suoi confronti non è affatto una storia nel cassetto, anche i muri la sanno. Se vogliamo parlare di autori geniali poco eseguiti ci sarebbe spazio per un Umberto Giordano, per un Luigi Dallapiccola, giusto per fare un paio di esempi...e l'ebraicità qui non c'entra niente (oddio...la moglie di Dallapiccola è ebrea, ma non credo che ciò sia in qualche modo correlato con le poche esecuzioni e poche registrazioni).

E comunque si stava parlando del tabù dell'eseguire Wagner in Israele, e del fatto che queste posizioni non portano mai bene.

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Questa è tutta gente che deve in qualche modo far parlare di se. Wagner diretto o non diretto da ebrei a capo di orchestre ebraiche è il marketing più stupido che esista per far emergere un po' di musica classica (e un bel po' di mezze figure) nei periodi di crisi.

Tutto maledettamente nato dalla furbata commerciale di un mediocre come Barenboim che, dal nulla, con progetti di fratellanza musicale grandiosi solo per gli sciocchi, riuscito ad imporsi alle maggiori attenzioni mondiali come direttore d'orchestra. Già questo secondo me stato francamente insopportabile (e ci becchiamo tutte le sciagurate conseguenze, ancora oggi), ora dobbiamo subirci pure i cloni sbiaditi del direttore argentino.

I musicisti ebrei non hanno alcun bisogno di Wagner, che c'è già purtroppo in tutte le salse: pensassero invece a riscoprire ed eseguire Meyerbeer, che non ha proprio nulla da invidiare all'odioso sassone, se vogliono fare qualcosa di culturalmente significativo.

 

Meyerbeer è stato un geniale compositore ebreo calunniato da Wagner in modo inverecondo; qualcuno si prenda la briga, ma soprattutto la responsabilità di tirare anche questa storia fuori dal cassetto, facendo ascoltare peraltro un repertorio musicalmente stupendo.

 

Dire che Barenboim si è fatto strada solo col marketing è semplicemente falso.

Meyerbeer e Wagner sono due mondi diversi, e Meyerbeer oggi non viene eseguito perchè non attira pubblico ed è troppo difficile da cantare e allestire.

Ultima cosa e, per me, cosa più importante: ebreo e israeliano non sono sinonimi. Che Barenboim sia ebreo non dovrebbe interessare quasi a nessuno

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Facciamo così, vi sottopongo uno scritto un po’ “particolare” di Schumann … peccato sia poco noto.

Secondo me ci sono i presupposti per classificarlo sotto la chiave antisemitista:

 

http://www.rodoni.ch/schumann/scritti.html

 

In sostanza, Schumann si avventura in un forzato (per non dire fazioso) confronto tra due opere che non hanno assolutamente nulla a che vedere l'una con l'altra, eppure, servendosi di mezzi dialettici sibillini e maldestri (vedi il fare leva sul fatto che le due opere siano state scritte nello stesso anno, cosa che ribadisce lui stesso per confondere le acque) per donarci una bella “panzana” ;)

 

"le due più importanti composizioni del tempo"

 

(il Paulus lavoro giovanile di Mendelssohn e, per quanto pregevole per certi aspetti, non ha nulla a che vedere con l'importanza dei veri capolavori del compositore, come ad esempio l'Elias; perlomeno all'epoca, l'importanza dell'una e dell'altra composizione erano assolutamente imparagonabili)

 

In realtà il confronto scritto ad hoc per dequalificare l'eretico Meyerbeer di fronte al "convertito" Mendelssohn.

 

Oltre a questo, interessante notare come Schumann, nel trattare l'opera di Meyerbeer, non capisca assolutamente nulla del cumulo di genialità in essa contenute. Ad esempio, la trovata della Marsigliese, vero e proprio messaggio subliminale ante litteram o quella del corale luterano trasformato in grido e tante altre cose.

