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Piano Concerto - Forum pianoforte

Carlos

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Risposte postato da Carlos

  1. Se non conosci Shostakovic deduco che avete fatto davvero poco sulla musica nel Novecento...quindi valuta molto bene l'opportunità di portare qualcosa che non avete trattato a lezione!

     

    È in terza media e non fa mica il conservatorio... Io alle medie suonavo «Fratello Sole, Sorella Luna» col flauto dolce, dài...

     

    Non conoscevo l'opera che ha segnalato Carlos :) mi viene in mente anche Un sopravvissuto di Varsavia di Schoenberg per fare un collegamento tematico.

     

    L'«opera» che ho segnalato È un'operina che venne destinata ai bambini di un campo di concentramento e suonata dai musicisti che in quel campo erano prigionieri. Venne cantata da bambini e sulle loro possibilità era modellata. Per quello la ho suggerita al nostro amico, che, ripeto, fa la terza media. Credo che «Un sopravvissuto a Varsavia» sarebbe uno scoglio un po' esagerato (e non solo per lui...).

     

    PS Sostakowitch si pronuncia «Sciostacovich» ;)

  2. Sono nuovo (complimenti per il forum), dovrei per quest' anno fare una tesina per gli esami ed ho scelto di parlare della seconda guerra mondiale.

    Non riesco a trovare collegarmi con la musica; qualcuno mi potrebbe suggerire qualcosa?

     

    Poi, visto che suono il pianoforte, vorrei suonare qualcosa di classico al mio prof., ma non saprei.

     

    Cosa dite? Sono un caso disperato?

     

    Io ti suggerisco di lasciar stare l'esecuzione e di provare a dare un'occhiata a Brundibar di Hans Krasa. È un'operina che venne scritta nel campo di concentramento di Theresin e messa in scena dai bambini. L'argomento È una favola, quindi nulla di scabroso, ma È importante il fatto che venne utilizzata la musica per alleviare la permanenza di tanti giovanissimi in campo di concentramento. Esiste anche qualche registrazione: la musica È davvero semplice e la storia divertente. Potrebbe essere un'idea.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Brundibar

    Ciao! In bocca al lupo per l'esame.

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  3. I punti doppi sono invece abbastanza frequenti, sono i punti tripli, effettivamente, forse più rari, ma non inesistenti...

    Qui ti allego le prime righe della Sonata op. 111 di Beethoven, giusto per esempio. Ciao :)

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  4. Salve. Faccio parte anch’io dei pensionati che si sono messi a studiare pianoforte da autodidatta.

     

    Chiedo agli esperti di questo forum come si suona la prima nota di ciascuna quartina di semicrome, visto che hanno la stanghetta verticale normale, ma anche una stanghetta in alto con sopra il puntino.

    Proprio non riesco a capire.

     

    Grazie

     

     

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    È semplicissimo. La mano destra suona due voci distinte: una È il "moto perpetuo" (se mi passate il termine), l'altra È quella delle note con la stanghetta in su. Ti sei accorto che quelle note vanno esattamente insieme alla mano sinistra? Prova a suonarle da sole, vedrai che ti sarà tutto più chiaro. Si chiama "polifonia"... :)

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  5. Eccomi, so che i sogni non vanno di pari passo con la realtà, per cui prima di imbarcarmi in un impresa che non so se riuscirò a postare a termine volevo chiedere quali fossero le capacità, i requisiti, le attitudini che un aspirante direttore d'orchestra dovrebbe avere. Insomma, come faccio a capire se ho i numeri per riuscire? Grazie in anticipo, per me è importante...rispondetemi vi prego.

     

    Ciao, parto dal fondo dicendoti che per capire se ce la puoi fare devi solo cominciare a farlo, anche se potrà sembrare strano, ma è così.

    Come per capire se uno ha i requisiti per suonare uno strumento bisogna che inizi a suonarlo, allo stesso modo per capire se si potrà dirigere un'orchestra si dovrebbe provare. Più facile a dirsi che a farsi, ma...

    Per quello che riguarda la formazione specifica, ti è stato suggerito lo studio della composizione e confermo totalmente.

    La formazione compositiva è fondamentale perché aiuta il processo di studio delle partiture e soprattutto consente di andare in profondità, considerando che è precluso al direttore l'approccio diretto, l'approccio «tattile» sul quale spesso possono fare affidamento strumentisti la cui lettura è poco profonda, ma la cui tecnica strumentale è in grado di stupire. Per un direttore una lettura poco profonda si traduce in un'esecuzione noiosa. Non chiedetemi di fare esempi specifici, ne conosciamo tutti a iosa. Non preoccuparti del fatto che lo studio della composizione ti costringa a scrivere: in realtà i primi anni sono dedicati proprio allo studio delle forme e della strumentazione, elementi fondamentali per un direttore. Io stesso ho interrotto gli studi subito prima del diploma di composizione, perché non ero interessato all'attività compositiva in sé.

    Un'altra cosa importante, che puoi fare col tempo, è intrufolarti nelle classi di strumento del conservatorio e farti dire come funzionano praticamente gli strumenti dell'orchestra. Questo è molto utile, perché aiuta a maturare consapevolezza anche gestuale. Se io conosco il modo in cui uno strumento attacca un suono lo posso aiutare con un gesto appropriato; al contrario, se non conosco la tecnica degli strumenti, potrei metterli in difficoltà. Questo non significa saperli suonare materialmente, ma sapere, ad esempio, che un corno ha bisogno di un tempo molto superiore rispetto ad un oboe per attaccare un ppp cambierà il mio gesto a seconda di quale dei due strumenti devo far attaccare.

    Il pianoforte, per leggere le partiture, è utile secondo i più, secondo me no, quindi ti dirò che il fatto che tu sia o meno pianista a mio parere non influisce dal punto di vista strumentale, ma eventualmente solo perché se sei pianista sei più abituato di altri a leggere la musica sia in senso orizzontale sia in senso verticale, tutto lì. Ma si impara anche quello.

    In ultimo ti dirò che sono fermamente convinto che si possa imparare a dirigere bene tanto più si conosce la musica che si dirige, e questo perché il gesto è e deve essere intimamente collegato ad una necessità musicale profonda. Più questa è corcostanziata più io sarò spinto a trovare un gesto che la esprima compiutamente di fronte all'orchestra. Non fermarti quindi alla base della tecnica (ovvero alla tecnica di base): imparare a dirigere un 3/4 è alla portata di tutti, imparare a dirigere un 7/8 ancora di più. Qualunque idiota può dirigere l'«Histoire du Soldat», ma pochi possono dirigere la K16 di Mozart... ;)

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