 

Certo, queste son tutte cose che, per essere davvero ben comprese avrebbero bisogno di almeno un secolo di maturazione estetica, contro tante resistenze culturali contemporanee. E allora non posso fare a meno di notare di come anche l'ateismo possa essere un punto di forza nella creazione artistica...

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Questo è quello che ho detto io

 

Dire che Barenboim si è fatto strada solo col marketing è semplicemente falso.

Meyerbeer e Wagner sono due mondi diversi, e Meyerbeer oggi non viene eseguito perchè non attira pubblico ed è troppo difficile da cantare e allestire.

Ultima cosa e, per me, cosa più importante: ebreo e israeliano non sono sinonimi. Che Barenboim sia ebreo non dovrebbe interessare quasi a nessuno

 

e questa è stata la tua risposta

 

Facciamo così, vi sottopongo uno scritto un po’ “particolare” di Schumann … peccato sia poco noto.

Secondo me ci sono i presupposti per classificarlo sotto la chiave antisemitista:

 

http://www.rodoni.ch/schumann/scritti.html

 

In sostanza, Schumann si avventura in un forzato (per non dire fazioso) confronto tra due opere che non hanno assolutamente nulla a che vedere l'una con l'altra, eppure, servendosi di mezzi dialettici sibillini e maldestri (vedi il fare leva sul fatto che le due opere siano state scritte nello stesso anno, cosa che ribadisce lui stesso per confondere le acque) per donarci una bella “panzana” ;)

 

"le due più importanti composizioni del tempo"

 

(il Paulus lavoro giovanile di Mendelssohn e, per quanto pregevole per certi aspetti, non ha nulla a che vedere con l'importanza dei veri capolavori del compositore, come ad esempio l'Elias; perlomeno all'epoca, l'importanza dell'una e dell'altra composizione erano assolutamente imparagonabili)

 

In realtà il confronto scritto ad hoc per dequalificare l'eretico Meyerbeer di fronte al "convertito" Mendelssohn.

 

Oltre a questo, interessante notare come Schumann, nel trattare l'opera di Meyerbeer, non capisca assolutamente nulla del cumulo di genialità in essa contenute. Ad esempio, la trovata della Marsigliese, vero e proprio messaggio subliminale ante litteram o quella del corale luterano trasformato in grido e tante altre cose.

 

Certo, queste son tutte cose che, per essere davvero ben comprese avrebbero bisogno di almeno un secolo di maturazione estetica, contro tante resistenze culturali contemporanee. E allora non posso fare a meno di notare di come anche l'ateismo possa essere un punto di forza nella creazione artistica...

 

Ora... mi dici cosa c'entra???

Che Meyerbeer sia stato odiato da gran parte dei compositori tedeschi dall'800 in poi (e praticamente mai rappresentato dai teatri tedeschi) è un fatto che non ho mai messo in dubbio. Ma questa situazione non aveva a che fare solamente con questioni razziali, era soprattutto legata a questioni estetiche, e far finta che questo livello non ci sia è assurdo. Cioè, ragazzi, parliamo praticamente dell'inventore del Grand Opera, un genere operistico (e già i tedeschi romantici non adoravano l'opera) basato su mix di canto, danza e scenografia (il contrario emblematico della musica pura), espressione delle classi abbienti e per giunta francese!

Ma quando proviamo a trovare coerenza o, peggio ancora, verità storiche nelle parole dei critici (vedi Schumann o Wagner, che poi erano anche compositori e quindi avevano tutto l'interesse a parlar male di chi faceva cose diverse da loro) rimaniamo sempre scornati... Wagner conosceva e apprezzava i grand operas di Halevy, che era ebreo nè più nè meno di Meyerbeer. Ma chi non era antisemita? Liszt diceva che non suonava se tra il pubblico riconosceva un ebreo, ed intanto era amico di Charles Alkan, un famoso pianista ebreo.

La questione antisemitismo e musica è complessa. Piuttosto che andare avanti a frasi fatte (tipo che Barenboim si è fatto strada a forza di pubblicità...) dovremmo contestualizzare tutto.

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